Una vita irreale
- Laura Traverso
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Una vita irreale
Per quello che mi riguarda, in merito a questa allucinante situazione, mi sento assai triste. Di giorno me la faccio abbastanza passare la tristezza, impegnandomi nei lavori più strani. Ho la fortuna di vivere in un attico con grandi terrazze al piano e, per ciò, c'è sempre da fare... In questi giorni ho dato il colore al carrello porta-fiori che era penosamente arrugginito, e già che avevo il pennello in mano non mi sono risparmiata e ho raggiunto ogni cosa che c'era in giro riportandola a nuovo, come anche il tavolino rotondo dove in estate sovente pranzo con la mia famiglia. Poi leggo, scrivo, cucino e... mi annoio. Mi fanno compagnia i tanti messaggi watsapp che ricevo con le varie vignette umoristiche allegate. Con i gruppi, con i quali sono in contatto, ci si scambia il buon giorno, la buonanotte ecc. Oggi, ad esempio, sono arrivate colombe e ramoscelli di ulivo: è la domenica delle Palme e ci si tiene compagnia come si può... La sera, quando vado a letto molto tardi, mi prende l'angoscia. Mi pare impossibile l'incubo in cui stiamo vivendo, mi pare una faccenda tipo brutto sogno, dal quale potersi risvegliare in fretta. E l'angoscia cresce quando penso che è tutto reale e che la faccenda non sarà affatto breve. Allora mi viene da piangere ma poi penso che sono viva ed è già una fortuna, quindi mi calmo e cerco di addormentarmi, ma è difficile poterlo fare. Nel tempo precedente al sonno cerco di consolarmi, penso che in questa nostra guerra siamo fortunati, se restiamo in casa forse non moriamo, abbiamo tanto sostentamento tecnologico, non soffriamo la fame, anzi, ci rimpinziamo anche di più del solito. E poi, non sono sola. I miei famigliari è vero, non sono qui, sono nelle loro case e ci sentiamo solo al telefono o in video-chiamata ma, la mia gatta Trilly è qui con me. Adesso, mentre scrivo, ha pensato bene di salirmi in grembo, guarda affascinata il saltellio dei tasti, si e messa comoda e fa le fusa. Cosa si può volere di più? Beh, si può certamente desiderare una vita normale, dove poter uscire in libertà, senza indossare la museruola e senza doversi distanziare di almeno un metro dagli altri. Ecco, vorrei al più presto uscire da questa vita irreale.
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Re: Una vita irreale
ah sì, lo penso anch'io.... forse peggio di prima, perché si cercherà di recuperare il "tempo perduto.
Faremo un'orgia di primitivo e animalesco giubilo.
- Laura Traverso
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Re: Una vita irreale
Gara d'estate 2019 - La madre del prescelto, e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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Calendario BraviAutori.it "Year-end writer" 2021 - (in bianco e nero)
A cura di Tullio Aragona.
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Blue Bull
Poliziesco ambientato a Chicago e Nuovo Messico
Un poliziesco vecchio stile, cazzuto, ambientato un po' a Chicago e un po' in New Mexico, dove un poliziotto scopre di avere un figlio già adulto e, una volta deciso di conoscerlo, si accorgerà che non sarà così semplice. Una storia dura e forse anche vera.
Frank Malick, attempato sergente della polizia di Chicago, posto finalmente di fronte alle conseguenze d'una sua mancanza commessa molti anni prima, intraprende un viaggio fino in Nuovo Messico alla ricerca di qualcosa a metà tra il perdono delle persone che aveva fatto soffrire e la speranza di un'improbabile redenzione.
Di Massimo Baglione e Cataldo Balducci.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Un passo indietro
Il titolo di questo libro vuole sintetizzare ciò che spesso la Natura è costretta a fare quando utilizza il suo strumento primario: la Selezione naturale. Non sempre, infatti, "evoluzione" è sinonimo di "passo avanti", talvolta occorre rendersi conto che fare un passettino indietro consentirà in futuro di ottenere migliori risultati. Un passo indietro, in sostanza, per compierne uno più grande in avanti.
Di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
FEMILIA - abbiamo sufficienti riserve di sperma
In seguito a un'escalation di "femminicidi", in tutto il mondo nasce il movimento "SupraFem", ovvero: "ribellione delle femmine che ne hanno abbastanza delle violenze dei maschi". La scintilla che ha dato il via al movimento è scattata quando una giornalista ben informata, tale Tina Lagos, ha affermato senza mezzi termini che "nei laboratori criogenici di tutto il mondo ci sono sufficienti riserve di sperma da poter fare benissimo a meno dei maschi. Per sempre!". Le suprafem riescono ad avere un certo peso nella normale vita quotidiana; loro esponenti si sono infatti insediate in numerosi Palazzi, sia politici che economici, e sono arrivate al punto di avere sufficiente forza da poter pretendere Giustizia.
Copertina di Riccardo Simone
di Mary J. Stallone e Massimo Baglione.
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