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Sei pronto per il cambiamento?

Inviato: 22/03/2019, 21:48
da Roberto Bonfanti
leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

Quando arrivo alla macchina noto che c’è qualcosa sotto il tergicristallo. Non è una multa, è un volantino pubblicitario. Lo prendo e sto per appallottolarlo e gettarlo nel cestino, ma una scritta azzurra attira la mia attenzione: “Sei pronto per il cambiamento?” Più sotto, un titoletto in nero: “Migliora la tua vita in pochi semplici passi”; c’è l’immagine di una mano aperta e del testo sovrapposto. Salgo in auto e lo appoggio sul sedile del passeggero, poi parto. Il primo semaforo che incontro è rosso, così raccolgo il volantino e lo leggo.
“Trova dentro di te le energie per cambiare la tua vita. Quante volte ti capita di sentirti insoddisfatto del tuo lavoro, delle tue relazioni sociali, del poco tempo che riesci a dedicare a te stesso? Spesso ritieni che tutto questo sia immutabile e ne dai la colpa a fattori esterni, ma è un atteggiamento sbagliato. La prima cosa da fare è accettare che solo tu sei l’artefice del tuo destino. Non c’è bisogno di mutare radicalmente stile e abitudini di vita, basta concentrarsi su azioni e gesti ripetitivi che presi nel loro complesso ti impediscono di realizzare completamente i tuoi desideri. Prova a cambiare la routine quotidiana e in breve tempo svilupperai la capacità di dedicarti alle cose veramente importanti. Il cambiamento non è un salto nel vuoto, il cambiamento è un lungo percorso fatto di piccoli passi.”
Il clacson dell’auto che mi segue mi distoglie dalla lettura, alzo gli occhi e vedo che il semaforo è verde. Faccio un cenno di scusa con la mano e parto.

Sono un tipo abitudinario, seguo rituali precisi. La sera, prima di dormire, di solito leggo sempre un po’, poi spengo la luce e mi giro sul fianco destro. Ma ultimamente il mio sonno è popolato di sogni bizzarri, talvolta di incubi. Forse è perché sbaglio posizione nel letto.
“Il cambiamento non è un salto nel vuoto, il cambiamento è un lungo percorso fatto di piccoli passi.”
Stasera faccio uno di quei piccoli passi. Spengo la luce e mi giro sul fianco sinistro.
Ma il sonno tarda a venire, mi ritrovo lentamente a scivolare dentro una dimensione a metà strada fra la veglia e l’incoscienza. È come quando si sogna e sappiamo di sognare, ma non riusciamo a esserne del tutto convinti, per cui ci rimane il dubbio che quella sia la realtà.
Sono al buio, nel mio letto, coricato sul fianco sinistro, con le ginocchia leggermente piegate, non nella classica posizione fetale, ma in una che le assomiglia, solo un poco più distesa. I lievi rumori tipici di ogni abitazione sono amplificati dall’oscurità, ma mi sembra che stasera abbiano un tono e un’intensità diversi dal solito. Quel fruscio è, probabilmente, l’acqua che scorre in un tubo, ma assomiglia anche a un rumore di trascinamento, di qualcosa che viene spostata. Chi può essere a spostare qualcosa in casa mia, di notte, mentre sono a letto e dormo, o almeno dovrei? Può darsi che ci sia un intruso, che sia entrato forzando una finestra? E per fare cosa, rubare? Ma forse non è un ladro, magari è venuto per fare altro…
E se il cambiamento avvenisse tramite agenti che operano nell’oscurità, all’insaputa di tutti? Inizio a fantasticare su un’organizzazione segreta che ha mandato i propri uomini a modificare la disposizione dei mobili e delle suppellettili di casa mia. In maniera del tutto arbitraria questi agenti del cambiamento, silenziosi e vestiti di nero come guerrieri ninja, spostano di pochi centimetri il tavolo della cucina, il mobiletto in bagno e la libreria del soggiorno, prendono un oggetto e lo scambiano di posto con un altro. Un’inquietudine crescente mi induce a immaginare i possibili scenari derivanti da queste azioni: il telecomando non più a portata di mano accanto al divano, la bottiglia di birra nascosta dietro un cesto di lattuga in frigo e addio all’automatismo di una serata davanti alla tv. E questo sarà solo l’inizio, chissà quante altre vecchie abitudini sostituirò con delle nuove, credendo di farlo per libero arbitrio, per normale usura delle consuetudini, senza sapere che invece dipende tutto dalla volontà di qualcun altro, di qualcuno che, per giunta, si fa beffe di me, invitandomi a prendere in mano la mia esistenza con un volantino dalla grafica scadente. Domani non mi accorgerò di queste lievi modifiche, marginali, certo, ma il cambiamento avrà messo il primo seme e il germoglio che spunterà scatenerà un processo inarrestabile, un effetto domino su tutti gli eventi futuri della mia vita.
In preda all’ansia accendo la luce dell’abat jour, mi alzo dal letto e faccio un giro del mio appartamento, esploro accuratamente ogni stanza. Non trovo nessun uomo col passamontagna, non ci sono segni evidenti di oggetti fuori posto. Forse ho dormito e sognato senza accorgermene, o forse stasera sono solo più paranoico del solito. Per sicurezza, prima di tornare a letto, prendo un rotolo di nastro adesivo di carta, strappo alcuni pezzetti e segno sul pavimento la posizione esatta delle zampe del tavolo della cucina. Scatto decine di fotografie con lo smartphone, immortalando ogni dettaglio della mia abitazione. Poi torno a distendermi e spengo la luce. Ma questa volta mi giro sul solito fianco destro.
Meglio essere prudenti, stanotte non mi sembra il momento giusto per dare inizio al cambiamento.

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Inviato: 24/03/2019, 11:02
da Isabella Galeotti
Come sempre scritto divinamente. Il cambiamento, lo ritengo un fatto quotidiano. Ogni giorno bisogna fare qualche cosa di diverso. Il nostro cervello adora le abitudini e si assopisce. Quindi dobbiamo stimolarlo con nuove e impreviste azioni. Ad esempio strada nuova, se sei destro usare la sinistra, e via così. In questa maniera aiuti il cervello a rimanere attivo e a non sedersi sul divano con una bottiglia di birra. Il racconto parte da un volantino, e il protagonista poi fantastica sul cosa significa "cambiamento". Lo sviluppo è calzante e cattura l'attenzione del lettore fino al termine del brano. La parte che mi è piaciuta maggiormente sono due. Quando legge con il semaforo rosso...chi non lo fa???? e poi quando prende l'adesivo e lo pone a terra....bellissima immagine.

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Inviato: 24/03/2019, 17:08
da Draper
Ciao, Roberto. Questo racconto nuovo è abbastanza ansiogeno, e pur non scendendo nel dettaglio, ma limitandosi a una brevissima ipotesi del protagonista, lascia con molte più domande che risposte, in un'infinita catena di "e se, e se, e se". L'ho apprezzato molto, soprattutto perché - a livello di sensazioni, non di trama - mi ha ricordato molto un racconto breve di Stephen King intitolato "Il dito". Alla prossima!

P.S.

Verso la fine del racconto c'è un refuso, "accento" invece di "accendo" la luce :-D

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Inviato: 24/03/2019, 19:14
da Marco Daniele
Racconto davvero gustoso da leggere, comico-grottesco nella descrizione delle paranoie del protagonista ma non per questo incapace di riflessioni più serie.
In questo caso specifiso si riflette sull'illusorietà (o sull'illusione dell'illusorietà) del libero arbitrio. Ci crediamo fabri fortunae nostrae e invece potremmo essere semplici marionette manovrate da gente nell'ombra, come del resto succede continuamente coi mass media e la pubblicità... o viceversa, pensare di non essere padroni del nostro destino potrebbe essere una scelta di comodo per non dover prendere davvero decisioni, una facile scappatoia per la nostra coscienza.

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Inviato: 24/03/2019, 22:39
da Laura Traverso
Il racconto è fluido, ben scritto e contiene un messaggio non da poco. Intanto invita a riflettere su quanto, in realtà, la maggior parte della gente vada avanti ricalcando le proprie abitudini e sia poco incline al cambiamento. Il protagonista della storia, poi, di abitudini vive, anche se, stimolato dal volantino, riflette e prova a cambiare. Mi è piaciuta particolarmente la descrizione del momento precedente al sonno: qui, l'abitudinario, ha la necessità di una posizione precisa per potersi abbandonare tra le braccia di Morfeo. Bravo Roberto, il racconto è originale e non banale.

Re: Sei pronto per il cambiamento?

Inviato: 24/03/2019, 23:58
da Roberto Bonfanti
Grazie per il commento Isabella, troppo buona!

Re: Sei pronto per il cambiamento?

Inviato: 25/03/2019, 0:01
da Roberto Bonfanti
Ciao Draper, ti ringrazio per la segnalazione (i refusi, maledetti!) e per il tuo apprezzamento. Il racconto di King non lo conosco, lo vado a cercare.

Re: Sei pronto per il cambiamento?

Inviato: 25/03/2019, 0:04
da Roberto Bonfanti
Grazie Marco, mi piace molto la tua analisi centrata sull'illusione del libero arbitrio.

Re: Sei pronto per il cambiamento?

Inviato: 25/03/2019, 0:11
da Roberto Bonfanti
Ciao Laura, ti sono davvero grato per il tuo bel commento. Hai ragione, le abitudini sono dure a morire!

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Inviato: 27/03/2019, 11:06
da Namio Intile
Mi è piaciuto. Più che un racconto umoristico l'autore punta tutto sull'ironia con una certa maestria. Tema centrale del racconto è la lunga dissertazione contenuta nel volantino. La mia impressione è che sia tratta da un qualche testo di mental coaching. L'argomento è trattato con la dovuta ironia fino all'epilogo finale, davvero molto spassoso.

Per conto mio non sono un fautore del cambiamento per sé e non lo ritengo un valore in quanto tale. La reiterazione di azioni e comportamenti, la routine, offrono in realtà innumerevoli vantaggi e rappresentano il modo normale con cui apprendiamo, amiamo, viviamo tranquilli.
A presto

Re: Sei pronto per il cambiamento?

Inviato: 27/03/2019, 20:23
da Roberto Bonfanti
Grazie Namio, il testo del volantino è un collage di frasi fatte tipiche dei corsi motivazionali.
Per quanto riguarda il cambiamento ritengo che sia la conseguenza di necessità, autoimporselo non funziona.

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Inviato: 29/03/2019, 23:30
da Trevigiana
Punti di forza del racconto: sviluppo dell'intreccio, vocabolario, inserimenti filosofici.
Punti deboli: uno soltanto, il tempo della narrazione, che, nella seconda metà, si dilata in descrizioni troppo particolareggiate. Refusi trascurabili.

Re: Sei pronto per il cambiamento?

Inviato: 31/03/2019, 22:46
da Roberto Bonfanti
Ti ringrazio per il commento, Trevigiana, dal quale traggo un bilancio comunque positivo, considerando i pro e i contro. Probabilmente hai ragione riguardo alle minuziose descrizioni della seconda parte, fanno parte del mio tentativo di rendere evidente la psicologia del personaggio. Nella palestra di queste gare mi piace sperimentare forme narrative diverse dallo stile in cui mi trovo più a mio agio, di solito prediligo i dialoghi, qui praticamenti assenti, se si escude quello interiore del protagonista.

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Inviato: 03/04/2019, 19:41
da Fausto Scatoli
simpatico e piacevole, tuttavia non mi ha trascinato.
scritto benissimo, praticamente senza refusi, descrive una situazione in cui molti, se non tutti, si possono rispecchiare.
pure io mi ci sono visto, a dire la verità, e ho anche provato il cambiamento, ma non è questo il luogo.
tornando alla storia, forse mi ha trasmesso troppa arrendevolezza, magari è questo il motivo per cui non mi ha preso del tutto.
in ogni caso il giudizio è positivo.
alla prossima

Re: Sei pronto per il cambiamento?

Inviato: 05/04/2019, 20:17
da Roberto Bonfanti
Ti ringrazio per il commento, Fausto.
Sull'arrendevolezza del protagonista hai ragione, diciamo che l'ho usata per metaforizzare quanto sia difficile cambiare abitudini e stile di vita.

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Inviato: 10/04/2019, 18:33
da Angelo Ciola
Bel racconto, scritto molto bene e dal soggetto interessante. Soprattutto nel lavoro siamo ormai tutti tempestati e coinvolti in corsi motivazionali per fronteggiare il cambiamento (magari ci fosse da parte della aziende lo stesso impegno nel garantire ai propri dipendenti una vita meno stressante e un budget meno collegato ai risultati...). Comunque in questo racconto il tema è stato affrontato in modo piacevole e originale.

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Inviato: 13/04/2019, 16:29
da Gabriele Ludovici
Molto bello, a partire dalla forma, come sempre impeccabile. Il racconto mi ha fatto ripensare a "Essi vivono", quel vecchio film di Carpenter; qui non ci sono alieni di mezzo ma il protagonista si interroga sul proprio libero arbitrio e cerca di capire cos'è che lo condiziona.
Viviamo in una società in cui la gratificazione è tutto e spesso si finisce per mascherare le proprie frustrazioni... il cambiamento "vero" sembra un'opzione non contemplabile.

Re: Sei pronto per il cambiamento?

Inviato: 18/04/2019, 0:17
da Roberto Bonfanti
Grazie per il tuo bel commento Angelo. Mi fa piacere che il mio raccontino abbia fatto emergere tante sfaccettature sul significato del termine "cambiamento".

Re: Sei pronto per il cambiamento?

Inviato: 18/04/2019, 0:19
da Roberto Bonfanti
Ti ringrazio, Gabriele. Mi ricordo del film Di Carpenter, in qualche modo hai ragione: c'è affinità sull'interpretazione del libero arbitrio.

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Inviato: 23/04/2019, 20:37
da FilippoDiLella
Racconto che crea un certo tipo di tensione, quasi ansia. C'è atmosfera ed è molto ben scritto.
Personalmente ci vedo un certo tipo di retorica del cambiamento da spot elettorale anche se le domande che il testo pone in sé non sono affatto banali. Il ritmo è in crescendo e il fraseggio tiene il tempo, appropriato il finale e nemmeno troppo scontato.
A presto e un caro saluto.

Re: Sei pronto per il cambiamento?

Inviato: 23/04/2019, 23:14
da Roberto Bonfanti
Ciao Filippo, contraccambio il saluto e ti ringrazio per l'apprezzamento e le tue considerazioni.

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Inviato: 30/04/2019, 21:59
da Selene Barblan
Ciao, trovo che il racconto sia scorrevole, scritto bene e apprezzo l'ironia, soprattutto nel finale. Il personaggio è molto vivo e realistico, rispecchia una quotidianità che permette al lettore di immedesimarsi. La vicenda é secondo me abbastanza coinvolgente. Magari snellirei l'annuncio del volantino.

Re: Commento

Inviato: 30/05/2019, 10:55
da Luca Latini
Complimenti! Profondità e semplicità sono due elementi che se non resi con la giusta alchimia rischiano di generare un marasma di banalità, cosa che tu hai saputo evitare con maestria servendoti di un simbolismo quasi immanente. Veramente i miei complimenti.

Commento

Inviato: 30/05/2019, 22:27
da Teseo Tesei
Divertente. I "trasloccatori" Ninja il cambio di fianco sul quale dormire sonni tranquilli, la voglia di cambiamento che poi tanta voglia non è affatto, venendo rimandata senza troppi problemi. Se non fosse un racconto fantasioso ben si presterebbe ad una descrizione della situazione Nazionale.

Re: Sei pronto per il cambiamento?

Inviato: 03/06/2019, 22:00
da Roberto Bonfanti
Grazie Selen per il tuo commento. Rifletto sul consiglio di snellire il testo del volantino.

Re: Sei pronto per il cambiamento?

Inviato: 03/06/2019, 22:01
da Roberto Bonfanti
Ti sono grato per il bel commento, Luca.

Re: Sei pronto per il cambiamento?

Inviato: 03/06/2019, 22:08
da Roberto Bonfanti
Grazie Teseo, il simbolismo che hai colto è un aspetto su cui riflettere.

Commento

Inviato: 04/06/2019, 14:17
da Ida Dainese
Un buon racconto, piacevole da leggere perché ben scritto, e interessante perché lascia quell'inquietudine di pensieri: sono io che decido per il cambiamento o ci vengo indirizzato, condizionato da scelte, da suggerimenti quasi inavvertibili che creano ombre nella mente? Senza quel volantino mi sarebbe venuta voglia di cambiare? Quelle figure che si aggirano per casa di notte non sono forse concretizzazioni di paure e ansie, sia per qualcosa che voglio cambiare sia per quel che ho timore di cambiare? E quel tavolo, l'ho spostato io consapevolmente o mi è stato suggerito di controllare e fotografare, rimettendolo a posto? Prima di decidere di cambiare, sono davvero io a volerlo fare?

commento

Inviato: 04/06/2019, 22:11
da Stefano Giraldi Ceneda
Secondo me, “il cambiamento può anche essere un salto nel vuoto”, quantomeno in chiave assoluta, e i “processi” non sempre sono “inarrestabili”. Ma la concezione dell’autore è ben espressa dalla storia che ne deriva: è quindi la coerenza un pregio che emerge dall’analisi del testo. Benché sia scritto con una buona padronanza di linguaggio, il racconto non ha impresso un segno duraturo in me. L’autore, per quanto ho potuto constatare leggendo anche altri lavori, possiede i numeri per confezionare risultati più alti.
P.S. È mia abitudine esprimere il voto dopo attente riletture.

Re: Sei pronto per il cambiamento?

Inviato: 12/06/2019, 22:36
da Roberto Bonfanti
Grazie Ida, suscitare dubbi e domande è un buon risultato per il mio raccontino.