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Deirdre

(racconto horror, medio - per tutti)
Tempo di lettura: 13 / 20 minuti
11.092 visite dal 04/11/2007, l'ultima: 2 settimane fa.
7 recensioni o commenti ricevuti
Autore di quest'opera:
avatar di Giorgio Burello
nwGiorgio Burello
$ donatore 2011





Descrizione: da definire...

Incipit: BjbjUUDEIRDRE.Il sangue colava lentamente dalle lettere e dalle cifre bianche. Macchie dello stesso colore cupo spiccavano sul gancio centrale, sul respingente sinistro, sui cavi dell'alimentazione e dei freni che pendevano inerti. Poco lontano, davanti al fabbricato della stazione chiusa da anni, un infermiere del pronto soccorso cercava di calmare il macchinista, ancora in preda allo shock. L'altro infermiere camminava lungo le rotaie, i guanti di lattice usa e getta imbrattati ed un sacco bianco in una mano, pallido in volto nonostante l'abitudine. – Centrato in pieno, eh? – L'agente della Polfer, alto e allampanato, gli si avvicinò con in mano un bloc-notes. – Ho raccolto alcune deposizioni, ma non c'è molto da dire. Sembrerebbe che fosse immobile, in mezzo alle rotaie. Il macchinista se lo è visto davanti e ha azionato la rapida, ma era troppo tardi. Stava accelerando, come sempre dopo essere uscito dalla galleria là in fondo ed aver oltrepassato il ponte. Il segnale di protezione gli aveva dato via libera. –L'agente allargò le braccia. Il vice questore fece un segno d'assenso con la testa. La giornata era grigia e umida, ma non fredda. Lui si strinse nella giacca di velluto lo stesso, reprimendo un brivido. Si rivolse all'agente: – Se hanno finito di raccogliere i pezzi chiama la stazione di Callisalta e dì che facciano venire qualcuno per portare via il treno. Gli metteremo i sigilli e lasceremo andare i passeggeri quando arriveranno là. –L'agente se ne andò, lasciando il vice questore da solo vicino al respingente chiazzato. Un suicidio? Al momento, aveva tutta l'aria di esserlo. Il mattino esalava il suo umido respiro, lasciando che l'anima delle montagne si sollevasse dai boschi e dalle cime in lembi di nuvole candide. Brian a volte si alzava presto solo per godersi quello spettacolo, come quel giorno. Seduto sulla collinetta che nascondeva la sua nuova casa rispetto al dirupo scosceso che portava al lago, guardava i monti di fronte a lui nel silenzio che seguiva all'alba. Nella sua mente, l'aria frizzante si unì al verde cupo degli abeti in lontananza ed insieme lo trasportarono ancora in quell'Irlanda da cui era arrivato sette mesi e ventitré giorni prima. La nostalgia si stava affievolendo, però. Quello che cercava, ammesso che riuscisse mai a dargli un nome, non si trovava sulle sponde di Erin. Forse non si trovava nemmeno lì dove si trovava ora, ma per il momento la cosa non aveva importanza alcuna. Si alzò spazzolandosi con una mano i jeans stinti e ritornò verso casa. Appena dietro la collinetta aveva ritagliato una decina di metri quadrati di orto, che si mise ad ispezionare con cura ripulendolo dalle erbacce. Poco più avanti, silenzioso e stinto da anni di abbandono che la recente presenza di Brian non aveva ancora del tutto mitigato, un casello ferroviario faceva buona guardia all'unico binario della linea che risaliva la valle fino a Calisalta. L'uomo cedette ancora una volta all'istinto che lo aveva portato ad accettare quella sistemazione da moderno eremita…


Deirdre
file: deirdre.doc
size: 54,00 KB
Tempo di lettura: 13 / 20 minuti
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* è tra i primi 3!
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Elenco Tag dell'opera:
#amore(792)    #polizia(14)    #stazione(11)    #treno(19)    #banshee(1)



Recensioni: 7 di visitatori, 8 totali.
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recensore:

Pia
Recensione o commento # 1, data 00:00:00, 10/08/2009
che la donna fosse un'entità soprannaturale l'avevo capito subito, ma questo non mi ha impedito di perdermi nella lettura di questo bellissimo racconto. Le tue descrizioni sono talmente tanto dettagliate da farti "vedere" i protagonisti. Lo stile narrativo è delicato e coinvolgente, lo definirei poetico, pulito e chiaro.
Non lo definirei nemmeno horror, è perfino romantico, riuscire a far simpatizzare con una Banshee non è affatto facile. Complimenti davvero



recensore:

Visitatore
Recensione o commento # 2, data 00:00:00, 11/08/2009
Grazie mille, Pia. Sto cercando l'ispirazione di quei momenti, sperando di ritrovarla.



recensore:

Patrizia
Recensione o commento # 3, data 00:00:00, 05/09/2010
Ho letto questo racconto diversi anni fa, in realtà. Mi stavo informando su Sanguinario Valentino perchè mi interessava partecipare, e questo era il racconto vincitore dell'edizione precedente. Lo lessi e mi colpì moltissimo. Al di là del fatto che sono stata in Irlanda e amo tutto ciò che riguarda il folklore di questo paese, dove UN SACCO di gente si chiama come me, il racconto è impeccabile, misurato, inquietante al punto giusto senza scadere nelle facili scorciatoie splatter dell'horror (qualche concessione nell'incipit, forse, ma quanto basta appena a catturare il lettore e tenerlo agganciato). La trama è condotta in maniera magistrale; richiama il mito folklorico della banshee ma indirettamente mi pare di cogliere anche altri rimandi, per esempio quello alle Selkie (le fate foca, che divengono mogli eccellenti ma un po' tristi, e la cui unione con umani è sempre destinata a spezzarsi...) o ai Duergar (che attirano gli sventurati viaggiatori in trappole fatali - la sensazione leggendo è che Deirdre sapesse perfettamente che chiamando Brian lo avrebbe trascinato sotto al treno). In definitiva, un racconto talmente bello che mi mise una certa soggezione e infatti al Sanguinario Valentino alla fine non spedii più niente!! Wink Wink Wink



recensore:
avatar di Giorgio Burello
nwGiorgio Burello
$ donatore 2011

risposta dell'autore, data 00:00:00, 11/09/2010
Gentilissima Patrizia,
la tua recensione, oltra ad avermi fatto molto piacere, mi conferma che i significati di quello che si scrive spesso sono ignoti anche all'autore. Però, per cortesia, non farti mettere in soggezione da me!
Un caro saluto,
Giorgio



recensore:
avatar di Angela Di Salvo
nwAngela Di Salvo
(socio onorario, collaboratore)
$ donatore 2015 (3 dal 2011)

Recensione o commento # 4, data 00:00:00, 29/09/2010
Per nulla ascrivibile al genere horror ma piuttosto al fantastico, il racconto è ben costruito e curato fin nei dettagli. Interessante la doppia dimensione temporale in cui viene narrata la vicenda, quella centrale di Brian che ama questa misteriosa donna che piange e che vuole mantenere nascosta la loro relazione, e quella del vicequestore che indaga sulla strana morte di Brian investito da un treno. I due momenti (presente e passato) si intrecciano fra di loro, ma in modo tale da non collidere (anzi una parte completa l'altra di informazioni) nè da spezzare la suspence e il fascino sottile e inquietante che emana l'intera vicenda. Davvero un piccolo capolavoro soprattutto per la straordinaria capacità descrittiva.



recensore:

Giuseppe Novellino
Recensione o commento # 5, data 00:00:00, 06/10/2010
Racconto coinvolgente per la suspense che lo caratterizza. Buono l'impianto narrativo su due piani temporali che aggiunge mistero e gli dà un passo da narrazione poliziesca con tutte le carte in regola. Io però non avrei usato il corsivo. Il cambiamento di prospettiva cade subito all'occhio. Bella anche l'ambientazione. Le ferrovie, i caselli, le stazioncine abbandonate e i treni producono sempre il loro effetto. Complimenti anche per la bella prosa moderna e fluida.



recensore:
avatar di Ida Dainese
nwIda Dainese
(socio onorario, collaboratore)
$ donatore 2019 (2 dal 2015)

Recensione o commento # 6, data 00:00:00, 16/01/2017
Davvero da applauso il modo in cui hai scritto questo racconto, a cominciare dall'armonia e dalla naturalezza con cui hai inserito la nota magica e inquietante nella realtà della piccola stazione abbandonata. Il ricordo dei paesaggi e delle tradizioni irlandesi si fondono nella natura delle colline, la solitudine del binario e del ponte sulle arcate armonizza con la malinconica inquietudine del protagonista. Perfino gli stacchi temporali, invece di confondere, sono equilibrati in modo da coinvolgere il lettore in unica storia dove si viene a sapere la verità, quella detta, quella non detta, quella sognata, quella solo immaginata. Un racconto che lascia addosso un alone di fascino anche dopo aver finito di leggerlo.



recensore:

Recensione o commento # 7, data 00:00:00, 19/07/2018
Breve racconto che si rifà alle leggende irlandesi che vogliono le banshee annunciatrici di morte per chi le vede. Testo piacevole anche se meriterebbe maggiore cura dal punto di vista grammaticale. Abolire tutte le "d" eufoniche!! Comunque l’idea è buona e il risultato lodevole





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