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Già visto!

Inviato: 06/04/2019, 14:30
da Angelo Ciola
leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

Gigi stava giocando in soggiorno con i nuovi soldatini computerizzati, ispirati alla battaglia di Waterloo. Impersonare Napoleone e modificare l’esito della battaglia era per Gigi una sfida elettrizzante. L’intelligenza artificiale dei soldatini avversari, gestita dal computer, era stata naturalmente abbassata, per permettergli di vincere la maggior parte delle partite. Il ragazzo, al comando delle truppe napoleoniche, aveva appena lanciato l’ultimo attacco e gli avversari stavano ritirandosi. Alcuni soldatini inglesi erano, in qualche modo, riusciti a fuggire dal campo di gioco virtuale, che occupava gran parte del soggiorno. In un ultimo tentativo di salvarsi si erano nascosti dietro al divano, al che Gigi diede immediatamente un ordine e subito un piccolo reparto francese si mise a inseguirli. Lo scontro fu immediato e in un attimo i nemici vennero catturati mentre alcuni soldatini morti rimasero a terra. Erano gli ultimi tentativi di resistenza e il ragazzo si stava godendo l’ormai imminente vittoria quando a disturbare gli eserciti in battaglia si apri la porta d’entrata.
- Ciao Gigi, hai studiato oggi? - disse il padre, entrando in casa, mentre si toglieva la mascherina protettiva dalla bocca per gettarla immediatamente nel bidone dei rifiuti contaminati.
- Sì, non ti preoccupare! - rispose il figlio - Finisco questa partita e poi vado subito a dormire; domani mi interrogano.
- Su quale argomento dovevi prepararti? - chiese il genitore.
- Stiamo studiando i viaggi di Cook. E, sai papà, sono rimasto colpito dalla stupidità degli abitanti dell’Isola di Pasqua. Per rivalità tra loro, le varie tribù costruirono gigantesche statue di pietra, utilizzando per il trasporto una enorme quantità di legname. In questo modo, in poche generazioni, abbatterono tutti gli alberi dell’isola. Senza alberi quell’isola, sperduta in mezzo all’oceano, si trasformò da un paradiso verde e rigoglioso in un arido deserto, dove non sopravvissero né coltivazioni, né animali. Alla fine divennero perfino cannibali, a quel punto era l’uomo l’unico cibo disponibile.
- Già, in effetti anch’io mi chiedo come si possa essere così ciechi da non accorgersi che stavano tagliando gli ultimi alberi. - rispose il papà mentre accendeva la tv tridimensionale per ascoltare l’ultimo notiziario.
Decisa la voce del giornalista televisivo irruppe nella stanza. - Tra polemiche e opposizioni degli ambientalisti verrà messa in funzione domani 24 giugno 2056, la nuova centrale iperatomica. L’impianto, costruito utilizzando le acque del lago Vittoria, ultimo grande giacimento d’acqua dolce sul pianeta con ancora residue possibilità di utilizzo, potrà soddisfare le esigenze energetiche di gran parte della popolazione mondiale. Molti ritengono che, questo ulteriore danneggiamento irreversibile all’ambiente...
- Spegni! - disse il papà a Gigi - Sono stufo di queste polemiche, non si può fermare il progresso e l’energia è necessaria, altro che storie; se diamo retta a questi pazzi sembra che la Terra debba finire domani!

Commento

Inviato: 06/04/2019, 17:50
da Marco Daniele
Eccoli i corsi e ricorsi storici di cui parlava Vico, la storia che si ripete! Con la differenza che gli abitanti di Rapa Nui (non ce la faccio a chiamarla Isola di Pasqua quando ha un così bel nome autoctono) non erano consapevoli dei danni che stavano provocando con il loro agire sconsiderato, noi uomini del XXI secolo sì, quindi la nostra ottusità e la nostra mancanza totale di lungimiranza ci fanno sembrare ancora più stupidi e idioti.
E comunque direi al piccolo Gigi che sono tutti bravi a vincere nei simulatori tattici quando si imposta la difficoltà più bassa :lol:

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Inviato: 06/04/2019, 20:49
da Fausto Scatoli
storiella di stampo ecologico che mostra la ciclicità delle cose.
purtroppo, già oggi molti si comportano come il babbo di Gigi, fottendosene degli effetti collaterali.
poi, durante le discussioni, danno ragione a chi si batte per evitare il peggio, ma in realtà sono indifferenti.
ed è la cosa peggiore.
scritto bene, scorrevole e con un bel messaggio.

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Inviato: 07/04/2019, 18:39
da Roberto Bonfanti
Parabola bella e amaramente ironica sulla selettività del pensiero comune: è facile fare gli ecologisti con… gli alberi degli altri, lo è meno quando la salvaguardia dell’ambiente ci tocca da vicino costringendoci a rinunce e scelte scomode, benché lungimiranti.
La speranza è che Gigi, appassionato di storia, sviluppi una coscienza meno miope di quella del genitore. Ma il fatto che bari con i livelli dei giochi per vincere facile mi spinge al pessimismo ;-)
Ti segnalo un paio di cose: “…un piccolo reparto francese si mise ad inseguirli”, c’è una d eufonica di troppo; “…dove non sopravvissero ne coltivazioni, ne animali”, sui né ci vuole l’accento.

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Inviato: 07/04/2019, 22:33
da Laura Traverso
E' già, il titolo lo dice bene... Purtroppo la stupidità umana emerge in ogni epoca. E pazienza per chi non aveva strumenti per capire i danni arrecati all'umanità con simili sconsiderate azioni, ma ora no, ora non è più tollerabile. Eppure, nonostante le molte grida di allarme, l'uomo continua a svolgere la sua opera di distruzione del nostro Pianeta. Bravo, molto bravo l'autore; il racconto, breve ma intenso e ben esposto, racchiude tutta la nostra triste realtà.

Re: Commento

Inviato: 08/04/2019, 16:48
da Angelo Ciola
...
Ti segnalo un paio di cose: “…un piccolo reparto francese si mise ad inseguirli”, c’è una d eufonica di troppo; “…dove non sopravvissero ne coltivazioni, ne animali”, sui né ci vuole l’accento.
[/quote]

Grazie per il bel commento e grazie per la segnalazione dei refusi che ho già corretto.

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Inviato: 11/04/2019, 10:10
da Isabella Galeotti
Questo raccontino lo si legge velocemente. Poi, ti ritrovi a riflettere. A pensare che in quella piccola isola sperduta hanno agito inconsapevoli di ciò che poteva accadere poi. Noi al contrario sappiamo benissimo a cosa andiamo incontro, ma le grandi potenze, al tavolo scrivono belle parole si accordano, alla fine questa che dovrebbe essere una priorità viene accantonata per altre con interessi maggiori. Il ragazzino è un furbetto, e questa furbizia spero le possa servire per il suo futuro.

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Inviato: 17/04/2019, 16:34
da Namio Intile
Beh, l'intento del racconto è chiaro. Per fortuna hai deciso di usare l'umorismo e quindi il messaggio arriva perfettamente a destinazione e anche le metafore di cui fai abbondante uso non appesantiscono il racconto più di tanto.
A presto

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Inviato: 17/04/2019, 23:29
da Gabriele Ludovici
Oltre a ciò che ti hanno segnalato, occhio al "si" / "sì" :)

Bel racconto, attuale e ben scritto. Condensa in pochi caratteri tutto il necessario. Davvero impossibile capire perché l'uomo, in teoria la creatura più intelligente del pianeta, si continui a comportare come la più stupida...

Re: Commento

Inviato: 18/04/2019, 22:46
da Angelo Ciola
Gabriele Ludovici ha scritto: 17/04/2019, 23:29 Oltre a ciò che ti hanno segnalato, occhio al "si" / "sì" :)...
Grazie ! Ho corretto.

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Inviato: 30/04/2019, 22:40
da Selene Barblan
Ciao, mi piace il messaggio che (penso) vuoi dare, sia riguardo i "piccoli" problemi ecologici che purtroppo non vengono presi sufficientemente sul serio, sia l'ipocrisia di fondo di molte persone. A mio parere però si sarebbe potuto sviluppare questo argomento in un modo un pò più originale. La lettura è scorrevole, trovo che i dialoghi siano poco naturali.

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Inviato: 13/05/2019, 21:28
da Draper
Il racconto è ben scritto, scorrevole e si lascia leggere con piacere. L'ho trovato un po' troppo didascalico per i miei gusti, quindi in un certo senso concordo col parere di Selene. Il tuo precedente racconto, "La pazienza", mi aveva coinvolto molto molto di più, soprattutto perché l'utilizzo dell'umorismo (che c'è anche qui) ha avuto modo di svilupparsi meglio. A rileggerti.

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Inviato: 30/05/2019, 16:25
da Teseo Tesei
Bello mi piace. Non tanto per l'argomento interessato alla salute del pianeta.
Basta polemiche suvvia, non si può fermare il progresso, se diamo retta a tutti questi folli con le trecce qui finisce che ci tocca tornare a scrivere con lo scalpello sulla roccia ed alla WhatsAppa telematica dovremmo preferire la zappa manuale.
Non che sia un male, intendiamoci.
Mi piace più che altro per la fantasia con cui è stato immaginato il futuro. :-D

commento

Inviato: 04/06/2019, 22:13
da Stefano Giraldi Ceneda
Il titolo anticipa in maniera lapidaria il tema avvilente degli errori storici che si replicano sistematicamente.
Il parallelo istituito direi che funziona, e l’accostamento generazionale – se non casuale – lascia aperto uno spiraglio di speranza alla metamorfosi sublimante che muove dall’indifferente ipocrisia del padre.
Scritto bene, anche se avrei lavorato di più sulla varietà lessicale (non è mera critica ma un’annotazione di gusto personale).
P.S. È mia abitudine esprimere il voto dopo attente riletture.

Re: Già visto!

Inviato: 15/06/2019, 19:13
da N.B. Panigale
Personalmente sono appassionato del genere distopico e, anche solo per brevi accenni, mi è piaciuto il contesto dell'ambientazione. Ho apprezzato il fatto che ci fosse un messaggio di fondo nel testo che può essere condivisibile o meno.