Gara 66 - Commenti e votazioni

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Angela Catalini
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Re: Gara 66 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Angela Catalini »

Ma quanta bella gente c'è! Domenica inizierò a leggervi e in capo a un paio di giorni arriveranno le legnate ops... volevo dire le mazzate... Insomma, ci siamo capiti :-D :lol:
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Ida Dainese
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Re: Gara 66 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Ida Dainese »

Ta-dah! Ho postato anch'io. Ciao!
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Michele
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Re: Gara 66 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Michele »

Buongiorno, devo pubblicare il mio racconto ma è di 1140 parole, un poco più della tolleranza, posso pubblicarlo o viene escluso?
Grazie
La ricerca ossessiva del consenso crea mediocrità.
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Michele
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Re: Gara 66 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Michele »

Ok ragazzi, ho postato anche il mio racconto.
La ricerca ossessiva del consenso crea mediocrità.
Ilaria Rucco
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Re: Gara 66 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Ilaria Rucco »

Massimo Tivoli ha scritto: 01/10/2017, 0:13

La terra dei sogni perduti - Ilaria Rucco
L'idea è carina e la situazione della perdita della nonna merita da un punto di vista emotivo.
Peccato, però, che il racconto non rispetti il vincolo del bando di narrare in prima persona, e questo compromette inevitabilmente il racconto all'interno di questa specifica gara. Infatti, la narrazione è in terza, oltre che addirittura onnisciente.
Sebbene il racconto non sia conforme al bando, sperando che a Ilaria possa interessare, continuo con i commenti (e assegno il relativo voto) evidenziando cosa, secondo me, potrebbe essere migliorato.
Il raccontato puro rende tutto un po' piatto, poco emozionante per il lettore.
Il dialogo tra Chiara e l'uomo aggiunge poco alla premessa fatta dal narratore. Per gran parte, fornisce le stesse informazioni in forma di dialogo.
È tutto un po' atteso, anche il finale.
Qualche problemino di forma nei dialoghi (vedi refusi).
VOTO: 3,5
Refusi:
—Ma la gente ce l’ha un cuore? (spazio dopo il trattino)
Le chiese l’uomo. ---> — le chiese l'uomo.
— Comincia pure — ---> — Comincia pure.
... il farci compagnia a vicenda — ---> il farci compagnia a vicenda.
—Ho paura di fare sempre lo stesso sogno... ---> — Ho paura di fare sempre lo stesso sogno...
— Hai salutato tua nonna prima che andasse via? — ---> — Hai salutato tua nonna prima che andasse via?
— Non ci posso credere nonna, sei proprio tu! — ---> — Non ci posso credere nonna, sei proprio tu!
... ti voglio bene — ---> ... ti voglio bene.
... amore mio svegliati — ---> ... amore mio svegliati.


Ciao Massimo, ti ringrazio per aver votato e commentato lo stesso la mia storia. Chiedo venia a te e a tutti per il grandissimo errore fatto, avevo scritto una storia in prima persona, che a dire il vero mi riguardava pienamente, solo che mi è mancato il coraggio di pubblicarla (era scritta in prima persona), poi, senza rileggere il bando ho pubblicato questa.
Chiedo infatti che la mia storia non venga considerata ai fini della gara perché non ho rispettato la traccia. Sorry! :( :(
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Re: Gara 66 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Ida Dainese »

Massimo Tivoli ha scritto: Eh, mi dispiace perché ormai io e Ida giochiamo a punzecchiarci, ma devo per forza dare pure 'sto 5
:lol: Ma che spiritoso! Punzecchiarci noi? Ma se ti tratto con tale affetto come una sorella maggiore? :smt027 :smt066 :smt075 :smt021
(Però grazie per le tue belle parole, mi hai sciolto un pezzetto di cuore)
Massimo Tivoli ha scritto: Una curiosità: ma è un personaggio per NASF?
Ci starebbe, eh? Un personaggio che salta da una storia all'altra. :D
Ida Dainese
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Re: Gara 66 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Ida Dainese »

Ilaria Rucco ha scritto: Chiedo infatti che la mia storia non venga considerata ai fini della gara perché non ho rispettato la traccia. Sorry! :( :(
Che peccato! Non si potrebbe con qualche piccola modifica fare in modo che Chiara parli in prima persona e salvare il racconto? :shock:
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Angela Catalini
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Re: Gara 66 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Angela Catalini »

Ragazzi, sono a letto con l'influenza e non riesco a stare al pc. Spero di tornare presto nel mondo dei vivi, per il momento non riesco a fare nulla al pc. A presto (speriamo!). :)
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Re: Gara 66 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Fabrizio Bonati »

Massimo, grazie del giudizio, sono onorato! :smt026


Già che ci sono mi autocorreggo alcuni refusi, chiedo scusa ma non ho controllato bene:

Solo a vedere questa COSE ---> COSA

Alllontano --> ALLONTANO

nella macchina delle lucine Mi sveglio --->Manca il punto tra LUCINE e MI SVEGLIO.

:smt021

Ci sentiamo più avanti per i giudizi.
Saluti.
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Re: Gara 66 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Ilaria Rucco »

Ida Dainese ha scritto: 02/10/2017, 2:01 Che peccato! Non si potrebbe con qualche piccola modifica fare in modo che Chiara parli in prima persona e salvare il racconto? :shock:
Purtroppo non posso decidere io, credo ci sia un regolamento che lo impedisca :(
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Mastronxo
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Re: Gara 66 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Mastronxo »

Se il racconto è venuto bene, alla fin fine, chi se ne frega della gara. Il fatto che sia buono (parlo senza averlo ancora letto) non pregiudica la sostanza. Quando sarà il momento, personalmente lo commenterò senza tenerne conto. In sede di valutazione, però, dovrò per forza astenermi dal voto.
"Nessuno può mettermelo nel culo!" urlò Polifemo, brandendo un enorme tronco d'albero
"Ho appena fatto la cacca". Un uomo libero.
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Re: Gara 66 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Patrizia Chini »

Ragazzi, confesso di essermi trovata in difficoltà. Racconti quasi tutti di alto livello, trame complesse, a volte non capite. Letti e riletti senza la certezza di averne colto il vero e il giusto messaggio. Se dico sciocchezze... chiedo scusa e vi do il permesso di turpiloquiarmi(sempre che si possa usare tale termine).
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Commenti e voti

Massimo Tivoli-L’intruso
Sceneggiatura cinematografica dove le immagini si materializzano davanti agli occhi e sembra di assistere alla proiezione di un film. Ho molto apprezzato questo racconto corretto e chiaro dove il ritmo incalzante spinge il lettore ad arrivare velocente alla conclusione.
Voto:5


Angela Catalini-Due metri

Si fatica un po’, almeno per me è stato così, a entrare nel merito del racconto.
Michael, il protagonista, è nel sogno alle prese con un colloquio di lavoro (in un’officina? O forse un ambulatorio di un manicomio visto che è uno psichiatra a gestire la selezione, e i comportamenti sono minacciosi proprio come quelli delle persone con problemi psichici...). Michael ,però, è tranquillo. Sa di poter leggere i pensieri nella testa delle persone che gli si avvicinano a due metri...
É il sogno di uno psichiatra che colloquia tutti i giorni con ammalati e non ne può più di stare a sentirli specialmente quando raccontano i sogni... Piaciuto
Voto:4

Enrico Gallerati – Macchie d’inchiostro
Qualche refuso. Molto apprezzato.
Il dolore di un bambino orfano di entrambi i genitori, costretto a ricordarli per descriverli in un tema assegnatogli a forza dalla maestra. Non riesce a scrivere e quando finalmente ci riesce scrive, ricorda e piange.
Le lacrime sciolgono l’inchiostro e occupano lo spazio destinato ad accogliere il suo tema.
La maestra dispiaciuta scrive “Ottimo” in fondo alla pagina.
Voto : 4,5


Mastronxo-Un minuto
Alla prima lettura non mi è sembrato granchè. L’avevo capito poco. Forse letto con noncuranza.
Ora l’ho riletto con la consapevolezza di doverlo commentare e esprimere un voto.
Mi chiedo come ho fatto a non capire. Un racconto che attraverso il sogno porta in analisi
l’animo dello scrittore. Il racconto è prova di competenza letteraria quanto di sensibilità e di profondità
Voto: 5

Roberta Michelini-A notte fonda
Un sogno raccontato dall’inizio alla fine quando svanisce e ci si ritrova nel buio. Mi ha fatto pensare che il sogno abbia proprio questa funzione: illuminare , dare la chiave di lettura di certe situazioni ingarbugliate vssute durante il giorno. Naturalmente l’interpretazione dei sogni non è facile e oggetti e azioni, come le parole nel linguaggio, sono da tradurre in oggetti e azioni diverse.
Voto: 4


Lodovico- Tra i Galli e le peperonate
Stile inconfondibile e correttezza, sensibilità e creatività sono il substrato arricchito in cui prendono vita i racconti di Lodovico. Attirano il lettore risvegliandone la curiosità, lo conducono per mano fino alla fine che diverte e spiazza.
Voto 5



Daniele Missiroli- Libero
Per il protagonista, ormai uomo, un sogno è l’unica cosa che ricorda di un periodo nero, quando frequentava il terzo liceo. Un periodo in cui la mancanza del padre era causa di un dolore insostenibile. . Nel sogno il padre, che non c’è più, è ancora in casa e l’uomo è felice. Il risveglio con il ritorno alla realtà è troppo doloroso.Per questo alla fine si costringe a accettare la realtà e a non sognare più. Bravo l’autore che ha saputo districarsi nei meandri della psiche umana.
Voto:4


Ilaria Rucco-La terra dei sogni perduti
Tema toccante: l’amore peri nonni e il vuoto incolmabile per la loro perdita.
Un dolore insostenibile per la protagonista del racconto che si aggira nella terra dei sogni perduti.
Voto: … (sospeso in attesa di istruziopni)




Nunzio Campanelli-Della stessa sostanza dei sogni
Bello. Racconto non di un sogno in particolare ma un trattato sul sogno, specialmente di quello che ti fa star male, in pratica l’incubo, quello che mette paura e che ti fa temere anche il semplice prendere sonno.
Voto: 4,5

Fabrizio Bonati- Il supereroe
Veramente piaciuto per stile e contenuto.
Voto: 5



Ida Dainese- Vita di un sogno
Bello, bello, bello! Bella la personificazione del sogno nella sua tunica bianca e il suo rapporto con la persona che l’ha creato. Un racconto che ci riconcilia con i sogni, luce e speranza di chi li conserva con cura, rinnovata forza di coloro che li possiedono. Un punto di vista positivo nella folla di personaggi della società odierna dilaniata da negatività e incubi.
Voto: 5


Michele-L’orologiaio
Il racconto è in tema e il testo scorrevole-. Narra di un sogno premonitore che si avvera; utilizza
metafore come l’orologio per il tempo, il finale è prevedibile.
La stesura sembrerebbe affrettata visto il numero dei refusi e degli errori.
 Punteggiatura da rivedere in alcune frasi (sopravvissuto ad un matrimonio due figli un divorzio e un principio di infarto). Ѐ pur vero che senza virgola la velocità che acquista il racconto è piacevole
 Qualche periodo troppo lungo da snellire o dividere
 “Ehi” al posto di “Ei”
 Sbagliato l’aggettivo “irritabile” che è della persona mentre doveva essere usato “irritante” riferito a “ticchettio”;
 “ne il giorno dopo, ne in quelli successivi”... i ne vanno accentati
 Manca una parola. Forse “lastra” in “una sottile ... di vetro”?
 Accelero e volo credo fossero accelerò e volò;
...
Voto:3
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Nunzio Campanelli
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Re: Gara 66 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Nunzio Campanelli »

Ecco i miei voti e giudizi:

L’Intruso di Massimo Tivoli
La scena nella quale la porta della camera viene sfondata con il martello sembra quella di Shining, riproposta dal punto di vista del terrificante Jack Torrance alias Jack Nicholson. Il racconto ha il potere di trasportare il lettore all’interno dell’incubo vissuto a occhi aperti dal protagonista, in un vortice di pazzia e orrore senza fine. Se volevi spaventare il lettore ci sei riuscito in pieno. Complimenti.
Voto 5,0

Due metri di Angela Catalini
Lo stratagemma di dotare il protagonista della capacità di leggere nel pensiero degli altri potrebbe essere considerato un po’ scontato, ma tu hai disinnescato il pericolo indicando un raggio d’azione, una sorta di ragnatela entro la quale come un ragno aspettare che le proprie prede si mettano a nudo. Bel racconto e bella scrittura
Voto 4,0

Macchie d’inchiostro di Enrico Gallerati
La scrittura, liscia e levigata, ben si adatta al tema che hai scelto per il tuo racconto. La rimozione dei ricordi è un’arma a doppio taglio, che tanto prima o poi questi riaffiorano occupando quello spazio nella coscienza che era stato loro sottratto. Bella l’immagine delle macchie d’inchiostro che surrogano la sofferenza provata da Milo nel rammentare la sua famiglia.
Bella storia e ottima scrittura.
Voto 4,5

Un minuto di Mastronxo
Scrivere di notte, rubando spazio al sonno, immerso nell’oscurità con l’unica eccezione della debole luce della lampada dello scrittoio (bello il paragone con l’oceano), con i fantasmi prodotti dalla mente che ti fanno compagnia. Giustamente parli di scrittori maledetti (c’è anche l’assenzio). Scrivere è finzione, ma alla fine si finisce sempre col parlare un po’ di se stessi, anche se si evitano le superfici riflettenti. Un racconto che dipinge uno stato d’animo.
Scritto come Diocomanda.
Voto 4,5

A notte fonda di Roberta Michelini
La descrizione di un incubo, dove forse il senso di colpa della protagonista per la fine di una storia la porta a vivere situazioni paradossali, come del resto sono tutte le situazioni vissute negli incubi.
Ben scritto
Voto 4,0

Tra i galli e le peperonate di Lodovico
Si narra che Bram Stoker scrisse il suo capolavoro Dracula dopo una notte agitata e piena di incubi a causa di una indigestione provocata da una cena a base di gamberi. Molto più prosaicamente e in linea con il pasto consumato, tu ci parli di Galli (quelli di Vercingetorige) che si trasformano in galletti ruspanti, poi in mostri preistorici, poi in insetti e infine di piselli e patate che sembrano fatti gli uni per le altre come in verità lo sono (ma non avevi mangiato peperoni?). La prossima volta prova con dei crostacei: hai visto mai?
Una grande scrittura a servizio di un incubo strano.
Voto 4,0

Libero di Daniele Missiroli
Due specchi posti l’uno di fronte all’altro si riflettono all’infinito generando una quantità di specchi, appunto, infinita; così il tuo racconto, che parla di sogni e di sogni nei sogni, tanto da lasciare interdetto il lettore a un primo acchito. Penso che questo effetto non travalichi i tuoi intendimenti ma sia esattamente quello che volevi.
Ha un suo fascino, grazie anche alla bella scrittura.
Voto 4,0

La terra dei sogni perduti di Ilaria Rucco
Una favola a lieto fine che dice una profonda verità: Non dovremmo mai permettere che i nostri affetti più cari ci lascino senza essere riusciti a confessare tutto il nostro amore per loro.
Voto 3,0 (da non considerare qualora il racconto venga escluso)

Tocco delicato, di velluto di Patrizia Chini
Sono stato in molti luoghi della Sicilia, a Giardini Naxos ho anche rischiato di emularti. La scala dei Turchi però non l’ho mai vista, purtroppo. Troppo bella la Sicilia per non andarci, potendo. Un sogno premonitore guida la tua mano nello scrivere un racconto lineare, pulito. Ben scritto.
Voto 3,5

Il Supereroe di Fabrizio Bonati
Devo dirti la verità: avevo sempre temuto che questi mega parchi dei divertimenti nascondessero una realtà inconfessabile, spaventosa. Leggendoti vedo che i miei timori hanno trovato conferma. Scritto con ironia dissacrante, ti permetti anche una piccola citazione di Blade Runner. Questo super eroe dalle problematiche molto umane risulta davvero simpatico.
Bella scrittura.
Voto 4,0

Vita di un sogno di Ida Dainese
Un racconto che irretisce il lettore, trascinandolo al suo interno, quasi a prendere il posto del personaggio principale che invece ne esce evocato della scrittrice. Una scrittura sapiente posta a servizio di un racconto affascinante.
Voto 5,0

L’Orologiaio di Michele
L’uomo macchina si sostituisce al coniglio parlante e trascina il protagonista del tuo racconto in una sorta di Wonderland rovesciata, dove tutto cade a pezzi e non esiste il lieto fine. Un sogno che si tramuta in incubo. Difficile definire il tuo racconto, che possiede un certo fascino. Una scrittura certamente migliorabile lo appesantisce un po’. Forse ti è mancato il tempo per una rilettura. Peccato.
Voto 3,5
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Re: Gara 66 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Angela Catalini »

Massimo e Ida sempre al Top. Stavo quasi per includere Fabrizio Bonati nella terna, ma poi la mia anima marchigiana (per metà), ha avuto la meglio. In alcuni racconti mi sono persa, non li ho compresi, forse a causa del tema così particolare. Mi scuso con gli autori, forse quella "addormentata" sono io :lol:

Massimo Tivoli – L’intruso
Per essere una che non legge Horror, il mio commento e il relativo voto, valgono doppio. Penso che questo sia il tuo genere, Massimo. A parte lo stile, che ormai conosco e apprezzo da tempo, ho trovato la narrazione lucida e spiazzante. Il ritmo cresce lento mano a mano che si procede con la lettura fino a diventare spasmodico, terrorizzante. Le ultime battute dove avviene la mattanza, volutamente caotiche, lasciano con il fiato sospeso, così come il finale surreale, assurdo, ipnotico. La prova di un vero maestro.
Voto: 5

Enrico Gallerati – Macchie di Inchiostro
Un racconto con una grande componente emotiva che colpisce e intenerisce. Un bambino che ha perso i propri familiari e cerca di rimuovere il pensiero di loro per non soffrire troppo dell’assenza. Ma un compito in classe lo costringe a ricordare e quando succede, tutta la classe viene coinvolta in quel dolore inconsolabile. Finale toccante e meritevole di nota.
Voto: 4,5

Mastronxo – Un minuto
La prima parte del racconto mi ha divertita e mi ci sono pure ritrovata(altro che scrittore: un vermaccio!). Procedendo con la narrazione però, l'interesse descresce, almeno fino a che non introduci la madre del protagonista, per scoprire nel finale che stava sognando. Ho avvertito una nota di svogliatezza nella stesura, magari voluta.
Un appunto: Mi avvio / I miei piedi / Mia mamma / (almeno l’aggettivo possessivo lo avrei rimosso)
Voto: 3,5

Roberta Michelini – A notte fonda
Mi è piaciuta molto la prima parte, ho amato le descrizioni vivide ed essenziali. Poi con il procedere della lettura, si comincia a intuire qualcosa. Non è reale. Il racconto si trasforma in un incubo che termina solo con il buio. Curioso controsenso. Una buona prova
Voto: 4

Lodovico – Tra i galli e le peperonate
Ironico, divertente, stile superiore. Ho apprezzato la creatività, meno il caos in cui più volte mi sono persa.
Voto: 4

Daniele Missiroli – Libero
Ti confesso che ho dovuto leggere gli altri commenti per capire. Mi era chiaro che il bambino soffrisse per la mancanza del padre, ma non altrettanto il fatto che si trattasse di un sogno nel sogno. A parte questa mia difficoltà, hai uno stile asciutto e usi periodi brevi che rendono la narrazione più incisiva, come piace a me.
Voto: 3,5

Ilaria Rucco – La terra dei sogni perduti
Non ho ben capito se il tuo racconto vada valutato oppure no. Mi è piaciuta la scelta dell’immagine e l’incipit altrettanto romantico. Racconti l’amore per i nonni che non ci sono più e questo rende il testo intenso da un punto di vista emotivo. Ho trovato alcune ripetizioni e qualcosa da sistemare in fase di editing.
Voto (in attesa di istruzioni)

Patrizia Chini – Tocco delicato, di velluto
Un sogno premonitore e relativo cambio di programma. Tema rispettato, ma perde punti nel finale.
Voto: 3,5

Nunzio Campanelli – Della stessa sostanza dei sogni
La prima parte del racconto è quella che preferisco, mi ha attirato come una falena alla luce questa stampa inquietante e il fatto che abbia sconvolto così tanto il protagonista del racconto. Però c’è qualcosa che mi sfugge nell’ultima parte: perché pensa che chi lo contrasta faccia una brutta fine?
Voto: 3,5

Fabrizio Bonati – Il supereroe
Ti giuro, sto ancora ridendo. Credo di non poter più fare a meno dei tuoi racconti nelle gare. Divertente, frizzante, scorrevole e ben scritto. Il finale è addirittura meglio del resto. Bravissimo
Voto: 4,5

Ida Dainese – Vita di un sogno
Credo che questo sia il racconto che meglio celebra il tema. Un racconto che è un sogno, scritto con grande maestria e poesia. Bello dall’inizio alla fine. Molto brava.
Voto: 5

Michele – L’orologiaio
Un sogno premonitore di morte. Il sogno si trasforma in un incubo e utilizza metafore azzeccate quali l’orologio e il tempo. Il finale che non sorprende e qualche refuso, tolgono fascino al tuo lavoro.
Voto: 3
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Re: Gara 66 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

Ida Dainese ha scritto: 02/10/2017, 2:01 Che peccato! Non si potrebbe con qualche piccola modifica fare in modo che Chiara parli in prima persona e salvare il racconto? :shock:
Se l'autore ha applicato consigli e suggerimenti derivati dai commenti degli altri autori partecipanti in Gara, può certamente riproporre il testo corretto al termine delle votazioni, poco prima cioè di comporre l'ebook. Sarebbe anzi un grande segno di rispetto sia verso i futuri lettori, sia per chi ha "perso tempo" a leggerlo e correggerlo.
Mi pare sia specificato nelle regole. Se non c'è, ditemelo che vado a correggere.
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Re: Gara 66 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Nunzio Campanelli »

Nunzio Campanelli – Della stessa sostanza dei sogni
La prima parte del racconto è quella che preferisco, mi ha attirato come una falena alla luce questa stampa inquietante e il fatto che abbia sconvolto così tanto il protagonista del racconto. Però c’è qualcosa che mi sfugge nell’ultima parte: perché pensa che chi lo contrasta faccia una brutta fine?
Voto: 3,5
Angela Catalini
Non saprei come risponderti, Angela. Se devi porti questa domanda evidentemente non ho fatto un buon lavoro, non sono riuscito a comunicare quello che pensavo. L'interpretazione deve essere tua, io posso solo indicarti i riferimenti. La figura del protagonista è ispirata a quella del dott. Morbius, protagonista del film "Il pianeta proibito" che ha il potere di nuocere a chi lo contrasta creando, mentre dorme, dei mostri che il suo incoscio scaglia contro chiunque tenti di ostacolarlo. Anche contro se stesso. La frase finale del racconto è una citazione de "La tempesta " di Shakespeare, alla quale si ispira vagamente il film. Tutto qui. Grazie per l'attenzione.
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Re: Gara 66 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Enrico Gallerati »

Sto leggendo. Devo ammettere che mi trovo molto in difficoltà a dover giudicare. Però è sempre bello leggere, raffrontarsi con persone con stili simili o completamente distati dal proprio è nel bene o nel male un insegnamento.
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Re: Gara 66 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Enrico Gallerati »

Ecco i miei voti.

L'intruso

Raccontino proprio ino ino, senza lode e senza perderci tempo. (ho seguito le tue istruzioni)
Voto 3,5



Due metri

Non sono riuscito ad apprezzarlo pienamente, forse perché è un genere letterario che leggo poco.
Voto 3,5


Un minuto

Molto bello, o meglio dire molto coinvolgente questo racconto. Devo dire che invidio il tuo stile narrativo crudo dallo stile espressionista, frammenti di immagini che rimangono impresse nella mente per sempre, l'unica cosa avrei evitato l'inizio che c'entra poco o nulla con il racconto e per ciò ho tolto mezzo punto, in ogni modo ottimo.

Voto 4,5


A notte fonda

Devo dire che questo racconto mi ha trasmesso molta inquietudine. Non so se la vita potrebbe arrivare a una tale freddezza? Probabilmente la risposta è sì. Lo stile di scrittura mi è piaciuto parecchio ma quelle scene e l'estremo egoismo dei personaggi molto meno, non so se sbaglio ma mi sento di dare questo volto.

Voto 3,5


tra i galli e le peperonate

Questo racconto in lettura non mi è piaciuto molto, concettualmente però potrebbe portare ad un messaggio interessante? È proprio questo il punto, non sono riuscito a comprendere cosa volevi esprimere forse per un mio limite.

Voto 3







liberi

A volte i sogni producono sofferenza, stati d'animo alterati, e questo racconto esprime bene queste sensazioni, ma come già in alcuni racconti letti in questa gara non sono davvero il mio genere, per cui questo voto prendilo con le molle perché è molto soggettivo.

Voto 3,5

la terra dei sogni perduti

Un racconto con un finale emozionante. Credo però sia scritto un po' troppo semplice, manca uno stile personale e per me questo è penalizzante, per il resto non è male.
Voto 3,5



tocco delicato, di velluto

Mi è piaciuta molto la parte in qui la ragazza nuota e affonda nell'abisso, però il finale con il risveglio è un po' troppo immaginabile e scontato. Buono ma secondo il mio modesto parere poteva essere sviluppato con un finale più a sorpresa, stile di scrittura molto buono.

Voto 4


della stessa sostanza dei sogni

E' un racconto interiore, un labirinto organico e spirituale dove ogni persona può girare per l'intera esistenza senza trovare via d'uscita, o al contrario trovarla. Questo almeno è ciò che ho compreso. Interessante.

Voto 4






l'orologiaio

Direi che è un misto di acqua calda a fredda. E' una narrazione molto particolare e certamente poco scontata, e per me vale molto. Però non è tenuta assieme da delle fondamenta. In fondo hai creato uno spartito di ottima musica per poi nell'esecuzione fare toppe stonature. Quando rileggi prova a pensare che sia un testo di una canzone con la musica, e da lì capisci subito dove limare o aggiungere o lasciare. Questo è ovviamente il mio soggettivo quanto modestissimo parere.
3,5

il supereroe

Ci sono cose del racconto che mi sono piaciute altre un po' meno. Ho apprezzato molto lo stile surreale alla Calvino, un po' meno Calviniano il finale, peccato, direi che il voto è tra il 3,5 e il 4.
4

vita di un sogno

E' l'ultimo racconto che ho letto, è mi ha emozionato tanto. Lo stile narrativo è da professionista della penna, (o della tastiera, visti i tempi) e la narrazione delicata ti culla come onde di mare che ti conducono dove non sai, questo a mio avviso è scrivere! Brava.
Voto 5
Roberta Michelini
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Re: Gara 66 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Roberta Michelini »

Ciao a tutti. Stavolta non tiro bidoni e porto a termine: ecco i miei commenti e voti.
Ci sono racconti bellissimi qui, complimenti! Bella gara.


L’INTRUSO – Massimo Tivoli
Ottimo ritmo, perfetta alternanza di brevi parti narrate e dialoghi. La suspance non manca, il lettore è disorientato. Ci hai saputi tenere col fiato sospeso; nell’ultima parte si intuisce dal certe descrizioni (corpo minuto, mani piccole ecc.) che si tratta dei figli, ma il finale è davvero inquietante! Bravo
VOTO: 4,5

DUE METRI - Angela Catalini
L’idea di trovare un pretesto per dover inventare un sogno è buona. L’esaminato si trasforma in esaminatore, mette nel sacco il dottor Lewis, e conclude che il suo rivale dovrà fare le valigie. Ma siamo proprio sicuri che dopo tutto ciò l’esaminatore affiderà il posto proprio a lui? A meno che mi sia sfuggito qualcosa, non è detto che vada a finire così. E soprattutto, se aveva questi super poteri, perché all’inizio era così preoccupato? Per il mio personalissimo gusto, poi, sul tema del sogno mi sarei aspettata un’atmosfera diversa, qualcosa di più onirico e inquietante (ma, ripeto, sono gusti). C’è qualche scelta lessicale, tipo quei “sanitari” proprio all’inizio, che trovo un po’... bizzarra. Insomma, non mi ha convinto per vari motivi.
VOTO: 3,5


Macchie di inchiostro - Enrico Gallerati
Il racconto è lineare, l’intreccio semplice, ma la sua forza sta nel fare immedesimare perfettamente il lettore nel dramma del piccolo Milo. Bella l’idea del blocco di memoria sciolto per mezzo della scelta forse discutibile della maestra, il cui ritratto però non lascia dubbi: una donna dolce e sensuale che persuade grazie al suo carisma. Ci resta un po’ di amarezza alla fine: sarà stato meglio così? Sarebbe stato meglio non ricordare? Ma intanto ci hai portati in questa classe e ho pianto anch’io con Milo e tutti i compagni.
VOTO: 5


Un minuto – Mastronxo
Dopo aver letto i primi tre capoversi era un po’ perplessa: qui sta prendendo tempo, mi sono detta, siamo già a metà facciata e non si capisce dove vuole andare a parare. Poi, arrivata alle tre del mattino, ho cominciato a drizzare le antenne: io da bambina avevo una tale paura del buio che, quando mi svegliavo (tutte le notti alla stessa ora!) e percorrevo il corridoio con le mani sugli occhi per non vedere occhi nelle macchie di muffa sul muro e scheletri sulla poltrona in fondo al letto… a questo punto sono stata totalmente conquistata: da pelle d’oca, degno di S. King o del film “The Others”! Ti ho tolto un mezzo punto solo perché tarda un po’ a decollare.
VOTO: 4,5



Tra i Galli e le peperonate – Lodovico
Molto carino; all’inizio mi ha ricordato un racconto di Dino Buzzati, “Un destino da polli”. Un bel mix di incubi contemporanei. Simpatico e ben scritto.
VOTO: 4


Libero - Daniele Missiroli
Questo racconto mi ha commosso, come quello di Enrico. Insomma, avete toccato il mio cuore di mamma. L’ho però riletto due volte per essere sicura di aver capito: un sogno che si ripete ogni notte e a un certo punto cambia; da sogno di cose “che succedevano davvero” si trasforma in sogno di cose che sarebbero potute accadere, e il desiderio inconscio è così forte che inganna il protagonista con un falso risveglio. Al risveglio vero, la rabbia è così forte che non sognerà più. Coinvolgente.
VOTO: 4,5


La terra dei sogni perduti - Ilaria Rucco
Il racconto mi è piaciuto, è toccante anche se forse è un po’ troppo patinato, favolistico, color pastello.
Voto: attendo istruzioni.


Tocco delicato, di velluto - Patrizia Chini
La trama è semplice e chiara, ma la scrittura è piatta, senza picchi, attese; manca un po’ di atmosfera e a mio parere ci sono delle lungaggini specie nella prima parte. Anche lo stile non è molto scorrevole: ci sono frasi e periodi che andrebbero snelliti. Come qualcuno ha già detto, infine, bisogna distinguere i dialoghi dai pensieri tramite un diverso uso (virgolette, caporali, trattino).
VOTO: 3


Della stessa sostanza dei sogni - Nunzio Campanelli
Mi ha catturata all’istante. Sembra un racconto di E.T.A. Hoffman: e con questo non serve aggiungere nulla!
VOTO: 5


Il supereroe - Fabrizio Bonati
Questo invece mi ha fatto ricordare il film “La criptonite nella borsa”: surreale, molto “visivo” e bizzarro, esagerato… però bello, perché poi il finale spiega e tutto, e quindi, anche se è davvero “tanta roba” per un sogno, ci sta. Bravo.
VOTO: 4,5


Vita di un sogno - Ida Dainese
Conquistata da subito, e man mano che andavo avanti mi piaceva sempre di più. Scritto e costruito benissimo. Mi è piaciuto tutto: dall’incipit alla comparsa della ragazza, alla rivelazione che arriva a poco a poco. Ottimo climax, ottima atmosfera, personaggi che sembrano galleggiare nella stanza. Ti darei anche la lode!
VOTO: 5


L’orologiaio – Michele
Il contenuto è interessante e originale, l’atmosfera surreale tanto che sembra di entrare in un quadro di Dalì. Però la forma lascia molto a desiderare: devi curare la punteggiatura, che è del tutto “casual” (usi sempre la virgola quando andrebbero i due punti o il punto e virgola) e poi l’uso degli accenti. Nell’ultima parte, in particolare, manca proprio una revisione.
VOTO: 3
Ida Dainese
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Re: Gara 66 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Ida Dainese »

Ciao a tutti.

Vorrei in primo luogo ringraziare Massimo T, Patrizia, Nunzio, Angela, Enrico e Roberta per i loro commenti al mio racconto. Ognuno di voi ha lasciato delle parole deliziose, mi avete fatta felice.

Un grazie a Ser Stefano per questo bel tema che ha ispirato degli ottimi racconti.

Ecco i miei commenti.

Massimo Tivoli - L’intruso
Un racconto che stringe in una morsa la gola di chi legge, un piccolo film che ti fa cercare il lenzuolo per tirartelo fin sopra i capelli. Davvero un incubo, vivido e angosciante come solo gli incubi sanno essere, che si insinua piano ed è capace di spaventarti da lontano, con bisbigli e risatine per poi esplodere in tutto l’orrore temuto e riderti in faccia. Ancora più tremenda quell’ultima frase ambigua, a ricordare che quello che si è vissuto era un sogno-incubo che si dissolverà nel risveglio, ma anche che non ci si è mai svegliati e saremo all’inferno per sempre.
Buona trama, stile sicuro, narrazione che coinvolge, lettori spaventati.
Voto 5

Angela Catalini – Due metri
Buon racconto che trascina il lettore in mezzo alla situazione narrata. Ben disegnati anche i personaggi, il cattivo Wrench, il pomposo dottor Lewis, l’io narrante capace di leggere i sogni della gente appena sono a due metri da lui. Una dote che gli si invidia sul momento ma che si rivela un peso appena ci si ritrova nella folla.
Quell’alzare il bavero nella metropolitana è un tocco che esprime tutto il suo fardello.
Voto 4,5

Enrico Gallerati – Macchie d’inchiostro
Un racconto commovente che narra di un peso troppo grande da sopportare per un bambino. La bellezza del sogno che viene spinto a fare, non avendo un presente da raccontare, si forma dentro al suo animo e cresce piano fino a imprimersi dentro di lui. Nella sua mente, come un ricordo vivido, nel suo cuore come affetto intenso. Bella la scelta del titolo che viene ricordato nel finale.
Oltre ai refusi già trovati ti segnalo anche: “dovresti ricordali”, “adesso ai dodici anni”
Voto 4

Mastronxo – Un minuto
Bel racconto, scritto con mano sicura, pieno di quell’angoscia inspiegabile che hanno certi sogni, che non sono gli incubi che si dissolvono all’alba ma qualcosa il cui strascico ci portiamo dentro sempre. Un protagonista che cerca di ribellarsi alle regole, di sentirsi forte in compagnia del suo talento, in costante lotta con le tenebre notturne. La prima parte suggerisce l’immagine di un uomo vissuto e segnato dall’esperienza, un Hemingway, un Bukovski. Poi arrivano le altre immagini, quelle che raccontano di ombre vere che non se ne sono mai andate, ferite da incontrare tra le pareti di casa con uno stile che ricorda King. Combattere certi sogni è fatica inutile, a loro basta un minuto per schiacciare e dilaniare; poi si ritirano, pazienti, in attesa del prossimo chiudersi di palpebre.
Voto 5

Roberta Michelini – A notte fonda
Un sogno che si ripete con tormento, che sa di incomprensioni, di tradimenti, di spiegazioni mai date. La protagonista si ritrova sempre al freddo, da sola, indifesa, con figure che la scherniscono e l’accusano, per aver dato troppo, per essersi comportata male, per aver voluto quello che non poteva essere suo. La piaga stessa sembra il simbolo del male procurato. Il racconto è un po’ sospeso, senza inizio né fine, proprio come un sogno che ci lascia con interrogativi irrisolti.
Voto 3,5

Lodovico – Tra i Galli e le peperonate
Che incubo terribile! Uno stile agile e ironico per descrivere un’allucinazione che sembra di vivere davvero. Solo nei sogni infatti c’è questa perfetta assenza di regole, questa prevaricazione sulla nostra volontà ben espressa da quel continuo cambiare del soggetto ogni volta che crediamo di averlo inquadrato: Gallo, galletto, dinosauro, serpente. Per non parlare degli assurdi collegamenti tra antiche battaglie in Bretagna, moderni attentati in America e muri in costruzione che bisbigliano di bassi appetiti carnali. Davvero credibile che mentre lo stomaco digerisce, il cervello si faccia un trip.
Voto 4,5

Daniele Missiroli – Libero
Un racconto fatto di frasi brevi che incalzano come pensieri lungo la strada della lucidità perduta. Una realtà da rifiutare, perché troppo dolorosa, fa emergere l’intensità di un desiderio: tornare indietro, rivivere i ricordi, rielaborarli e rinnovarli nell’attesa di trovare la forza per uscire da una schiavitù tenera e consolante. Il prezzo della libertà è uscire e affrontare il dolore.
Voto 4,5

Ilaria Rucco – La terra dei sogni perduti
Un racconto che descrive uno strano luogo dove si ritrovano tutti coloro che non vogliono più sognare per timore di continuare a soffrire. Il luogo è di per sé un sogno, consolatorio, di conforto in un momento della realtà molto triste per la protagonista. La figura gentile dell’uomo bizzarro è una specie di mago dei sogni, capace di evocare emozioni, esaudire desideri e ridare pace. La storia è delicata e semplice, lo stile ricorda un po’ una fiaba. Per rimanere in gara si potrebbe provare a riscrivere il racconto facendo parlare Chiara in prima persona, spostando i verbi al presente, come se ci ritrovassimo in questo momento insieme a lei in quella terra singolare.
(L’eventuale voto è 3,5)

Patrizia Chini – Tocco delicato, di velluto
Questo sogno ha tutto il sapore e la bellezza di luoghi amati, capaci di ridare sicurezza e far tornare la gioia di vivere. La protagonista non ne è del tutto convinta; pur ammirando la bellezza e godendo la pace è inquieta, quasi disturbata dall’eco della voce del nipote, e il suo nuotare in mare diventa una trappola pericolosa. Bello il finale in cui il tocco dell’alga diventa la carezza del marito, un tocco delicato ma capace di trarla in salvo.
Voto 4

Nunzio Campanelli – Della stessa sostanza dei sogni
Un racconto che conduce per mano fino al suo terribile finale dove il protagonista rivela la sua tragedia. Continuare a produrre mostri di vendetta o scatenarli contro di sé. Ben scritto, con uno stile che tesse delicato ma sicuro, come fa un ragno con la sua tela; delicati e potenti allo stesso modo sono i sogni e gli incubi e di conseguenza noi stessi poiché siamo quel che sogniamo.
Voto 4,5

Fabrizio Bonati – Il supereroe
Che incubo! Che tra l’altro si ripete, trasformando così anche l’attesa stessa del sonno in incubo. Trovo di giusta atmosfera quel mescolarsi di piacere e di orrore, il parco divertimenti con la musica e le guardie cattive, i bambini estasiati dai fuochi e il monello che gira come uno zombie, il personaggio dei cartoni e il mostro con la frusta. Mi piace il dettaglio sulle lucine che attirano l’attenzione del protagonista causandogli una sorta di disagio; spesso nei sogni più vividi c’è sempre qualche particolare che solletica una nostra parte lontana, che a furia di pensarci viene lentamente a galla e ci fa capire che qualcosa non va, che non è la vita reale, che dobbiamo svegliarci. Però qui la realtà è quasi peggio dell’incubo. Ci vogliono poteri da supereroe per andare avanti.
Eccoti un altro refuso: “Albero simile a quella della Vita”.
Voto 4

Michele – L’orologiaio
Un sogno dal quale il protagonista non è mai uscito, inseguito da una figura singolare e tormentato da un orologio che non può avere. Forse quel cantiere che sbarra la strada è un modo per spiegare la fatica di vivere attraverso gli ostacoli, l’uomo macchina è il simbolo dell’assenza di aiuto o di empatia da parte di chi incontra, e l’orologio è la vita, il disperato tentativo di afferrarlo per averne ancora da vivere.
Ci sono diversi refusi.
Voto 4
Ilaria Rucco
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Re: Gara 66 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Ilaria Rucco »

L'intruso - Massimo Tivoli

Non nascondo che ho fatto fatica a leggere questo racconto, soprattutto perché dopo aver visto l'immagine avevo capito si trattasse di un horror, che non rientra per nulla tra i miei gusti :D Credo che l'intento del racconto sia di lasciarci confusi.

VOTO 3

Due metri - Angela Catalini

Ho molto apprezzato questo racconto, mi piace soprattutto lo stile. Mi è quasi sembrato di essere all'interno del sogno. Brava!

VOTO 4.5

Macchie d'inchiostro - Enrico Gallerati

Racconto molto toccante, soprattutto nel finale, in cui Milo riesce a trasmettere ai suoi compagni e all'insegnante delle emozioni pur non parlando. Ci sono degli errori nella parte iniziale e centrale, dovuti forse alla fretta dello scrivere.

VOTO 4

Un minuto - Mastronxo

La parte più interessante del racconto comincia alle "tre del mattino", la parte precedente mi ha un po' annoiata, tralasciando l'inizio originale, è sembrato come se volessi allungare il brodo, magari non è così, fa tutto parte del tuo stile.
Il modo in cui parli di tua madre è veramente bello.

VOTO 4

A notte fonda - Roberta Michelini

Nonostante la parte centrale del sogno, o per meglio dire dell'incubo, sia alquanto macabra, traspare il senso di colpa della protagonista che ritorna incombente e che va via con il buio. Trovo questo racconto molto profondo, oltre che scritto bene. Brava!

VOTO 5

Tra i galli e le peperonate - Lodovico

Certo che è proprio un bel caos di sogni! Non mi è piaciuto, preferisco uno stile più fluido.

VOTO 2.5

Libero - Daniele Missiroli

Descrizione assolutamente perfetta di quel senso di inquietudine che si prova quando ci si risveglia dopo aver sognato una persona cara persa, per rendersi conto, dopo un po' di tempo che la persona che credevamo viva in realtà è morta. Ho ritrovato alcuni aspetti scritti nel racconto personale che avevo scritto e poi non ho pubblicato. Bravo!!!

VOTO: 5 (se non posso dare più volte lo stesso voto ditemelo)

Tocco delicato, di velluto - Patrizia Chini

Un sogno premonitore che fa alla fine cambiare idea alla protagonista sulla scelta presa inizialmente. Farei attenzione all'uso dei trattini (credimi, ne faccio anche io di questi errori :-D )

VOTO 4

Della stessa sostanza dei sogni - Nunzio Campanelli

Racconto pulito e ben scritto, non do il 5 semplicemente perché i racconti a cui l'ho dato mi hanno fatta anche emozionare.

VOTO 4.5

Il supereroe - Fabrizio Bonati

Scritto in maniera fluida, il genere non rientra però tra i miei gusti personali.

VOTO: 3

Vita di un sogno - Ida Dainese

Wow! Non mi viene in mente una parola più adatta per esprimere quello che ho provato alla fine del tuo racconto. Scritto in maniera magistrale, brava davvero!!!

VOTO 5

l'orologiaio - Michele

Racconto interessante, anche se avrei curato di più la forma e la punteggiatura.

VOTO 3
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Re: Gara 66 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Ilaria Rucco »

Gara davvero interessante, è stato difficile votare :D
Ida Dainese
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Re: Gara 66 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Ida Dainese »

Grazie Ilaria del tuo gentilissimo commento.
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Daniele Missiroli
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Re: Gara 66 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Daniele Missiroli »

I racconti sono tutti ottimi, però i voti bisogna darli, per cui... ecco qui i miei.

1) L'intruso - Massimo Tivoli
Un genere che non mi piace mi ha coinvolto al punto da non riuscire a staccare gli occhi dal testo. Descrizioni suggestive, evocative, surreali e coinvolgenti, esaltate dallo stile perfetto di Massimo.
- Voto 4.5

2) Due metri - Angela Catalini
Tutto mi sarei aspettato, meno che i due metri del titolo si riferissero alla distanza alla quale il protagonista riesce a leggere il pensiero. Idea geniale, che merita di diventare un racconto di almeno 20k.
- Voto 5

3) Macchie d'inchiostro - Enrico Gallerati
Racconto doloroso di una perdita impossibile da metabolizzare, con una maestra che alla fine offre quello che può come risarcimento. Quel risarcimento è poco, anzi è niente: chissà se lo ha capito. Un abbraccio avrebbe avuto un valore superiore.
Attenzione: "Nella calasse"
- Voto 4,5

4) Un minuto - Mastronxo
Il countdown fa parte della vita. Tutto viene scandito dal tempo e si vive in attesa di qualcosa, che a volta arriva, a volte no. I miei rispetti per il linguaggio ricercato, che però mi allontana (limite personale).
- Voto 3,5

5) A notte fonda - Roberta Michelini
Un incubo chiaro all'inizio, che mi sembra si perda nel finale. Forse il limite delle mille parole o forse limite mio.
- Voto 3,5

6) Tra i Galli e le peperonate - Lodovico
È vero: i sogni sono a volte caotici e illogici, però questa serie di periodi slegati non mi ha preso, scusa Lodovico.
- Voto 2,5

8- La terra dei sogni perduti - Ilaria Rucco
Che strano: una perdita dolorosa che si conclude con il riacquistare la capacità di sognare. L'esatto contrario del mio brano. Il bello della fantasia è che può portare a risultati divergenti e le storie hanno entrambe senso.
- Se può essere votato: 4,0

9) Tocco delicato, di velluto - Patrizia Chini
La paura di affogare è un sogno classico ricorrente, che deriva da una perdita di controllo, vera o presunta, di una parte della nostra vita. Avrei dedicato più caratteri alla descrizione delle difficoltà in acqua.
- Voto 4,0

10) Della stessa sostanza dei sogni - Nunzio Campanelli
Il pianeta proibito ^_^ - Bella prova. Il mio stile stringato avrebbe chiuso con una frase più asciutta: "Del resto siamo fatti della stessa materia dei sogni, e nello spazio di un sogno è racchiusa la nostra breve vita."
- Voto 4,5

11) Il Supereroe - Fabrizio Bonati
"Posso vedere cose che voi umani nemmeno immaginate." - Blade Runner? ^_^
Attenzione: "questa cose"
lucine (manca il punto)
Daria non c'è?!?! (troppi segni)
- Voto 3,5

12) Vita di un sogno - Ida Dainese
Capolavoro! L'ho letto due volte, perchè quando ho capito che il protagonista era il personaggio, sapevo di essermi perso delle frasi iniziali che ora avevano una valenza differente. Infatti, così è stato.
"Il suo pensiero mi accarezzava dandomi confini sempre più solidi."
"Non sono mai stato qui eppure ho trovato con facilità la strada e percepisco il legame che c’è tra noi come un filo sottile ma ben resistente."
"— Davvero mi ami? — le chiedo. — Sì, fin dal primo momento in cui ti ho immaginato."
E qui: fazzoletto... :smt022 :smt022
"Esisto perché lei mi ha voluto. Ha immaginato per me un passato, un presente e un futuro. Mi ha reso concreto e vero con le sue parole..."
- Voto: 5 e lode.
P.S. è esattamente quello che ho provato creando Samira due anni fa, che è diventata, a sorpresa, prima la moglie del protagonista e poi ha preso il suo posto nel mio ultimo romanzo. Se continua così, il passo successivo che farà sarà quello di materializzarsi e scrivere un racconto su di me. :lol:

13) L'orologiaio - Michele -
Sognare di morire o morire dopo aver sognato? Mi ha sorpreso la frase finale: "prima che il mio cuore si fermasse definitivamente"
Non è facile immaginare che qualcuno sia in grado di pronunciarla.
Attenzione:
pino piano
e dileguato - e si era dileguato
Lo segui - Lo seguii
Qualcosa ... insignificante. - 265 caratteri senza un punto?
- Voto 3,5
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Re: Gara 66 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Ser Stefano »

Scusate l'assenza. problemi di lavoro.
x Massimo Tivoli. Hai ragione sulla tempistica. Volevo solo vedere se eravate attenti. No xd. Intendevo che dal 29 avevate ancora un giorno di tempo per postare.

x Ilaria. Mi spiace ma come già detto le regole sono regole. Ti prego comunque di postarlo in forma corretta e, anche se è fuori gara, sarà inserito nell'ebook.

Vedo che vi arrangiate e non avete bisogno di me, torno a fare linee a caso su autocad :)

PS Un po' di flame non guasterebbe. Vai mastronxo!!!
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Re: Gara 66 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Enrico Gallerati »

Mi fa piacere che stavolta il mio racconto sia arrivato un po' di più rispetto all'ultima gara, devo dire che mi spiace per il racconto l'orologiaio; certamente aveva buone potenzialità. Anche io sono stato avaro con il voto ma con molto dispiacere.
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Re: Gara 66 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Fabrizio Bonati »

Ciao a tutti, eccomi con i giudizi.
Intanto ringrazio chi ha già votato il mio racconto, e onde spazzare gli eventuali dubbi, io questo sogno/incubo l'ho fatto davvero. Con tanto di sottofondo musicale di una canzone che era passata in radio poche volte, ma dopo mi è stata riproposta alla nausea per mesi.
Mi è stato detto da una psicologa che è solo sintomo di fervida immaginazione... :smt017 :smt017
Vai con i voti!


L'INTRUSO di Massimo Tivoli

Inquietante, angosciante, Orripilante... ho finito gli aggettivi in ANTE...
Scritto come sempre benissimo, che te lo dico a fare?
L'ho letto e riletto e ancora non ho capito se ha sognato di sterminare la famiglia, o l'ha sterminata davvero... ma immagino che questa ambiguità sia voluta.

VOTO 5

DUE METRI di Angela Catalini

Mi lascia un po' perplesso che in una officina meccanica si mettano a fare colloqui con tanto di psicologo per decidere il capofficina, ma magari è una grossa concessionaria...
Per il resto mi piace come rigira la situazione con lo psicologo, l'esaminatore diventa esaminato, e “suda freddo”.
Brava!
VOTO 4,5

MACCHIE D'INCHIOSTRO di Enrico Gallerati

Racconto struggente, tocca un argomento molto delicato come la perdita della famiglia, ma lo fa con delicatezza. Magari la maestra mostra un po' meno di delicatezza, ma in fondo lo aiuta a esternare il dolore.
Ottimo racconto.
VOTO 4,5

UN MINUTO di Mastronxo

La prima parte del racconto sembra proprio un riempitivo autoreferenziale, ma poi si passa alla alla parte del sogno, e ti dimentichi di tutto. Belle le sensazioni tattili, come il rumore della spugna sui piatti, bello il ricordo della mamma, e anche del fratellino piccolo e di quando lo proteggeva, avendo egli stesso una paura fottuta.
Ottimo.

VOTO 4

A NOTTE FONDA di Roberta Michelini

Non ho ben capito se sia un incubo fine a se stesso, o se la protagonista sogna sensazioni e umori di vita vissuta, che la tormentano. Direi più la seconda. Mi piace la descrizione del palazzo con i muri scrostati e luridi.
Per il resto, forse è un po' troppo psicologico per i miei gusti, però lo trovo scritto bene.

VOTO 4


TRA I GALLI E LE PEPERONATE di Lodovico

Sai che non ci ho capito niente? Io di sogni strani ne faccio da sempre, anche MOLTO strani, ma qua non so proprio raccapezzarmi.Ovviamente è un mio limite, ma siccome ci sono da dare dei voti.
Penso solo che quella peperonata doveva essere buonissima...
voto 10 alla peperonata
VOTO 3,5 al racconto


LIBERO di Daniele Missiroli

Rientra nei racconti psicologici, di cui non sono estimatore. Anche questo affronta il tema della perdita dei genitori, di come la si può affrontare, dei disturbi che porta nella vita di tutti i giorni, del sentimento di impotenza, la mancanza di quel qualcosa...

Scritto bene, non do il massimo perchè non è il mio genere.

VOTO 4,5

LA TERRA DEI SOGNI PERDUTI di Ilaria Rucco

Il racconto è bello, affronta il tema della perdita della nonna, che molti sottovalutano. Io non sono titolato a dare pareri in merito perchè l'ultimo nonno è morto che avevo 2 anni, però il racconto mi sembra descriva molto bene cosa può essere una perdita del genere.
Peccato sia in terza persona.
Sarebbe stato un 4

TOCCO DELICATO, DI VELLUTO di Patrizia Chini

Come farsi passare la voglia di mare... o ci vai con i bambini come faccio io, oppure fai dei sogni del genere.
Bello, scritto bene, anche qui andiamo su un tema delicato come la depressione, pur se solo sfiorata.

Brava, mi piace.

VOTO 4,5

DELLA STESSA SOSTANZA DEI SOGNI di Nunzio Campanelli

Per la miseria, argomento pesantuccio. Costui ha nientemeno che il potere, nel sonno e con il solo pensiero, di andare a fare fuori coloro che gli hanno procurato dolore o infelicità....
Bello, non avrei mai pensato a qualcosa di simile.
VOTO 4,5

VITA DI UN SOGNO di Ida Dainese

Fammi capire, Lui è un personaggio creato dalla ragazza mentre scrive, e alla fine così come è apparso, ritorna nella storia. Spero di avere interpretato bene, forse la mia mente è troppo semplice.
Comunque ottimo, affronta il rapporto che a volte si va a creare tra noi e i nostri personaggi... rapporto a volte malato...

VOTO 4,5


L'OROLOGIAIO di Michele

Sai che non l'ho capito?
Non capisco se è lui che sente il ticchettio della fine che si avvicina, se cerca di allontanarla, se semplicemente è un mariuolo che si vuole sgraffignare un orologio e riceve la giusta punizione.. non lo so, ripeto probabilmente la mia mente è troppo semplice, ma non ci arrivo.

VOTO 3
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Re: Gara 66 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Mastronxo »

MASSIMO TIVOLI – L’INTRUSO
Racconto cinematografico. Non si capisce dove finisca il sogno (se mai finisce) e dove inizi (se mai inizia). Realtà o fantasia? Al lettore la risposta. Intenso e con un buon potenziale stilistico, le frasi brevi e secche sono le martellate che il protagonista imprime colpo su colpo. Va riletto anche una terza volta per essere capito, o meglio: per capire che non si può (e non si deve) capire. I personaggi (o il personaggio) sono un tantino superficiali, credo volutamente; punti tutto quel che hai sull’atmosfera (silenzio, buio, luce, buio, luce, immagini) e sulla ricerca stilistica, che va affinata ancora un po’ ma che è già sopra la media. La morte dei figli, che sia vera oppure onirica è un colpo allo stomaco (anche se subito si capisce quale sarà la conclusione), tuttavia toglie l’inquietudine perché vuoi mostrare troppo: consiglio un passo indietro, le percezioni bastano, non mi occorre vedere. Ragionare se cambiare il titolo.
VOTO 3,5

ANGELA CATALINI – DUE METRI
Mi piacciono i racconti di fantasia che ti sorprendono; sembra la solita vicenda del povero sfigato di turno e invece siamo di fronte a un personaggio ben confezionato e particolareggiato. Non mi piace il grassetto per indicare le distanze, non siamo scemi, e se qualcuno è distratto affari suoi: non devi farti capire per forza da tutti, è un trucco che imbelletta il racconto e gli dà un odore artificiale. Il titolo va bene e questo basta a farci capire l’importanza dei due metri. Stile maturo e ben affinato, nessun inciampo, solido e inattaccabile. Preferisco ambientazioni italiane, non è un obbligo e non inficia il voto, ma in questo caso alla trama non giova stare all’estero, se il protagonista si fosse chiamato Pippo non sarebbe cambiato niente. Comunque, piaciuto.
VOTO 3,5

ENRICO GALLERATI – MACCHIE D’INCHIOSTRO
Poetico, elegante e sentito. Narrazione vivida e fluida. Difetta nella forma, il lettore potrebbe percepire una mancanza di rispetto. Mi spiace, sarebbe un voto decisamente più alto, ma siamo scrittori. Non posso accettare un verbo avere senz’acca e fare finta di niente. Una volta sistemato è un pezzo notevole, me lo aspetto nell’e-book.
VOTO 2,5

ROBERTA MICHELINI – A NOTTE FONDA
Bellissima immagine, di chi è?
Ambientazione ben costruita, racconto cromaticamente “oscuro”, ma nucleo narrativo un tantino scarno: perché dovrei leggere questo racconto, cosa mi deve trasmettere? Che la protagonista attraverso un sogno tira le somme della sua vecchia storia d’amore? Per quanto scritto bene, in fondo di questo si tratta: se ne sentono tante di storie simili, mi manca una certa profondità narrativa. Racconto da prendere come buona prova di stile.
VOTO 2,5

LODOVICO FERRARI – TRA I GALLI E LE PEPERONATE
Divertente, svariati flash onirici ciascuno collegato all’altro da un elemento che il sogno coglie alla lettera e trasforma in una situazione diversa. Mangiato pesante eh?
Di certo non fra i tuoi migliori lavori, sei già un veterano non è necessario ricordartelo. Un raccontino ino ino giusto giusto per partecipare al contest.
VOTO 2

DANIELE MISSIROLI – LIBERO
Racconto veramente drammatico che, per gusti personali (dei quali non terrò conto) avrei preferito che tale si mantenesse fino alla conclusione. Affrontare i fantasmi che albergano in noi stessi non è mai facile, ci vuole tempo e un gran lavoro. In fondo non siamo chiamati a combattere contro qualcosa di esterno a noi, la vera lotta è vincere se stessi. Buon tratteggio del protagonista, meno coinvolgente invece l’ambientazione, per cui ho la sensazione di galleggiare in qualcosa privo di spazio e a volte mi trovo perso.
VOTO 3

ILARIA RUCCO – LA TERRA DEI SOGNI PERDUTI
La narrativa per ragazzi non è facile, bisogna usare un linguaggio semplice ma non banale, costruire mondi interessanti e colorati ma non infantili. Affonderei maggiormente sulla descrizione dell’isola, la voglio sentire intorno a me. Mi ha ricordato un po’ Alice nel paese delle meraviglie misto a qualche romanzetto che leggevo da ragazzino, non sarebbe stato il mio genere (i ragazzi ragionano molto a gusti personali) ma dovendolo criticare da adulto (o pseudo tale) lo trovo riuscito. Molto buono l’uomo dai capelli arancioni, basta un particolare semplice per rendere un personaggio solido.
VOTO FUORI GARA (sarebbe stato 3,5)

PATRIZIA CHINI – TOCCO DELICATO, DI VELLUTO
Lei è riuscitissima, la sua antipatia abissale ne fa un personaggio da cornice. Il marito è un prolungamento di lei stessa, in pratica esiste poco o niente. Sono stato a Scala dei Turchi, meriterebbe una descrizione anche giusto un pochino più approfondita. Faccio giusto un appunto: il trattino va nei discorsi diretti, non serve se devi trasmettere il pensiero di qualcuno… A meno che lei non parli da sola, allora ancora meglio ma fammelo capire.
Molto simpatico.
VOTO 3

NUNZIO CAMPANELLI – DELLA STESSA SOSTANZA DEI SOGNI
In questo racconto dimostri di padroneggiare con maestria quel linguaggio arcaico che pervadeva i racconti horror di un tempo, avrei anche letto un esempio che calza a pennello col tuo stile ma la memoria mi frega ancora una volta. Va be’, questo o piace o non piace, ci sarà chi ti viene a dire che tale ricercatezza ormai è superata e si deve battere sul moderno, io non sono d’accordo. Perfetto connubio immagine-narrazione, tuttavia… non chiedermi perché, ma avrei evitato di postare l’immagine della stampa. Chi vuole può benissimo fare una ricerca, vederla invece prima di leggere il racconto mi ha tolto la poesia di immaginarmela mentre la descrivevi.
Angosciante.
VOTO 3,5

FABRIZIO BONATI – IL SUPEREROE
Divertente, peccato che come molti altri racconti termini con un banale “mi sveglio sudato… era solo un sogno”. Nessuna sorpresa quindi, in una gara dove il bando prevede appunto sonno e sogni e che, tuttavia, può e deve portare a uno sforzo maggiore. Vuoi mettere troppa carne al fuoco, la sensazione che ne deriva è un mix di immagini, suoni, avvenimenti, personaggi, situazioni tutti aggrovigliati in un migliaio di parole. Ho la sensazione che sia una prima bozza e non avessi più tempo (o peggio voglia) di riordinarla. Caotico.
VOTO 2

IDA DAINESE – VITA DI UN SOGNO
È il momento di fare le pulciiiiii :)
Occhio ai tempi verbali (c’è un “era” che non c’entra niente) e all’incipit, fondamentale in un mille parole (“con passi lenti… cammino piano” è una ripetizione concettuale). Ci sono racconti che, quando li termini, li vuoi rileggere non perché non li hai capiti, ma perché sono talmente ben fatti da meritarselo. Ci sono racconti che, una volta letti, ti devi fermare, smettere di commentare e fare una pausa dalle letture per poterli assimilare, perché accendono qualcosa dentro e hanno un’anima (meno male me ne manca solo uno, ho poco tempo).
Non aggiungo altro.
Letteralmente, da brividi (è un complimento).
VOTO 5

MICHELE – L’OROLOGIAIO
Ah Miché, è oltre i limiti di caratteri consentiti. Non mi piace far lo spione ma in passato molti sono stati eliminati dai giochi per lo stesso motivo, scusami.
Passando al racconto, mi è piaciuto, è abbastanza inquietante, d’altronde batti su uno dei drammi umani di più antica memoria, l’incedere inesorabile del tempo. Bella la personificazione di uomo-macchina e uomo-orologio. Un po’ poco curato nel complesso, svariati errori e alcuni refusi possono essere eliminati ponendo maggiore attenzione. Ricorda inoltre che anche l’occhio vuole la sua parte… parlando in termini contemporanei, nessuno viene invogliato a leggere se vede un mappazzone di caratteri uno dopo l’altro: importanti le pause e gli a capo.
VOTO FUORI GARA (sarebbe stato 3)
"Nessuno può mettermelo nel culo!" urlò Polifemo, brandendo un enorme tronco d'albero
"Ho appena fatto la cacca". Un uomo libero.
Ida Dainese
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Re: Gara 66 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Ida Dainese »

Mastronxo ha scritto:
Occhio ai tempi verbali (c’è un “era” che non c’entra niente) e all’incipit, fondamentale in un mille parole (“con passi lenti… cammino piano” è una ripetizione concettuale).
Quel verbo che non c'entra è nell'uscio che è socchiuso, vero? E "piano" in effetti va tolto. Correggerò per l'ebook, grazie.
Ti ringrazio anche per le belle frasi che seguono. :)

* * * * * * * * * *

@ Fabrizio
Sì, hai interpretato perfettamente, grazie per il commento. :D

* * * * * * * * * *

@ Daniele
Sei sempre gentilissimo. Qui ti sei perfino librato sulla stessa lunghezza d'onda. :smt007

* * * * * * * * * *
Enrico Gallerati
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Re: Gara 66 - Commenti e votazioni

Messaggio da leggere da Enrico Gallerati »

Mastronxo o letto il tuo commento, e devo dire che mi a fatto piacere, anche se proprio quell'h ti è andata di traverso come la peperonata che a ingozzato maldestramente Lodovico prima di mettersi ha letto.
Ultima modifica di Enrico Gallerati il 15/10/2017, 11:24, modificato 2 volte in totale.
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