Masterpiece - talent show per scrittori
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Masterpiece - talent show per scrittori
Riperendendo il discorso iniziato qui, sapete cosa vi dico?
Ieri ho visto quella che credo sia stata la 2a puntata, e devo dire che il programma non mi è affatto dispiaciuto.
Forse darei un po' meno spazio ai giudici e valorizzerei maggiormente gli elaborati dei partecipanti (analisi della sintassi, delle tecniche di scrittura eccetera), ma tutto sommato devo dire che non è un cattivo programma.
Purtroppo sì, emerge questa X-fattorazione che ormai ha stufato, ma secondo me Masterpiece è un ottimo programma.
E, sempre secondo me, i giudici fanno molto bene a essere talvolta crudeli e senza cuore, perché se in Italia c'è una categoria di persone che proprio non devono essere illusi o coccolati per forza, sono proprio gli scrittori.
Nei social-network leggo spesso molti "scrittori" che stanno demonizzando Masterpiece, ma secondo me sono proprio coloro che a Masterpiece farebbero una figuraccia, che sbroccherebbero a ogni piccola critica e si offenderebbero se un Maestro criticasse loro un passo del loro meraviglioso manoscritto inedito.
Spero quindi che il programma, se proprio non potrà migliorare, per lo meno resti su questo binario, poiché penso sia già un enorme passo avanti nello sterile panorama di ciò che i media ci offrono.
Re: Masterpiece - talent show per scrittori
Se riusciamo ad andare oltre le somiglianze con altri Talent alla xFactor, allora si possono cogliere tutte le sfumature positive del programma. La puntata di ieri mi ha convinto più della prima, dal momento che si è messa più in risalto la scrittura, la letteratura. E' pieno di buoni consigli per chi ama scrivere; non sottovaluterei nemmeno le dichiarazioni degli scrittori affermati che chiudono ogni puntata.
Ad esempio secondo me è stato molto positivo il richiamo all'importanza delle emozioni: ovvero un romanzo può essere anche sintatticamente imperfetto, ma quando il contenuto vale allora si è già a buon punto.
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Re: Masterpiece - talent show per scrittori
Anche, sì, è vero.Filippo19 ha scritto:non sottovaluterei nemmeno le dichiarazioni degli scrittori affermati che chiudono ogni puntata.
Sì, ma solo se dopo c'è qualcuno che te lo risistema... un romanzo può essere anche sintatticamente imperfetto, ma quando il contenuto vale allora si è già a buon punto.
E' verissimo, comunque, che uno scrittore è prima di tutto un fantasista, ma ciò non toglie che debba sempre sforzarsi di proporre la propria opera al meglio, sia sul piano fantastico che quello tecnico.
Re: Masterpiece - talent show per scrittori
Esatto! E' sempre bene rimarcare l'importanza di entrambe questi aspetti. Non deve mancare nessuno dei due.Massimo Baglione ha scritto:ma ciò non toglie che debba sempre sforzarsi di proporre la propria opera al meglio, sia sul piano fantastico che quello tecnico.
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Re: Masterpiece - talent show per scrittori
i commenti ai testi erano piuttosto vaghi. credo che al posto di scrittori in cerca di una vetrina per i propri libri Tre editor avrebbero fatto un lavoro più utile, per un pubblico stile la sottoscritta.
Re: Masterpiece - talent show per scrittori
Kaipi conta che è un work in progress. Nella seconda puntata ci sono state delle varianti come le parole che scorrevano sotto il parlato dei concorrenti.Kaipirissima ha scritto:io ho visto solo la prima puntata, però l'ho trovata noiosa.
i commenti ai testi erano piuttosto vaghi. credo che al posto di scrittori in cerca di una vetrina per i propri libri Tre editor avrebbero fatto un lavoro più utile, per un pubblico stile la sottoscritta.
Pensa poi che lo stesso De Carlo, in un'intervista di oggi, ha parlato proprio del problema del montaggio, che taglia i commenti dando l'impressione che siano superficiali.
Sono cautamente ottimista per le prossime puntate...
Re: Masterpiece - talent show per scrittori
Di cose interessanti ne ho viste una manciata e sono quelle che già avete indicato voi, Massimo e Filippo. Tuttavia nel complesso ho trovato la trasmissione molto scadente, per vari motivi.
Analizzo rapidamente alcuni aspetti
- Opera inedita: non si dà spazio agli elaborati che hanno permesso ai partecipanti di accedere alle eliminatorie, il telespettatore sente solo le critiche che non può né condividere, né disapprovare.
- Testi scritti al momento: è un bell’esercizio, sicuramente utile per un aspirante scrittore, ma mi chiedo… Essere un bravo scrittore significa saper buttare giù in poco tempo un buon testo? Io potrei essere anche lentissima a scrivere, ma se il risultato finale è degno di nota dove sta il problema?
- Figura dello scrittore: che figura di scrittore vien fuori da questo programma? Quando lo guardavo non potevo far a meno di avere questa impressione: c’è un tentativo di far emergere qualcosa di diverso, un autore adesso non può più essere solo uno che scrive, ma uno che deve stare in televisione, deve essere un personaggio, deve saper attirare l’attenzione e ispirare simpatia. Certo tutto ciò non guasta (soprattutto all’editore!), ma l’attenzione è inevitabilmente spostata dalla parte più importante, la letteratura, al “packaging” – consentitemi il termine – che prende dentro promozione del libro e scrittore insieme.
- Vincitore: il libro che verrà premiato e stampato non sarà il più meritevole, ma quello appartenente all’ultimo autore rimasto in gara. Certo, potranno corrispondere, ma chissà…
- Letteratura: non ho sentito parlare di letteratura, né di cultura in generale. Forse le puntate prossime saranno diverse (?)…
Quindi, per ora, non mi ispira proprio questo programma. Di buono ha solo che si accenna ai libri, che è già una conquista nei palinsesti della tv, ma lo si fa in seconda serata, cosa molto indicativa…
Vedremo come procederà…
PS: Allora Ramsay lo fa De Cataldo, Bastianich De Carlo?
rimasto di ieri e ciò che rimarrà di domani;
l’ansia insaziabile e molteplice dell’essere
sempre la stessa persona e un’altra…
Fernando Pessoa, "Il libro dell’inquietudine"
La Gara 9 - Un racconto per un cortometraggio
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Gare letterarie stagionali - annuario n° 1 (2018 - 2019)
Le Gare letterarie stagionali sono concorsi a partecipazione libera, gratuiti, dove chiunque può mettersi alla prova nel forum di BraviAutori.it, divertirsi, conoscersi e, perché no, anche imparare qualcosa. I migliori testi delle Gare vengono pubblicati nei rispettivi ebook gratuiti i quali, a ogni ciclo di stagioni, diventano un'antologia annuale come questa che state per leggere.
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Riduzione di complessità - il libro Downpunk
è probabilmente il primo libro del genere Downpunk, ma forse è meglio dire che il genere Downpunk è nato con questo libro. Sam L. Basie, autore ingiustamente sconosciuto, presenta una visione dell'immediato futuro che ci lascerà a bocca aperta. In un futuro dove l'individuo è perennemente connesso alla globalità tanto da renderlo succube grazie alla sua immediatezza, è l'Umanità intera a operare su se stessa una "riduzione di complessità", operazione resa necessaria per riportare l'Uomo a una condizione di vita più semplice, più naturale e più... umana. Nel libro, l'autore afferma che "anche solo una volta all'anno, l'Essere umano ha bisogno di arrangiarsi, per sentirsi vivo e per dare un senso alla propria vita", ma in un mondo dove tutto ciò gli è negato dall'estremo benessere e dall'estrema tecnologia, le menti si sviluppano in maniera assai precaria e desolante, e qualsiasi inconveniente possa capitare diventerà un dramma esistenziale.
Di Sam L. Basie
A cura di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
La spina infinita
"La spina infinita" è stato scritto quasi vent'anni fa, quando svolgevo il mio servizio militare obbligatorio, la cosiddetta "naja". In origine era una raccolta di lettere, poi pian piano ho integrato il tutto cercando di dare un senso all'intera opera. Quasi tutto il racconto analizza il servizio di leva, e si chiude con una riflessione, aggiunta recentemente, che riconsidera il tema trattato da un punto di vista più realistico e maturo.
Di Mario Stallone
A cura di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.