Amici per sempre
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Re: Amici per sempre
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Re: Amici per sempre
Non vorrei però essere frainteso, non è che non apprezzi il vostro punto di vista, ho voluto solo puntualizzare il mio. Anche se, quando uno deve puntualizzare, probabilmente in qualche modo non ha reso al 100% quello che aveva in testa. Grazie ancora.
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Veramente ben descritto, con un abile uso dei dialoghi, il rapporto fra i due vecchi amici e fra Giacomo e Balù; ho trovato particolarmente azzeccato quello scambio di battute sulla morte e l’amicizia, in fondo sono il significato di tutta la storia.
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Re: Amici per sempre
A essere sincero all'inizio avevo capito che fosse morto il cane e che i due fossero ancora viva, quegli indizi non li avevo intuiti, poi però appena è spuntato il cane mi sono bloccato un attimo, stavo per confondermi, ma per mia fortuna mi si è accesa la lampadina.
La parte finale ci sta e non ci sta: ci sta perché da la conferma di come siano andate le cose, non ci sta perché magari avresti potuto "spiegarlo meglio" in precedenza, ma questo è solo il mio modestissimo parere e sono sicuro che tu avessi in mente un'idea ben precisa prima di scriverlo, non hai di sicuro battuto i tasti della tastiera a caso.
Se ci fosse bisogno di eventuale conferma lo scrivo chiaro: mi è piaciuto molto, massimo dei voti
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Il cane, Balù ricorda Hachiko, il celebre cane, di razza Akita inu bianco, nipponico che per dieci anni, dopo la morte improvvisa del suo padrone si recava ogni giorno invano alla stazione di Shibuya per attenderlo.
Queste anime mortali dotate di funzione vegetativa e funzione sensitiva, secondo il pensiero aristotelico non godono di funzione razionale.
Questo le rende mortali a differenza delle anime umane che notoriamente come “optional” sono dotate pure di funzione razionale.
La condivisione dell’anima sensitiva tra esseri umani ed animali, e spesso in questi ultimi più sviluppata, rende gli animali tanto cari agli esseri umani: intesi come animali razionali.
In breve: Gli animali sono incapaci di pensiero trascendente pertanto non possono elevarsi sopra la materia. Questa è la ragione per cui le loro anime sono mortali.
Cristiani, ebrei e mussulmani ritengono che gli animali abbiano anima mortale basandosi su quanto sopra. Viceversa buddisti ed induisti pensano che le anime degli animali siano immortali e possano trasmigrare.
Il pensiero trascendente e razionale tuttavia non è materia. Questo penso possano condividerlo tutti.
Passiamo quindi dai cani all’accanimento.
Trattasi di accanimento al materialismo, che nasconde un’insidia non da poco.
Semplificando all’osso: L’aldilà non è una sostanziale fotocopia dell’aldiquà, non è una replica migliorata di questo mondo.
Quello, sarà veramente un mondo nuovo. Altro che bischerate da calendario.
Quindi riassumendo:
1) Il cane Balù sopravvive ai due esseri umani. Vanni sottolinea che la morte alza barriere invalicabili e Giacomo sostiene che l’amicizia permette di superarle. Cosa possibile, almeno da un punto di vista razionale, solamente fino alla morte di quella bestia di Balù.
2) Giacomo sostiene e porta avanti un messaggio insidioso e che non condivido. Una volta andato avanti. Oggetti materiali come pigiama, bicchiere e quant'altro, sempre da un punto di vista razionale, non esistono, non servono, non ci sono … è accanimento alla materia e trasmette un messaggio infido.
Come noto il mio giudizio si basa sulla sostanza del messaggio trasmesso più che sulla forma del testo.
Il testo è ben scritto ed a mio vedere il tuo intento di invertire le parti tra morti e vivi è riuscito bene.
Anche la distinzione tra prima e seconda parte la apprezzo e non la cambierei affatto. La questione è molto simile a quella della bischerata del calendario. A mio vedere serve e la lascerei proprio così ed in quella forma.
Ciò premesso, e solo per quanto al punto 2), di cui sopra, il mio giudizio è equivalente al valore del punto: quindi 2.
"Mi piace pochino", proprio per quell’aldilà scaduto così in basso e per il messaggio che trasmette troppo accanito verso la materia, quanto la fedeltà del buon Balu' verso il padrone, Giacomo: più animale che razionale.
A rileggerci.
https://www.youtube.com/watch?v=HTRHL3yEcVk
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Re: Amici per sempre
Mi hai convinto, però sotto quest'aspetto anche la Divina Commedia - specie l'Inferno con le punizioni corporali - fa veramente schifo.
- Teseo Tesei
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Re: Amici per sempre
A 35 anni Alighieri si ritrova in una selva oscura: si legga peccato.
La sua visione è piuttosto offuscata e tante cose ammette lui stesso di neppure capirle.
In questo viaggio si fa accompagnare da Virgilio che rappresenta la funzione razionale della sua anima.
Inizia ed intraprende un viaggio che è lo stesso che noi tutti dovremmo compiere durante la vita intesa come via d'ascesa verso la sommità della montagna che conduce al Paradiso.
Raggiunta quella sommità saremo Anime con l'iniziale maiuscola.
Durante questo viaggio la "zavorra materiale" viene, appiglio dopo appiglio, lasciata indietro.
Chiaramente l'Alighieri stordito che si attacca al primo appiglio della scalata vede e spiega al lettore il mondo dal lato che meglio conosce, ovvero quello in cui la materia fa da padrona. A suo vedere il mondo che lo circonda.
Poi man mano che sale, sentendosi più leggero per la "zavorra materiale" persa e forte dello spirito guadagnato comincia a speculare su questioni meno materiali.
A mio vedere Divina Commedia ed il racconto non sono comparabili, salvo Giacomo e Vanni si trovino all'inferno nel girone degli "storditi furbi e raccomandati dal gran capo dei demoni in persona", per cui hanno qualche "lieve" privilegio rispetto agli altri dannati, ma in questo caso mancano alcune premesse che nella Divina Commedia ci sono.
Attenzione Giorgio, a mio vedere il tuo racconto non fa per nulla schifo, non vorrei ci sia fraintendimento in questo. Solamente non mi piace troppo quella visione sbiadita e fin troppo zavorrata dell'aldilà che visto dalla selva oscura dell' aldiquà, forse potrebbe anche essere concepito erroneamente in tal modo, ma da questo è, a mio sentire, cosa completamente diversa.
A rileggerci.
https://www.youtube.com/watch?v=HTRHL3yEcVk
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Si capiva che c'era un "morto che tornava" ma fino all'ultimo sono rimasto in bilico tra il cane e uno dei due amici.
Unico appunto, se posso permettermi, ho trovato troppo fredda l'introduzione del paragrafo ambientato al cimitero (" ora siamo al cimitero...").
Voto: 4
Ciao
Francesco
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Nel complesso un buon racconto decisamente godibile. Unica nota stonata a mio avviso è l'attacco della seconda scena, con la frase "ora siamo al cimitero". In ogni caso nulla che vada ad influire sull'efficacia del racconto.
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Re: Amici per sempre
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Unico aspetto che mi convince un po’ meno è forse il finale; avrei staccato dalla parte iniziale e centrale evitando il discorso diretto, continuando come nelle prime righe della conclusione (per dare una sensazione di “visione da lontano” non so se mi spiego).
In sintesi il racconto mi è piaciuto e lo trovo ben scritto (voto 4).
P.s ho modificato il commento che avevo già inserito perché mi era sembrato un po’ sbrigativo...
COMMENTO
… «Che cane straordinario! Da quando il suo padrone è morto sei mesi fa, non si da pace e tutti i giorni…
Calendario BraviAutori.it 2012 - (a colori)
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La Gara 30 - La verità è là fuori
A cura di Diego Capani e Luigi Bonaro.
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La Gara 5 - A modo mio
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Gare letterarie stagionali - annuario n° 2 (2019 - 2020)
Le Gare letterarie stagionali sono concorsi a partecipazione libera, gratuiti, dove chiunque può mettersi alla prova nel forum di BraviAutori.it, divertirsi, conoscersi e, perché no, anche imparare qualcosa. I migliori testi delle Gare vengono pubblicati nei rispettivi ebook gratuiti i quali, a ogni ciclo di stagioni, diventano un'antologia annuale come questa che state per leggere.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Roberto Bonfanti, Giampiero, Lodovico, Giorgio Leone, Athosg, Carol Bi, Diego.G, Massimo Centorame, Namio Intile, Alessandro Mazzi, Frdellaccio, Teseo Tesei, Stefyp, Laura Traverso, Eliseo Palumbo, Saviani, Andr60, Goliarda Rondone, Roberto Ballardini, Giampiero, Fausto Scatoli, Sonia85, Speranza, Mariovaldo, Macrelli Piero, Andrepoz, Selene Barblan, Roberto, Roberto Virdo'.
Vedi ANTEPRIMA (949,83 KB scaricato 67 volte).
Il Bestiario del terzo millennio
raccolta di creature inventate
Direttamente dal medioevo contemporaneo, una raccolta di creature inventate, descritte e narrate da venti autori. Una bestia originale e inedita per ogni lettera dell'alfabeto, per un bestiario del terzo millennio. In questa antologia si scoprono cose bizzarre, cose del tutto nuove che meritano un'attenta e seria lettura.
Ideato e curato da Umberto Pasqui.
illustrazioni di Marco Casadei.
Contiene opere di: Bruno Elpis, Edoardo Greppi, Lucia Manna, Concita Imperatrice, Angelo Manarola, Roberto Paradiso, Luisa Gasbarri, Sandra Ludovici, Yara Źagar, Lodovico Ferrari, Ser Stefano, Nunzio Campanelli, Desirìe Ferrarese, Maria Lipartiti, Francesco Paolo Catanzaro, Federica Ribis, Antonella Pighin, Carlotta Invrea, Patrizia Benetti, Cristina Cornelio, Sonia Piras, Umberto Pasqui.
Mai Più
Antologia di opere grafiche e letterarie aventi per tema il concetto del MAI PIÙ in memoria del centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, di AA.VV.
Nel 2018 cade il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, perciò abbiamo voluto celebrare quella follia del Genere umano con un'antologia di opere grafiche e letterarie di genere libero aventi per tema il concetto del "mai più".
Copertina di Pierluigi Sferrella.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Ida Dainese, Alessandro Carnier, Romano Lenzi, Francesca Paolucci, Pasquale Aversano, Luisa Catapano, Massimo Melis, Alessandro Zanacchi, Furio Bomben, Pierluigi Sferrella, Enrico Teodorani, Laura Traverso, F. T. Leo, Cristina Giuntini, Gabriele Laghi e Mara Bomben.