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Dalila


Dipingere, scrivere, sport, filosofia orientale, feng shui, la musica.

Biografia dell'artista
Anna Maria Filocamo nasce in una piccola cittadina nella provincia di Reggio Calabria. Passa l'infanzia all'estero, a Basilea(Svizzera), dove rimane fino alla fine del 1974. Tornata in Italia, riprende gli studi di lingua italiana e consegue il diploma di maturità come "Segretareia di Azienda". Ma la sua vera passione è quella del disegno. Inizia con la semplice tecnica a matita e carboncino, ritraendo spesso compagni di classe, per poi passare alla china acquerellata, con paesaggi intrisi di nostalgiche monocromie fino a sperimentare la "pirografia". Una tecnica piuttosto inusuale, con la quale ha avuto il suo primo approccio con il pubblico, nella primissima edizione della mostra collettiva della città di Polistena (RC) " Stiamo Insieme", nel lontano 1984. Successivamente, a un estemporanea nella quale partecipa come unica concorrente "pirografica", incontra il critico d'arte Remo Alessandro Piperno, proprietario della galleria d'arte " Il Ponte" e personaggio affermato nel mondo dell'arte contemporanea. Dopo aver visto le sue opere, Piperno, entusiasta della produzione, ma non concorde con la monocromia della tecnica, commenta, con una frase molto significativa: "Si faccia un bagno di colore, Signora!" Iniziò così il percorso artistico di Anna Maria e il sogno al quale anelava sin da bambina incominciò a realizzarsi. La sua formazione di autodidatta le permise di eseguire un lavoro di ricerca e sperimentazione e ben presto capisce che quel duro lavoro, le consentiva di entrare nella materia, lasciando intatte le ispirazioni che venivano rappresentate in modo del tutto personale. Si convince così che l'espressione creativa più autentica la si raggiunge soltanto se non si è rilegati a precetti che potrebbero influire sul dinamismo della propria fantasia. L'istruzione artistica presso un istituto d'arte le avrebbe certamente facilitato l'acquisizione delle tecniche, ma contemporaneamente avrebbe mortificato con le sue regole e informazioni, la spontaneità dentro la quale spesso un'artista si riconosce unico ed irripetibile nel trasmettere le proprie emozioni! Realizza così moltissime opere in estemporanee, partecipa a mostre collettive e allestisce mostre personali, dove continua a suscitare a tutt'oggi consensi, ampiamente confermati nel corso degli anni. Ama inoltre cimentarsi nella scrittura di componimenti poetici, partecipando a concorsi nazionali, con poesie e racconti brevi, e illustrazioni. Vince la pubblicazione della sua prima fiaba per bambini" La danza di una farfalla" della quale ha curato anche le illustrazioni. Edizioni Edigiò (http://www.edigio.it/news2.asp?newsid=44) Collabora con riviste letterarie, fornendo illustrazioni per copertine o materiale artistico di immagini. Ha collaborato: - Con la rivista letteraria trimestrale "Nugae" diretto da Michele Nigro,(http://rivistanugae.blogspot.com/) realizzando la copertina per il N°15 di Nov/Dic/Gen/ 2007 - Con la rivista a carattere religioso "Voci dell'Anima" nel N° 3 sul sito web (www.mooncity.it) diretto da Annarita Petrini, con alcune opere (Emergere + Emergere poesia); nel N°10 (Trinità) -Ha curato la coreografia in diverse manifestazioni, come Miss Top Star e sfilate di per abiti da sposa.
prima pubblicazione:
Pochi artisti italiani si dedicano alla pirografia ottenendo risultati pregevoli... Tra i pirografi italiani possiamo citare Anna Maria Filocamo, un'artista calabrese della provincia di Reggio Calabria che lavora su legno, componendo quadri figurativi in cui realtà/sogno si fondono. Le immagini che Anna Maria propone sono spesso, visioni fantastiche di figure femminili che si librano leggere per trovare una dimensione dove spaziare liberamente... I volti si incontrano e si incrociano alla ricerca di sé. Le figure sembrano volare attraverso paesaggi... dove tutto è sogno... uno sfogo mentale di un'artista che ha trovato, proprio nella pirografia il mezzo più idoneo per raccontare i propri sentimenti, i propri desideri più intimi... L'arte per Anna Maria è un pretesto per ridestare la fantasia ed è un mezzo per tenersi viva con la convinzione di avere "dentro" ancora tanto raccontare e da desiderare. Dall'articolo dell'11 nov 1997 su "Monzasprint" di ASSUNTA CURRÁ
hanno scritto di lei:
---Dal 1998 Anna Maria cambia il suo stile artistico, questa volta, intingendo il pennello nei colori che fanno rivivere sulle tele uno spazio ritrovato, quello della semplicità, quello di un silenzio antico, di case diroccate su cui riposano ciuffi di erba verde e secca, balconi in ferro battuto e fioriti. Porte di legno antico e finestre dai vetri opacizzati dagli anni . . Un tempo che riporta al passato, alla quiete di un vivere lento, secondo natura. Tratto dall’articolo di FRANCO PAGNOTTA “Il Quotidiano della Calabria” 13 Ott 1999 ---Vite intense vite tormentate, vite vissute senza risparmiarsi mai... E come uno specchio dell'anima l'arte diventa per l'uomo il momento più alto per esprimere tutto ciò che di vero ha dentro. Meritiamo un'altra vita, più giusta e libera. É Questa la sensazione che traspira dall'intimo dell'animo di ogni artista chiuso nel suo mondo piccolo ma che diventa grande nella fase della rappresentazione. Anna Maria incarna lo spirito dell'artista vero nelle sue opere che non mancano di gusto e originalità. Sono opere frutto di una cultura mitologica ben radicata, di un attaccamento ai valori tradizionali, di una dedizione alla famiglia. Semplice, mai esagerata come il suo stile di vita attaccata alla sua terra di cui tratteggia i vicoli, i luoghi, i posti che dalla tela emergono pieni di vita, lasciano trasparire quasi animati, quanto tra segreti, storie, silenzi raccolgono da un tempo innominato. Non importa cosa rappresenta ma come lo rappresenta. Non importa dove e quando. La matrice è unica: il desiderio di vivere la vita e viverla davvero. ANTONIO NESCI Giornalista
---All'artista non è sufficiente la realizzazione del soggetto attraverso simboli chiarificatori del rappresentato con l'obbiettivo estetico di essere speculare della parvenza di ciò che fù. In tali opere la Filocamo è tutta attratta dal mondo ellenico... di qui la motivazione della presenza di quelle colonne che sorreggevano i templi dedicati alle divinità e le greche che, chiaramente, sono il simbolo di una delle età più auree della storia dell'umanità, anche esse, però, vittime dell'implacabile falce demolitrice del tempo... Vi è, pure, un volto misterioso di donna, con i canoni classici dell'avvenenza codificata, che guarda con gli occhi dell'umano che rimane deluso dal fluttuare dei marosi della vita che fanno naufragare anche le più semplici speranze. Tratto dalla pubblicazione anno 2005 "L'arte Calabrese tra Novecento e Duemila" Prof. ANTONIO FLOCCARI (scrittore e docente di filosofia / storia)
Foto album
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Dalila
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Serena
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Dualismo
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Metamorfosi
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Sinfonia di un sogno
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Granelli di Sabbia e Polvere di Stelle
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Venus genitrix Venus victrix
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Emergere
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L'Abbraccio
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Ellade
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Memorie
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Casa Tripodi
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Soledad
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Raggio di sole
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Largo S. Francesco
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La casa di Rosina
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Spiritello
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copertina Nugae
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Scalea antica