TRE ATTI E DUE TEMPI
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TRE ATTI E DUE TEMPI, di Giorgio Faletti
Dopo lo splendido ultimo "Appunti di un venditore di donne", in cui Faletti abbandona lo stereotipato filone dell'americaneggiante "serial killer story" di qualità per passare al giallo "metropolitaliano", ecco arrivare senza troppi annunci e clamore un altro romanzo del "secondo Faletti scrittore".
Silvano Masoero, detto "Silver" dagli amici, ma anche dai nemici, è un' ex promessa del pugilato, finito in carcere dopo aver truccato un incontro, come nella migliore tradizione di questa eroica ed esaltante quanto tragica disciplina sportiva.
L'antieroe "Silver", uscito di prigione, si è rifatto una vita come capo magazziniere della squadra di calcio della sua cittadina di provincia, che gioca il campionato italiano di serie B. � vedovo da quattro anni e da poco tempo può frequentare di nuovo suo figlio che, dopo aver militato in altre squadre, ora è diventato l'idolo della società per la quale "Silver" Silvano lavora ormai da trentatré anni.
Il suo interesse principale è far bene il suo lavoro, cioè l'attenzione alla cura dello spogliatoio e di quello che gli ruota intorno, il tutto fatto con la serietà estrema di chi è consapevole di aver buttato la propria vita per una stupida sfida persa col destino. Oltre a questo il protagonista della storia predilige mangiare da solo sempre nella stessa trattoria vicino allo stadio, dove quasi sempre lo serve Rosa, anche lei sola e con la quale intrattiene una frequentazione che lui tiene forzatamente ferma allo stato di semplice amicizia e compagnia.
Un giorno, prima della partita che dovrebbe sancire il passaggio in serie A della squadra in cui Masoero è ormai una figura storica e di grande affidabilità , egli scopre qualcosa che non avrebbe mai voluto sapere e che lo riporta a un passato lontano, ma mai dimenticato.
Da eroe-antieroe qual è, cercherà di salvare il salvabile (e la posta in gioco è alta non solo a livello calcistico), in un susseguirsi di eventi e scoperte poco piacevoli, che scorrono in toni da giallo di provincia (ma neanche poi tanto), appassionando il lettore che segue ogni momento e ogni azione della "partita" personale di Silver con il coinvolgimento che solo i grandi scrittori sanno creare.
Stefano Pietri