Alice e il Sindaco

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Namio Intile
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Alice e il Sindaco

Messaggio da leggere da Namio Intile »

È un film francese. Da qualche anno i francesi se ne escono con un bel film dietro l'altro. Questo è di un giovane regista, Nicolas Pariser e con una giovane attrice molto brava, Anaìs Demoustier, che interpreta la protagonista Alice Heilmann.
Si tratta di una critica al modo attuale di far politica e, di riflesso, di una critica alla nostra società, al modo di costruire immagini e narrazioni da parte della politica, in particolare, e da parte del mondo della comunicazione in generale.
Il Sindaco di Lione, il bravissimo Fabrizio Luchini, arruola una intellettuale, che fino ad allora ha solo studiato lettere e filosofia, col compito di rigenerare la sua capacità di produrre idee.
Bello il confronto tra il vecchio sindaco, che pian piano scopre di non poter più fare a meno di lei, e la giovane intellettuale del tutto estranea al mondo della politica e della comunicazione.
Bello il rapporto che si instaura tra i due tra le gelosie dei collaboratori più stretti che alla fine comprendono che di lei non si può più fare a meno.
Al centro del film la politica, quella vera, quella fatta per vocazione e per il bene della gente, e il modo in cui nascano e si sviluppano le idee, la fatica della lettura e la serietà dello studio, la vita degli artisti che mostrano la loro verità a un mondo che non si ricorda più come ascoltarli.
Un film ambizioso, forse troppo, che perde molti pezzi per strada, ma che senza dubbio prova a dir qualcosa, a sostenere una tesi con intelligenza.
Mi ha ricordato un film del grande Rohmer, L'albero, il sindaco, la mediateca, con un giovane Luchini nella parte che è oggi della Demoustier.
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Marcello Rizza
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Re: Alice e il Sindaco

Messaggio da leggere da Marcello Rizza »

Grazie della segnalazione Namio. Già scaricato da Sky. Stasera lo guardo.
Mauro Conti
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Re: Alice e il Sindaco

Messaggio da leggere da Mauro Conti »

Già avuto discussioni più volte con conoscenti sul cinema francese. Io sostengo che nel corso degli anni ha avuto buoni spunti anche se tra alti e bassi. Secondo me, da molti sottovalutato.
Senza tornare indietro troppo alla "nouvelle vague", anche in epoca attuale i bravi registi e bravi attori non mancano. A me piace ad esempio Jean-Jacques Beineix ("Diva" e "Betty Blue" - anni '80).
Io adoro "Delicatessen" del '91, il grottesco di Jean-Pierre Jeunet.
I più recenti Ozon e Giannoli, forse troppo eccentrici.
Una cosa mi rende perplesso però: ho sempre immaginato che i francesi avessero un rapporto cinema-politica molto speciale, molto intimistico, quasi privato, e poco incline a trattare l'argomento, in netta contrapposizione con il cinama americano, dove l'argomento politica è veramente abusato, al limite della barzelletta. Non so se la pensi anche tu cosi' Namio.
In ogni caso guarderò questo film, adesso sono curioso.
Namio Intile
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Re: Alice e il Sindaco

Messaggio da leggere da Namio Intile »

Penso che il cinema francese sia oggi quello che gode di miglior salute in Europa. E forse miglior salute anche di quello americano. Il cinema è nato in Francia e negli ultimi quarant'anni loro hanno investito parecchio su scuole e attori e registi e da qualche tempo a questa parte molti registi non francesi hanno cominciato a girare in Francia. Sono perciò capaci di attirare autori non francesi.
Senza contare che nel Settanta la Francia aveva cinque milioni di abitanti meno dell'Italia e oggi che hanno quasi dieci in più. Un investimento anche e soprattutto demografico.
Sulla politica condivido.
Per rendersi conto dell'importanza del cinema francese si potrebbero fare dei nomi: Tavernier, Truffaut, Annaud, Resnais, Miller, De Chalonge, Sautet, Serrau, Varda, Malle, Leconte, Besson, Chabrol, Deville, Blier, Rappenau, Cornau, Jeunet, Ozon, Audiard, Giannoli, e tanti altri ancora.
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Selene Barblan
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Re: Alice e il Sindaco

Messaggio da leggere da Selene Barblan »

Ciao Namio, finalmente ho avuto il tempo per vedere questo bel film. Purtroppo e per fortuna l'ho trovato solo in lingua originale. Purtroppo perché il mio francese ha i suoi limiti e (prendiamola come scusa) non ne ho forse colto tutte le sfumature; per fortuna perché ... se si può un film è sempre meglio vederlo in originale. Anche qui, come in "Quel che resta del giorno", il contorno storico/politico mi ha colpito, ma altrettanto mi ha coinvolto l'aspetto umano, la relazione tra due persone molto affini, una forma d'amore molto bella, delicata e emozionante. Luchini mi è piaciuto molto; ricordo il suo viso ma non so in che film l'ho visto, andrò a cercarlo...
Quindi grazie della suggestione, ne è valsa la pena!
Marcello Rizza
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Re: Alice e il Sindaco

Messaggio da leggere da Marcello Rizza »

Mah! Ho visto questo film, anche io innamorato del film francese. Per il mio sentire è un buon film, onesto, dal messaggio abbastanza importante, ma non credo che lo ricorderò a lungo. Ma ben vengano le segnalazioni di sano e buon cinema.
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