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Storie di carte

Inviato: 06/12/2018, 17:01
da Ida Dainese
leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

Successe un pomeriggio di fine ottobre, mentre il sole di una bella giornata regalava ancora un piacevole tepore e l’aria sapeva di mosto, di funghi e di foglie secche.
Nella vecchia casa di campagna, sotto al portico, Gino e i suoi tre amici erano impegnati in una partita a carte e, a turno, sbattevano sul tavolo quella buona che raccoglieva punti o lanciavano con un gesto un po’ sprezzante quella che non valeva niente, intervallando esclamazioni e sorsi di vino.
Luca, il nipote di Gino, li guardava affascinato. Era solo un bambino di sette anni ma conosceva le figure delle carte; queste del nonno erano colorate e diverse da quelle del papà, piene di cuoricini rossi e foglioline nere. A lui piacevano le carte del nonno, in particolare il Re di Denari, che aveva la faccia paffuta come un bambino.
Finita la partita, il nonno si era allontanato con gli amici verso il fienile. Luca salì sulla sedia e guardò le carte sul tavolo. Il Re di Denari era lì e lo fissava, senza sorridere.
– Sei triste? – gli chiese il bambino e gli venne un’idea. Prese la carta e la nascose nello zaino, insieme ai libri e ai quaderni che si era portato dai nonni per finire i compiti.
Quella stessa sera, a casa, cercò le carte del papà nell’armadietto sotto la tivù.
– Le Regine delle carte del nonno non sono tanto carine. Qui, invece, ce n’è una che ti piacerà.
Sfogliò le carte da poker finché trovò la Regina di Cuori. Quanto gli piaceva quella figura che aveva perfino la bocca fatta a cuoricino! Sarebbe piaciuta anche al Re di Denari.
Mise le due carte sul suo comodino, appoggiandole alla lampada con le stelle, vicino ai libri di fiabe.
L’intesa tra Denari e Cuori sbocciò fin da subito, pur essendo così diversi, nella carta, nei colori, nelle forme. Si ammirarono, si compresero, gli occhi dell’uno fissi in quelli dell’altra, meravigliati delle proprie esistenze, stupiti per quell’incontro possibile solo al di fuori dei loro mondi.
Lei lo trovò affabile e bello, lui fu affascinato dal suo essere timida ma appassionata. Si innamorarono alla luce delle stelle di una lampada, tra i boschi, le fate e i folletti della copertina di un libro.
Durò solo una notte. Al mattino la mamma di Luca rimise le cose a posto, spiegando che né il papà né il nonno avrebbero potuto giocare se mancava anche solo una carta dal mazzo.
Così, Re di Denari e Regina di Cuori chinarono la testa, accettando la realtà e tornando ai propri regni. Dai nonni, Luca rimise il Re nel mazzo con gli altri, non senza averlo guardato ancora una volta, per vedere se fosse meno triste, dopo quell’avventura.
Il viso del Re di Denari era disegnato e non poteva sorridere né mostrare emozioni, i suoi occhi non potevano inumidirsi di lacrime, la sua bocca non poteva piegarsi in una smorfia.
La sua figura era quella di sempre, inadatta a mostrare il dolore di un addio, la felicità di un amore così intenso, lo strazio per aver dovuto lasciarlo andare.

Commento

Inviato: 06/12/2018, 23:42
da Daniele Missiroli
Fino alla fine ho sperato che il racconto prendesse una piega Fantasy.
E' una storia che parla di innocenza e a chi legge fa ricordare come eravamo.
E pensare che, addirittura, qualche anno fa (non precisiamo quanti), credevamo tutti a Babbo Natale.
Molto dolce. Brava la mamma che non l'ha sgridato (avrei fatto lo stesso).

COMMENTO

Inviato: 06/12/2018, 23:47
da Laura Traverso
Cara Ida, che dire? Il tuo racconto è bellissimo. Avevo già notato i tuoi scritti, che secondo me si distinguono. Questo è delizioso. L'idea delle carte, dell'amore nato tra re e regina, del loro forzato allontanamento, del bimbo che osserva il re prima di rimetterlo tra le altre del mazzo... ebbene il tutto è veramente molto tenero. L'intera trama è coinvolgente e originale. Brava!

Commento

Inviato: 07/12/2018, 10:01
da Tiziano Legati
Bellissimo racconto, molto romantico che apre veramente il cuore, una fiaba con, ahimè, un finale triste.
Un Re che grazie ad un bambino trova la su regina, un amore lungo una sola notte che finisce con il ripristino dei rispettivi mazzi di carte.
Mi ripeto, il racconto è molto bello e scritto magistralmente, brava Ida.

:shock:
Pensiamo anche alla Regina abbandonata così su due piedi e al povero Re, distrutto per l'amore perduto che ritorna dalla sua Regina.
Ah se il bambino avesse guardato la Regina di cuori

Commento

Inviato: 07/12/2018, 10:23
da Draper
Non so se si tratta di pura casualità, ma spesso gli eventi di cui parli costituiscono eventi importanti anche per la mia infanzia, era stato così anche per la gara precedente. Vorrei poter aggiungere qualcosa per segnalarti eventuali difetti, ma non ho trovato neppure un refuso. Scritto con la testa e col cuore, questo racconto è davvero un piccolo gioiello. Complimenti.

Re: Storie di carte

Inviato: 07/12/2018, 11:53
da Ida Dainese
Cari Daniele, Laura T, Tiziano e Draper,
grazie per questi bei commenti!

Commento

Inviato: 09/12/2018, 17:57
da Laura Ruggeri
Ida complimenti per la bella favola che hai scritto. Una splendida storia di un incontro impossibile tra personaggi delle carte che solo la fantasia di un bambino o di una brava scrittrice può dipingere con la spontaneità della poesia.
Mi consola pensare che ogni incontro, seppur breve, tra anime simili può dare un senso a un’intera esistenza, sia essa quella di un re, di una regina o di una persona qualsiasi.

Re: Storie di carte

Inviato: 10/12/2018, 0:31
da Ida Dainese
Grazie, Laura R. Bel pensiero!

Commento

Inviato: 11/12/2018, 17:06
da Liliana Tuozzo
Una storia molto delicata , quasi una fiaba che ben si addentra nel clima natalizio di questo periodo. La naturale inventiva e spontaneità dei bambini e una storia d'amore impossibile, come tante che però riesce a scaldare il cuore. Bella storia.

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Inviato: 13/12/2018, 10:07
da Fausto Scatoli
simpatica e piacevole fiaba dei nostri tempi. ben scritta, senza refusi o errori, lascia una certa dose di nostalgia facendo riaffiorare ricordi di quando ero piccolo.
anch'io guardavo il nonno giocare, ma non mi sono mai chiesto nulla dei personaggi delle carte.
un buon lavoro che si legge davvero volentieri.

COMMENTO

Inviato: 15/12/2018, 6:23
da Nunzio Campanelli
Una storia affascinante, raccontata con garbo e maestria. La prima parte, dove parli della partita a carte, mi ha fortemente coinvolto. Mi rivedo nel bimbo protagonista del racconto, quando piccolino assistevo alle interminabili partite a carte alle quali partecipava, a volte, anche mio nonno. Un particolare di natura tecnica: dalle mie parti il re di denari viene anche chiamato "Re bello". Anche da voi?

Storie di carte

Inviato: 15/12/2018, 10:47
da Ida Dainese
Nunzio Campanelli ha scritto: 15/12/2018, 6:23 ... dalle mie parti il re di denari viene anche chiamato "Re bello". Anche da voi?
Sì, "el re beo", quando si gioca a "scòa" perché vale il massimo dei punti. Poi a volte continuano a chiamarlo così anche a "briscoea". Comunque, agli occhi dei non giocatori, è quello col viso disegnato più giovane, paffuto, boccoloso e inoltre è pieno di "schei". :lol:
Grazie per le tue lusinghiere parole.

Re: Storie di carte

Inviato: 15/12/2018, 10:49
da Ida Dainese
Ringrazio anche Liliana e Fausto per i bei commenti. Ciao!

Commento

Inviato: 19/12/2018, 16:08
da F. T. Leo
Ciao, Ida. Il racconto è bellissimo, scritto bene, come tuo solito, molto originale, nel contempo elegante e fiabesco: la lettura pare farti gradatamente calare in una sorta di sogno (soprattutto nella parte dell’innamoramento del Re e della Regina, del loro coatto allontanamento, della tristezza che si respira nel finale ma che comunque non è possibile evincere dal viso “senza emozioni” del Re di Denari); in più, anche in questa tua breve opera si riesce a trovare sempre una sensibilità sia nello stile della narrazione sia nel contenuto e nell’esposizione stessa del racconto che è davvero un qualcosa da “invidiare” molto.
Nelle atmosfere, il racconto potrebbe ricordare, o almeno a me lo ricorda, soprattutto nell’espediente delle carte, quei vecchi cartoni animati giapponesi che anche il più “profano” di noi ha visto almeno una volta da bambino.
A me è piaciuto molto, ma non so quanto questo possa contare, essendo io un estimatore delle tue opere a prescindere da ogni cosa.

P.S. Ne approfitto per fare gli auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutti: a te, al grande administrator Massimo, a coloro che collaborano, anche soltanto silenziosamente, alla riuscita dei progetti di questo meraviglioso portale e a tutti gli iscritti.

Re: Commento

Inviato: 19/12/2018, 20:50
da Massimo Baglione
F. T. Leo ha scritto: 19/12/2018, 16:08P.S. Ne approfitto per fare gli auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutti: a te, al grande administrator Massimo, a coloro che collaborano, anche soltanto silenziosamente, alla riuscita dei progetti di questo meraviglioso portale e a tutti gli iscritti.
Ricambio gli auguri e li giro volentieri a tutti voi :-)

Storie di carte

Inviato: 19/12/2018, 23:19
da Ida Dainese
F. T. Leo ha scritto: 19/12/2018, 16:08 A me è piaciuto molto...
Perbacco, grazie! Le tue parole mi fanno molto felice, ti ringrazio per la stima. Il tuo commento è sensibile e profondo, hai colto ogni dettaglio, mi hai restituito con la tua lettura l'emozione che io ho provato scrivendo.
Ricambio con piacere i tuoi auguri e arrivederci qui, tra queste pagine. Buone Feste!

Commento

Inviato: 20/12/2018, 18:48
da Roberto Bonfanti
Racconto molto poetico, un amore fantastico che dura solo una notte, visto che si tratta di carte è quasi una rappresentazione del detto “ogni bel gioco dura poco”.
Scavando più a fondo trovo anche una metafora sull’accettazione delle differenze: Il Re e la Regina provengono da mazzi diversi ma questo non impedisce loro di trovare un’intesa. Peccato che al mattino ognuno debba tornare al proprio ineluttabile destino.
Ida ci sa fare con le parole.

Commento

Inviato: 21/12/2018, 9:25
da Isabella Galeotti
Ho letto il titolo e mi ero già fatta un'idea. Cara Ida scrivi divinamente e pensavo raccontassi una storia di carta, cioè quella per scrivere. Invece già dalla seconda riga ho capito che intendevi quelle da gioco. Idea geniale. Ho visto questo bimbo che osservava il nonno giocare briscola e appena lui si assenta il ragazzino prende quella più bella, ma on la faccia triste. Prende il Re. Perchè gli è venuta un ispirazione. Con tutta l'innocenza che bisognerebbe avere a quell'età, la nasconde e la porta a casa, e gli fa conoscere la regina di un altro regno, di un altro mondo. La Regina di cuori del mondo del poker, e per una notte, i due fluttuano tra nubi rosate, e cuori infuocati dalla passione. Poi al mattino, la mamma rimette ogni personaggio nel proprio regno, spezzando l'incantesimo e la passione. Questo racconto l'ho letto due volte, perchè mi è piaciuto moltissimo.
Anch'io, guardavo con interesse mio nonno giocare a briscola, con i bastoni e gli ori,e mia mamma giocare a ramino, ma mai, mi sarebbe venuto in mente di avvicinare i due mondi. Quello contadino semplice e schietto come un bicchiere vino, e quello furbo, e calcolatore come quello del poker. Vabbe, ma questa è un idea da grandi trasferita nel mondo dei piccoli.

Re: Storie di carte

Inviato: 21/12/2018, 16:49
da Ida Dainese
@ Roberto
Grazie per la tua stima! Ottima la tua nota sull'accettazione delle differenze. :smt006

@ Isabella
Ciao! Ti ringrazio per il bel commento. Hai ragione, siamo adulti, ma tenere la porta aperta verso il mondo dei bambini è sempre una ricchezza.