
Codex




Incipit: Aveva sempre amato quei corridoi stretti e malridotti. In fondo, erano stati tutta la sua vita.
Probabilmente la maggior parte della classe non si salverà ma uno, almeno uno, forse sì.
Peccato che il professore non ci dica la formula, perché servirebbe molto anche a noi...
Bel racconto.
Pezzo scritto veramente col cuore prima che con le parole.
Toccante, con finale triste.
Mauro.
Dal punto di vista formale mi pare corretto, solo toglierei quegli incisi tra trattini (che sono anche quelli sbagliati).
La formula (o il codice?) tradisce un po' quel sentire comune che bastino due formule scritte sopra una lavagna per descrivere la complessità del mondo.
A ogni modo, scrivi bene, spero di non vederti scivolare nel fantasy come accade a molti qui.
Mi ha incuriosito la tua curiosità sulla struttura delle short stories. Non so che formazione tu abbia, ma trovi un bellissimo capitolo sull'argomento su Dialettica dell'Illuminismo di Adorno e Horckheimer.
A rileggerti
Chissà qual era la domanda e quale la risposta! Non importa tutto sommato: il successo sta proprio nell'avere ottenuto la risposta.
È un testo bellissimo, che ti tiene col fiato sospeso. E molto commovente, nonostante la parvenza di intellettualità.
Ciao,
Roberto.
Ultimamente ho rivisto "Scoprendo Forrester". Il grande Sean avrebbe saputo dar voce anche all'inanimato, diciamocelo. Ma altrettanto possiamo affermare senza possibilità di smentita che in questa parte era semplicemente perfetto, neanche troppo distante dal suo Guglelmo da Baskerville. Così immagino lui nella parte del vecchio professore, Frederick Shalpern, mentre cammina lento nei corridoi del riformatorio.
Le tue belle parole sono un regalo gradito. A presto.
Leggere un testo simile è come fermarsi ad ascoltare, tralasciando qualsiasi impegno perché, a dispetto della superficialità, le parole possono ancora cambiare il mondo, se le si ascolta e se ne se fa tesoro.
Inevitabile dedicarti uno dei monologhi dei personaggi cinematografici meglio riusciti e intramontabili: il professore Keating de "L'attimo fuggente".
Complimenti non solo meritati, ma calamitati
La figura dell'insegnante si è sempre prestata a belle storie. Come hai citato tu, il Professor Keating de "L'Attimo Fuggente" o anche William Forrester di "Scoprendo Forrester" pur nella veste di scrittore. Vorrei qui aggiungere la bravissima Michelle Pfeiffer nella parte di LouAnne in "Dangerous Minds" con un approccio più orientato sul sociale.
Quello che ci deve guidare, per la mia modesta opinione, è il concetto superiore del termine "insegnamento". Una levatura da parte di chi sta dietro la scrivania che supera i confini del nozionismo divenendo una "scuola di vita". È una magia che, per motivi differenti, non si riscontra con i genitori che pure tanta parte hanno nell'educazione e nell'arricchimento della sfera culturale.
Credo fermamente che ognuno di noi abbia avuto il suo insegnante preferito. E chissà a quanti tra noi è accaduto grazie a lei o lui di rendersi conto per la prima volta delle capacità possedute, necessarie per giungere al risultato. Scoprire il "di più" che non sapevamo essere in noi.
La cultura e l'esperienza umana sono i due elementi che, sapientemente legati, ci sapranno raccontare questa magnifica favola.
Ho letto con interesse il tuo racconto, l'argomento insegnamento mi appassiona sempre molto e per prima cosa vorrei fare un applauso a questa frase: "accendere e alimentare, anche nel peggiore degli uomini, l'inestinguibile scintilla della dignità." Volesse il cielo che tutti gli insegnanti se la scolpissero nella mente.
Ora veniamo agli appunti che vorrei farti, pochi per la verità: "I ragazzi, stanchi essi stessi del trambusto e attirati dalla novità" non mi è chiara qual è la novità, visto che sembra che quel che ha fatto lui entrando in classe sia la solita routine, non penso fosse la voce armoniosa come un violoncello (altra immagine da applaudire) perchè penso sia quella di sempre.
"Frederick rimase solo, con un'espressione di dubbioso stupore sul volto -ancor più accentuata perché latitante da secoli-" Questa frase non mi convince, cosa latita? L'espressione?
Null'altro, perché è scritto davvero in modo ineccepibile.
L'atmosfera del contesto è resa molto bene, il protagonista ben pennellato. È uno di quei professori che ti augureresti di trovare nella classe dei tuoi figli e difficilmente capita.
Il finale mi ha spiazzato, ma penso che sia stato il modo perfetto per concludere la sua vita.
E Nathan? Il meraviglioso Nathan? Avrà capito che quella parolina scritta sul quaderno (che pagherei per conoscere) é il suo punto di partenza?
Davvero tanti applausi.
Si, ha senso quanto mi dici sulla "routine" che può cozzare con il concetto di sorpresa. Rigorosa la tua interpretazione e io apprezzo il tuo rigore. Per il resto ci penserò su, potrei rimodulare evitando magari un possibile dubbio.
I tuoi applausi sono apprezzati tanto quanto inattesi. Permettimi di concludere con l'immagine dell'indimenticabile Sean Connery che interpreta il vecchio professore. Nei miei sogni, ovviamente.
Congratulazioni Stefy, lo spirito è quello giusto: anche nella positività si può essere utili e costruttivi.
Non defilarti per troppo tempo…
Il tuo passaggio mi ha fatto davvero piacere.
Grazie dei complimenti, li apprezzo perché vedo in te una assoluta franchezza: nomen omen. Ho appena verificato i tuoi suggerimenti e non ho problemi a dirti che li trovo validi. Li integrerò oggi stesso.
Averti come lettore è per me un onore, soprattutto per questo tuo spirito costruttivo che apprezzo particolarmente. Come mi piace spesso dire, si può essere positivi e propositivi. Nel perfetto spirito del Dragone.
Un abbraccio e grazie.
Molto bella la tua interpretazione sui nomi. Davvero, molto. No, non li scelgo mai a caso, peraltro vado sempre a controllare il significato prima: i nomi sono importanti. Guarda il tuo, per esempio. così pieno di significato, di speranza. Ma interrompo qui, se no come al solito parto a trecentosessanta.
Mi ha regalato una grande soddisfazione questa tua lettura e reputo l'apprezzamento ricevuto molto significativo: ho dato uno sguardo alla tua attività e hai una produzione notevole, non solo come autrice.
Speriamo di incrociarci ancora, scambiandoci a turno la veste di lettore e autore.
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descrizione: Ennesimo raccontino, forse il più "debole" e tirato
incipit: Da quel giorno i numeri impazzirono. La matematica perse significato e tutto quanto era basato su di essa cominciò a vacillare. I computer impazzirono, le calcolatrici davano risultati incoerenti. I professori universitari non sapevano più cosa insegnare, e come.
tags: #fine del mondo(13) #matematica(18) #numeri(2) #professori(6) #umanità(29) #computer(17) #dubbio(6)
descrizione: La lealtà e la riconoscenza
incipit: Enrico riservava al giudice uno sguardo di lontananza e disprezzo. La lettura degli atti, in un cantilenante accento napoletano, era alle sue orecchie solo rumore di fondo.
tags: #lealtà(1) #professore(6) #riconoscenza(2) #allievo(1)
descrizione: Il dittatore s’aspettava un risultato diverso.
incipit: – Il professor Elamicov io lo conobbi di persona, essendone stata l’assistente durante un breve periodo. Breve perché mal tollerava altra gente attorno. Persino lo stimato collega professor Lusitanov, doveva accontentarsi di un accesso assai limitato al laboratorio. E con lui Elamicov aveva avviato la serie dei suoi incredibili progetti. Inoltre era proprio Lusitanov a rabbonire Stalin, quando le richieste di quest’ultimo venivano rifiutate da Elamicov.
tags: #americhe(1) #stalin(1) #biologia(2) #dna(1) #guerriero(10) #invincibile(1) #nativi(1) #professore(6) #selvaggi(2) #universita(4)
descrizione: Un giallo a sfondo sociale. La Detroit industriale dell'auto. Un segreto nascosto da anni di polvere che ritorna alla luce…
incipit: In una Detroit surreale dei primi anni '70, pallida per le nebbie del mattino, Adam Gasket stava girando senza una meta con la sua Buick Stage 1, 7,5 litri V8 da 350 hp. Sul sedile alla sua destra, proiettile in canna, c'era una 44 Magnum, 8 colpi, senza sicura…
tags: #stati uniti(2) #industriale(2) #pistola(7) #polizia(14) #professore(6) #protesta(1) #ruderi(3) #sciopero(4) #segreto(20) #sindacato(5)
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descrizione: Breve racconto di Fantascienza. L'avevo scritto su commissione per una rivista scientifica che poi non l'ha più usato. Il tema era "L'esplorazione spaziale".
incipit: L'unico inconveniente dell'animazione sospesa è la coscienza rallentata. Pensieri lenti, infiniti, spalmati lungo i decenni di questo breve viaggio. Loro, gli scienziati, mi dicevano che...
tags: #cibo(23) #colonizzazione(4) #esplorazione(8) #galera(1) #manette(1) #prigione(8) #sceriffo(2) #spazio(40) #vita(306) #alieni(54)
descrizione: Una prigione se vista da fuori, una fortezza se vista da dentro.
incipit: — Nova non è il nome vero della protagonista del video, ma il soprannome datole dai detenuti. Nel penitenziario la chiamavo io stesso così perché mi pareva appropriato. Per il medesimo motivo farò altrettanto in questa breve presentazione. Essa è l'ultima prostituta umana nella colonia penale — dato sensibile omesso — e a quanto sembra l'unica persona a esercitare quel mestiere nelle colonie penali in generale, evento eccezionale di per sé.
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