Gara 39 - Commenti, pensieri e votazioni

Qui ci sono tutte le vecchie Gare letterarie, dal 2008 all'estate 2018.
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Anto Pigy
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Re: Gara 39 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Anto Pigy »

E un Lucano? :smt106

Bella notizia!!! :-D
…Alla fine di questa giornata rimane ciò che è
rimasto di ieri e ciò che rimarrà di domani;
l’ansia insaziabile e molteplice dell’essere
sempre la stessa persona e un’altra…

Fernando Pessoa, "Il libro dell’inquietudine"
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Massimo Baglione
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Re: Gara 39 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

Lodo, credo sia meglio che seguiate il post nel forum TdC, perché i tempi e le scelte finali sono decisi dall'editore: www.terrediconfine.eu/forum/viewtopic.php?f=90&t=2855
L'elenco dei racconti non è composto solo da racconti delle nostre Gare, ma anche da iniziative di Terre di Confine.
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Re: Gara 39 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Filippo19 »

Colgo l'occasione: ordino anche io un caffè macchiato e mi complimento per l'ottimo lavoro che fate su questo forum. Date a tutti noi aspiranti scrittori opportunità enormi! :smt023
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Re: Gara 39 - Commenti, pensieri e votazioni

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Grazie del riconoscimento, Filippo :-)
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Re: Gara 39 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Monica Porta may bee »

@Nunzio

Quando ho letto "al meglio delle diecimila", ho temuto che la mia presbiopia stesse galoppando.
Invece no.
Bello. Bello. Bello, il bando! :-D
Tra uno spazio e l'altro ci sono spazi ancora più grandi.
Non ne teniamo conto, perché in quelli non possiamo fermarci.
Sui passaggi pedonali, fra i parcheggi incontriamo il nostro futuro.
Amare, litigare, cadere nell'oblio e morire. Senza nemmeno accorgerci
di quando accade. Le membrane che ci separano dalla follia, dal baratro,
dai mostri sono così sottili. Nient'altro che muri di carta.

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Re: Gara 39 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Monica Porta may bee »

Massimo Baglione ha scritto:Allora gente!

Contenti? O vi dobbiamo fare pure il caffè? :smt005

Vi invito dunque a rileggere il regolamento generale.
:shock: :lol: Mitico Massimo, Massimo mitico. :smt006
Tra uno spazio e l'altro ci sono spazi ancora più grandi.
Non ne teniamo conto, perché in quelli non possiamo fermarci.
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Amare, litigare, cadere nell'oblio e morire. Senza nemmeno accorgerci
di quando accade. Le membrane che ci separano dalla follia, dal baratro,
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Nunzio Campanelli
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Re: Gara 39 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Nunzio Campanelli »

Monica Porta may bee ha scritto:@Nunzio

Quando ho letto "al meglio delle diecimila", ho temuto che la mia presbiopia stesse galoppando.
Invece no.
Bello. Bello. Bello, il bando! :-D
Ciao Monica, spero ci onorerai con un tuo racconto! :smt039
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Re: Gara 39 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Monica Porta may bee »

Nunzio Campanelli ha scritto:
Ciao Monica, spero ci onorerai con un tuo racconto! :smt039
:) Sono arrivata al limite anche per
“L’ècrivain de la Tour". L’ho spedito solo oggi… qualcuno partecipa?
Tra uno spazio e l'altro ci sono spazi ancora più grandi.
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Patrizia Benetti
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Re: Gara 39 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Patrizia Benetti »

Per me cappuccino e pasta! Scherzo! Grande Massimo!
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Re: Gara 39 - Commenti, pensieri e votazioni

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:-)
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Nunzio Campanelli
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Re: Gara 39 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Nunzio Campanelli »

Ultimo giorno per postare i vostri racconti :smt069 :smt024 :D
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Re: Gara 39 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Nunzio Campanelli »

Bene, da oggi potete votare e commentare i racconti. :lol: :smt006
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Re: Gara 39 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Ser Stefano »

Partiamo cattivi e incazzosi con un noto "braccino corto".
Quel macellaio di Ser Stefano:

La macchina rossa fiammeggiante
"stufante" non penso che esista. Metti frustrante o un sinonimo.
"a sinistra della rotonda". Le rotonde hanno le uscite a destra. Intuisco che vuoi dire che deve uscire dalla parte opposta della rotonda, ma scritto così non gira (trattandosi di rotonde ahahaha).
"li" con l'accento.
"stato svenuto" rimaso svenuto.
"c'è la smetteva" ?
"vado direttamente alla centrale" Se sta parlando con la centrale - vengo direttamente in centrale.
"un entra furioso" ?
Sono solo alcuni degli errori grammaticali. Ti consiglio di leggerlo e rileggerlo più volte il racconto prima di postarlo. Lo so, è una palla, ma è solo così che si impara.
Il racconto è un buon pulp, pieno di colpi di scena e piacevole per il suo movimento.
Il bando però trattata di scelte. Lui non ha compiuto una scelta, gli è stata offerta una seconda possibilità. Cambierei la parte della luce in cella (che non c'entra tanto con la realtà del racconto) con una scelta.
Voto 2

Blind tiger
Buon racconto sulla convinzione che, qualsiasi scelta prendiamo, il risultato è il medesimo, il destino è già scritto.
L'epilogo è un po' fuori traccia: Della bionda non c'è più notizia e nemmeno del servizio fotografico.
Io farei rientrare la bionda (magari è lei a dare fuoco a Death) o sostituirei le foto con il concerto (legherebbe meglio il prologo con gli epiloghi).
Def Leppard insegna... :)
Voto 4.5

Laura
Dialoghi irreali e alieni.
"ma decise" -aveva deciso-
La prima sezione è buona. Un mix sentimentale ed erotico che funziona e crea un feeling con la coppia.
Il bivio 1 parte bene con il ritrovamento, poi ti perdi in divagazioni sul ristorante, sul ritorno in Italia, sulla crisi economica, etc. che alla fine mi viene da dire: Ma chi se ne frega.
Occorreva un epilogo più ravvicinato e non stilare anni e anni di vita. Non prende.
Il secondo epilogo come idea è buona, ma doveva essere curato un po' di più. Mi da l'impressione che non sapessi cosa scrivere.
Anche qui non c'è una scelta, ma due situazioni diverse passive.
Voto 2.5

Il destino di un re
Buona scrittura. Mi sembra che tu arrivi da un altro forum letterario e si nota dalle prime righe che sei avvezzo a scrivere. Bravo.
Il racconto è buono. Qualche punto un po' intricato, ma nulla di grave. Avrei cambiato i nomi dei figli (Bairon e Melion) che potrebbero creare confusione visto che sono simili (a me l'hanno creato, ma forse sono io che sono un caso disperato).
La scelta c'è e tutto il racconto gira intorno ad essa. Destino invariabile come in "Blind tiger".
Voto 5

Alice
"a cui sottostai" cancellerei subito.
Buono l'incastro tra la realtà e la favola. Un po' forzata la lettura del giornale (si capisce subito che sarà parte integrante della storia).
La scelta c'è, ma i finali mi lasciano un po' perplesso. Cioè, se entrambi finissero male andrebbe bene. Se uno va male e l'altro bene, andrebbe ugualmente bene. Ma che in entrambe le scelte il risultato sia positivo e medesimo, mi lascia un po' l'amaro in bocca (un finale positivo che da un sapore negativo è tutto un dire sulla mia sanità mentale).
Voto 3.5

Il consiglio di Luigi
Buon raccontino. Anche se non amo particolarmente le storiette d'amore, questa va a finire male e mi piace. Buon pathos.
Prima parte va bene. Luigi non mi sembra una figura così importante da dargli il titolo del racconto, riassume il primo epilogo, ma non il secondo.
Il primo epilogo è molto buono. La chiusura è epica ahahaah.
Il secondo epilogo è bello, ma chiuso in poche righe e senza una reale azione. O facevi fare qualcosa al personaggio (tipo trovare un nuovo amore) o marcavi maggiormente il fatto di aver provato ogni strada e l'acquisizione della consapevoleppa di essere assolto da colpe.
Voto 3.5

Dna
Buon racconto, scritto bene e piacevole da leggere.
La scelta porta a un Nigel che è l'anticristo e un Nigel gesuita. Forse un po' troppo spinte le due caricature. Bisognerebbe provare a eliminare gran parte dei comportamenti che li contraddistingono come buono e cattivo per evidenziare il solo atto finale (salvarsi o salvare), il che (forse) (ribadisco il forse) potrebbe dare al racconto un taglio più realistico e meno palese.
Non ho capito neanch'io cosa ho scritto... :(
Voto 4

Non è così che si raccoglie il grano
Bella l'immagine di ciclicità della prima parte.
Non ho capito bene. Nel primo caso un soldato spara all'altro e viene ucciso dal mezzo bllindato?
Racconto denso di significati, ma proprio a causa di questo, un po' criptico (se mi dici che l'assassino è il maggiordomo, io ci devo pensare!).
Voto 3.5

Monella
Buona scrittura e le scene della corsa sono adrenaliniche.
Non ho capito la scelta. Nel primo finale rallenta per colpa della strada e fa un incidente. Nel secondo rallenta e arriva primo a pari merito.
Voto 3
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Lodovico
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Re: Gara 39 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Lodovico »

Ser Stefano ha scritto: Blind tiger

Della bionda non c'è più notizia ...
Hai ragione, pure io ho cercato di contattarla... se la trovi dammi il numero di telefono. :-D
Ser Stefano ha scritto: Def Leppard insegna... :)
Mi chiedevo chi e quando lo avrebbe capito (e saputo). il primo a commentare nientemeno... ma d'altra parte il Ser è sempre il Ser. :smt023

Grazie per il voto.
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Re: Gara 39 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Nunzio Campanelli »

Ser Stefano ha scritto:
Non è così che si raccoglie il grano
Bella l'immagine di ciclicità della prima parte.
Non ho capito bene. Nel primo caso un soldato spara all'altro e viene ucciso dal mezzo bllindato?
Racconto denso di significati, ma proprio a causa di questo, un po' criptico (se mi dici che l'assassino è il maggiordomo, io ci devo pensare!).
Voto 3.5
Entrambi i soldati vengono uccisi dal mezzo blindato. Chiaro riferimento a certe "pacificazioni". L'unica ragione di esistere di questo racconto consiste nel voler denunciare la violenza e l'inutilità della guerra, e l'inaccettabile verità che a combatterla, quindi a morire, siano per lo più dei ragazzi.
Grazie Ser
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Filippo19
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Re: Gara 39 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Filippo19 »

Ciao di nuovo e sentiti complimenti a tutti i partecipanti della Gara 39.
Approfitto ora per rispondere a Ser Stefano:
Son felicissimo per i complimenti e per il voto che hai deciso di darmi! :D Ti ringrazio inoltre per il consiglio sui nomi. Allora, si sono giunto su Bravi Autori grazie a un altro forum letterario, ma sono sia qui che là alle primissime esperienze, "Il destino di un re" è forse il mio terzo racconto.
E ora passiamo ai commenti, vi prego di non offendervi in caso di critiche, sono fatte con i migliori propositi e in linea con lo spirito di un forum letterario: crescere insieme. Spero di esservi stato utile.



La macchina rossa fiammeggiante
di Scrittore97

Ciao Scrittore97 e, se 97 è la tua data di nascita, davvero tanti complimenti perché hai fantasia da vendere, idee chiare, tanto tempo per migliorare. Inizio dai pregi del tuo racconto: idee e contenuto sono originali, a tratti sorprendenti. Come ha fatto notare Ser Stefano hai peccato non mettendo una reale scelta del protagonista, tuttavia se devo essere sincero mi è piaciuto il modo in cui hai messo Mattia difronte a due “differenti” destini. Ma ricorda, le regole sono le regole! A ogni modo, vorrei riflettere con te proprio sul modo in cui gli viene data la seconda possibilità.
“All’improvviso dalla finestrella arriva un forte raggio di luce, che prende sempre più sembianze umane.
Mattia pensa che sia la morte a portarlo via, ma una voce dice- Mattia, ti è stata data una seconda opportunità.”
Questo è a tutti gli effetti un intervento divino, che presuppone gioco forza un lieto fine. Oppure Dio è davvero tanto crudele? Ti consiglio, per il finale cui sei giunto, di sostituirlo con un bel patto con il demonio. Secondo me è più funzionale alla tua trama, nonché intrigante! :twisted:
Veniamo alla parte più negativa del tuo racconto: la forma. Devi lavorare ancora molto sull'espressione e sulla pura scrittura, niente di irrisolvibile anzi. Mi sono permesso alcune correzioni, spero ti siano utili. Ho preso in considerazione il primo capoverso, la prima è la tua versione, la seconda la mia. Ho cercato di renderla più scorrevole per darti un'idea.
“Il turno di notte era troppo stressante per Mattia Longo, doveva iniziare alle undici di notte, e finiva alle sei di mattino.
Viaggiava con la sua Alfa Romeo 159, da Ragusa, per arrivare fino a Vittoria e vicinanza.
Mattia si pentiva di essere entrato nella vigilanza notturna, rimpiangeva di aver lasciato la polizia, ma da quando un suo collega era morto in una sparatoria, aveva voluto cambiare mestiere.
Qualcosa di attinente alla legge, ma di meno pericoloso, alla fine un suo amico gli consigliò la vigilanza notturna, buona paga ma lavoro monotono e stressante.”
Il turno di notte era troppo stressante per Mattia, iniziava alle undici di notte e finiva alle sei del mattino. Mentre viaggiava con la sua Alfa Romeo159, da Ragusa a Vittoria, si pentiva di essere entrato nella vigilanza notturna, rimpiangendo i tempi da poliziotto. Aveva deciso di cambiare mestiere quando un suo collega era morto in una sparatoria, quel lavoro gli era stato consigliato da un amico: buona paga per un'attività meno pericolosa, ma monotona e stressante.


Quando parli del protagonista non c'è bisogno che lo chiami per nome e cognome. Piuttosto fai bene a citare anche il cognome quando viene convocato in centrale. Inoltre, evita di spezzare la narrazione con troppe frasi brevi. Le subordinate sono spesso obbligatorie per rendere il periodo più scorrevole e comprensibile.

Rileggiti il racconto e arriva alla parte in cui il protagonista prende la botta alla testa. Da quel punto in poi ripeti troppo spesso quanto male gli faccia. L'abbiamo capito! :)
Attento inoltre ai tempi della narrazione:
“Sei mesi dopo Mattia è un carcerato” […] “Dopo un anno di carcere Mattia non si sentiva più un uomo ma una bestia”
Ultimissimo appunto che ti faccio. Spazia i capoversi l'uno dall'altro quando cambi discorso. Devi fa respirare il lettore e rendere il tuo racconto più godibile.
In definitiva, hai tutte le potenzialità per crescere, continua a frequentare il forum, scrivere e sopratutto a leggere tanto!

Voto: 2,5

Blind Tiger
di Lodovico

Ciao Lodovico, non posso che farti i complimenti per l'ottimo racconto. La scrittura è eccellente, la storia si lascia leggere tutta d'un fiato. I dialoghi, così come l'ambientazione, sono assolutamente credibili. Tuttavia peccato per quell'incongruenza nell'epilogo notata anche da Ser Stefano: che fine ha fatto il servizio fotografico? Questo particolare ha leggermente reso incompatibile l'incipit con gli epiloghi. Comunque si tratta di qualcosa facilmente risolvibile. Ancora complimenti!

Voto: 4,5

Laura
di Robygian

Ciao Robygian, ho diverse critiche da fare al tuo racconto spero non ti offenderai. Spero piuttosto ti siano utili per crescere come scrittore. Ho trovato la tua storia poco credibile, dalla trama ai dialoghi, il primo epilogo troppo lungo (sia nei caratteri che negli anni che passano durante il racconto) e il secondo, gioco forza, troppo breve. Forse avresti dovuto fare un po' di ordine mentalmente prima di scrivere.

Parto con l'analisi del tuo racconto: proprio nell'incipit una frase come
“Stava affacciato al balcone, calzoncini corti e canottiera. La stagione permetteva queste esposizioni, anche se le convenienze ne sconsigliavano l'utilizzo.”
non vuole dire niente. Le convenienze non sono un soggetto adatto e il verbo utilizzare è fuori luogo.

Attento alle ripetizioni, rileggiti e cerca sinonimi:
“la cittadina si snodava lungo una riviera marittima lungo uno scosceso pendio”
“Si avviarono lentamente su per la salita che conduceva a casa di Laura e mentre salivano

A proposito dei dialoghi, non puoi impostarne uno così
“Sai Laura, non immaginavo che in questo paese potesse nascere un fiore tanto splendente, sarei veramente felice di essere il tuo accompagnatore” Non credo che tu ti rivolgeresti così, almeno non proporresti di essere un “accompagnatore”. Cerca di immedesimarti nell'azione quando scrivi.

Il tuo racconto appare con un blocco lungo e pesantissimo. Devi spezzare la narrazione, dare ritmo, far respirare il lettore. Non è importante che ci racconti ogni singola ora della giornata, pensa a quello che fa un regista in un film. Ad esempio, io taglierei completamente la frase:
“Riccardo ripensò a quell'incontro e le ore erano diventate momenti di attesa che non passavano mai. Lei invece si rotolava nel letto accarezzandosi e attendendo il momento di poter avere le sue mani su di se. Mentre mugolava di piacere, sentiva nelle narici il profumo selvatico che lui emanava. Vennero infine le cinque della sera tanto attesa.”
Al suo posto lascia un bello spazio tra un capoverso e l'altro e riprendi il racconto dal loro appuntamento.
A proposito dell'appuntamento: si incontrano alle cinque, in un giorno d'estate (presumo dall'abbigliamento) e si danno alla pazza gioia... in spiaggia? Ma nessuno gli denuncia per atti osceni in luogo pubblico?
Poi, si dicono entrambi alla ricerca del vero amore, beh devo dire che hanno una considerazione dell'amore molto distorta. (Questa è una considerazione personale certo, ma tant'è...)

La critica che ti faccio e su cui dovresti ragionare riguarda la tua prosa: troppo pesante. Come ti ho già detto, non devi raccontare ogni minuto di ogni ora di ogni giornata. Il primo epilogo è eccessivamente lungo, racconti in un immenso paragrafo quello che avresti potuto fare in poche righe. Metti un freno alla voglia di scrivere ogni particolare: prima metti ordine e poi scrivi. Oppure scrivi, rileggiti e metti ordine.

A proposito di regole ti dico quanto già detto a Scrittore97, presta attenzione. Anche nel tuo caso il protagonista non è messo davanti a un bivio, non è una sua scelta che scatena l'epilogo 1 o l'epilogo 2. Ma sono due possibili destini, occhio. (Nel caso mi sia sbagliato e la scelta c'è ti prego di farmela notare :wink: )

Spero il mio commento ti sia stato utile, assolutamente non mollare e continua a scrivere!

Voto: 2

Alice
di Rovignon

Ciao Rovignon, vado subito al dunque. Del tuo racconto mi sono piaciuti tanto il capitolo primo e secondo, con il terzo ho avuto la sensazione che ti sia bruciato. Ma andiamo con ordine. L'idea del fantastico che si intreccia con il mondo reale non è solo un'idea affascinante, ma anche da te ben realizzata. Mi hai ricordato il fascino dei film Disney come Peter Pan, bravo! La narrazione è fluida, la scrittura ottima e ci dici proprio le cose essenziali che vogliamo e dobbiamo sapere. Il tutto ci conduce verso il primo finale, ci sta. Il secondo epilogo no. L'ho trovato poco credibile, distruggi l'atmosfera sognante e trasformi il racconto in un film di Steven Seagal. Alice in questa versione proprio mi è parsa fuori luogo, come una forzatura utilizzata per non rinunciare al lieto fine. Forse sarebbe stato meglio un epilogo differente?
Spero di averti dato spunto di riflessione ed esserti stato utile. Per il resto complimenti, sei davvero bravo!

Voto: 3,5

Il consiglio di Luigi
di Patrizia Benetti

Ciao Patrizia. Scrivi molto bene e hai dato vita a un buon piccolo racconto, poteva essere addirittura ottimo. Il punto di vista del protagonista è credibile è ben realizzato, mi hai dato l'illusione che ci fosse lui qui al mio fianco a raccontarmi del suo passato. La storia stessa è credibile, hai realizzato in modo perfetto il dramma psicologico del marito. Il primo finale mi ha lasciato con una brutta sensazione, non perché tu lo abbia scritto male anzi va benissimo, ma con tutte le notizie di femminicidio che si sentono, mi ha lasciato con una profonda tristezza.
Al di là di questo, avresti dovuto approfondire di più il secondo epilogo, raccontarci un'altra storia: quale sarà la vita del protagonista senza Katia?
In definitiva, un buon racconto che poteva essere ottimo!

Voto: 3,5

DNA
di Anto Pigy

Ciao Anto, complimenti perché hai fatto un ottimo lavoro. Sai scrivere bene e ne hai dato prova, riesci a farci vedere quello che vuoi raccontare, analizzi bene le personalità dei protagonisti. Ho apprezzato molto l'atmosfera di tensione che si respira nell'incipit, si sente tutto il peso di una decisione cruciale.
Voglio essere sincero fino in fondo, inizialmente sono stato spiazzato dalla parte introduttiva, perché cambi da un momento all'altro il punto di vista passando da Amelie a Richard. Probabilmente è un problema mio e sto cercando l'ago nel pagliaio, però magari prova a rileggerti nel caso avessi anche tu la mia stessa impressione. Ti segnalo poi una ripetizione:
“Nei suoi ultimi attimi di vita provò una felicità intensa perché aveva salvato suo figlio, suo figlio che aveva sempre messo davanti a ogni cosa. Nello stesso istante si sentì così infelice e sperò, con l’ultimo alito di vita, che Amelie non venisse mai a conoscenza dell’atto del figlio.
La prima ripetizione è voluta e lo comprendo, anche se io cambierei in “aveva salvato suo figlio, il figlio che...
Mentre in luogo di “venisse mai a conoscenza dell'atto del figlio” scriverei “di quel che Nigel aveva fatto”.
Entrambi i finali mi hanno lasciato con un'infinita tristezza dentro, segno di come tu sia riuscita a trasmettere emozioni. Tuttavia, la scena cruciale della sparatoria, mi è parsa troppo veloce, poco reale. Penso che sia una conseguenza di rientrare nei limiti della gara. :(
A ogni modo bel lavoro, complimenti!

Voto: 4,5

Misero Onore, Rimorsi, Triste Eroe
di Ser Stefano

Ciao Ser Stefano, complimenti per il racconto. Ottima scrittura, precisa e scorrevole. Il personaggio è ben delineato, la drammaticità del momento della scelta e la drammaticità degli effetti che ne derivano, è ben resa. A mio parere però, sei andato fuori strada con il secondo epilogo. Credo tu abbia una certa esperienza come scrittore, l'hai dimostrato, l'unica cosa che mi ha lasciato perplesso è il contenuto.
Il secondo finale mi è sembrato irrealistico, è come se fosse staccato dal resto della storia: nel primo epilogo la storia è quella che abbiamo studiato tutti, nel secondo invece gli americani hanno deciso di non intervenire in Europa? Ma la decisione di Claude è determinante fino a questo punto per gli esiti della guerra? Se la risposta è si, mi sembra un'esagerazione.
Avrai notato l'abuso che faccio del verbo “sembrare”, voglio sottolineare che si tratta di impressioni personali. Un altro appunto che ti faccio estranea dal voto dato al racconto e da una considerazione oggettiva. Infatti parlo dell'immagine da te scelta che esula dalla valutazione del racconto. Quelli sono i colori della pace, ma il secondo epilogo in particolare ci invia un messaggio tutt'altro che pacifico: se Claude avesse sganciato la bomba atomica, se avesse ucciso quelle donne, quei vecchi, quei bambini, la guerra non sarebbe continuata e si sarebbe trattato “solo di un piccolo sacrificio”.
Ecco, anche dai tuoi commenti ho dedotto che non ti piace il lieto fine, ma forse proprio nel tuo racconto ci sarebbe stato bene.

ps. Ti segnalo un piccolo refuso “Boing 29” al posto di “Boeing 29”. L'ho notato cercando su Google di che aereo stessi parlando. :)

Voto: 4

Monella
di Monica Porta may bee

Ciao Monica, sai scrivere e a tratti anche in modo molto efficace, ma il racconto che hai realizzato è troppo confuso. Ricorda, sono mie impressioni del tutto personali. La prima parte l'ho trovata molto buona, il ritmo è sostenuto e la prosa ironica è efficace. È esilarante il momento in cui Jeremia appare ad Antonio! Insomma ci sono tutti i presupposti per un ottimo racconto, poi ti perdi. Non ho colto la scelta del protagonista e la ragione dei due epiloghi. Ho dato una mia interpretazione che mi lascia un po' perplesso.
Si gioca tutto sul chiudere la carriera da pilota, così come vorrebbe l'angelo custode, o continuarla. Nel primo epilogo, successivamente all'ennesimo incidente, decide di chiuderla. Anche se in realtà ho il dubbio che Antonio muoia nel finale... perché non riconosce più l'angelo?
Del secondo finale non riesco a coglierne bene il motivo... perché Antonio cambia? Decide di smettere o di continuare con le corse?
Forse la storia necessita di una revisione per rendere la trama più chiara e comprensibile.

Voto: 3

Fuori Gara
Non è così che si raccoglie il grano
di Nunzio Campanelli

Ciao Nunzio, ne approfitto per farti i complimenti per la splendida gara che hai organizzato. Mio fratello mi ha tramandato la passione per i libri-game quindi non ho potuto far altro che restare affascinato dalla prospettiva di partecipare a questa gara. :smt023
Passando al tuo racconto, so che non è propriamente corretto ma, essendo tu fuori gara, quoto in pieno il commento di Ser Stefano
“Racconto denso di significati, ma proprio a causa di questo, un po' criptico.”
Di mio ci aggiungo alcune considerazioni: ho avuto difficoltà nell'immedesimarmi nella storia, non sono riuscito a cogliere il soggetto delle varie azioni... il punto di vista è sempre quello del carnefice? Sono giunto a questa conclusione ma non ne sono affatto sicuro. Alla fine la decisione cruciale la prende l'uomo nel blindato (sparo o non sparo?) che tuttavia non ho individuato nella parte iniziale e non riesco a inquadrarne il ruolo. Tuttavia, scrivi benissimo e il racconto nel suo mistero si lascia leggere tutto d'un fiato, c'è un significato nascosto “non è così che si raccoglie il grano” e questo lo rende estremamente affascinante. Se ti avessi dovuto dare un voto sarebbe oscillato tra il 3,5 e il 4,5 ma siccome sei fuori gara, lascio me stesso e te nel dubbio! :-D
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Re: Gara 39 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Lodovico »

@filippo19 (ma anche a ser stefano)
Innanzitutto grazie per il voto e per il commento. :D
La prima parte serviva per introdurre il personaggio di Venom, litigioso, maschilista, superficiale e i suoi rapporti conflittuali con Death, la ragazza è un personaggio puramente "accessorio". Con questo, probabilmente avete ragione, forse sostituirei le foto per la rivista direttamente con le prove per il concerto, cambiando i tempi, per non dare l impressione di troppo distacco tra le scene, che ne dite?. Ci penserò per l ebook. :smt006
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Re: Gara 39 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Filippo19 »

@lodovico
sostituirei le foto per la rivista direttamente con le prove per il concerto, cambiando i tempi, per non dare l impressione di troppo distacco tra le scene, che ne dite?
Secondo me così risolvi la piccola incongruenza e il racconto è perfetto. :D
Al contrario di Ser Stefano, penso che hai fatto bene a non insistere sulla ragazza. La usi per descrivere il protagonista ed è efficace così. :wink:
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Re: Gara 39 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Scrittore 97 »

scusate, ma questo bando mi ha un poco confuso, per Ser e Filippo grazie per i consigli, purtroppo sono ancora in erba, ma so che posso migliorare, la scelta è quella di ignorare la presenza dell'auto e far finta che non ci sia stato nessun ladro e nessun omicidio.
non mi piaceva fare prologo, epilogo 1, ed epilogo 2 mi è sembrato più originale così, se ho sbagliato mea culpa scusate per l'ignoranza, ringrazio di nuovo Ser e Filippo
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Re: Gara 39 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Filippo19 »

Scrittore 97 ha scritto:la scelta è quella di ignorare la presenza dell'auto e far finta che non ci sia stato nessun ladro e nessun omicidio.
Ciao di nuovo Scrittore, scusami tu perché sarei dovuto essere più preciso. Effettivamente la scelta che dici il protagonista la compie, forse è poco marcata per quello mi è sfuggita al momento del commento (lo so mi sto arrampicando sugli specchi! :shock: ). A parte gli scherzi, il fatto è che non è la sua scelta a generare mondi diversi, ma un intervento divino (?) che la precede. A ogni modo, per l'originalità della scelta, ti ho fatto i miei complimenti. E non disperare, essere uno scrittore in erba ha una marea di vantaggi! :smt006
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Re: Gara 39 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Nunzio Campanelli »

Filippo 19 ha scritto:
Ciao Nunzio, ne approfitto per farti i complimenti per la splendida gara che hai organizzato. Mio fratello mi ha tramandato la passione per i libri-game quindi non ho potuto far altro che restare affascinato dalla prospettiva di partecipare a questa gara.
Passando al tuo racconto, so che non è propriamente corretto ma, essendo tu fuori gara, quoto in pieno il commento di Ser Stefano
Cita:
“Racconto denso di significati, ma proprio a causa di questo, un po' criptico.”

Di mio ci aggiungo alcune considerazioni: ho avuto difficoltà nell'immedesimarmi nella storia, non sono riuscito a cogliere il soggetto delle varie azioni... il punto di vista è sempre quello del carnefice? Sono giunto a questa conclusione ma non ne sono affatto sicuro. Alla fine la decisione cruciale la prende l'uomo nel blindato (sparo o non sparo?) che tuttavia non ho individuato nella parte iniziale e non riesco a inquadrarne il ruolo. Tuttavia, scrivi benissimo e il racconto nel suo mistero si lascia leggere tutto d'un fiato, c'è un significato nascosto “non è così che si raccoglie il grano” e questo lo rende estremamente affascinante. Se ti avessi dovuto dare un voto sarebbe oscillato tra il 3,5 e il 4,5 ma siccome sei fuori gara, lascio me stesso e te nel dubbio!
Filippo ti ringrazio dei complimenti per il bando, fanno veramente piacere. Per quanto riguarda il racconto vale sempre quello che ho scritto nella risposta a Ser, cioè che per me conta soprattutto il messaggio che volevo trasmettere, contro tutte le guerre. In aggiunta posso dirti che il punto di vista è quello non "del" ma "dei" carnefici, che poi si trasformano in vittime (vedi la scena della lunga sequenza di tombe).
Il blindato subentra nella seconda scena quale elemento "pacificatore" del conflitto (se cogli una vena sarcastica non sbagli) in essere tra le varie fazioni da tempo immemore. Per quanto riguarda la frase (Non è così che si raccoglie il grano) possiamo trasformarla in: Il grano si miete quando è maturo, ovvero non si può morire a vent'anni. Grazie Filippo, benvenuto tra i BraviAutori.
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Re: Gara 39 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Filippo19 »

Nunzio Campanelli ha scritto:Grazie Filippo, benvenuto tra i BraviAutori.
Grazie del benvenuto! :D
Si si allora avevo avuto l'impressione giusta, ho notato come il carnefice varia da persona a persona così come il punto di vista. Ora che hai svelato il ruolo "pacificatore" del blindato devo dirti che posso apprezzare ancora di più il racconto. Complimenti ancora per bando, storia e messaggio! :smt006
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Re: Gara 39 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Ser Stefano »

Rispondo a Filippo finché ho un attimo:
Il secondo finale mi è sembrato irrealistico, è come se fosse staccato dal resto della storia: nel primo epilogo la storia è quella che abbiamo studiato tutti, nel secondo invece gli americani hanno deciso di non intervenire in Europa? Ma la decisione di Claude è determinante fino a questo punto per gli esiti della guerra? Se la risposta è si, mi sembra un'esagerazione.
Sì, effettivamente è esagerato, ma è fantascienza. Chi sa cosa sarebbe successo se gli americani non avessero sganciato la bomba.
Mi sono divertito proprio su questo filone di pensieri: I Giapponesi non si sono arresi, anzi hanno dato maggior filo da torcere agli americani che non avevano più forze sufficienti per lo sbarco in Normandia. I Russi e gli inglesi erano in grado da soli di fermare i nazisti? Forse, ma mi piace pensare di no.
L'Italia, non più liberata dagli americani, avrebbe continuato a spalleggiare i tedeschi. Altri stati, vedendoli come possibili vincitori, sarebbero passati dalla loro parte.
Certo, ci sarebbe da scriverci un libro e in poche righe non è possibile dare un senso reale a una situazione così ucronistica. È un mondo possibile, non il più probabile.
parlo dell'immagine da te scelta che esula dalla valutazione del racconto. Quelli sono i colori della pace, ma il secondo epilogo in particolare ci invia un messaggio tutt'altro che pacifico: se Claude avesse sganciato la bomba atomica, se avesse ucciso quelle donne, quei vecchi, quei bambini, la guerra non sarebbe continuata e si sarebbe trattato “solo di un piccolo sacrificio”.
Ho scelto quella foto perché appena l'ho vista mi ha detto qualcosa. Una sorta di fungo nucleare, creato con vestiti (mi fa pensare alle vittime). I colori della pace secondo me non guastano. Non sono un pacifista convinto, ma penso che, leggendo il racconto, si noti lo schifo che la guerra comporta, e quindi passi un messaggio di pace auspicata e negata.
Come giustamente dici, l'immagine sarebbe stata valorizzata con il doppio epilogo Bomba - Pace, però mi è così dannatamente difficile scrivere un finale positivo... :)
La prossima Gara ci provo!
Ti segnalo un piccolo refuso “Boing 29” al posto di “Boeing 29”. L'ho notato cercando su Google di che aereo stessi parlando.
Io ho cercato su Wikipedia e l'ho trascritto... sbagliato! Ahahah. Che pippa che sono.
E non è l'unico refuso, ne ho trovati (minimo) altri due.
Come detto qualche Gara fa, sto cercando di scrivere bene di getto. Questo racconto l'ho scritto e riletto una sola volta, ma è evidente che non sono ancora pronto. Portate pazienza (voi lettori), che spendete il vostro per leggerci. Cercherò di migliorare, promesso!
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Re: Gara 39 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Monica Porta may bee »

Ser Stefano ha scritto: Non ho capito la scelta. Nel primo finale rallenta per colpa della strada e fa un incidente. Nel secondo rallenta e arriva primo a pari merito.
Mi hai sorpreso :)
Sono le scelte quasi impercettibili (il rallentare a pochi chilometri oppure a seicento metri dal traguardo, ad esempio, ma non solo) quelle rendono l’uomo più propenso al cambiamento. A differenza delle catastrofi che lo obbligano soltanto, le prime ci riescono proprio perché la vita coglie in loro l’improvviso, senza lasciare il tempo di riflettere.
Ebbene, sì. Questo è il mio punto di vista sul tema.
Tra uno spazio e l'altro ci sono spazi ancora più grandi.
Non ne teniamo conto, perché in quelli non possiamo fermarci.
Sui passaggi pedonali, fra i parcheggi incontriamo il nostro futuro.
Amare, litigare, cadere nell'oblio e morire. Senza nemmeno accorgerci
di quando accade. Le membrane che ci separano dalla follia, dal baratro,
dai mostri sono così sottili. Nient'altro che muri di carta.

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Re: Gara 39 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Monica Porta may bee »

[quote="Filippo19"]poi ti perdi. Non ho colto la scelta del protagonista e la ragione dei due epiloghi. Ho dato una mia interpretazione che mi lascia un po' perplesso.
Si gioca tutto sul chiudere la carriera da pilota, così come vorrebbe l'angelo custode, o continuarla. Nel primo epilogo, successivamente all'ennesimo incidente, decide di chiuderla. Anche se in realtà ho il dubbio che Antonio muoia nel finale... perché non riconosce più l'angelo?
Del secondo finale non riesco a coglierne bene il motivo... perché Antonio cambia? Decide di smettere o di continuare con le corse?
Forse la storia necessita di una revisione per rendere la trama più chiara e comprensibile.
[quote]

:) Partecipare a una gara richiede l’abilità di cogliere suggerimenti, valutare le possibili obiezioni e le critiche nei limiti del lecito “non mi piace” espresso dal lettore.
Detto questo, benvenuto :-D

Se ti ho ben compreso, il fatto che il brano sia scritto in prima persona e che Antonio sia l’unico punto di vista della voce narrante ti impone di considerare esclusivamente le sue scelte, tralasciando il corollario di personaggi che lo contornano. Il bando richiede, è vero, scelte compiute dal protagonista ma non vieta in assoluto le scelte indotte anche dai suoi comprimari. Le scelte dell’angelo e persino di Flo esistono, perché allora non considerarle come parte della storia?
In altre parole: possono le scelte che compiamo influenzare la vita anche di altri? Se questo tu chiami confusione, allora sì. Ho voluto scrivere della confusione di Antonio, del caos che stava regnando nella sua vita in un dato momento, durante una corsa automobilistica, e di quello che ha potuto concretizzare dopo, nella sua vita.

Grazie per la lettura approfondita :smt006
Tra uno spazio e l'altro ci sono spazi ancora più grandi.
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Re: Gara 39 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Rovignon »

@Ser Stefano e Filippo19
grazie per il giudizio e il voto. :D

Per quanto riguarda il finale sempre versione "lieto fine" mi intrigava l'idea come in Sliding Doors (che però non ho visto e spero di non prendere una cantonata in base all'idea che mi ero fatto!!! :?: ) di un futuro che anche se ci si prova a cambiarlo arriva sempre dove è stato scritto che debba arrivare! In quest'ottica avrei potuto scrivere anche due "brutti fine" ma ne avrebbe risentito il mio umore :P !

Per quanto riguarda il secondo finale, poi, la trasformazione di Alice in eroina spaccatutto alla Tomb Rider era voluta, cercavo di farla uscire dal luogo comune di ragazzina compita un po' come successo nel film di qualche anno fa, anche se in quel caso arrivava per gradi (e spinta quasi da una volontà superiore) a vestire un'armatura per combattere il Ciciarampa (era così che si chiamava??!? boh!!!)

In ogni caso grazie e spero di potervi inviare presto i miei commenti ai vostri scritti, ma al momento sono un po' incasinato, spero proprio di non arrivare all'ultimo minuto!!!

Ancora grazie
Ciao
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Re: Gara 39 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Monica Porta may bee »

La macchina rossa fiammeggiante – Scrittore97

Leggerti è come andare in altalena. Hai trame complicate nell’evolversi con tratti davvero inspirati e pozzi nei quali è possibile persino annegare. Nonostante questo, le tue storie sono sempre interessanti. Ho idea che ti nascano così, senza alcuno sforzo a frenare la mano. In aggiunta, non racconti mai l’ovvio, né lo porti con te. Bello!
Segnalo quello che per me andrebbe rivisto:
doveva iniziare alle undici di notte, e finiva alle sei di mattino (… e finire alle sei…oppure… iniziava alle undici di notte e finiva alle sei di mattino)
e vicinanza (e nei dintorni)
diventata movimentata. (… ata… ata… cerca sinonimi, mai baciare le parole in prosa!)
flessuoso (atletico)
non c’è la smetteva (non la smetteva)
le sgrida (cosa sono le sgrida?)
uscì fuori, (come fai a uscire dentro?)
un entra furioso ( :) questo mi piacerebbe vederlo… che cos’è?)

All’uomo appena sentì quella frase, venne un forte capogiro, (Appena sentì quella frase, l’uomo ebbe un forte capogiro)
Oltre a quello che ti è già stato segnalato dagli altri autori, nel discorso diretto si inizia sempre con il maiuscolo.
Apprezzatissima, invece, la scelta di usare un’Alfa… la sola che non muore mai… parola di Top Gear!

http://www.varbak.com/immagine/foto-di- ... b20814.jpg
;)

2,5

Blind tiger - Lodovico

La tecnica si nota. Il prurito nelle dita e la passione per la musica, che di poco separa la vita dalla morte, danno l’energia necessaria a far brillare il racconto.
Il ritmo nelle parole ti aiuta, le scene si visualizzano con facilità e rendono di molto nella lettura del brano.
Non condivido le esperienze del protagonista e nemmeno gli stacchi nei passaggi del diretto, eppure vedo il suo spessore, sento persino il suo sudore appiccicarmi le dita.
(Chissà quanto suda d’estate sotto la chioma!)
Non usi i punti esclamativi in più passaggi, cambi i tempi dei verbi a scatti, forse colpa del caldo?
Nell’insieme, il brano è un buon film. Il protagonista non vorrebbe essere proprio “tutto” di quello che è, nondimeno può resistere senza “stare” nel suo ruolo.

4

Il destino di un Re - Filippo Puddu

L’intenso intreccio narrativo e la perizia nell’amministrare il brano danno il senso di equilibrio nel racconto. La mancanza di un confronto nel travaglio padre-figlio mi lascia perplessa nel secondo finale. Il primo, invece, è indotto dagli eventi e scorre comunque bene.

Suggerisco alcune note:

Due guardie, dai volti imbrattati di sangue e giglio (e il giglio) ricamato sul petto, vigilavano ai lati del grande portone d'ingresso. Sopra la volta capeggiava il motto "Iustitia semper triumphat, il re … (. Il ) Re lo lesse massaggiandosi con gusto la folta barba grigia, il sorriso si fece ancora più ampio.
L'interno del palazzo era un pullulare di corpi trucidati (il verbo implica un movimento impossibile da compiere per dei cadaveri a meno che, insieme a questi, fossero presenti anche feriti), il puzzo di morte e i gemiti disperati (appunto... ma di chi?)
il giovane principe accompagnava il suo re, il Giglio Bianco (Qui ho faticato. Togliendo l’inciso, il testo scorre. Volendolo mantenere, avrei troncato a re)
Perché in tutto il brano usi Re e qui re? Mi ha incuriosito.
non beveva, il suo volto (non beveva; il suo volto)
4

Il consiglio di Luigi – Patrizia Benetti

Ottimo lo stile, nessuna obiezione sui personaggi che tratteggi.
Vedo l’apatia del protagonista farsi scudo di se stesso e diventare mia.
Non mi dice di più, ma credo di comprendere lo scopo del brano: i due sono muri di silenzio… in entrambi i casi, gli epiloghi sono credibili.
Mi hai agghiacciato! Come al solito, leggerti mi fa bene… specie in estate :)

4

Dna – Anto Pigy

L’umanità contenuta nel brano mi avvicina da subito. Amelie respira nelle scelte che compie, è presente in ciascuna e con lei tutta la sua famiglia. Anche se poi opti per la morte in entrambi i finali, il racconto ha saputo conquistarmi.
La tecnica scrittoria è ottima, anche se in alcuni passaggi ho incespicato.
Li riporto qui, per come leggo io:

Per un tacito accordo, la scelta finale sarebbe stata sua, non ne sapeva il motivo, né lo voleva conoscere. Sentiva che era giusto così, lei era la madre dopotutto. (mi è più facile da leggere se tronco dopo sua e unisco le due frasi successive: … la scelta finale sarebbe stata sua. Non sapeva il motivo, né lo voleva conoscere, sentiva solo che era giusto così, lei era…. )
e, si può dire… perché cambi il tempo dei verbi all’improvviso? (e, si poteva dire, …)
Ma ora lasciava a sua moglie la decisione finale. Lei aveva avuto più dubbi; si era chiesta spesso se fosse giusto e se non stessero giocando a fare gli dei. Ma la prospettiva di avere un figlio non poteva non allettarla.
Due ma ripetuti e, per di più, all’inizio di un periodo non riesco a leggerli. :)
Lo stacco tra l’introduzione e la prima scelta è troppo deciso e mi ha sbalestrato. Nel primo cercavo ancora Amelie. Nel secondo ho subito pensato che avesse lasciato il marito per un ragazzo.
Nel complesso, rimane uno dei due brani che ho preferito.

4,5

Misero Onore, Rimorsi, Triste Eroe – Ser Stefano

Buona la veste del personaggio dentro il contesto che lo vive. Lo vedo agire, ma non lo sento. E’ la sua vita che leggo nel racconto e cosa dice alla mia? Che la guerra è uno schifo? Questo è sicuro. Che i soldati sono solo merce di Stato? Ovvio, e poi? Non c’è redenzione, né compassione nel comportamento del protagonista. Dentro le sue righe leggo solo parossismo, il malessere profondo di un soldato allo sbando. Arrivo alle due scelte solo con la sua voglia di morire stampata dappertutto.
Usi le parentesi per esprimere i pensieri. Se le avessi usate per l’intero brano, avrei fatto meno fatica a leggere.

3,5

Laura - Robygian

Per buona parte del brano ho pensato che l’autore fosse un uomo d’altri tempi, (fine seicento o giù di lì). Dal secondo bivio in poi torni in te e acquisti un soffio di colore narrativo. Questo per me vuol dire solo una cosa: hai creduto soltanto nel secondo finale e hai costruito a ritroso la trama!

E’ corretto o mi sbaglio?

“Scrivere d’amore” diceva Rilke, è la cosa più difficile che esista. Lui si riferiva alla poesia, ma io credo che anche la prosa segua un simile percorso.
E’ per questo che sono pochi gli autori che si cimentano. E’ più facile uccidere che amare… eh già già già! Indi, sei stato coraggioso in questa prova :)
Allego il mio piccolo punto di vista... :smt006

2
LAURA - lettura.docx
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Alice - Rovignon

Dopo aver letto il racconto la prima volta, ho pensato
- se Alice fosse una persona parlerebbe senz’altro così - e mi sono ritrovata a battere le mani.
Il brano mi ha trasmesso suggestioni ipnotiche e sentimento.
Il sottile gioco delle relazioni riesce a mostrarmi lei nel personaggio (mi è sembrato di scorgere persino le sue smorfie!) lasciando al protagonista la possibilità di esprimere tutta l’emozione del trovarsi davanti a qualcuno diverso da se stesso. Non è mai facile da scrivere di questo contrasto, e non lo è stato nemmeno qui.
Le incertezze che riporto mi abbassano il punteggio che altrimenti sarebbe stato un cinque pieno perché, dopo il primo assaggio, il brano prosegue in un miracolo di prosa:

resta (resta!)
Se non fosse che si tratta di un nome abbastanza comune, avrei pensato che fosse molto di più che una semplice coincidenza. (E’ un nome comune, Alice, ma un brivido mi coglie lo stesso: e se non fosse solo una coincidenza?) Io non amo il negativo nelle frasi. Spesso fa il caos nelle parole!
di più, ho persino chiesto (qui ci avrei messo un punto. Di più, ho persino chiesto…
regolare (puntuale)
Sembra quasi abbia (che abbia) perso la testa.
ma sotto sotto (ma nel profondo)
Non hai bisogno di appoggiarti nel diretto. Il tono è fresco, credibile, sincero.
Le due chiuse identiche mi hanno fatto pensare molto. Alla fine, credo di averlo compreso: non tutto è bene; lo è soltanto quello che sa finire “in bene”.

4,5

Non è così che si raccoglie il grano – Nunzio Campanelli
(fuori gara)

Il lento defluire della prosa, impeccabile nei suoi dettagli, rende appieno il senso del tema.
Mi piace che il brano abbia continuità nel suo narrare, nonostante le forti richieste del bando.
Non sento la vita scorrere. Leggo il titolo e credo di comprendere... non è così che si raccoglie vita!
Tra uno spazio e l'altro ci sono spazi ancora più grandi.
Non ne teniamo conto, perché in quelli non possiamo fermarci.
Sui passaggi pedonali, fra i parcheggi incontriamo il nostro futuro.
Amare, litigare, cadere nell'oblio e morire. Senza nemmeno accorgerci
di quando accade. Le membrane che ci separano dalla follia, dal baratro,
dai mostri sono così sottili. Nient'altro che muri di carta.

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Re: Gara 39 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Anto Pigy »

@Ser
Hai ragione, le due figure di ragazzo sono un po’ troppo antitetiche. L’intento era quello di renderli molto differenti per evidenziare la contrapposizione della scelta finale… Grazie! :mrgreen:

@Filippo19 e Monica
Grazie anche a voi, sia per il commento che per le correzioni da apportare! Per quanto uno rilegga, ci vuol proprio qualcun altro che revisioni! Ne terrò conto per la versione finale. :smt023
…Alla fine di questa giornata rimane ciò che è
rimasto di ieri e ciò che rimarrà di domani;
l’ansia insaziabile e molteplice dell’essere
sempre la stessa persona e un’altra…

Fernando Pessoa, "Il libro dell’inquietudine"
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Re: Gara 39 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Anto Pigy »

E ora la votazione! Forse stavolta, grazie a Ser, non vincerò il solito premio… :smt018

La macchina rossa fiammeggiante (Scrittore97): voto 3
Ancora un bel po’ da limare, ma il racconto funziona. Carina l’idea di cercare di unire i due epiloghi in un unico racconto, invece di differenziarli come credo abbiano fatto tutti.

Blind Tiger (Lodovico): voto 4
Mi piace l’idea di destino che c’è dietro al racconto, sempre ben descritto.

Laura (Robygian): voto 2,5
La storia è un po’ forzata, un po’ inverosimile, ingenua in molte parti. Non mi ha convinto molto. Ci sono anche molti errori.

Il destino di un Re (Filippo19): voto 4,5
La storia mi è piaciuta, anche se il secondo epilogo, a mio avviso, andava approfondito di più, perché ci sono alcuni fatti che giungono senza spiegazioni (ad esempio perché all’improvviso il figlio del re si uccide). Sicuramente a causa del limite imposto alle battute.

Alice (Rovignon): voto 4
Simpatico racconto. Mi piace l’inversione degli epiloghi.

Il consiglio di Luigi (Patrizia Benetti): voto 3,5
Il racconto è scritto bene, ma sembra mancare di un pezzo (soprattutto nel secondo epilogo). Mi lascia con un senso di incompletezza, alla fine mi son detta: embè?... Il titolo non mi sembra molto centrato, ma forse non ho colto io qualcosa.

Misero Onore, Rimorsi, Triste Eroe (Ser Stefano): voto 4,5
Bel racconto, scritto bene e con un buon uso del tema della scelta.

Monella (Monica Porta): voto 4,5
Bel racconto, mi piace perché usi temi e ambientazioni che mi sono estranei (nel senso che non mi verrebbe mai da scrivere qualcosa di simile). Eppure qualcosa mi manca, mi sembra sempre che non ci sia quella spiegazione in più che forse avrebbe reso perfetta la storia.

Devo votare anche Nunzio? Se sì, allora do voto 4. Bel racconto, anche se in alcune parti la comprensione profonda e, soprattutto, immediata mi è mancata…
…Alla fine di questa giornata rimane ciò che è
rimasto di ieri e ciò che rimarrà di domani;
l’ansia insaziabile e molteplice dell’essere
sempre la stessa persona e un’altra…

Fernando Pessoa, "Il libro dell’inquietudine"
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Filippo19
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Re: Gara 39 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Filippo19 »

Monica Porta may bee ha scritto: Se ti ho ben compreso, il fatto che il brano sia scritto in prima persona e che Antonio sia l’unico punto di vista della voce narrante ti impone di considerare esclusivamente le sue scelte, tralasciando il corollario di personaggi che lo contornano. Il bando richiede, è vero, scelte compiute dal protagonista ma non vieta in assoluto le scelte indotte anche dai suoi comprimari. Le scelte dell’angelo e persino di Flo esistono, perché allora non considerarle come parte della storia?
@Monica Ciao, in ritardo ma ti rispondo. Ho riletto il tuo racconto alla luce delle tue spiegazioni e ancora mi sono trovato in difficoltà. L'idea delle scelte di più persone che portano a un determinato futuro è ottima, ma mi sfugge il modo in cui tu l'abbia realizzata. Per compiere una scelta ci deve essere un'alternativa, a questo punto non capisco che scelte abbiano fatto l'angelo e Flo. L'utilizzo della prima persona non è la causa della mia mancata comprensione (sono molto schietto lo so, ma perché voglio che tu capisca a pieno le mie impressioni :) ) Inoltre ancora non capisco la scelta del protagonista, non mi hai detto se le risposte che mi iero dato (e che ho scritto nel commento al tuo racconto) fossero quelle giuste.

Passiamo al commento del commento, grazie a te per la lettura approfondita e il commento al mio racconto! :D Le tue indicazioni sono state fondamentali per limare il racconto. Quando ho scritto "re" con la minuscola è stata effettivamente una svista!
Per quanto riguarda il rapporto padre-figlio poco approfondito, questo è causato dal limite dei caratteri. Ho dovuto compiere una scelta e ho preferito evidenziare il tormento psicologico che rode il Re, vedi appunto l'incubo/ricordo iniziale. Ti ringrazio comunque per l'osservazione, a cui si aggiunge quella di @Anto Pigy e che mi porta a una domanda che faccio all'organizzazione: una volta che rivedo il racconto per la pubblicazione nell'ebook della gara, posso aggiungere un pezzo e sforare nei caratteri? O è vietato? :|

Comunque, grazie a entrambe per il commento e per il voto altissimo! :P
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