Col senno di poi.
La distanza.
Era circa 1,8 metri, secondo l'OMS, ma noi avevamo solo un metro e, per dire, in Bangladesh, 50 cm, in USA 2 metri, a riprova che il virus, quella bestia che ti aspettava dietro a ogni angolo, sull'asfalto, attaccata alle maniglie del tram, nel colpo di tosse del vicino di casa (chiuso tra le sue mura) e sulla pulsantiera dell'ascensore, oltre a rispettare le dogane, agiva diversamente nei vari paesi.
La mascherina
Fondamentale, certo. Fondamentale SE incrociavi l'aria respirata un secondo o due prima da altre persone, perché il virus non galleggiava eterno nell'aria, ma si spostava con quella respirata dalle persone. Dunque la mascherina serviva averla, ma siccome pure la FFP2 aveva maglie troppo larghe per fermare per davvero il virus, bisognava portarla tutti, almeno quando, per forza di cose, ci si incontrava. Ma no, non impediva di venir contagiati, riduceva solo la possibilità - serviva comunque anche la distanza, perché il virus non viene fermato da quella. Poi: da soli, in auto o in casa (qualcuno ricorda la trasmissione con l'intervistato in casa sua senza mascherina, che a un certo punto starnutiva e il conduttore lo riprendeva per non averlo fatto nel gomito? Che hai visto mai il virus passasse via internet...), aveva ben poco senso.
Epperò: si doveva dare il buon esempio, no? Già, in generale, siamo indisciplinati di nostro. Se poi ti faccio anche vedere che ci stanno eccezioni, poi finisce che non la metti più nemmeno quando serve. Bisognava far sapere che non c'erano deroghe e tutti dovevano adeguarsi.
Al minuto 6 il meccanismo del "buon esempio" ce lo spiega chiaramente questo qui a proposito dell'attività motoria, quando avevamo il dovere di non uscire di casa se non per necessità reali (tipo che dovevi andare in ospedale o a fare la spesa) o per lavoro (chi ce l'aveva):
https://www.youtube.com/watch?v=-ax4wteUcp0
Resta che, per ridurre davvero il contagio, l'unica, a meno di girare con tute da bioazard, era restare isolati.
La disinfezione delle strade ve la ricordate? Era basata sul modello cinese, dove pare fosse normale scatarrare per terra - e quindi le scarpe veicolavano il virus facilmente. Ma serviva anche a far capire che pure camminare per strada, da soli, poteva essere pericoloso. E figurati portare le scarpe in casa! Poi c'era chi lavava le zampe del cane con l'amuchina - e anche un certo numero di cani intossicati, almeno dalle mie parti.
Giustamente qualcuno ha chiesto: "ma poi, se mi si infetta il guanto, come lo tolgo?" Beh, spiegavano anche quello: Ministero della Salute, mica paperino.
https://youtu.be/2tWd_hpP5SE
Spiegavano anche come disinfettare le mascherine per poterle usare più a lungo: bisognava sospenderle sopra una bacinella piena di alcol.
Un paio di problemi però permanevano:
1)il "disinfettante a base alcolica" non c'era, figurati l'alcol;
2)il guanto in lattice, nemmeno.
3) A dirla tutta, non c'erano neppure le mascherine, dalle mie parti.
Infatti per tutto il 2020 andava bene anche una bandana - perché l'importante era indossare qualcosa, sempre per dare il buon esempio e dimostrare che si stava attenti.
Di passaggio:
Nel 2020, che io sappia (ma non c'erano i tamponi, o meglio, li faceva solo chi andava in ospedale), non l'ho preso.
Nel 2021 nemmeno (ma anche lì: tamponi pochi, mica viaggiavo).
L'ho preso (almeno due volte) nel 2022 (quando il tampone lo facevi a ogni angolo di via) dopo la terza dose. Che fortuna che ho avuto: ero già protetto, esattamente come quelli che non subiscono incidenti gravi perché tengono l'immagine di padre Pio sul cruscotto.
Poi ho smesso anche coi tamponi e non l'ho più avuto. Funziona anche quello.
Forse.