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Mondi paralleli

Inviato: 14/11/2019, 20:55
da Ansemis
leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

Ogni mondo ne ha uno parallelo. Ogni coppia si distingue tra la moltitudine per colori e proprietà, dai verdi ai blu, dai rocciosi ai glaciali. Mostrano sempre la stessa faccia, i due, col nucleo ben visibile che talvolta si allarga e si restringe. Se uno viene fatto preda dell’oblio, l’altro è capace di sopravvivere. Se entrambi si eclissano il buio imperversa, ed alcune stelle si fanno più vivide per sopperire alla mancanza di luce.
A volte si nascondono per poi tornare in bella mostra, e l’apparenza, tra le più note e perfide ingannatrici, potrebbe suggerire di fermarsi lì, senza andare oltre, ad ammirarli nei loro colori e sfumature.
Non che ciò non sia gradevole, a volte si rimane piacevolmente incantati dal loro aspetto. Ma ciò che si impara a notare è ciò che essi hanno dentro. I mondi, questo, non hanno modo di nasconderlo.
Ogni perturbazione, ogni soleggiata, alta marea o terremoto, cataclisma o gioioso periodo di rigoglio essi lo manifestano, lo esprimono emanandolo inconsciamente.
E alcuni mondi, quelli tra essi che sanno apprezzare, fanno proprie queste emanazioni. Le assimilano ed esplorano attraverso di esse quell'universo celato e riflesso allo stesso tempo.

Commento

Inviato: 16/11/2019, 17:40
da Giorgio Leone
"Se uno viene fatto preda dell’oblio" mi sembra espressione dialettale, meglio “cade” o “diviene” preda dell’oblio.
Le frasi che seguono mi hanno ingenerato qualche perplessità (soprattutto quando usi la forma impersonale e non si capisce chi sia il soggetto) e ho dovuto rileggere: se ho ben capito, si possono così riassumere. Queste coppie di mondi paralleli, tutti diversi fra loro, per qualche ragione sconosciuta mostrano sempre la stessa faccia con il nucleo che si allarga e si restringe. Poi misteriosamente, ogni tanto uno dei due muore e l’altro sopravvive, o tutti e due si eclissano, oppure spariscono e poi riappaiono. In questo ultimo caso i mondi che stanno loro intorno spesso si limitano solo ad ammirarli notando, senza però andare oltre, ciò che hanno dentro. I mondi paralleli, infatti, sono in grado di comunicare all’esterno i loro mutamenti climatici e stagionali (l’”inconsciamente” non mi sembra pertinente e lo eliminerei). Per contro esistono alcuni mondi “spettatori” che, invece, sono in grado di apprezzare le “emanazioni” dei primi, facendole proprie e proseguendo nell’esplorazione.
Personalmente, a proposito del comportamento di tutte queste strane entità astrali che sembrano sottintendere, anche se non in tutti i casi, una sorta di volontà e di intelligenza, non ho potuto fare a meno di pormi alcune domande: prima fra tutte da dove nasca l’esigenza dei mondi, che comunicano all’esterno, di essere “paralleli”, dato che tutto ciò che hai descritto funzionerebbe anche se si trattasse di mondi singoli che vanno e vengono. Certo, potresti rispondermi che è così e basta, perché tale l’hai immaginato. Come pure potresti accusarmi di eccessiva pedanteria che, però – e questo è il vero appunto che faccio -, non avrebbe avuto motivo di palesarsi se tu fossi riuscito, o riuscita, a rendere il pezzo ancor più poetico, misterioso e affascinante, senza abbandonarti a inutili precisazioni all’Alberto Angela. Potere e forza delle parole che portano alla soppressione della criticità.

Re: Mondi paralleli

Inviato: 16/11/2019, 20:33
da Ansemis
Trovo che le tue perplessità siano più che coerenti e gli appunti condivisibili. Ciò che la tua arguzia ha mancato di percepire è però ciò che questi mondi sono realmenre. Ti consiglio dunque di rileggere il testo con meno attaccamento letterale ad esso, vi è celato infatti un significato dietro la 0mera descrizione di strani mondi paralleli e le loro interazioni.