PIETà PER GLI INSONNI
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Jeffery Deaver
Pietà per gli insonni.
Indian Leap splendido parco del New England è la formidabile location di questa storia noir. In questo luogo si svilupperanno le scene più significative che vede come attori dei personaggi molto differenti fra loro. Michael schizzofrenico scappato da un manicomio criminale che segue con la sua logica, uno scopo ben preciso. Lis, donna timida e sottomessa, insegnate repressa, e moglie accondiscendete di Owen avvocato con alle spalle una carriera militare di tutto rispetto. Quest'ultimo insegue il fuggiasco perché pensa che nel suo disegno ci sia la morte di sua moglie Lis. Due dottori che hanno in cura Michael. Uno vuol insabbiare la sua fuga, pensando lui stesso di poterlo acciuffare senza così rendere pubblico questo evento. L'antagonista, invece, è certo che il paziente non sia così mansueto come il collega vuol far credere. La natura, si mette d'impegno e fa scatenare proprio in quella notte uno dei più terribili tornadi. La potenza dell'acqua contribuisce notevolmente al phatos del racconto. Tutti inseguono tutto, chi la verità, chi la propria pazzia, chi il proprio scopo, chi la chimera di far soldi, chi semplicemente vuol salvare la propria eroina. Come sempre Deanver ci ha proposto 431 pagine da deglutire in un sol boccone. Per il mio punto di vista, anche se incalzante e puntualmente ansiogeno, ho trovatoa a volte che per colmare dei buchi ha inserito dei dialoghi improbabili. Beh è un autore seriale, non ci si può aspettare altro.