Pagina 1 di 1

Una vita irreale

Inviato: 05/04/2020, 17:54
da Laura Traverso
Tanti affermano che da questa pandemia, che costringe tutti a stare a casa, isolati dagli altri, se ne possa uscire rafforzati, più consapevoli e umani. Mi spiace dover "cantare fuori dal coro" ma io non lo credo. Penso invece che non appena allenteranno le briglie tutto riprenderà come prima, anzi forse peggio di prima, perché si cercherà di recuperare il "tempo perduto".
Per quello che mi riguarda, in merito a questa allucinante situazione, mi sento assai triste. Di giorno me la faccio abbastanza passare la tristezza, impegnandomi nei lavori più strani. Ho la fortuna di vivere in un attico con grandi terrazze al piano e, per ciò, c'è sempre da fare... In questi giorni ho dato il colore al carrello porta-fiori che era penosamente arrugginito, e già che avevo il pennello in mano non mi sono risparmiata e ho raggiunto ogni cosa che c'era in giro riportandola a nuovo, come anche il tavolino rotondo dove in estate sovente pranzo con la mia famiglia. Poi leggo, scrivo, cucino e... mi annoio. Mi fanno compagnia i tanti messaggi watsapp che ricevo con le varie vignette umoristiche allegate. Con i gruppi, con i quali sono in contatto, ci si scambia il buon giorno, la buonanotte ecc. Oggi, ad esempio, sono arrivate colombe e ramoscelli di ulivo: è la domenica delle Palme e ci si tiene compagnia come si può... La sera, quando vado a letto molto tardi, mi prende l'angoscia. Mi pare impossibile l'incubo in cui stiamo vivendo, mi pare una faccenda tipo brutto sogno, dal quale potersi risvegliare in fretta. E l'angoscia cresce quando penso che è tutto reale e che la faccenda non sarà affatto breve. Allora mi viene da piangere ma poi penso che sono viva ed è già una fortuna, quindi mi calmo e cerco di addormentarmi, ma è difficile poterlo fare. Nel tempo precedente al sonno cerco di consolarmi, penso che in questa nostra guerra siamo fortunati, se restiamo in casa forse non moriamo, abbiamo tanto sostentamento tecnologico, non soffriamo la fame, anzi, ci rimpinziamo anche di più del solito. E poi, non sono sola. I miei famigliari è vero, non sono qui, sono nelle loro case e ci sentiamo solo al telefono o in video-chiamata ma, la mia gatta Trilly è qui con me. Adesso, mentre scrivo, ha pensato bene di salirmi in grembo, guarda affascinata il saltellio dei tasti, si e messa comoda e fa le fusa. Cosa si può volere di più? Beh, si può certamente desiderare una vita normale, dove poter uscire in libertà, senza indossare la museruola e senza doversi distanziare di almeno un metro dagli altri. Ecco, vorrei al più presto uscire da questa vita irreale.

Re: Una vita irreale

Inviato: 05/04/2020, 20:41
da Massimo Baglione
... forse peggio di prima, perché si cercherà di recuperare il "tempo perduto.
ah sì, lo penso anch'io.
Faremo un'orgia di primitivo e animalesco giubilo.

Re: Una vita irreale

Inviato: 07/04/2020, 15:49
da Laura Traverso
ciao Massimo, tiriamo innanzi...