…è solo un gioco!

Che bel racconto, si legge proprio volentieri e con un sorriso perché ci si rende ben presto conto di chi siano le due sorelle. Affascinante la scacchiera che rappresenta il mondo, col suo prendere movimento, con gli scontri, il rumore delle battaglie, le ferite e gli stordimenti. Bello il modo in cui la sorella narrante guarda alle mosse dell’altra, criticandola per le sue scelte, perdendo quasi il controllo nella sua sete di vincere. Dolce il modo in cui l’altra le dice “scacco matto”, usando un tenero gesto come si fa con qualcuno a cui si vuol bene. Pacata la rassegnazione della sorella sconfitta quando accetta di essere baciata e cambiata per un po’ dal tocco dell’altra. Forse ne invidia un po’ la leggerezza, quella serenità che non riesce a scalfire, quel suo contagiarla ogni volta. È diversa da lei, totalmente, ma sono legate ormai da un’eternità e non potrebbero esistere l’una senza l’altra. Bellissimo quel congedo di battute leggere tra entità così potenti: “Non potrai” e “Ci proverò”.