Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
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Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
che scopo ha essere giustamente obbligati a indossare guanti e mascherine, per poi essere costretti a mantenere in ogni caso la distanza di due metri?
Per esempio sui mezzi di trasporto o al cinema o in qualunque altra parte, soprattutto all'aperto: perché dobbiamo stare distanziati se siamo protetti?
Il distanziamento sociale, a che ne so io, serve per stare a distanza di sicurezza da chi è privo di protezioni e può essere infetto, no? Farei casomai di tutto a che ognuno usi le protezioni, e punire chi disobbedisce, questo sì.
Giuro che non è una domanda per far polemica ma proprio perché non capisco, quindi mi piacerebbe che qualcuno più informato me lo spieghi per bene.
Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
Tuarag
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Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
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Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
Detto questo, io non ho risposte alla tua domanda. Ma ne ho altre, di domande: la mia vicina ha deciso di lasciare tutte le scarpe di casa sua nel pianerottolo, dove getta anche guanti e mascherine. I suoi cani sono però esenti dal provvedimento restrittivo ed entrano in casa senza levarsi alcunché. I cani il virus non lo pigliano e non lo portano?
E poi, se esco con i guanti e mi viene da grattarmi il naso coperto dalla mascherina, sono al sicuro dal virus? E se invece del naso m'alliscio i lunghi capelli? E per levarmi i guanti, devo mettermi altri guanti o farmeli levare da qualcun altro munito di guanti? E se poi deve toglierseli lui i guanti? Gli elastici delle mascherine, si infettano? E se li tocco senza guanti? Lavarsi le mani, serve a qualcosa? La roba dal sacco della spesa la tolgo con o senza guanti? E la carta igienica per lavarmi il c...
A parte gli scherzi, il concetto credo esatto sia quello di carica virale. Se un virus solo entra in contatto con me il mio sistema immunitario lo farà fuori. Ma se sono migliaia qualche rischio lo corro. È la concentrazione che è pericolosa ed è il motivo per cui gli ambienti chiusi, come ospedali o RSA o RA, sono diventati focolai, e il motivo per cui tengono chiusi tutti i luoghi dove le persone devono per forza di cose stare in gruppo.
All'aperto, a mio avviso, il pericolo è relativo. Soprattutto ora, con gli UV solari quasi al massimo.
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Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
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Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
Aggiungo che lo stare all'aperto favorisce la sintesi di vitam D, che rafforza le difese immunitarie. Invece, lo stare al chiuso favorisce il ristagno di aria e la concentrazione di particelle virali, se presenti.Namio Intile ha scritto: ↑23/04/2020, 9:56 Massimo, le domande non sono mai polemiche, lo sono le risposte.
Detto questo, io non ho risposte alla tua domanda. Ma ne ho altre, di domande: la mia vicina ha deciso di lasciare tutte le scarpe di casa sua nel pianerottolo, dove getta anche guanti e mascherine. I suoi cani sono però esenti dal provvedimento restrittivo ed entrano in casa senza levarsi alcunché. I cani il virus non lo pigliano e non lo portano?
E poi, se esco con i guanti e mi viene da grattarmi il naso coperto dalla mascherina, sono al sicuro dal virus? E se invece del naso m'alliscio i lunghi capelli? E per levarmi i guanti, devo mettermi altri guanti o farmeli levare da qualcun altro munito di guanti? E se poi deve toglierseli lui i guanti? Gli elastici delle mascherine, si infettano? E se li tocco senza guanti? Lavarsi le mani, serve a qualcosa? La roba dal sacco della spesa la tolgo con o senza guanti? E la carta igienica per lavarmi il c...
A parte gli scherzi, il concetto credo esatto sia quello di carica virale. Se un virus solo entra in contatto con me il mio sistema immunitario lo farà fuori. Ma se sono migliaia qualche rischio lo corro. È la concentrazione che è pericolosa ed è il motivo per cui gli ambienti chiusi, come ospedali o RSA o RA, sono diventati focolai, e il motivo per cui tengono chiusi tutti i luoghi dove le persone devono per forza di cose stare in gruppo.
All'aperto, a mio avviso, il pericolo è relativo. Soprattutto ora, con gli UV solari quasi al massimo.
A me l'espressione "distanziamento sociale" fa un po' ridere: sono secoli che, nelle società ad economia capitalista (cioè il 99% dell'umanità), vige la netta separazione fisica,oltre che economica, tra ricchi e poveri...
Forse sarebbe più corretto chiamarlo "distanziamento individuale".
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Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
Concordo appieno!
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Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
Per la cronaca, il 13 gennaio 2020 si registra il primo morto ufficiale per Covid a Wuhan. Già il 31 gennaio 2020 viene dichiarato lo stato di emergenza nazionale dal nostro governo, che permette allo stesso di sospendere le libertà costituzionali e di bypassare il Parlamento. Solo l'undici marzo vengono prese le misure di distanziamento che tutti conosciamo contro l'epidemia. Lo stato di emergenza è in vigore fino al 31 luglio, ma può essere esteso fino a 24 mesi consecutivi. Tra l'altro lo stato di emergenza è stato dichiarato con decreto legge.
Per inciso, le norme che disciplinano lo stato di emergenza, inserite dentro la statuto della protezione civile, prendono la forma di un decreto legislativo, emanato dal governo Gentiloni nel gennaio 2018.
In tutti questi passaggi, è chiaro, il Parlamento o ha delegato al governo o non è entrato nelle decisioni del governo.
Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
Già. E per chi è non nato nel secolo scorso né conserva memoria degli anni '70: se ci fosse stata una cosa del genere a quel tempo, ci sarebbero state manifestazioni oceaniche con slogan nei cortei che avrebbero gridato al golpe di tipo cileno.Namio Intile ha scritto: ↑23/04/2020, 15:31 Forse distanziamento sociale non è un termine adoperato a caso. Significa proprio quello che dici tu, Andr. E lo sarà sempre di più.
Per la cronaca, il 13 gennaio 2020 si registra il primo morto ufficiale per Covid a Wuhan. Già il 31 gennaio 2020 viene dichiarato lo stato di emergenza nazionale dal nostro governo, che permette allo stesso di sospendere le libertà costituzionali e di bypassare il Parlamento. Solo l'undici marzo vengono prese le misure di distanziamento che tutti conosciamo contro l'epidemia. Lo stato di emergenza è in vigore fino al 31 luglio, ma può essere esteso fino a 24 mesi consecutivi. Tra l'altro lo stato di emergenza è stato dichiarato con decreto legge.
Per inciso, le norme che disciplinano lo stato di emergenza, inserite dentro la statuto della protezione civile, prendono la forma di un decreto legislativo, emanato dal governo Gentiloni nel gennaio 2018.
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Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
Il virus infatti entra anche dagli occhi, e a volte anche dalla pelle.
Se ci pensi bene il personale ospedaliero nei reparti COVID è dotato anche di visiere, e sono protetti ovunque senza neppure un centimetro quadrato di pelle scoperta.
Le disposizioni governative indicano un distanziamento di un metro e, solo se non è possibile rispettarlo, obbligo di "museruola".
Il comportamento del "gregge" si attesta però su due metri e "museruola" sempre e comunque per tutti.
Tutto ciò crea confusione allo stesso "gregge", ancora senza immunità.
Non per nulla quando erroneamente ad un posto di blocco viene fatta notare la "museruola" mancante anche all'autista solo sul veicolo, probabilmente per meglio enfatizzare la bizzarria della richiesta, vi è chi risponde: "E' come mettersi il preservativo ed andare a letto da soli".
Conclusione:
Quando il gregge, non ancora immune, è affetto da ipocondria finisce che tutte le pecore, interpretando la parte del cane, si mettono la "museruola".
Non sempre serve e non sempre è utile, ma se questo rende più felice il gregge, va bene così con buona pace di tutti i cani da pastore ...
https://www.youtube.com/watch?v=HTRHL3yEcVk
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Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
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Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
La distanza.
Era circa 1,8 metri, secondo l'OMS, ma noi avevamo solo un metro e, per dire, in Bangladesh, 50 cm, in USA 2 metri, a riprova che il virus, quella bestia che ti aspettava dietro a ogni angolo, sull'asfalto, attaccata alle maniglie del tram, nel colpo di tosse del vicino di casa (chiuso tra le sue mura) e sulla pulsantiera dell'ascensore, oltre a rispettare le dogane, agiva diversamente nei vari paesi.
La mascherina
Fondamentale, certo. Fondamentale SE incrociavi l'aria respirata un secondo o due prima da altre persone, perché il virus non galleggiava eterno nell'aria, ma si spostava con quella respirata dalle persone. Dunque la mascherina serviva averla, ma siccome pure la FFP2 aveva maglie troppo larghe per fermare per davvero il virus, bisognava portarla tutti, almeno quando, per forza di cose, ci si incontrava. Ma no, non impediva di venir contagiati, riduceva solo la possibilità - serviva comunque anche la distanza, perché il virus non viene fermato da quella. Poi: da soli, in auto o in casa (qualcuno ricorda la trasmissione con l'intervistato in casa sua senza mascherina, che a un certo punto starnutiva e il conduttore lo riprendeva per non averlo fatto nel gomito? Che hai visto mai il virus passasse via internet...), aveva ben poco senso.
Epperò: si doveva dare il buon esempio, no? Già, in generale, siamo indisciplinati di nostro. Se poi ti faccio anche vedere che ci stanno eccezioni, poi finisce che non la metti più nemmeno quando serve. Bisognava far sapere che non c'erano deroghe e tutti dovevano adeguarsi.
Al minuto 6 il meccanismo del "buon esempio" ce lo spiega chiaramente questo qui a proposito dell'attività motoria, quando avevamo il dovere di non uscire di casa se non per necessità reali (tipo che dovevi andare in ospedale o a fare la spesa) o per lavoro (chi ce l'aveva):
https://www.youtube.com/watch?v=-ax4wteUcp0
Resta che, per ridurre davvero il contagio, l'unica, a meno di girare con tute da bioazard, era restare isolati.
La disinfezione delle strade ve la ricordate? Era basata sul modello cinese, dove pare fosse normale scatarrare per terra - e quindi le scarpe veicolavano il virus facilmente. Ma serviva anche a far capire che pure camminare per strada, da soli, poteva essere pericoloso. E figurati portare le scarpe in casa! Poi c'era chi lavava le zampe del cane con l'amuchina - e anche un certo numero di cani intossicati, almeno dalle mie parti.
Giustamente qualcuno ha chiesto: "ma poi, se mi si infetta il guanto, come lo tolgo?" Beh, spiegavano anche quello: Ministero della Salute, mica paperino.
https://youtu.be/2tWd_hpP5SE
Spiegavano anche come disinfettare le mascherine per poterle usare più a lungo: bisognava sospenderle sopra una bacinella piena di alcol.
Un paio di problemi però permanevano:
1)il "disinfettante a base alcolica" non c'era, figurati l'alcol;
2)il guanto in lattice, nemmeno.
3) A dirla tutta, non c'erano neppure le mascherine, dalle mie parti.
Infatti per tutto il 2020 andava bene anche una bandana - perché l'importante era indossare qualcosa, sempre per dare il buon esempio e dimostrare che si stava attenti.
Di passaggio:
Nel 2020, che io sappia (ma non c'erano i tamponi, o meglio, li faceva solo chi andava in ospedale), non l'ho preso.
Nel 2021 nemmeno (ma anche lì: tamponi pochi, mica viaggiavo).
L'ho preso (almeno due volte) nel 2022 (quando il tampone lo facevi a ogni angolo di via) dopo la terza dose. Che fortuna che ho avuto: ero già protetto, esattamente come quelli che non subiscono incidenti gravi perché tengono l'immagine di padre Pio sul cruscotto.
Poi ho smesso anche coi tamponi e non l'ho più avuto. Funziona anche quello.
Forse.
Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
Ci sono moltissimi studi in rete, tra i quali anche delle meta-analisi. Una di queste (1) conclude dicendo che "Face masks in the general population might be effective, at least in some circumstances, but there is currently little to no evidence supporting this proposition. If the coronavirus is primarily transmitted via indoor aerosols, face masks are unlikely to be protective. Thus, health authorities should not assume or suggest that face masks will reduce the rate or risk of infection."
Inoltre, "A long-term analysis shows that infections have been driven primarily by seasonal and endemic factors, whereas mask mandates and lockdowns have had no discernible impact."
In definitiva, l'unica difesa contro un virus pericoloso che si trasmette per via aerea è uno scafandro con respiratore di aria filtrata, adatto per i laboratori che maneggiano agenti pericolosi (BSL3 o BSL4), comodissimo per chi viaggia in tram
(1) https://swprs.org/face-masks-evidence/
Gara d'inverno 2021/2022 - La Strega, e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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La Gara 61 - Ai confini della Realtà
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La Gara 13 - Per modo di dire
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Vivere con 500 euro al mese nonostante Equitalia
la normale vita quotidiana cosí come dovrebbe essere
Vi voglio dimostrare come con un po' di umiltà, di fantasia e di buon senso si possa vivere in questa caotica società, senza possedere grandi stipendi e perfino con Equitalia alle calcagna. Credetemi: è possibile, ed è bellissimo!
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Ero sposata da poco e già mi stavo annoiando
(soprattutto a letto)
Marika è una giovane ragazza. Non ha avuto alcuna esperienza sessuale e sta per sposarsi. Essendo molto intelligente, si accorge presto di essere una bella donna e sente di non poter rinchiudersi per tutta la vita in un contesto matrimoniale forzato e prematuro. Conosce un uomo, il quale la porta per gradi a conoscere tutto ciò che c'è da sapere sul sesso. è un uomo speciale, totalmente diverso dal suo fidanzato e ne nasce una relazione molto particolare. Molto di quello che Marika impara può non corrispondere a quello che le donne desiderano, ma sono certa che, segretamente, prima o poi ci avranno pensato. è un racconto erotico, scritto però senza parole scurrili od offensive.
Copertina di Roberta Guardascione
di Mary J. Stallone
A cura di Massimo Baglione.
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Gare letterarie stagionali - annuario n° 1 (2018 - 2019)
Le Gare letterarie stagionali sono concorsi a partecipazione libera, gratuiti, dove chiunque può mettersi alla prova nel forum di BraviAutori.it, divertirsi, conoscersi e, perché no, anche imparare qualcosa. I migliori testi delle Gare vengono pubblicati nei rispettivi ebook gratuiti i quali, a ogni ciclo di stagioni, diventano un'antologia annuale come questa che state per leggere.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Alessandro Mazzi, Angelo Ciola, Aurora Gallo, Ida Dainese, Carlo Celenza, Carol Bi, Daniele Missiroli, Draper, Edoardo Prati, Fabrizio Bonati, Fausto Scatoli, Gabriele Ludovici, L.Grisolia, Laura Traverso, Liliana Tuozzo, Lodovico, Marco Daniele, Namio Intile, N.B. Panigale, Nunzio Campanelli, Pierluigi, Roberto Bonfanti, Seira Katsuto, Selene Barblan, SmilingRedSkeleton, Stefano Giraldi Ceneda, Teseo Tesei, Tiziano Legati, Tiziana Emanuele.
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