Danza Gitana

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Ok, ora è perfetto.
Buon lavoro.

Un bel racconto un po' malinconico e triste che parla di quanto sia difficile a volte la vita. Agli occhi degli altri potrebbe sembrare fortunata, con un buon lavoro, una famiglia, una reputazione, dei figli ma da un punto di vista interno, dal punto di vista di chi la vive potrebbe essere ben diversa.
Potrebbe essere una sequela di giorni monotoni che corrono, apatici e senza slanci, lungo un percorso anonimo e squallido. Il tuo protagonista non si arrende e per questo non gli sfugge quello sprazzo piccolo e felice che gli risveglia un sentimento buono, un atteggiamento positivo che lo fa sentire vivo, non solo "esistente". Ma la società fredda e piatta non glielo perdona, lo costringe a venire a patti con una realtà a cui non potrà mai spiegare quella pausa di benessere non produttivo. Trova il suo punto debole, e lo costringe a rientrare nei ranghi.
In questo tuo racconto l'uomo è circondato da una moglie che non ama, da figli innocenti, da un lavoro anonimo e per bene, da un'amicizia sincera e proibita. Anche se tornerà nella tristezza, ricorderà quello che ha avuto, ricorderà di saper vedere, a differenza degli altri. Potrebbe capitare a noi, di essere circondati da una folla che cammina e che ci impedisce di vedere la ragazzina che danza qualche metro più in là.

Un racconto che imprime molta malinconia al lettore e che sviluppa bene ogni considerazione sulle difficoltà, quotidiane, della vita. Come descritto dall'autrice, "Danza gitana" è la storia di un sentimento che va contro le convenzioni, rompe gli schemi di una vita perfetta e di una famiglia modello. A volte chi sta ai margini è un esempio di forza e coraggio. E faccio mie queste riflessioni, per permetterci di continuare ad assaporare, al meglio, tutta la bellezza che ci circonda. Sinceri complimenti. Cordialmente, saluto.