
E se Dio non ci fosse?




Descrizione: da definire...
Incipit: Cosa cambierebbe in termini di ragionamento logico sulla creazione? Avremmo così diverse domande da porci o diverse risposte da ricercare?

1° in opere piaciute (Saggio, dal 2021)
1° in opere piaciute (Saggio, dal 2020)
1° in opere piaciute (Saggio, dal 2019)
1° in opere piaciute (Saggio, dal 2018)
1° in opere piaciute (Saggio, dal 2017)
1° in opere piaciute (Saggio, dal 2016)
1° in opere piaciute (Saggio, dal 2015)
1° in opere piaciute (Saggio, dal 2014)
1° in opere piaciute (Saggio, dal 2013)
1° in opere piaciute (Saggio, dal 2012)
1° in opere piaciute (Saggio, dal 2011)
1° in opere piaciute (Saggio, dal 2010)
1° in opere piaciute (Saggio, dal 2009)
1° in opere piaciute (Saggio, dal 2008)
1° in opere piaciute (Saggio, dal 2007)
Ecco le mie riflessioni mi hanno portato a rivoluzionare questo concetto cardine, almeno secondo il mio sentire o percepire questo.
Se noi non possiamo comprendere o spiegare Dio (che io preferisco chiamare (Tutto), se l'anima o l'essenza, lo spirito è parte stessa di Dio, allora vuol dire che noi non possiamo spiegare o comprendere neanche lo spirito, l'essenza o l'anima, essendo essa stessa qualcosa, già di per se slegato dalla nostra vita, quindi a noi totalmente incomprensibile ed indagabile.
Questo mi ha portato a pensare e capire, ma soprattutto a sentire e averne intuizione in me, che l'anima non ci tocchi dall'interno del nostro essere a noi comprensibile o di nostra possibile descrizione, quindi questo contatto, tocco o intuizione che noi percepiamo, ma da cui non abbiamo nessuna risposta data, non possa in alcun modo essere o avvenire dentro di noi, ma solo fuori da ogni nostra possibile comprensione (cioè fuori dal nostro limite umano di comprensione).
Quello che noi possiamo avere o ricevere sia dall'anima che quindi da Dio da questo tocco, è solo quella che poi in noi diventa "intuizione", intuizione che a sua volta può diventare fede in essa stessa.
Ma se questo è vero, allora è vero anche che ogni forma da noi espressa, arte compresa (anche i testi sacri) non sono la parola scritta di Dio perché se lo fosse realmente noi non potremmo nemmeno comprenderla come non possiamo comprendere Dio stesso. Quello che possiamo leggere è quindi solo intuizione di Dio e di quello che noi stessi in passato abbiamo percepito a riguardo.
L'anima o l'essenza toccandoci si può riflettere in noi, cioè comprendere quello che siamo (avere, essere essa stessa, tutte le risposte esistenziali del nostro essere), noi però non potendoci riflettere a nostra volta sull'anima, ma potendo solo avvertirne il tocco, cioè avere solo intuizione di essa, non possiamo in alcun modo esprimere niente che non sia solo la nostra intuizione stessa di quel tocco, a sua volta a noi incomprensibile da descrivere, proprio perché non lo possiamo comprendere.
L'anima o l'essenza riflettendosi in noi, può per questo esprimere attraverso di noi, arte, cioè noi stessi, come individui, siamo già espressione d'arte dell'essenza. Il nostro essere stesso, quello che molti, non riescono ad accettare di non comprendere e quindi di non poter conoscere, è già forma d'arte dell'essenza.
Noi non potendo rifletterci sull'essenza, non possiamo per questo farne in nessun modo una nostra espressione d'arte, perché non potremmo in nessun modo comprenderla, come non possiamo comprendere i perché a noi celati del nostro stesso essere.
La nostra arte può quindi essere solo espressione di noi stessi, dove a nostra volta, noi stessi siamo espressione d'arte dell'essenza.
Seguendo questa logica va a decadere ogni possibile altra forma religiosa o credo che non appartenga solo alla nostra intuizione personale, dove ognuno può cercare o trovare solo dentro se stesso e il proprio avvertire questo tocco, il concetto, il fulcro, il motivo stesso di propria verità o fede.
Perdonami, Gabriele. Ma perché tu pensi che le scienze esatte, quelle che agiscono in base al metodo scientifico, si occupino di Dio? O che da esse possa venire una sola parola a sostegno o a confutazione dell'argomento Dio? Due dei pilastri del metodo scientifico sono la falsificabilità e la riproducibilità in sede di esperimento. Pensi forse che l'esperienza divina o l'esistenza di Dio possa essere riprodotta in sede sperimentale? La scienza NON si occupa di Dio, dal discorso scientifico è possibile evincere solo una teoria infinita di cause ed effetti.
La prova sull'esistenza di Dio non può scaturire dalla ricerca scientifica, vedi La logica della scoperta scientifica di Popper, o Verità e metodo di Gadamer, ma sul metodo sperimentale esistono innumerevoli punti di vista.
Diverso il discorso sulla logica, che però tu assimili alla scienza come se l'una fosse corollario dell'altra. La logica non è appannaggio delle sole scienze sperimentali, ma ha una dignità sua propria che parte dai presocratici, transita per Aristotele e la filosofia medievale e giunge oggi alla logica matematica e a quella formale. Vado a memoria: la non contraddittorietà in un sistema formale logicamente coerente non può essere dimostrata all'interno del sistema stesso. Con buona pace della ricerca scientifica.
Un caro saluto
Il mio pensiero è semplicemente rivolto all'errore della scienza nel sostituire il suo stesso scoprire, provare e quindi rispondersi, a Dio stesso. Finché si parla di questa realtà sono d'accordissimo ad un approccio scientifico, ma se si vuole cercare risposta alle domande esistenziali esaminando o comprendendo sempre più a fondo noi stessi o l'universo stesso non avremo comunque risposta data, solo infinite diverse teorie, ed infinite diversi effetti, ma non la causa iniziale da cui tutto questo che siamo e ci circonda è partito. L'errore di chi crede in Dio invece è mettere Dio dentro se stesso tramite il concetto di possedere un'anima, derivato dal credo nelle religioni per auto salvare se stesso e quindi la propria paura egoistica di dover passare. Entrambi come detto hanno parte di ragione, entrambi commettono l'errore di negarsela a vicenda. Se Dio ci ha portato (tramite evoluzione) ad avere comprensione di noi stessi, se questo è causa del suo volere, non si possono poi negare le prove provate e assodate che poi questa stessa comprensione tramite la logica e la scienza ci hanno portato e dato solo per seguire ciecamente dogmi o libri religiosi che ne negano l'evidenza. D'altro canto non si può non accettare di non potere comprendere da dove tutto questo è scaturito, solo perché sfugge alla nostra stessa comprensione, perché è questa stessa comprensione che per logica porta poi al di fuori di noi, della nostra realtà che quindi va accettata per quello che è, ma non per questo negando un'origine creativa presente seguendo il percorso che tramite evoluzione ha portato a ciò che siamo che a mio vedere è evidente in noi e quindi quantomeno alla possibilità reale di intuire questo Tutto da cui tutto è difatti scaturito e non quindi escludendolo dall'equazione a priori solo perché questo rimane a noi poi completamente ignoto o improvabile.
L'esistenza dello spirito in quanto "altro" rispetto alla realtà che conosciamo non è dimostrabile con i classici esperimenti scientifici.
La realtà individuale non è condivisibile direttamente con alcuno.
Questa realtà è talmente unica e segreta che è capace di far scomparire tutto l'universo di ciascuno in un attimo compresa se stessa.
L'unica prova dell'esistenza dello spirito ( chiamatelo come volete ) è che Tutti lo conoscono. Tutti possiamo essene consapevoli. Tutti!
Ciascuno "sa" ed è consapevole di questo. Che altre prove necessitano quando tutti gli uomini condividono lo stesso risultato?
Abituati a ragionare nei termini di logica e scienza, è naturale tentare di ridurre la ricerca interiore a questi parametri, e non ci riusciamo e diciamo " per ora".
Nota: Scrivere recensioni e commenti alle opere è uno dei motori principali di questo portale artistico. È solo grazie a esse che, infatti, gli autori possono migliorarsi e i visitatori orientarsi. Se sei un autore, inoltre, scrivere recensioni e commenti a opere altrui incentiverà i destinatari a fare altrettanto con le tue.
Nota: le recensioni e i commenti devono essere lunghi almeno 30 battute e devono riguardare il contenuto dell'opera, meglio se critiche, costruttive e collaborative. Saranno eliminate dallo Staff le recensioni se saranno: offensive, volgari, chiacchiere e (se scritte da visitatori) presunte autorecensioni dell'autore o banali "bello, mi è piaciuto".
Nota: le recensioni e i commenti sono tuoi e modificabili per 2 giorni, dopodiché diventeranno di proprietà dell'autore che hai recensito o commentato.
NO JAVASCRIPT
NO BUTTON
Nota: per vedere un'opera a caso di un particolare genere, entra nell'elenco dei generi e scegli la tipologia desiderata.
Questo indirizzo email è protetto dagli spam.
Attiva JavaScript per vederlo. eventuali termini o contenuti illeciti, scurrili o errati che potrebbero essere sfuggiti al controllo degli Autori o dello Staff.