IL TABù E L'IMPASSE
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Il mondo è distante, lontano dal mondo che vorremmo appartenere. Scappa da se stesso, nell'inverno dei campi dove produrre natura, quella natura che sveste il più delle volte, privandone l' armonica e il riverbero, coprendone di sabbia artificiale. Il mondo è distante. Non è pronto a partorire le mani di cuore che facciano sentire ogni anima partecipe, ogni gesto un immortale ingegno, per dare a ogni scena un' esistenza, per crescere lettere e suoni privi di pregiudizio, scoprendo che le impronte lasciate non posseggono una sola voce per parlare, un solo sguardo per ascoltare. In ogni strada scelta infiamma la gioia, ferisce il desiderio, subentra l' improvviso. In ogni strada senza uscita, il percorso che ti abbaglia e che ti accende, non è tabù.