L'alieno
Inviato: 11/10/2019, 17:44
Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.
Un giorno al bar Giobbe esclamò:
“Sapete che vi dico? I bambini neri sono più belli dei bambini bianchi.”
Un silenzio gelido scese tra gli avventori.
“Vi dico questo perché un tempo lontano andai a fare un viaggio in Africa. In una via di Dakar fui circondato da una moltitudine di piccoli. Non sapevo cosa regalare loro, poi ebbi un’idea. Aprii lo zaino e presi una scatola di biscotti. Se ne avessi dato uno a ogni bambino, qualcuno sarebbe rimasto senza. Allora li spezzai e cominciai a offrirli a una miriade di occhioni e di sorrisi felici. Quello che io diedi a loro, fu un miliardesimo di quello che loro dettero a me. Da quel giorno ogni volta che vedo un bambino nero, penso sempre che sia più bello di un bambino bianco.”
Lo stupore iniziale tra la gente divenne un brusio. Cominciarono una serie di parole ad alta voce, bestemmie, improperi.
“Torna in Africa.”
“Prendi un barcone.”
“Portali tutti a casa tua.” Urlavano in coro.
Il barista, sbracato e sudato gli gridò “Non ti faccio più credito.” Anche se Giobbe aveva regolarmente pagato.
Giobbe terminò di bere e si guardò intorno. Ormai gli omaccioni furibondi lo stavano circondando proprio come quei bimbi di tanti anni prima.
Cominciarono a spingerlo verso la porta, urla belluine lo seguivano nei pochi passi che mancavano all'uscita.
Una vocina dal fondo si elevò, leggera, sottile eppur vibrante nei timpani del gruppo.
“Torna nel tuo mondo, Giobbe.” Gli disse.
Lui si voltò malinconico e rispose:
“Certe volte penso proprio di essere un alieno.”