VITE PARALLELE - LE VIRTù DEL VIRTUALE
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Cosa dire: intanto questo non è un libro di poesie. Questo è quasi un duello, una amichevole sfida, un botta e risposta fra spiriti affini. Si parlano in un linguaggio che esula la lingua "normale" e i suoi canoni costruttivi, sconfinando in un vocabolario per certi versi alternativo al normale. Trovano nuovi significati a vecchie parole e incastrano insieme vocaboli che nonrmalmente non solo non si frequentano ma nemmeno si conoscono. Per capire il contenuto degli scritti, bisogna salire uno o due gradini oltre la normale percezione della realtà; la sua ordinaria descrizione viene sconvolta, stravolta dal battibeccare musicale giocati sulla tavola del dialogo dai due autori, che anche quando "monologano" hanno sempre una controparte ben precisa cui si rivolgono.
Non è una lettura facile, di primo acchito ci si può perdere nei labirinti delle parole, anche se una volta persi non si sta troppo a preoccuparsi di ritrovare la strada affascinati dalle scoperte fatte nello stesso labirinto, nella sua costruzione progettuale, in ciò che sta sui muri e pavimenti che sembrano reali ma sono altro.
Una casualità ricercatissima nell'abbagliare la percezione e nel presentare quadri di realtà illuminati con luci nuove e mai viste.
Se proprio mi devo perdere, tornerò in questo labirinto, e spero non ci siano Arianne a distrarmi dalla contemplazione.
Andrea Leonelli