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Il mio stato d'animo

Inviato: 03/04/2020, 7:37
da Claudio Giannotta
Il mio stato d’animo, coi tempi che corrono, non è certo dei migliori e non so cosa fare e come potermi mettere a disposizione per essere d’aiuto alle persone che stanno attraversando un periodo difficilissimo e drammatico della loro vita.

E’ domenica 29 marzo 2020 e le lancette dell’orologio si sono spostate nella notte in silenzio rispetto alle precedenti stagioni. L’aria non è piacevole ed è piuttosto fredda, considerato il fatto che da alcuni giorni siamo in primavera! Appena una decina di gradi invece dei quattordici annunciati dal meteo, perché il sole, coperto da nubi che si alternano con frequenza costante, non può affacciarsi e scaldarci, lasciandosi, quindi, desiderare.

C’è silenzio, tanto silenzio! Un silenzio insolito, profondo, inspiegabile! Un silenzio mai avvertito da quando sono in questo mondo!! Un silenzio colmo di preoccupazione, di dolore, di rassegnazione, per quanti, a causa del “coronavirus”, hanno perduto i loro cari, i loro beni rassicuranti la loro sopravvivenza negli anni a venire.

Ma è anche un silenzio che cela un filo di speranza; la speranza di poter uscire, prima possibile dalle nostre case, poter lavorare e riabbracciare i nostri familiari, i nostri amici, i nostri colleghi di lavoro, i partner commerciali, ecc. e poter ringraziare quanti hanno rischiato la propria vita mettendosi a disposizione, con tanto coraggio e determinazione, dei colpiti dall’invisibile, letale e mostruoso coronavirus: medici, infermieri, personale ospedaliero, operatori della protezione civile e quanti si sono prodigati a prestare aiuto, donando soldi e viveri, alle istituzioni: ospedali, protezione civile e alle persone bisognose: anziani, sofferenti, persone isolate e prive di mezzi economici.

Un silenzio penetrante che reprime tutti i nostri sentimenti, che ci presenta tante incertezze, che ha sospeso tutti i nostri progetti, le nostre aspettative e paralizzato le nostre attività, soprattutto le nostre abitudini etiche, umane, civili.

Un silenzio tombale che ci riserva molte incognite e molte sorprese! Spero ci siano anche quelle belle!!!

Un silenzio, qui nel mio piccolo paese d’origine, che ha represso il suono delle campane, quel suono assordante di pericolo “indispensabile” delle sirene, dell’orologio della piazza, delle auto, dei veicoli, dei passi e delle voci della gente! Ma, sembra anche, che abbia represso il latrare di qualche cane e il miagolio di qualche gatto!

Un silenzio, dicevo, mai avvertito nella storia che segna la mia vita, un silenzio che ha impedito anche al vento e alla natura di respirare!?!

Cursi, 29.03.2020