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Tutti i vecchi del mondo

Inviato: 07/01/2019, 14:58
da Francesca Facoetti
leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

Nella chiesa dove vado io c’è un vecchietto che poverino trascina la gambetta, è sempre solo e mi fa un po’ pena per cui ho preso l’abitudine a salutarlo: “buongiorno” gli dico quando lo vedo, e gli sorrido anche, per dargli un po’ di gioia nella sua triste situazione.
E’ un vecchietto solo e malaticcio e io penso che alla sua età e in quella condizione, la vita sia particolarmente triste.
Il giorno di natale il vecchietto ha pensato di farmi un bel regalo, quando l’ho rincontrato alla messa della mattina mi si è avvicinato claudicante, poi con voce tutto squillante mi dice:
“Ciao, ti vedo sempre a messa, io mi chiamo Walter!”
“Salve” ho risposto, e intanto pensavo: ma non ci davamo del lei?
“Sei fidanzata?” prosegue il vecchietto, e la mia mente annebbiata pensa:
a) Non sono fatti suoi
b) vecchiaccio come osi anche solo domandarmelo?
Ma siccome la tempistica non è il mio forte, mi ritrovo a ripetermi:
Francesca non pensare male, vuole essere solo gentile.
E allora rispondo che si, sono libera di stato civile.
E lui, il vecchiaccio claudicante mi pare che zoppichi un po’ meno, mentre mi dice:
“Vuoi metterti con me?”
Io rimango allibita, mi viene una faccia come da fumetto mentre rispondo:
“ma io sono giovane!”
E quello, veloce nel ribattere e evidentemente meno ingenuo di me, dice:
“anche io, ho cinquantunanni!”
Al che la mia mente si affolla di mille idee, la prima in questione è il vecchiaccio nudo nei pressi miei, il che mi provoca un certo ribrezzo.
Poi mi metto a pensare alla sua pelle cascante di vecchiaccio, piena di rughe… e beh se un cinquantenne possiede quella pelle, forse è il caso che inizi ad uscire con le donne settantenni.
Ma ancora non ho realizzato la sua perversione, e allora rispondo divagando che il giorno prima mi son confessata da don Luciano.
E il vecchio: “è un mio amico, ma ogni tanto risponde male.”
“Allora ti vuoi mettere con me?” Incalza il vecchietto.
“No!” esclamo vigorosamente, poi mi giro e me ne vado.
Prova a seguirmi, vecchiaccio, con quella gamba devastata.
Il giorno dopo incontro don Luciano, e lo informo sui fatti: “don ho incontrato un suo amico!”
Il prete è più veloce di me nel rispondere: “quello non è un mio amico… e attenta alle persone che dicono: ‘io sono amico di don Luciano’ per fare i loro comodi!”
“Ma ha cinquantunanni?” domando io.
E la risposta conferma quello che temevo, tali rughe sono tipiche di un ottantenne.
Un paio di giorni dopo vado a fare una passeggiata in centro, un’ombra mi passa accanto e la fisso: è il vecchiaccio che mi sta bene alla larga, adesso.
Al solo vederlo provo il desiderio di riempirlo di calci, per avermi preso in giro e per essersi permesso di guardare una della mia età.
Dentro di me l’astio si mischia alla rabbia pensando al Bossetti che ha puntato Yara proprio a messa.
Penso che forse dovrei confessare la rabbia che provo, e il desiderio di fare del male a tali vecchietti e al Bossetti.
Il giorno dopo a fine messa mi avvicino al prete: “don, ieri in centro ho rivisto il vecchiaccio!”
“Amò? –ribatte lui- Tienlo su di dosso!”
Un paio di vecchietti rimasti in chiesa guardano allibiti me e il prete.
“Ascolti don… -proseguo- ho provato desiderio di prenderlo a calci, è il caso che mi confesso?”
“No, no, daglieli direttamente!”
Esclama il prete mentre mette via il corpo di Cristo.
Faccio il segno della croce, poi tutta felice esco dalla chiesa.
Aspetta che ti ribecco, vecchiaccio.

Messaggio

Inviato: 07/01/2019, 15:33
da Ida Dainese
Ciao Francesca, ben tornata! Hai dimenticato di mettere il sondaggio per i voti, ma vedrai che Massimo sistemerà tutto.

Re: Tutti i vecchi del mondo

Inviato: 07/01/2019, 20:00
da Massimo Baglione
Ok, fatto. Spostato anche nella sezione giusta.
Buon lavoro! :-)

Commento

Inviato: 10/01/2019, 13:08
da Draper
Ne ho apprezzato il tono umoristico, ma in tutta sincerità questo racconto non l'ho capito del tutto, come non mi sono chiare alcune battute (il prete che risponde "Amò", ad esempio) e il senso finale, il punto, della storia. Il punto di vista però mi sembra ben costruito, così come il ritmo, ma ho percepito un astio di fondo che non riesco davvero a interpretare.

Commento

Inviato: 10/01/2019, 19:30
da Laura Traverso
Non mi è facile commentare questo racconto. Trovo ci sia confusione e generalizzazione in questo scritto. Vero è che esitono anziani libidinosi e disgustosi come ben descrivi nel tuo racconto ma, mi pare che nella storia ci sia l'intenzione di estendere il negativo a tutta la categoria (come anche il titolo fa intendere). Penso che avrai voluto evidenziare a quanto sovente ci si sbaglia con le persone: dal dolce vecchietto che credevi fosse e a cui volevi regalare un sorriso e un po' di gioia, ad un orco impostore. Non saprei... forse non lo ho capito bene.

Commento

Inviato: 10/01/2019, 21:14
da Laura Ruggeri
Sarebbe anche carino il racconto come idea di partenza: il flusso di pensieri che si scatenano nella giovane importunata dal vecchio depravato.Purtroppo ci si perde in un mare di refusi.
Il riferimento alla piccola Yara e al suo assassino non mi è piaciuta: ci sta come scorcio di vita in un dialogo interiore. Caratterizza meglio il modo di ragionare della protagonista. Affiancare un fatto reale di cronaca nera però al risentimento per la molestia dell'anziano è secondo me una forzatura.
Il prete che invita la ragazza a prendere a calci il cattivo l'ho capito (mi diverte l'idea che il prete abbia dato cosi quasi il permesso alla parrocchiana di difendersi con la violenza), l'espressione “Tienlo su di dosso!”, non so cosa significhi.

Re: Tutti i vecchi del mondo

Inviato: 11/01/2019, 14:42
da Francesca Facoetti
grazie Massimo Baglione per lo spostamaneto

Re: Tutti i vecchi del mondo

Inviato: 11/01/2019, 14:46
da Francesca Facoetti
Massimo Baglione ha scritto: 07/01/2019, 20:00 Ok, fatto. Spostato anche nella sezione giusta.
Buon lavoro! :-)
grazie

Re:Tutti i vecchi del mondo

Inviato: 11/01/2019, 16:35
da Francesca Facoetti
Colosio Giacomo ha scritto: 11/01/2019, 15:54 Che dire di un racconto del genere, più che pessimo? Il contenuto è davvero brutto, insignificante, narrato alla "bergamasca", tipo un tanto al quintale. Ci sono poi riferimenti reali che riguardano un fatto pietoso che sinceramente avrei evitato. La forma poi credo che non supererebbe nemmeno un esame per segretaria d'azienda. l'uso delle virgole è pessimo, a volte addirittura errato. Se vuoi ne parliamo, sono un esperto in materia, ma non da oggi, da almeno 50 anni. Ti chiedo solo: conosci l'uso del punto e virgola? Per quanto riguarda il voto, il mio è 1, non mi è piaciuto affatto, come a tutti gli altri, tranne un benefattore che ti ha dato 2.
Ho apprezzato la tua sincerità nel commento fatto al mio racconto( che non hai capito) e allora sono stato sincero anch'io, anche se il racconto tuo invece io l'ho capito benissimo, purtroppo. Ho 72 anni e mi sono anche un po' offeso per come hai trattato l'argomento anziani.
vedi Colosio io apprezzo la tua sincerità (espressa spero senza astio), se non ti è piaciuto il mio racconto (e non per ripicche), evviva la sincerità e anche se sei molto crudo. Sai che gli scrittori famosi possono saltare la punteggiatura? io non sono chissà chi, ma nel mio piccolo ho vinto 181 pubblicazioni e 4 libri, per cui mi piace saltellare la punteggiatura; il mio prete scrittore dice che la scrittura deve essere semplice per arrivare a tutti; io la penso come lui

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Inviato: 17/01/2019, 14:46
da Gabriele Ludovici
Commento questo racconto su due livelli.

Il primo è il contenuto: non ti conosco e non so cosa ti porti a considerare tutti gli anziani in maniera così negativa. Forse esperienze personali, non lo so e di certo non devi dare una spiegazione. In ogni caso, nel testo emerge un reale astio verso gli uomini di una certa età. Parto dal presupposto che ti sia capitato qualcosa di spiacevole a riguardo (se mi sbaglio perdona) e penso che tu abbia voluto tirarlo fuori in questo racconto, un po' per sfogo. Ci sta, anche se non condivido la generalizzazione ;)

Il secondo è la forma: la semplicità nella scrittura va bene, ma ci sono degli errori di battitura che si possono risolvere rileggendo con più attenzione.

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Inviato: 19/01/2019, 18:50
da Daniele Missiroli
Idea: Poco originale, ma poteva funzionare se prendeva una strada insolita.
Trama: Una ragazza vorrebbe comportarsi educatamente con gentilezza, ma scopre che una persona non lo merita.
Personaggi: La ragazza ha una strana inversione di atteggiamento che confonde le idee. Anche il prete non sembra particolarmente calato nel suo ruolo.
Argomento: Convenzionale.
Lettura: Un po' difficoltosa; sembra scritto con il cellulare. Ogni dialogo deve iniziare con la maiuscola.
Grammatica e Sintassi: Ne riporto qualcuno. -> Vecchiaccio ripetuto troppe volte.
l’abitudine a salutarlo: “buongiorno” - l’abitudine di salutarlo: “Buongiorno”
alla sua età, e in quella condizione, la vita sia...
a) Non sono fatti suoi
b) Vecchiaccio come osa anche solo...
se in a) dici "suoi" in b) devi dire "osa"
E lui, il vecchiaccio claudicante, mi pare che zoppichi...
“Ma io sono giovane!”
ed evidentemente
inizi a uscire
“Allora, ti vuoi...
incontro don Luciano e lo informo
e attennta alle - e attenta alle
il giorno dopo, a fine messa, mi avvicino al prete:
“Amò? –ribatte lui- Tienlo su di dosso!” - Non ho capito il senso di questa frase - forse è in dialetto?
è il caso che mi confesso?” - è il caso che mi confessi?”
Esclama il prete, mentre mette via...
Giudizio: Occorre una fase di editing e una maggior coerenza nella psicologia dei personaggi.

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Inviato: 20/01/2019, 11:08
da Ida Dainese
Un racconto che non è riuscito molto bene, come se l'autrice volesse sfogarsi confidandoci una brutta esperienza del passato, assegnando anche il suo nome alla protagonista, e non fosse in grado di elaborare con più serenità. La forma non è curata e la narrazione scorre con difficoltà, senza purtroppo suscitare nel lettore un po' di empatia verso le figure descritte.

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Inviato: 23/01/2019, 22:27
da Roberto Bonfanti
Diciamo che il racconto andrebbe rivisto, nella sintassi, nella grammatica e nella punteggiatura, questo per quanto riguarda la forma.
Nella sostanza trovo che l’intento di rendere ironico l’approccio del vecchio alla ragazza non sia ben riuscito.
L’atteggiamento di lei passa dalla compassione, quasi dalla simpatia per Walter, a una reazione rancorosa senza che ci siano delle reali motivazioni; in fondo non si tratta di molestie ma di avances goffe e patetiche.
La generalizzazione anziani=perversi è del tutto pretestuosa.
Il riferimento ai fatti di cronaca stona con il contenuto, cioè non mi sembrano proprio eventi paragonabili.
Purtroppo per questo il mio giudizio è negativo, spero di leggere prossimamente un tuo racconto più curato e strutturato.

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Inviato: 29/01/2019, 10:08
da Isabella Galeotti
Mi ero persa questo racconto. Sono arrivata fino in fondo con molta fatica. Nel leggerlo ho trovato ostilità, un po di cattiveria e tanta trascuratezza nella scrittura. Io non sono un mago a scrive, anzi, ma questo brano mi è parso uno sfogo, come una pagina di un diario strappata e buttata sul web, così, senza dare peso a nulla.

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Inviato: 30/01/2019, 18:40
da Angelo Ciola
Si può apprezzare magari solo l'idea di fondo ma il racconto non mi è piaciuto molto, dialoghi poco convincenti e generalizzazioni. Forse si poteva trovare qualche motivazione in più per prendere a calci quel patetico vecchietto.

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Inviato: 31/01/2019, 17:44
da Carol Bi
Purtroppo sono d' accordo su tutto con gli altri, anche se credo tu abbia scritto con una certa rabbia per un' esperienza negativa che hai vissuto in prima persona. È capitato anche a me di trovarmi in una situazione del genere, ma continuo comunque ad avere una gran stima per la categoria "anziani", che trovo molto interessante perché ricchi di contenuti, esperienza, storia e saggezza. I depravati poi li trovi in ogni categoria, giovani, mezza età, vecchi. La mancanza di rispetto non ha età.

commento

Inviato: 04/02/2019, 19:16
da Stefano Giraldi Ceneda
Cara Francesca, avrei evitato di nominare soggetti balzati sulle prime pagine della cronaca nera e divenuti tristemente celebri, anche se con ruoli opposti. Avresti le carte in regola per valorizzare la tua prosa che, secondo me, è come appannata in un racconto – scusa la schiettezza – fiacco. Quando le storie nascono da intuizioni che non risultano folgoranti, è necessario che le parole compensino con le loro potenzialità. Parola è fantasia, è immaginazione, è sogno: è realizzare l’impossibile. Non stancarti mai di sperimentare.

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Inviato: 09/02/2019, 18:03
da Fausto Scatoli
mi spiace, ma devo dare un giudizio negativo.
non so se sia stato scritto in fretta, magari all'ultimo minuto, però ci sono troppi errori e refusi.
allo stesso modo, non è molto piacevole l'argomento di cui parla. meglio, potrebbe anche esserlo, piacevole, se solo ci fossero meno astio e rabbia nelle frasi che ho letto.
alla prossima

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Inviato: 13/02/2019, 23:25
da Teseo Tesei
Non mi è piaciuto.
Credo sia responsabilità di ogni scrittore utilizzare le parole come carezze per le Anime che leggono. A volte possono essere utilizzate pure come schiaffi allo scopo di risvegliare qualche Anima sopita. Tuttavia quando questo accade, a mio vedere è sempre bene spiegarne le ragioni. Indicarne degli spunti che possano indurre riflessione, allo scopo di consentire il risveglio di quelle stesse Anime dormiglione.
Non condivido comunque l'uso di una via privilegiata, come lo è la scrittura, per raggiungere l'Anima dei lettori allo scopo di veicolare odio o sentimenti negativi, fini a se stessi. Credo possiamo descrivere, raccontare e disquisire nel dettaglio su situazioni di estrema violenza, tragicità ove i sentimenti negativi la fan da padrone veicolando comunque un messaggio positivo. Mi spiace sinceramente essere duro in questo giudizio, ma purtroppo molto spesso è proprio dalle parole che cominciano i peggiori conflitti in giro per il mondo, generando mostri e situazioni indegne della reale natura umana.

Non avertene a male Francesca, mi raccomando.
E' l'azione che non condivido.
Sono convinto saprai riflettere su queste parole.
Tutti a questo mondo sbagliamo.
Tutti a questo mondo possiamo rimediare ai nostri errori.
Tutti dobbiamo intervenire indicando e riconoscendo, quando del caso, eventuali comportamenti sbagliati.

A rileggerci presto e ricorda che il detto:
Fidàss de tücc’ l’è na bèla roba, ma fidàss de nigün l’è amò mèi.
(Fidarsi di tutti è una bella cosa, ma non fidarsi di nessuno è ancora meglio).

Essendo sicuramente adatto come chiosa al tuo racconto, sempre dal mio punto di vista, non veicola certamente, neppure questo, un messaggio positivo. :-D
Sono certo che la prossima volta saprai stupirci. :smt006

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Inviato: 03/03/2019, 23:52
da Marco Daniele
E' un racconto che mi divide. Da un lato, ho apprezzato molto l'andamento della narrazione: si parte da un'iniziale commiserazione per il vecchietto malandato e malaticcio e si finisce per provare fastidio, se non astio, per il suo comportamento. Dall'altro, mi lascia perplesso la scelta di quel titolo, "Tutti i vecchi del mondo"... si vuol forse sottintendere che raggiungere la terza età significhi tramutarsi in molestatori seriali, se non qualcosa di peggiore. Non ho neanche capito perché infilare così, un po' a forza e un po' per mero dovere di cronaca, l'accenno al caso Yara e a Bossetti. Se si voleva realizzare un pezzo sul tema (tristemente sempre di attualità) delle molestie lo si poteva certamente fare in maniera differenze.
Veniamo alla forma: è poco curata. Sicuramente hai scritto di getto o non hai riletto, perché ci sono refusi che si sarebbero potuti facilmente evitare. Ad esempio, in alcuni punti introduci il discorso diretto con le virgolette " ma poi lo chiudi col trattino -, mentre invece dovresti scegliere tra una delle due soluzioni, non entrambe. Oppure scrivi "cinquantun'anni" senza apostrofo e tutto attaccato, che fa molto "effetto parlato" ma a livello scritto è scorretto. Sono piccolezze estetiche, che non hanno inficiato più di tanto il ritmo della lettura piuttosto scorrevole; ma se esistono delle regole grammaticali vanno rispettate, no?

Re: Tutti i vecchi del mondo

Inviato: 12/03/2019, 11:50
da Namio Intile
Beh, vuole essere un racconto umoristico, è chiaro, ma a mio parere la verve iniziale si perde per strada. Si ritrova parzialmente solo nel finale, con la battuta azzeccata della protagonista.
Da limare.

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Inviato: 14/03/2019, 22:44
da Fabrizio Bonati
Francesca scusami, ma proprio non riesco ad apprezzare il racconto. IL fatto che lei ingenuamente dia confidenza all'anziano che le fa pena, è apprezzabile, non tutti lo farebbero. Ma il resto, trasuda pregiudizio nei confronti degli anziani. Che non deve essere necessariamente un tuo pregiudizio, ma l'idea che passa è questa. Inoltre avrei evitato di tirare in ballo la storia di Yara, e del Bossetti. Tra l'altro giuridicamente è il solito pasticcio all'italiana. Forse qualche virgola in più, male non avrebbe fatto.