DUE
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Due di Irene Irène Némirovsky,
Irène Némirovsky, come sua abitudine, sonda l'animo umano per comprendere cosa siano l'amore e la passione e, in questo libro, cerca di scoprire se rimanga qualcosa di tutto ciò nel rapporto coniugale.
Questo, come molti altri romanzi dell'autrice, è ambientato a Parigi dove un'agiata borghesia ancora ricca ma sfiorita da una guerra dura che ha distrutto un'intera generazione di giovani, siamo negli anni '20, desidera solo godersi i piaceri della vita. "A vent'anni non è amore, è un gioco; non si insegue la felicità ma un attimo di piacere" fa dire l'autrice a uno dei suoi giovani protagonisti.
La Nemirovsky segue la storia di due famiglie, dei loro figli e dell'evolversi delle reciproche storie amorose.
Marianne e Antoine, protagonisti assoluti del libro, assieme ad altri personaggi che ruotano attorno a loro, disegnano un grande affresco dell'epoca in cui una classe medio alta ricca, anticonformista e originale, continua a scegliere il matrimonio come unica forma di rapporto sentimentale stabile e duraturo, considerando invece le passioni extra coniugali, 'frivolezze' vane, passeggere e che possono inoltre rivelarsi irte di seri e pericolosi trabocchetti.
I due giovani, dopo essere stati amanti e aver avuto ognuno per conto proprio le loro esperienze, nel momento in cui l'ebrezza della passione sembra essersi definitivamente spenta, per paura di perdersi, di non ritrovarsi più, decidono di sposarsi. Da questo momento Marianne e Antoine prenderanno due strade diverse anche se però, alla fine, dopo varie vicissitudini, torneranno a essere nuovamente e definitivamente congiunti.
Lui ha un amante, la donna dei suoi sogni più intimi e segreti, lei, presa dai figli e dalla vita familiare, sembra non accorgersi di nulla. Ma, pur sembrando i due lontani mille miglia, il rapporto coniugale prende forma diventando qualcosa di diverso dall'amore e dalla passione ma altrettanto, se non più, profondo. Si coricano la sera "l'uno accanto all'altro, separati dalle loro speranze, dai loro rimpianti, dai loro sogni, ma uniti dal calore dei corpi, dal dolce torpore del sonno, due in spirito, ma, già , una sola carne".
L'amante, compresa la situazione, convinta com'è che quest'uomo, di cui lei è schiava, non lascerà mai la moglie decide di uccidersi.
A quel punto Antoine distrutto dai sensi di colpa è proprio nella moglie che troverà conforto. Marianne a sua volta, compresa ogni cosa, indossata la maschera dell'ipocrisia che secondo l'autrice coratterizza ogni buon matrimonio, decide di tacere e di aspettare che le ombre del passato svaniscano da sole.
La Nemirovsky sostiene che il matrimonio cambia le persone e il loro modo di rapportarsi di fronte alla vita. La donna, completamente sottomessa all'uomo, vulnerabile sotto ogni punto di vista, matura e cresce nella consapevolezza di essere esposta ormai a tutti i possibili tormenti. Come tale disposta a qualunque sacrificio, dedita totalmente alla famigliia e ai figli, cerca di mantenere in piedi il rapporto coniugale in tutti i modi. L'uomo, invece, sentendosi dopo il matrimonio improvvisamente invecchiato, nel terrore di morire senza aver vissuto quella passione e quell'amore che sa che non troverà mai più nel coniuge, la cerca altrove senza però mai dimenticare che il punto di riferimento della sua vita resterà sempre e comunque la moglie.
Con quella scrittura perfetta, equilibrata, priva di sbavature e, per l'epoca, moderna, la Némirovsky tratteggia la storia di un amore che con il matrimonio diventa amicizia, sostegno, complicità . Non il fuoco dei primi tempi, che non può persistere, ma la solidità delle certezze, dell'affetto consolidato dalla sempre maggiore conoscenza reciproca.
Un dettaglio del libro. Una delle famiglie protagoniste, i Segrè, è di chiara origine ebraica. Nello stesso anno, il 1939, in cui dalle �ditions Albin Michel di Parigi viene pubblicato per la prima volta Deux, Irène si converte inutilmente al cattolicesimo nell'illusione di sfuggire a quello che sarà il suo inesorabile destino. Nel 1942 la guardia nazionale francese arresta Irène Nemirovsky che passa subito due notti a Toulon-sur-Arroux. Trasportata presso il campo di internamento di Pithiviers Irène viene deportata ad Auschwitz dove trova la morte il 17 agosto del 1942.