Gara 64 - Commenti e votazioni

Qui ci sono tutte le vecchie Gare letterarie, dal 2008 all'estate 2018.
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Massimo Baglione
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Re: Gara 64 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

Qui nelle Gare ci siamo per divertirci, imparare, interagire e magari anche socializzare, ma per quanto riguarda punteggiatura eccetera mi piace ricordare che benché i contenuti siano importantissimi (in tutti i contesti, non solo qui) nelle norme generali delle Gare esistono da sempre alcune linee guida che, pur se non obbligatorie, mi pare di capire sono spesso ignorate.
Questo ho ritenuto di doverlo ricordare perché chi nei commenti alle opere delle Gare vi fa la cortesia di segnalarvi i difetti di punteggiatura, D eufoniche e trattini, molto probabilmente lo fa perché ha bene in mente quelle norme, e non perché si è alzato la mattina con la voglia di rompervi le balle.
Ogni tanto torniamo su questi discorsi, e mi dispiace quando devo ricordarli (specialemnte proprio quando una volta ogni morte di Papa posso andare in ferie).
Buon lavoro.
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Re: Gara 64 - Commenti e votazioni

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Angelo Manarola ha scritto: 22/06/2017, 11:38 ...fanculo: lascio le d eufoniche che mi piacciono tanto, dopotutto...
Skyla livellatrice mode on :evil:
Visto che lo sai e indugi nel tuo vizio, se la prossima volta troverò d eufoniche ti darò 1 a prescindere dai contenuti. Dai, che ci vuole? Siamo o no qua per migliorare? Sennò raccontiamoci due barzellette sgrammaticate e poi facciamo la consueta pioggia di 5. Non ce l'ho con te eh 8) ma mi piacciono le persone con forza di carattere... se una cosa è sbagliata è sbagliata.

@ Tutti gli altri
Se un racconto fa schifo gli do 2 e non 4 perché siamo amici (questa è una tendenza generale ormai, purtroppo. E mi piacerebbe che qualcun altro traesse spunto da questa mia risposta, non è possibile che all'improvviso siamo diventati tutti dei geni, me compresa. davvero tutti i racconti sono così belli, compreso il puffoso? ma daiii.... dov'è l'aderenza al tema? Infine ho appena cancellato un commento su chi si ritira al secondo giorno di votazioni... c'era di mezzo Carlo e non mi andava di farlo arrabbiare. Però ci sono rimasta male :roll:

Skyla mode off
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Re: Gara 64 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Manuel Crispo »

Giovani e bellissimi - Mirtalastrega

Intenso. Un racconto tutto "tell" e niente "show" ma che funziona. Userei periodi più brevi e meno puntini sospensivi, in generale. 4,5

Essere la signora Sanders - Angela Catalini

Essere legati per sempre a una persona orribile e sognare un'altra vita. L'incubo di chiunque, credo. 4

Quando è nato Piero - Patrizia Chini

Un altro racconto con molto tell e poco show, qui però funziona un po' meno bene rispetto a Giovani e bellissimi. L'ho trovato un po' incerto. 3,5

Vestito rosso e niente scarpe - Mastronxo

Mastronxo ci ricorda che siam qui per divertirci e propone un racconto divertente ed estremo. Mi ha ricordato Gioventù Cannibale. 5

Meditazioni - Angelo Manarola

In generale mi è piaciuto, ma data la vicenda che volevi raccontare avrei usato un linguaggio un po' più terra-terra (es: "vorrei fare qualcosa per lui ma sono troppo debilitata", ci stava meglio "debole"). 3,5

Finché morte non ci separi - Davide Missiroli

Questi racconti "dialogati" sono molto complicati da scrivere. Inevitabile, come in questo caso, cadere in qualche lungaggine. Comunque mi è piaciuto molto. 4,5

Amore malato - Fabrizio Bonati

Molto interessante. Un paio di passaggi mi hanno fatto riflettere: "In fondo mi vedeva solo come una bambola gonfiabile": lo avrei scritto diversamente. Tipo come battuta di lei: es. "Chi è la bambola gonfiabile adesso?" Taglierei questa considerazione: "Sono spaventata dalla lucidità che dimostro, non una lacrima esce dai miei occhi fino a quando non ho compiuto il malsano gesto." Mi suona un po' artificiale. A parte questo mi è piaciuto abbastanza. 4

@more 2.0 - Skyla74

Senza parole. Una persona che dileggia malignamente gli altri lavori, parla di sé stessa in terza persona e disquisisce di d eufoniche e infodump come se mangiasse arte e cacasse letteratura non può poi presentare un pensierino del genere. Scialbo. 3

Giovedi pomeriggio - Enrico Gallerati

Bello ma andrebbe asciugato un po'. 4

Fuori sincrono - Alberto Tivoli

Molto centrato e molto ben scritto. Uno di quelli che ho preferito. 5

L'abito non fa - Ser Stefano

Altro racconto molto coinvolgente. Pian piano fai montare una bella tensione, non solo erotica. 4,5

Syntetic Love - Lodovico

Una bomba. Mi è piaciuto veramente molto, anzi è quello che mi è piaciuto di più. Bello il concetto (un po' di "Her", un po' di "VGAi") ottima la realizzazione. 5

Prendiamoci una pausa - David Cintolesi

Bene ma rivedrei un po' i dialoghi. 4

Lascia che io vada - Ida Dainese

Hai scritto un racconto tosto e che affronta il tema in modo originale. Brava! 5
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Angelo Manarola
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Re: Gara 64 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Angelo Manarola »

Skyla74 ha scritto: 23/06/2017, 7:42 Skyla livellatrice mode on :evil:
Visto che lo sai e indugi nel tuo vizio, se la prossima volta troverò d eufoniche ti darò 1 a prescindere dai contenuti. Dai, che ci vuole? Siamo o no qua per migliorare? Sennò raccontiamoci due barzellette sgrammaticate e poi facciamo la consueta pioggia di 5. Non ce l'ho con te eh 8) ma mi piacciono le persone con forza di carattere... se una cosa è sbagliata è sbagliata.


Non ci siamo capiti o più facilmente, non mi sono spiegato bene io.

Ho controllato un sacco di siti web sulla d eufonica. Dunque, sono arrivato alla conclusione (non dico che abbia inteso bene) che la d eufonica è assolutamente, non solo lecita, ma corretta.
Vero che gli editori, invece, la odiano. E allora?
Dobbiamo per forza uniformarci a ciò che hanno deciso per noi i Sigg. Mondadori, Mursia, Feltrinelli & C. oppure possiamo anche seguire ciò che afferma l'Accademia della Crusca?
Accetto che a qualcuno suoni male, trovo irrilevante, invece, che venga (la d eufonica) giudicata un errore grammaticale o "un vizio" a prescindere.
Comunque, attendo di leggere un tuo prossimo racconto contente "a esempio" invece di "ad esempio".

Finora ho sentito solo dei NO, NO, NO ma senza alcun PERCHÉ.
I dogmi non mi sono mai andati a genio. Non credo proprio che inizierò a digerirli adesso.

Speriamo che Massimo, al ritorno dalle sue meritate e mi auguro anche divertenti e soddisfacenti vacanze, mi chiarisca il concetto. Fino a quel momento le mie d eufoniche rimarranno dove sono. :wink:
Ultima modifica di Angelo Manarola il 23/06/2017, 9:51, modificato 2 volte in totale.
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Re: Gara 64 - Commenti e votazioni

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Manuel Crispo ha scritto: 23/06/2017, 8:49 Giovani e bellissimi - Mirtalastrega

@more 2.0 - Skyla74

Senza parole. Una persona che dileggia malignamente gli altri lavori, parla di sé stessa in terza persona e disquisisce di d eufoniche e infodump come se mangiasse arte e cacasse letteratura non può poi presentare un pensierino del genere. Scialbo. 3
Eh eh Manuel, il voto corretto è 1 con cotanta recensione. Sei stato vittima pure tu del buonismo dilagante!!! :lol:
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Re: Gara 64 - Commenti e votazioni

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Angelo Manarola ha scritto: 23/06/2017, 9:42 Non ci siamo capiti o più facilmente, non mi sono spiegato bene io.

Ho controllato un sacco di siti web sulla d eufonica. Dunque, sono arrivato alla conclusione (non dico che abbia inteso bene) che la d eufonica è assolutamente, non solo lecita, ma corretta.
Vero che gli editori, invece, la odiano. E allora?
Dobbiamo per forza uniformarci a ciò che hanno deciso per noi i Sigg. Mondadori, Mursia, Feltrinelli & C. oppure possiamo anche seguire ciò che afferma l'Accademia della Crusca?
Accetto che a qualcuno suoni male, trovo irrilevante, invece, che venga (la d eufonica) giudicata un errore grammaticale o "un vizio" a prescindere.
Comunque, attendo di leggere un tuo prossimo racconto contente "a esempio" invece di "ad esempio".

Finora ho sentito solo dei NO, NO, NO ma senza alcun PERCHÉ.
I dogmi non mi sono mai andati a genio. Non credo proprio che inizierò a digerirli adesso.

Speriamo che Massimo, al ritorno delle sue meritate e mi auguro anche divertenti e soddisfacenti vacanze, mi chiarisca il concetto.
@Angelo
Non sono io che ti devo convincere, lo dici da solo che gli editori fanno questa scelta. Ormai hai sposato una tesi e troverai sempre un esempio che ti torna comodo. Detto ciò mi arrendo. Se ti piace continua a usarla, anzi ad usarla. Sei stato comunque gentile a battibeccare simpaticamente con me sulla questione, la maggior parte delle osservazioni che ho fatto ad altri racconti è caduta nel vuoto... è c'è pure chi si è offeso :lol:
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Re: Gara 64 - Commenti e votazioni

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Non è questione di farmi tornare comodo un qualcosa.
E' curiosità nell'approfondire una questione che mi interessa. Non avendo trovato nulla, finora, nei vari commenti qui che mi abbia convinto, attendo una spiegazione logica, razionale e..."capibile".
Ti giuro che, non solo non mi sono sposato la d eufonica, ma neppure ci sono mai andato a letto (anche se è una gran gnocca).
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Re: Gara 64 - Commenti e votazioni

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Re: Gara 64 - Commenti e votazioni

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Lodovico ha scritto: 23/06/2017, 10:04 La Crusca ne "sconsiglia" l'uso.


http://www.accademiadellacrusca.it/it/l ... d-eufonica

Grazie Lodo.

Dunque (ma giusto per rifletterci assieme) faccio il copia/incolla del link:

Sulla d eufonica

L'uso della 'd' eufonica, secondo le indicazioni del famoso storico della lingua Bruno Migliorini, dovrebbe essere limitato ai casi di incontro della stessa vocale, quindi nei casi in cui la congiunzione e e la preposizione a precedano parole inizianti rispettivamente per e e per a (es. ed ecco, ad andare, ad ascoltare, ecc.). Si tratta di una proposta di semplificazione coerente con molti altri processi di semplificazione cui è sottoposta la nostra lingua, ma dobbiamo comunque tener presente che la d eufonica non è un elemento posticcio, ma trova la sua origine nella struttura originaria delle due parole interessate che in latino erano et e ad.

A cura di Raffaella Setti
Redazione Consulenza Linguistica
Accademia della Crusca

30 settembre 2002


Cosa c'è allora di sbagliato nel mio "...ad alzarsi"?
Non ho scritto "...sarà Gianni od Emilio"

Invece e per quanto riguarda "...ed il sonno", pare proprio che abbia steccato. :-D
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Re: Gara 64 - Commenti e votazioni

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"Ad alzarsi" infatti è perfetto.
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Re: Gara 64 - Commenti e votazioni

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La treccani valuta anche le eccezioni come quella da te citata "ad esempio" o "fino ad oggi" che sono entrate talmente tanto nell'uso comune da essere utilizzate così.

http://www.treccani.it/enciclopedia/d-e ... italiana)/
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Re: Gara 64 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Angelo Manarola »

Lodovico ha scritto: 23/06/2017, 11:00 "Ad alzarsi" infatti è perfetto.

:-D :-D :-D :-D

Quindi si può affermare che, in alcuni casi, la d eufonica non è sbagliata...o meglio: lecita e corretta?
Dai vari commenti mi sembrava fosse un'eresia sempre.
Era a questo che volevo arrivare e non certo ergermi a purista della lingua italiana (ma ti giuro che il mio cane "lo porto fuori", non "lo esco" :D )

Son contento comunque che mi confermi ci siano eccezioni riguardo la liceità della "d" fra due consonanti diverse
(ad ogni morte di papa, ad esempio, ad ogni buon conto, ad essi, ad eccezione di, ecc.)


Il mio (bislacco fin che vuoi) ragionamento da sempliciotto qual sono, era:
"Se la d eufonica è nata, appunto come dice la sua definizione stessa, -a creare un bel suono-, visto che si legge -ascoltando- dentro di noi, perché mai dovrebbe essere abolita nella scrittura?"
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Re: Gara 64 - Commenti e votazioni

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Angelo Manarola ha scritto: 23/06/2017, 11:20


Il mio (bislacco fin che vuoi) ragionamento da sempliciotto qual sono, era:
"Se la d eufonica è nata, appunto come dice la sua definizione stessa, -a creare un bel suono-, visto che si legge -ascoltando- dentro di noi, perché mai dovrebbe essere abolita nella scrittura?"
La lingua con il tempo cambia e si evolve. Noi non scriviamo più come Petrarca ma nemmeno come D'Annunzio. La d eufonica nella lingua contemporanea si tende a evitare, fatta eccezione quando serve a "creare il bel suono", come dici tu, cioè quando si incontrano vocali uguali.
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Re: Gara 64 - Commenti e votazioni

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Ti faccio un esempio: noi non scriviamo più "ch'io", "ch'egli" oppure "ch'avesse". Probabilmente Boccaccio non avrebbe apprezzato la scrittura "che egli" (forse meno elegante da pronunciare). Col tempo, però, quest'ultima è diventata lo standard e l'altra è desueta. In questi anni sta succedendo la stessa cosa alla d eufonica.
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Re: Gara 64 - Commenti e votazioni

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Ottime, esaustive e impeccabili esposizioni. Grazie Lodo
Voto: 5 (usando la scala di valori delle gare ovviamente :wink:)

Un solo appunto:
Petrarca, D'Annunzio, Boccaccio...
...ma belin, (*) se proprio volevi sottolineare la mia vetusta età, dato che siamo amici, potevi farlo direttamente senza tanti giri di parole! :lol:

(*) interlocuzione dialettale ammessa dall'Accademia dell'acciuga di Genova. :-D
Ultima modifica di Angelo Manarola il 23/06/2017, 12:36, modificato 1 volta in totale.
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Re: Gara 64 - Commenti e votazioni

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Mio caro, ho paura che il più datato sia io...
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Re: Gara 64 - Commenti e votazioni

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Lodovico ha scritto: 23/06/2017, 12:34 Mio caro, ho paura che il più datato sia io...

Vuoi far cambio?
1955 :wink:
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Re: Gara 64 - Commenti e votazioni

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Hai ragione, 1964. Sei desueto. :lol:
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Re: Gara 64 - Commenti e votazioni

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Lodovico ha scritto: 23/06/2017, 12:40 Hai ragione, 1964. Sei desueto. :lol:


Me lo dice spesso anche mia moglie prima di addormentarsi...
...devo finirla di far..."le capriole" a letto (quando e se, ovviamente) con la D eufonica. :roll:
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Re: Gara 64 - Commenti e votazioni

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Grazie Angelo, Skyle, Angela, Mirtalastrega, Lodovico e Manuel. :D
(Spero di non aver dimenticato nessuno) :roll:

Nel contesto dell'argomento mi sembrava secondaria la giustificazione della pena al marito. La metto qui:
Lui vuole ricongiungersi con lei, ma non ha il coraggio di suicidarsi e allora sfrutta la legge che prevede la pena di morte per uxoricidio.
Quando trovano il corpo di lei, lui confessa di averla uccisa. Quindi non servono autopsia o altre indagini.
La gravità della malattia è stata tenuta nascosta il più possibile e anche se c'erano molte persone che ne erano al corrente,
se il marito confessa di averla uccisa, anche se lo ha fatto un ora prima che morisse per cause naturali, per la legge è sempre uxoricidio.
In quella nazione la legge è manichea e non esistono attenuanti.

Nonostante tutto questo, riconosco di aver forzato un po' la mano. :lol:
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Re: Gara 64 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Fabrizio Bonati »

Quando trovano il corpo di lei, lui confessa di averla uccisa. Quindi non servono autopsia o altre indagini.
La gravità della malattia è stata tenuta nascosta il più possibile e anche se c'erano molte persone che ne erano al corrente,
se il marito confessa di averla uccisa, anche se lo ha fatto un ora prima che morisse per cause naturali, per la legge è sempre uxoricidio.

Boh, avrò letto troppi polizieschi americani, ma lo davo per scontato... :)
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Re: Gara 64 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Mastronxo »

A chi ha commentato, leggo i commenti con attenzione ma evito di controcommentare o rispondere. Suonerebbe solo come sterile autodifesa e non porterebbe a nulla di costruttivo.
Ciò non vuol dire che non prenda in seria considerazione l'intervento di chiunque.
"Nessuno può mettermelo nel culo!" urlò Polifemo, brandendo un enorme tronco d'albero
"Ho appena fatto la cacca". Un uomo libero.
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Re: Gara 64 - Commenti e votazioni

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Scusatemi se latito, da noi c'è il ballottaggio e stiamo cercando di evitare che vinca quello indagato... :(
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Re: Gara 64 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Angelo Manarola »

Angela Catalini ha scritto: 24/06/2017, 19:48
...da noi c'è il ballottaggio e stiamo cercando di evitare che vinca quello indagato.

Sei fortunata:
hai già il tema da proporre per la gara 65 se sarai tu la vincitrice di questa. :-D
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Re: Gara 64 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Angela Catalini »

Eh? Non mi date questa responsabilità! :shock:
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Fabrizio Bonati
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Re: Gara 64 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Fabrizio Bonati »

Ciao a tutti. Bella gara, numerosa e... livello altissimo.
Arrivo quasi in extremis, ma per motivi con cui non sto qui a tediarvi, riesco a leggere/scrivere soloin settimana nella pausa pranzo, che ultimamente sto passando in auto.
Grazie a chi ha già votato il mio racconto e a chi ancora lo deve fare. Ho annotato come sempre le vostre precisazioni, e ne farò tesoro.
MA andiamo con i voti.


GIOVANI E BELLISSIMI – Mirta la Strega

Meglio avere rimorsi o rimpianti? E se hai tutti e due? Mirta ci porta nel mondo dell’amore perso, l’amore di una vita, anche se breve. Ritrovarsi dopo tanti anni in una situazione senza ritorno è qualcosa di crudele, ma spesso inevitabile… e chi forse dovrebbe odiare, perdona
Bello, proprio bello.

VOTO 5

ESSERE LA SIGNORA SANDERS – di Angela Catalini

Impersonare, anche se solo nella fantasia, la persona che si vorrebbe essere, e amare l’uomo (o la donna) che si vorrebbe poter amare ma non si può… Altro dilemma, tortura e dramma esistenziale.
La protagonista “rinasce” quando varca la soglia dell’appartamento vuoto, e si trasfigura nella donna che non c’è più.
Complimenti, è scritto con passione.

Voto 4,5

QUANDO È NATO PIERO – di Patrizia Chini

Mi ci sono rivisto, mi hai fatto fare un tuffo nell’infanzia. Le vacanze estive nella casa di famiglia sull’Appennino, con mia zia… Le differenze sono che io sarei Piero, e che dalla zia mi ci portava Papà con la nostra macchina (viaggi epici, Vercelli-Modena 4-5 ore).
La gelosia che so per certo ha provato mia sorella, più grande di me di sei anni…
Bello.

Voto 4

VESTITO ROSSO E NIENTE SCARPE – di Mastronxo

Non ho ben capito dove sta l’amore in questo racconto. O meglio, l’amore di lui, anche se decisamente mal riposto, lo intuisco. Noi maschietti spesso ci facciamo sopraffare solo dalla bellezza, anche se una volta grattata la vernice, sotto c’è il marciume.
L’amore di lei, togliendo quello per la carne, che il malcapitato suo malgrado le procura, mi sfugge.
Però è scritto bene…

Voto 4

MEDITAZIONI – di Angelo Manarola

Un commovente punto di vista sull’amore senza età. Si intuisce una vita di coppia lunga e piena di affetto, oltre all’abitudine che inevitabilmente a volte prende il sopravvento.
Corto ma intenso. Anzi, corto E intenso. Ottimo.

Voto 5

FINCHÈ MORTE NON CI SEPARI – Daniele Missiroli
Quando la condanna per un delitto apparentemente esecrabile, in realtà è una liberazione.
L’amore sconfinato di un marito verso la moglie condannata a una morte lenta e terribile, la condanna della gente comune, la verità finalmente raccontata e che forse resterà privata…

Voto 5


NOTTE PRIMA DELLA PUFFA – di Manuel Crispo

Devo ammettere che, di primo acchito, sono rimasto interdetto (più del solito, intendo…).
Poi ho iniziato a ridere come uno scemo. Tra l’altro, prendere proprio Quattrocchi, il nerd dei nerd…
Un punto in meno perché odio i puffi da sempre (scherzo).

Voto 4


@MORE 2.0 – di Skyla74

Ci ho messo un bel pezzo a capirlo, e non sono sicuro di avere dato la giusta interpretazione.. ma d’altronde anche questo è il bello di leggere/scrivere.
Lei la vedo come una donna molto bella che sta a casa a far flanella, (perdonate la rima), masturbandosi mentalmente sul perché il marito esce di casa diretto al lavoro abbruttito e rientra ancora peggio, ma mentre lavora le manda mail divertentissime. Forse non sa decidere se il suo uomo soffre di disturbo bipolare o è semplicemente balordo… Riguardo all’arte, sono d’accordo con la protagonista, una ragazza con l’orecchino di perla non è altro che quello. E siccome anche io come lei mi diletto in masturbazioni mentali pressoché inutili, non posso che apprezzarla. Il racconto un po’ meno.

VOTO 3,5


GIOVEDI POMERIGGIO – di Enrico Gallerati

Mmmm… non me ne volere, ma non mi piace molto.
Lui che fa una cazzata, l’amica gelosa con evidenti secondi fini che spiffera tutto alla fidanzata. Lui che ammette i difetti della fidanzata, ma sembra quasi gli manchi un’abitudine, più che un amore. E poi parte subito a cercare l’amica impicciona “per fargliela pagare”. Ma a chi la racconta? Il proseguio automatico è che lui e Marinella litigano e poi trombano, e si mettono insieme…
Ti segnalo questo pezzo, credo ne manchi una parte, anche se si capisce cosa vuole dire.

Avevo visto decine di film che per pene d'amore si sbronzavano

Voto 3,5


FUORI SINCRONO – di Alberto Tivoli

Tutta la saggezza dell’uomo maturo, poco apprezzata dalla ragazzina giovane ed esuberante.
Fami capire: lui è separato, inizia a stare con la ragazzina giovane, sempre lui ha un incidente grave e sta parecchio male, lei scappa, poi torna, ma lui se ne va e si rimette con la madre dei suoi figli. Quindi in pratica si sono lasciati a vicenda…
Bello, scritto molto bene e molto profondo, Complimenti.

VOTO 4,5

L’ABITO NON FA – di Ser Stefano

Beh, che dire? Applausi.
All’inizio pensi alla classica storia extraconiugale, poi ti domandi “ma cosa c’entra la chiesa?”, e poi… Almeno il prete è un po’ maiale, ma non pervetito come quelli di cui parla la cronaca sistematicamente.
Però rileggendolo, mi è venuta in mente un’altra possibilità, che Lisa e Paolo stessero insieme prima, da ragazzi. Poi per qualche motivo si sono lasciati, lei si è fatta una vita, e lui, anche. Per poi ritrovarsi anni dopo, sui due fronti della “barricata”. Però il titolo e la sequenza cronologica lascerebbero intendere diversamente.

VOTO 5


SINTETIC LOVE (SEXY SAMANTHA)

Credo che in pochi metterebbero una bambola gonfiabile in un racconto d’amore/erotico, quindi applausi.
I dettagli tipo l’età, il riferimento poco esplicito alle “professioniste”, la canottiera a coste, mi sparano in fronte l’immagine dell’uomo di mezza età sfigato e con mentalità retrograda.
Le visioni in sogno della Voce che gli annuncia le cose, la bambolina che prende vita e si scalda pure… Grande.
½ punto in meno perché la canottiera doveva essere sporca di sugo.. eheheheh.

VOTO 4,5


PRENDIAMOCI UNA PAUSA – di David Cintolesi

Ci leggo tutta l’ipocrisia di molti matrimoni moderni, composti da bambini viziati che stanno insieme, si cornificano, si sfottono reciprocamente, ma davanti ai bambini no. Come se i bambini fossero dei deficienti, e non percepissero l’ambiente malsano in casa.
L’unico appunto che ti faccio: se hanno scelto un ristorante di seconda mano perché gli manca il denaro, poi non bevono champagne, al limite un prosecchino. Anche perché il ristorante economico facilmente non ce l’ha nemmeno, lo champagne, oppure è di seconda mano pure quello…
Il racconto parte un po’ male, poi almeno lui, redarguito dal padre, si riscatta. La moglie, non si sa.

VOTO 4

LASCIA CHE IO VADA – di Ida Dainese

Attualissimo, profondo. Senza pietà. La ragazza che per salvare la pelle si finge musulmana, ma all’occorrenza si fa riconoscere, poi non potendo fare altro salva la vita del bambino, che in teoria è, come milioni di altri bambini, la speranza di questo mondo malato.

VOTO 5
Patrizia Chini
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Re: Gara 64 - Commenti e votazionic

Messaggio da leggere da Patrizia Chini »

Mi dispiace non partecipare al forum ma sono fuori e scrivere col cell per me è un'impresa. Spero di rientrare in tempo per i voti. Intanto complimenti a tutti. Ciao!
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Ser Stefano
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Re: Gara 64 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Ser Stefano »

Perché mi evocate sempre. Guardate che mando Conrad!!!
Ecco i miei asti commenti. Non prendetevela, è Mastronxo che mi ha detto di essere cattivo!

PREMESSA
Il mio modo di interpretare i voti è il seguente: 1 sta per un racconto che se non fosse stato scritto sarebbe stato meglio. 3 è la sufficienza. 5 Uno dei più belli racconti letti.
Detto questo mi scuso se sembro acido e "maestrino", lo so che ho questo difetto, ma non posso farci niente. Io commento solo come piacerebbe a me, come penso che starebbe meglio. Poi, liberi di mandarmi a quel paese e via al bar per uno spritz!

Giovani e bellissimi
Parlare di una storia d'amore è sempre pericoloso. Si rischia di cadere nelle banalità, nelle cose già scritte/dette/lette/cantate/viste. Questo racconto come si comporta? Ni (o So). Alcuni passaggi mi hanno colpito e ridestato, altri, mi hanno fatto affossare la testa nelle spalle.
Un esempio. Il discorso sulla testa di cazzo. Mi stai parlando di amore e mi dici che era una testa di cazzo!!! Bello. Mi piace. Così si fa. Prendimi in contropiede. Poi però lo ripeti dopo poche righe, e allora non mi piace più. Bella la situazione di disagio all'ospedale, troppa infarcita da "giovani, bellissimi e innamoratissimi". Non è una canzone, non serve il ritornello. La scrittura è buona, nulla da dire, la lettura è fluida. Io lavorerei un po' di più sulle azioni (anche in flashback) per far capire cosa intendo senza dare le solite info al lettore
Voto 3.5

Essere la Signora Sanders
Non so ben catalogare questo racconto. Mi lascia un buon gusto nel palato, e non è per niente poca cosa. Ma c'è anche questo sentore che manchi qualcosa. Avrei lasciato perdere alcune informazioni inutili (al fine del racconto) per qualche fatto molto più "shokkante". Del tipo che la moglie del portinaio confonde i nomi, oppure che inizia a fare certe azioni della signora. Cioè, perlomeno dare il via a questa ipotetica trasformazione e non accennarla solo.
Voto 4

Piero (non mi sono scritto il titolo, chiedo verga)
Racconto che non mi è piaciuto. Per tre quarti del racconto mi rintroni di informazioni, per la maggior parte inutili (tipo dovevi proprio informarmi del nome dell'ospedale? I commenti dei parenti? Nomi di posti che al 90% dei lettori non dice niente? Potrebbe starci in un racconto dallo stile giornalistico, ma questo non è un racconto di stile giornalistico. Ed è un peccato, perchè nell'ultima parte (il ricongiungimento dei fratelli) il racconto prende bene e intenerisce. Anche la storia dell'amore di due fratelli è buona. Troppo poco perchè mi dimentichi tutte le inutilità iniziali. Secondo me sarebbe da riscrivere tutta la prima parte, con meno info inutili e ricordi scritti meglio, e porre maggiore attenzione sull'evento finale.
Voto 2.5

Vestito rosso, niente scarpe.
Inizio un po' traballante. Avrei lasciato perdere i simpatici (?) discorsi colloquiali. Poi quando il discorso si fa serio, torni a fare quello che riesci a fare meglio: poche informazioni o addirittura l'assenza di queste per esprimere emozioni e azioni. E qui sali di quota. Non è uno dei tuoi racconti migliori, ma è originale e fluido.
Voto 4

Meditazioni
Storia di amore tra due morenti vecchietti. Detta così potrebbe risultare qualcosa di noioso tipo concerto di Marco Masini. Invece, forse la brevità, la lettura risulta piacevole e non scontata. Avrei introdotto qualcosina di più, tanto per rendermi più in simbiosi con i protagonisti, magari iniziando il racconto con un passettino più indietro.
Voto 4

Finchè morti non ci separi
Questo poteva essere un gran racconto. La storia c'era tutta, ed era anche buona. Peccato che in diversi punti mi sono perso, non sapevo chi stava parlando di chi. Se ero nel passato o nel presente. E questo rovina tutto. Devi partire dal presupposto che io sono un'ameba di intelligenza e spiegarmi bene la situazione. Se vado nel caos, io non capisco/apprezzo e tu fallisci l'intento di trasmettermi qualcosa
Voto 3.5

Notte prima della puffa
Questo è difficile da commentare, sono partito leggendo pensando a uno scherzo, poi ho visto che c'era una trama e un contesto. Qualche puffo di troppo, qualcuno di meno avrebbe reso il tutto più leggibile e godibile. Sei fortunato che a me piacciono i racconti strani e questo lo è di sicuro.
Voto 4,5

Amore malato
Prima parte deludente e poco comprensibile, sia per i comportamenti sia perchè non è bene chiaro cosa stia succedendo. Poi il racconto prende piede e questa simpatica psicopatica ottiene il mio benestare. Nel complesso ottimo racconto. Ripasserei un attimo l'inizio.
Voto 4

@more 2.0
Boh. Ho capito poco. Qualcuno spediva faccine a lei e lei si fa paranoie. Un intercalare spropositato di citazioni che spero siano contesto del personaggio (ragazza) ma che comunque stancano. Alcune parti sono degne di note (tipo i puntini del quadro o il rapporto scatolone/relazione) ma non riescono a farmi piacere un non-racconto.
Voto 2.5

Giovedi pomeriggio
Fai andare via Sveva normalmente, scialbamente. È un momento da pugno nello stomaco, col cavolo che ci avrei messo il tramonto e altre scene poetiche. Qualche frase da sistemare ("non ne conoscevo" -> "non conoscevo") e qualche punteggiatura sballata. Non si capisce se alla fine Marinella aveva capito di aver sbagliato o ci provava con lui. Boh, ripeto, io sono un'ameba. Nonostante sia uomo, non riesco a familiarizzare col protagonista. Le ha fatto le corna, è colpa sua, punto. E lui con chi se la prende? Con Marinella. Boh. Cosa avrei fatto io: via tutti i discorsi sul tramonto (:)). Sveva che se ne va è buona. Anche la parte "ubriaco" è buona (ci avrei speso un attimo di più. Via l'album (inutile). Dare un senso a Marinella (un retroscena o un proseguo).
Voto 3

Anna
Inizio stentato e banale. Preferisco sempre capire le cose piuttosto che me le dici. Poi arriva Anna e il racconto sale di quota. Buona la chiusura anche se, a sto punto, dovevi dire il messaggio, magari con un ulteriore colpo di scena.
Voto 4

Fuori sincrono
Ho sempre odiato i racconti fatti interamente di dialoghi. Un giorno ne scriverò uno! Dosaggio sapiente delle informazioni che permette di capire le cose a poco a poco per tutto il racconto. Alcune cose non le ho capite (riabilitazione). Volevo dare un 3 e mezzo ma poi ho ripensato ai dialoghi, soprattutto a quelli di lui e no, non posso accettarlo. Per quanto colto e anziano sia un personaggio, non può esprimersi così, un essere umano non può dire in una conversazione "concimare i ricordi". Non lo ammetto :)
Voto 3

Syntethic love
Il racconto mi ha incuriosito e divertito fino alla fine. Alcune frasi da sistemare meglio (tipo "estraendola dal frigo"), e il comportamento dell'uomo ha un che di irreale, ma ci sta (a malapena). Avrei enfatizzato di più l'amore iniziale con la bambola e un po' meno il trattamento (assurdo) verso la donna. Nel complesso, buon lavoro.
Voto 4,5

Prendiamoci una pausa
Racconto poco originale. Il discorso sulla pausa l'ho già sentito (non ricordo dove), personaggi un po' blandi (lei emancipata alla riscossa, lui il clichè dell'uomo stupido e arrogante). Buona la svolta finale dove si vede il vero amore, quello verso i figli (anche se suona perlomeno strano trovarli in giro di notte). Qualche refuso.
Voto 3

Lascia che io vada
A pochi racconti dalla fine, intravedo il vincitore. Se non avrò altri colpi di sorpresa...
Voto 5

Moondance
Racconto che non mi convince. Scritto bene, per carità, e godibile, ma poi alla fine ho solo confusione. Dov'è l'amore se questo dorme sul divano? Mi sembra più la vita di un musicista che la sua fine e l'amore proprio lo scorgo poco.Livigno è molto godibile, soprattutto perchè lo amo anch'io, ma ai fini del racconto e dell'amore, conta poco.
Voto 3.5
Ida Dainese
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Re: Gara 64 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Ida Dainese »

Un saluto a tutti :smt039

Vi ringrazio per le lodi :smt007, le critiche :smt021 e i suggerimenti :smt070

Adesso tocca a me :twisted: :

Mirtalastrega – Giovani e bellissimi
Il racconto di un amore a cui si è rinunciato e che perciò è rimasto sempre presente. Ma anche il motivo per cui la protagonista ha rinunciato fu una sorta di amore, e questo l’aiuta a tenere a bada i rimorsi. Il dolore nel perderlo questa volta per sempre invece non è consolabile, ma comprende. Mi piace la frase: “Lei starà peggio di me perché non lo ha mai perso prima d'ora.”
Credo che sia da correggere: “un’eco lontana”
Voto 4

Angela Catalini – Essere la signora Sanders
L’atmosfera di questo racconto è delicata e confidenziale, mentre cerca di spiegare un affetto per una vita altrui. La protagonista si avvicina con rispetto e ammirazione verso una persona con cui non può più comunicare e cerca di cogliere i dettagli, di immedesimarsi nei pensieri, di immaginarsene la presenza e le azioni. La ricerca di un’affinità che la porta più lontano di quanto pensasse.
Penso che sia da sistemare: “questa cosa di voler toccar le cose”, “il gatto si chiama”.
Voto 4

Patrizia Chini – Quando è nato Piero
Un racconto dolce dal finale commovente. Conosco quelle stupide frasi dette da adulti incoscienti, si usava scherzare così per l’arrivo di altri fratelli, per fortuna i nuovi arrivi sanno conquistarci e amarci. L’immagine di quel bambino seduto che ti chiama ogni giorno tocca davvero il cuore.
(Dei refusi ti hanno già detto)
Voto 4

Mastronxo – Vestito rosso e niente scarpe
Un racconto che t’illude, ti imbroglia e poi ti ammazza col finale. La protagonista si annuncia, si lascia immaginare, si descrive, dialogando col lettore, quasi fa da tramite con lo scrittore, poi abbandona tutto e la narrazione cambia punto di vista. Dall’alba poetica in una città sonnolenta si passa all’ironia di una supercombattente fino a uno spiaccicamento nell’horror. L’impressione è che quei piedini scalzi abbiano preso in giro proprio tutti.
Voto 4,5

Angelo Manarola – Meditazioni
Un testo che racconta di bellezza e di tristezza allo stesso tempo. Momenti di intesa tra persone che si capiscono solo tenendosi per mano, un titolo che esclude il mondo perché agli occhi degli altri sembra che i due protagonisti siano persi nei propri pensieri. Lo stile di scrittura che presenta i diversi punti di vista di lui e di lei è perfetto per narrare l’amore che si preoccupa dell’altro, che è felice della felicità dell’altro, che pensa all’altro prima che a se stesso. Due amanti vecchissimi e fortunati.
Voto 4

Daniele Missiroli – Finché morte non ci separi
Storia di un amore così intenso che non si arrende mai, che trova soluzioni, che si adatta alle difficoltà (lui), che non cede, che non vuole lasciare rimorsi per un gesto sbagliato, e regala presenza finché può (lei). Niente ha importanza per il protagonista che non sia il ricongiungersi con l’amata, nemmeno il rovinarsi la reputazione, il farsi considerare colpevole di qualcosa che non ha commesso. La speranza è che il giornalista non mantenga la parola e faccia sapere come sono andate le cose.
Forse non va la virgola fra “adorabile” e “bambola”.
Voto 4,5

Manuel Crispo – Notte prima della puffa
Che racconto di puffosa lettura! Se lo leggi a voce alta ti si annoda la lingua, se lo leggi con la mente, la testa rintrona di suoni puffi. Però è divertente immaginare le parole nascoste e l’evolversi del sentimento tra i piccoli Puffi. Beh, l’amore non conosce ostacoli, quindi non sono al riparo nemmeno i cuoricini blu.
Voto 3.5

Fabrizio Bonati – Amore malato
Alla faccia del “malato”! Un racconto che inizia senza sospetto, mostrando al lettore prima la compassione e poi l’assurdo infatuarsi della protagonista, che a un certo punto dovrebbe rinsavire. Primo colpo di scena, si libera del fidanzato ostacolo, secondo colpo di scena impazzisce del tutto. Da restare basiti e sospettare dei condomini, soprattutto quelli che mettono il gatto fuori della porta!
(Dei refusi ti hanno già detto)
Voto 4,5

Skyla74 - @more 2.0
Ma dai, ci lasci così, insoddisfatti, come se non ci volessi rivelare come sono andate le cose. Il rapporto è rimasto in stasi, com’era all’inizio così è alla fine, non sappiamo (ce lo lasci immaginare a nostra scelta) se l’uomo virtuale coincide con l’uomo vero, mentre lei continuerà a dividersi tra i due, come suggerisce il titolo: due uomini, due mondi (reale e virtuale), due amori. Lo stile invece è molto bello e affascinante nel mischiare gli esempi d’arte e scienza ricavandone metafore per narrare i fatti e, grazie anche alla tua personale vena ironica, rende la lettura piacevole.
Voto 3,5

Enrico Gallerati – Giovedì pomeriggio
La prima parte del racconto ha il tono malinconico dell’amore che soffre, sia per il tradito che per il traditore. La seconda parte è più rabbiosa, avverte l’ingiustizia di una tale perdita in confronto al piccolo sbaglio e soprattutto per quel tradimento da parte di Marinella. Nessuno esce vincitore da questa lotta d’amore.
Posso suggerirti di cambiare “mi stava portato via ciò che” con “mi stava portando via ciò a cui tenevo”, mentre ti hanno già segnalato da correggere “ero pazzo” e “di cui non conosceva” perché si riferisce a Sveva.
Voto 3,5

Carlocelenza – Anna
Questi messaggini sono proprio una peste. Provocano incidenti, rompono amori, rivelano segreti, diventano vendette. In questo racconto ben scritto mi colpisce il dolore iniziale che si trasforma in ferocia spietata mentre non mi commuovono le lacrime postume di Anna. Sto con Giorgio ma fingerò di non sapere come si è vendicato.
Voto 4

Alberto Tivoli – Fuori sincrono
Uno stile sicuro capace di disegnare con un paio di dettagli sia personaggi che ambienti. Bel racconto che si stende come un’immagine leggera davanti agli occhi. Siamo subito trasportati su quell’angolo di piazza all’ombra, a origliare la conversazione tra i due, cercando di ricostruirne la storia. Alla fine si parla di amore, quello nascosto degli amanti, quello che si prova per un figlio, quello per la vita a cui tornare, quello di un amico che vuole il bene di un altro. I sentimenti si intrecciano in quell’angolo quieto, tutti giusti ma tutti nel momento sbagliato e non c’è modo di sbrogliarli. Ognuno riprende la propria strada più triste di quando era arrivato, portando con sé solo ricordi e rimpianti e nemmeno i singhiozzi di chi resta né i passi di chi va seguono il ritmo del picchiettare dell’ombrello sulla strada.
Forse in questo contesto “sole” non va con la maiuscola.
Voto 5

Ser Stefano – L’abito non fa
Insospettabili segreti tra insospettabili persone. Vite che si svolgono in universi paralleli, difficili da tener separati. Stile sicuro per un racconto che prima coinvolge e poi sorprende, gettando senza pietà il lettore in una situazione incresciosa: è venuto a sapere qualcosa di grosso e deve tapparsi la bocca per non lasciarsi sfuggire niente con gli altri personaggi!
(Dei refusi ti hanno già detto)
Voto 4,5

Lodovico –Syntetic love (Sexy Samantha)
Racconto spassoso, dove all’inizio ho provato per il protagonista un misto di compatimento e tenerezza (il modo in cui saluta l’armadio!), seguito da un odio feroce e da una risata finale di sapore molto vendicativo. Insomma, la convivenza uccide l’amore. Bella la storia e bello lo stile di narrazione che riesce a tenere il lettore in balìa dell’autore, a fargli provare empatia prima per Marco e poi per Samantha.
Mi piace questa frase: “L’aria, che usciva dal fianco, portava via con sé le speranze e i desideri dell’uomo.”
(Mi sono scompisciata con la storia della grappa che ti ha consigliato di cambiare bambolotte in patatone!)
Voto 5

David Cintolesi – Prendiamoci una pausa
Ci sono amori che si spezzano e si estinguono sotto il peso di gelosie, di tradimenti e incomprensioni. Amori che non si recuperano e ti tormentano per il loro fallimento. È la brutta situazione in cui si trovano i due protagonisti e che tira fuori il peggio di loro. E poi ci sono amori senza scadenza, che richiamano, che chiedono e donano, come quello di un padre che cerca suo figlio, quello di un figlio a sua volta padre che torna per i propri piccoli, quello incondizionato dei piccoli. Bel racconto che mostra le due facce opposte di un sentimento. (Dei refusi ti hanno già detto)
Voto 4

Ciao Giorgio!
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Fabrizio Bonati
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Re: Gara 64 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Fabrizio Bonati »

Massimo Tivoli ha scritto: 27/06/2017, 14:21 Ciao Patrizia, spero tu riesca a votare. Sarebbe un peccato rinunciare anche al tuo racconto.

Gareggiatori, ancora 3 giorni per votare. Se non ho commesso errori, oltre che di Patrizia, attendo con ansia anche i commenti e voti di: Mastronxo, Enrico, Alberto, Ser Stefano, David e Ida.

Nel frattempo, ne approfitto per abbracciavi tutti in modo caloroso e spalmato di crema solare :D Un salutone dal Salento :smt006 :smt006 :smt006 :smt004
MAssimo, tu non intendi votare?
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L'arca di Noel

L'arca di Noel

Da decenni proviamo a metterci al riparo dagli impatti meteoritici di livello estintivo, ma cosa accadrebbe se invece scoprissimo che è addirittura un altro mondo a venirci addosso? Come ci comporteremmo in attesa della catastrofe? Potremmo scappare sulla Luna? Su Marte? Oppure dove?
E chi? E come?
L'avventura post-apocalittica ad alta tensione qui narrata proverà a rispondere a questi interrogativi.
Di Massimo Baglione.

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