Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
- Massimo Baglione
- rank (info):
- Site Admin
- Messaggi: 9559
- Iscritto il: 11/04/2007, 12:20
- Località: Belluno
- Contatta:
-
Author's data
Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
che scopo ha essere giustamente obbligati a indossare guanti e mascherine, per poi essere costretti a mantenere in ogni caso la distanza di due metri?
Per esempio sui mezzi di trasporto o al cinema o in qualunque altra parte, soprattutto all'aperto: perché dobbiamo stare distanziati se siamo protetti?
Il distanziamento sociale, a che ne so io, serve per stare a distanza di sicurezza da chi è privo di protezioni e può essere infetto, no? Farei casomai di tutto a che ognuno usi le protezioni, e punire chi disobbedisce, questo sì.
Giuro che non è una domanda per far polemica ma proprio perché non capisco, quindi mi piacerebbe che qualcuno più informato me lo spieghi per bene.
Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
Tuarag
- Massimo Baglione
- rank (info):
- Site Admin
- Messaggi: 9559
- Iscritto il: 11/04/2007, 12:20
- Località: Belluno
- Contatta:
-
Author's data
Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
-
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 694
- Iscritto il: 07/03/2019, 11:31
-
Author's data
Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
Detto questo, io non ho risposte alla tua domanda. Ma ne ho altre, di domande: la mia vicina ha deciso di lasciare tutte le scarpe di casa sua nel pianerottolo, dove getta anche guanti e mascherine. I suoi cani sono però esenti dal provvedimento restrittivo ed entrano in casa senza levarsi alcunché. I cani il virus non lo pigliano e non lo portano?
E poi, se esco con i guanti e mi viene da grattarmi il naso coperto dalla mascherina, sono al sicuro dal virus? E se invece del naso m'alliscio i lunghi capelli? E per levarmi i guanti, devo mettermi altri guanti o farmeli levare da qualcun altro munito di guanti? E se poi deve toglierseli lui i guanti? Gli elastici delle mascherine, si infettano? E se li tocco senza guanti? Lavarsi le mani, serve a qualcosa? La roba dal sacco della spesa la tolgo con o senza guanti? E la carta igienica per lavarmi il c...
A parte gli scherzi, il concetto credo esatto sia quello di carica virale. Se un virus solo entra in contatto con me il mio sistema immunitario lo farà fuori. Ma se sono migliaia qualche rischio lo corro. È la concentrazione che è pericolosa ed è il motivo per cui gli ambienti chiusi, come ospedali o RSA o RA, sono diventati focolai, e il motivo per cui tengono chiusi tutti i luoghi dove le persone devono per forza di cose stare in gruppo.
All'aperto, a mio avviso, il pericolo è relativo. Soprattutto ora, con gli UV solari quasi al massimo.
- Massimo Baglione
- rank (info):
- Site Admin
- Messaggi: 9559
- Iscritto il: 11/04/2007, 12:20
- Località: Belluno
- Contatta:
-
Author's data
Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
-
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 694
- Iscritto il: 07/03/2019, 11:31
-
Author's data
Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
Aggiungo che lo stare all'aperto favorisce la sintesi di vitam D, che rafforza le difese immunitarie. Invece, lo stare al chiuso favorisce il ristagno di aria e la concentrazione di particelle virali, se presenti.Namio Intile ha scritto: ↑23/04/2020, 9:56 Massimo, le domande non sono mai polemiche, lo sono le risposte.
Detto questo, io non ho risposte alla tua domanda. Ma ne ho altre, di domande: la mia vicina ha deciso di lasciare tutte le scarpe di casa sua nel pianerottolo, dove getta anche guanti e mascherine. I suoi cani sono però esenti dal provvedimento restrittivo ed entrano in casa senza levarsi alcunché. I cani il virus non lo pigliano e non lo portano?
E poi, se esco con i guanti e mi viene da grattarmi il naso coperto dalla mascherina, sono al sicuro dal virus? E se invece del naso m'alliscio i lunghi capelli? E per levarmi i guanti, devo mettermi altri guanti o farmeli levare da qualcun altro munito di guanti? E se poi deve toglierseli lui i guanti? Gli elastici delle mascherine, si infettano? E se li tocco senza guanti? Lavarsi le mani, serve a qualcosa? La roba dal sacco della spesa la tolgo con o senza guanti? E la carta igienica per lavarmi il c...
A parte gli scherzi, il concetto credo esatto sia quello di carica virale. Se un virus solo entra in contatto con me il mio sistema immunitario lo farà fuori. Ma se sono migliaia qualche rischio lo corro. È la concentrazione che è pericolosa ed è il motivo per cui gli ambienti chiusi, come ospedali o RSA o RA, sono diventati focolai, e il motivo per cui tengono chiusi tutti i luoghi dove le persone devono per forza di cose stare in gruppo.
All'aperto, a mio avviso, il pericolo è relativo. Soprattutto ora, con gli UV solari quasi al massimo.
A me l'espressione "distanziamento sociale" fa un po' ridere: sono secoli che, nelle società ad economia capitalista (cioè il 99% dell'umanità), vige la netta separazione fisica,oltre che economica, tra ricchi e poveri...
Forse sarebbe più corretto chiamarlo "distanziamento individuale".
- Massimo Baglione
- rank (info):
- Site Admin
- Messaggi: 9559
- Iscritto il: 11/04/2007, 12:20
- Località: Belluno
- Contatta:
-
Author's data
Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
Concordo appieno!
-
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 694
- Iscritto il: 07/03/2019, 11:31
-
Author's data
Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
Per la cronaca, il 13 gennaio 2020 si registra il primo morto ufficiale per Covid a Wuhan. Già il 31 gennaio 2020 viene dichiarato lo stato di emergenza nazionale dal nostro governo, che permette allo stesso di sospendere le libertà costituzionali e di bypassare il Parlamento. Solo l'undici marzo vengono prese le misure di distanziamento che tutti conosciamo contro l'epidemia. Lo stato di emergenza è in vigore fino al 31 luglio, ma può essere esteso fino a 24 mesi consecutivi. Tra l'altro lo stato di emergenza è stato dichiarato con decreto legge.
Per inciso, le norme che disciplinano lo stato di emergenza, inserite dentro la statuto della protezione civile, prendono la forma di un decreto legislativo, emanato dal governo Gentiloni nel gennaio 2018.
In tutti questi passaggi, è chiaro, il Parlamento o ha delegato al governo o non è entrato nelle decisioni del governo.
Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
Già. E per chi è non nato nel secolo scorso né conserva memoria degli anni '70: se ci fosse stata una cosa del genere a quel tempo, ci sarebbero state manifestazioni oceaniche con slogan nei cortei che avrebbero gridato al golpe di tipo cileno.Namio Intile ha scritto: ↑23/04/2020, 15:31 Forse distanziamento sociale non è un termine adoperato a caso. Significa proprio quello che dici tu, Andr. E lo sarà sempre di più.
Per la cronaca, il 13 gennaio 2020 si registra il primo morto ufficiale per Covid a Wuhan. Già il 31 gennaio 2020 viene dichiarato lo stato di emergenza nazionale dal nostro governo, che permette allo stesso di sospendere le libertà costituzionali e di bypassare il Parlamento. Solo l'undici marzo vengono prese le misure di distanziamento che tutti conosciamo contro l'epidemia. Lo stato di emergenza è in vigore fino al 31 luglio, ma può essere esteso fino a 24 mesi consecutivi. Tra l'altro lo stato di emergenza è stato dichiarato con decreto legge.
Per inciso, le norme che disciplinano lo stato di emergenza, inserite dentro la statuto della protezione civile, prendono la forma di un decreto legislativo, emanato dal governo Gentiloni nel gennaio 2018.
In tutti questi passaggi, è chiaro, il Parlamento o ha delegato al governo o non è entrato nelle decisioni del governo.
#stateacasa (#chevifatantobene)
- Teseo Tesei
- rank (info):
- Necrologista
- Messaggi: 207
- Iscritto il: 03/02/2019, 19:35
-
Author's data
Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
Il virus infatti entra anche dagli occhi, e a volte anche dalla pelle.
Se ci pensi bene il personale ospedaliero nei reparti COVID è dotato anche di visiere, e sono protetti ovunque senza neppure un centimetro quadrato di pelle scoperta.
Le disposizioni governative indicano un distanziamento di un metro e, solo se non è possibile rispettarlo, obbligo di "museruola".
Il comportamento del "gregge" si attesta però su due metri e "museruola" sempre e comunque per tutti.
Tutto ciò crea confusione allo stesso "gregge", ancora senza immunità.
Non per nulla quando erroneamente ad un posto di blocco viene fatta notare la "museruola" mancante anche all'autista solo sul veicolo, probabilmente per meglio enfatizzare la bizzarria della richiesta, vi è chi risponde: "E' come mettersi il preservativo ed andare a letto da soli".
Conclusione:
Quando il gregge, non ancora immune, è affetto da ipocondria finisce che tutte le pecore, interpretando la parte del cane, si mettono la "museruola".
Non sempre serve e non sempre è utile, ma se questo rende più felice il gregge, va bene così con buona pace di tutti i cani da pastore ...
https://www.youtube.com/watch?v=HTRHL3yEcVk
Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
- Laura Traverso
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 934
- Iscritto il: 27/05/2016, 16:40
- Località: GENOVA
- Contatta:
-
Author's data
Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
- Il_Babbano
- rank (info):
- Correttore Infame di Bozze
- Messaggi: 137
- Iscritto il: 28/04/2022, 8:33
-
Author's data
Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
La distanza.
Era circa 1,8 metri, secondo l'OMS, ma noi avevamo solo un metro e, per dire, in Bangladesh, 50 cm, in USA 2 metri, a riprova che il virus, quella bestia che ti aspettava dietro a ogni angolo, sull'asfalto, attaccata alle maniglie del tram, nel colpo di tosse del vicino di casa (chiuso tra le sue mura) e sulla pulsantiera dell'ascensore, oltre a rispettare le dogane, agiva diversamente nei vari paesi.
La mascherina
Fondamentale, certo. Fondamentale SE incrociavi l'aria respirata un secondo o due prima da altre persone, perché il virus non galleggiava eterno nell'aria, ma si spostava con quella respirata dalle persone. Dunque la mascherina serviva averla, ma siccome pure la FFP2 aveva maglie troppo larghe per fermare per davvero il virus, bisognava portarla tutti, almeno quando, per forza di cose, ci si incontrava. Ma no, non impediva di venir contagiati, riduceva solo la possibilità - serviva comunque anche la distanza, perché il virus non viene fermato da quella. Poi: da soli, in auto o in casa (qualcuno ricorda la trasmissione con l'intervistato in casa sua senza mascherina, che a un certo punto starnutiva e il conduttore lo riprendeva per non averlo fatto nel gomito? Che hai visto mai il virus passasse via internet...), aveva ben poco senso.
Epperò: si doveva dare il buon esempio, no? Già, in generale, siamo indisciplinati di nostro. Se poi ti faccio anche vedere che ci stanno eccezioni, poi finisce che non la metti più nemmeno quando serve. Bisognava far sapere che non c'erano deroghe e tutti dovevano adeguarsi.
Al minuto 6 il meccanismo del "buon esempio" ce lo spiega chiaramente questo qui a proposito dell'attività motoria, quando avevamo il dovere di non uscire di casa se non per necessità reali (tipo che dovevi andare in ospedale o a fare la spesa) o per lavoro (chi ce l'aveva):
https://www.youtube.com/watch?v=-ax4wteUcp0
Resta che, per ridurre davvero il contagio, l'unica, a meno di girare con tute da bioazard, era restare isolati.
La disinfezione delle strade ve la ricordate? Era basata sul modello cinese, dove pare fosse normale scatarrare per terra - e quindi le scarpe veicolavano il virus facilmente. Ma serviva anche a far capire che pure camminare per strada, da soli, poteva essere pericoloso. E figurati portare le scarpe in casa! Poi c'era chi lavava le zampe del cane con l'amuchina - e anche un certo numero di cani intossicati, almeno dalle mie parti.
Giustamente qualcuno ha chiesto: "ma poi, se mi si infetta il guanto, come lo tolgo?" Beh, spiegavano anche quello: Ministero della Salute, mica paperino.
https://youtu.be/2tWd_hpP5SE
Spiegavano anche come disinfettare le mascherine per poterle usare più a lungo: bisognava sospenderle sopra una bacinella piena di alcol.
Un paio di problemi però permanevano:
1)il "disinfettante a base alcolica" non c'era, figurati l'alcol;
2)il guanto in lattice, nemmeno.
3) A dirla tutta, non c'erano neppure le mascherine, dalle mie parti.
Infatti per tutto il 2020 andava bene anche una bandana - perché l'importante era indossare qualcosa, sempre per dare il buon esempio e dimostrare che si stava attenti.
Di passaggio:
Nel 2020, che io sappia (ma non c'erano i tamponi, o meglio, li faceva solo chi andava in ospedale), non l'ho preso.
Nel 2021 nemmeno (ma anche lì: tamponi pochi, mica viaggiavo).
L'ho preso (almeno due volte) nel 2022 (quando il tampone lo facevi a ogni angolo di via) dopo la terza dose. Che fortuna che ho avuto: ero già protetto, esattamente come quelli che non subiscono incidenti gravi perché tengono l'immagine di padre Pio sul cruscotto.
Poi ho smesso anche coi tamponi e non l'ho più avuto. Funziona anche quello.
Forse.
Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
Ci sono moltissimi studi in rete, tra i quali anche delle meta-analisi. Una di queste (1) conclude dicendo che "Face masks in the general population might be effective, at least in some circumstances, but there is currently little to no evidence supporting this proposition. If the coronavirus is primarily transmitted via indoor aerosols, face masks are unlikely to be protective. Thus, health authorities should not assume or suggest that face masks will reduce the rate or risk of infection."
Inoltre, "A long-term analysis shows that infections have been driven primarily by seasonal and endemic factors, whereas mask mandates and lockdowns have had no discernible impact."
In definitiva, l'unica difesa contro un virus pericoloso che si trasmette per via aerea è uno scafandro con respiratore di aria filtrata, adatto per i laboratori che maneggiano agenti pericolosi (BSL3 o BSL4), comodissimo per chi viaggia in tram
(1) https://swprs.org/face-masks-evidence/
256K
256 racconti da 1024 Karatteri
Raccolta delle migliori opere che hanno partecipato alla selezione per l'antologia 256K. Ci sono 256 racconti da non più di 1024 battute. A chiudere l'antologia c'è un bellissimo racconto del maestro della fantascienza italiana Valerio Evangelisti. Ogni pagina, è corredata da una cronologia dei vecchi computer dagli anni '50 agli '80. A ogni autore è stato inoltre assegnato un QR Code. Da non perdere!
A cura di Massimo Baglione e Massimo Fabrizi
con la partecipazione di: Alessandro Napolitano e Paolo Oddone.
Contiene opere di: Alberto Tristano, Roberto Guarnieri, Ramona Cannatelli, Ser Stefano, Giorgio Aprile, Gianluca Santini, Matteo Mancini, Giorgia Rebecca Gironi, Mariella Vallesi, Tommaso Chimenti, Diego Salvadori, Giulia Conti, Beatrice Traversin, Maria Cristina Biasoli, Massimiliano Campo, Il Cazzaro di 6502, Polissena Cerolini, Patrizia Birtolo, Paolo Capponi, Paolo Cavicchi, Luca Romanello, Igor Lampis, Diego Di Dio, Leonardo Boselli, David Parronchi, VS, Antonella Tissot, Sam L. Basie, Annamaria Trevale, Bruno Ugioli, Ilaria Spes, Bruno Elpis, Massimiliano Prandini, Andrea Marà, Riccardo Fumagalli, Joshi Spawnbrød, Daniele Picciuti, Gian Filippo Pizzo, Flavio Valerio Nervi, Ermanno Volterrani, Manuela Costantini, Matteo Carriero, Eva Bassa, Lorenzo Pompeo, Andrea Andreoni, Valeria Esposito, Stefano Caranti, Riccardo Carli Ballola, Stefano Pierini, Giuseppe Troccoli, Francesco Scardone, Andrea Cavallini, Alice Chimera, Cosimo Vitiello, Mariaeleonora Damato, Stefano Mallus, Sergio Oricci, Michele Pacillo, Matteo Gambaro, Angela Di Salvo, Marco Migliori, Pietro Chiappelloni, Sergio Donato, Ivan Visini, Ottavia Piccolo, Ester Mistò, Alessandro Mascherpa, Gianmarco Amici, Raffaella Munno, Michele Campagna, Diego Bortolozzo, Lorenzo Davia, Marco Solo, Gianluca Gendusa, Caterina Venturi, Lorenzo Crescentini, Silvia Tessa, Simona Aiuti, Chiara Micheli, Anna Tasinato, Valentina Giuliani, Giulio D'Antona, Maria Francesca Cupane, Veruska Vertuani, Giacomo Scotti, Chiara Zanini, Lorenzo Fontana, Tiziana Ritacco, Margherita Lamatrice, Aurora Torchia, Luigi Milani, Maurizio Brancaleoni, Gloria Scaioli, Filomena, Piergiorgio Annicchiarico, Morik Chadid, Chiara Perseghin, Massimo Ferri, Simone Messeri, Davide Dotto, Serena M. Barbacetto, Roberto Bernocco, Anthony Strange, Cristian Leonardi, Fabiola Lucidi, Roberto Bommarito, Antonio Russo De Vivo, Giacomo Gailli, Giovanni Duminuco, Federico Pergolini, Fabrizio Leonardi, Amigdala Pala, Natale Figura, Celeste Borrelli, Francesca Panzacchi, Andrea Basso, Giacomo Inches, Umberto Pasqui, Mario Frigerio, Luigi Bonaro, Luca Romani, Anna Toro, Giuseppe Varriale, Maria Lipartiti, Marco Battaglia, Arturo Caissut, Stefano Milighetti, Davide Berardi, Paolo Secondini, Susanna Boccalari, Andrea Indiano, Alexia Bianchini, Penelope Mistras, Anna Grieco, Samantha Baldin, Serena Bertogliatti, Valentina Carnevale, Gloria Rochel, Andrea Leonelli, James Carroll Wish, Marco Ferrari, Giovanni Ferrari, Mew Notice, Maurizio Vicedomini, Paride Bastuello, Alessandra Lusso, Mirko Giacchetti, Francesco Manarini, Massimo Rodighiero, Daniela Piccoli, Alessandro Trapletti, Marco Tomasetto, Conrad, Giovanni Sferro, Morgana Bart, Omar Spoti, Massimo Conti, Andrea Donaera, Roberto Alba, Libeth Libet, Angela Rosa, Valentina Coscia, Antonio Matera, Fabio Brusa, Stefano Olivieri, Isabella Galeotti, Chiara de Iure, Ilaria Ranieri, Lorenzo Valle, Francesco Fortunato, Valentina Tesio, Elena Pantano, Maria Basilicata, Antonio Costantini, Riccardo Delli Ponti, Giovanna Garofalo, Eliseo Palumbo, Federica Neri, Alessandro Napolitano, Stefano Valente, Linda Bartalucci, Luisa Catapano, Diego Cocco, Riccardo Sartori, Dario Degliuomini, Gianni Giovannone, Nicola Fierro, Federico Marchionni, Romeo Mauro, Francesco Azzurli, Filippo Pirro, Luca Marinelli, Triptil Pazol, Marco Sartori, Iunio Marcello Clementi, Maria Lucia Nosi, Valentina Vincenzini, Jacopo Mariani, Diletta Fabiani, Lodovico Ferrari, Paolo Franchini, Tullio Aragona, Davide Corvaglia, Davide Figliolini, Beniamino Franceschini, Roberto Napolitano, Valeria Barbera, Federico Falcone, Stefano Meglioraldi, Eugenia Bartoccini, Andrea Gatto, Sonia Galdeman, Filomena Caddeo, Dario D'Alfonso, Chantal Frattini, Viola Cappelletti, Maria Stella Rossi, Serena Rosata, Francesco Di Mento, Giuseppe Sciara, Mario Calcagno, Tanja Sartori, Andrea Giansanti, Lorenzo Pedrazzi, Alessio Negri Zingg, Ester Trasforini, Daniele Miglio, Viola Killerqueen Lodato, Delos Veronesi, Giuseppe De Paolis, Diego Capani, Stefano Colombo, Aislinn, Marco Marulli, Sanrei, Emanuele Crocetti, Andrea Borla, Elena Noseda, Anna Notti, Andreea Elena Stanica, Marina Priorini, Lucia Coluccia, Simone Babini, Fiorenzo Catanzaro, Francesco Mastinu, Cristina Cornelio, Roberto Paradiso, Andrea Avvenengo, Maria Boffini, Mara Bomben, Alex Panigada, Federico Iarlori, Marika Bernard, Alessandra Ronconi, Francesco Danelli, Gabriele Nannetti, Salvatore Ingrosso, Paolo Oddone, Valerio Evangelisti.
Vedi ANTEPRIMA (566,01 KB scaricato 919 volte).
Il Bene o il Male
Trenta modi di intendere il Bene, il Male e l'interazione tra essi.
Dodici donne e diciotto uomini hanno tentato di far prevalere la propria posizione, tuttavia la Vita ci insegna che il vincitore non è mai scontato. La Natura ci dimostra infatti che dopo un temporale spunta il sole, ma ci insegna altresì che non sempre un temporale è il Male, e che non sempre il sole è il Bene.
A cura di Massimo Baglione
Copertine di Giuliana Ricci.
Contiene opere di: Antonella Cavallo, Michele Scuotto, Nunzio Campanelli, Rosanna Fontana, Giorgio Leone, Ida Dainese, Angelo Manarola, Anna Rita Foschini, Angela Aniello, Maria Rosaria Del Ciello, Fausto Scatoli, Marcello Nucciarelli, Silvia Torre, Alessandro Borghesi, Umberto Pasqui, Lucia Amorosi, Eliseo Palumbo, Riccardo Carli Ballola, Maria Rosaria Spirito, Andrea Calcagnile, Greta Fantini, Pasquale Aversano, Fabiola Vicari, Antonio Mattera, Andrea Spoto, Gianluigi Redaelli, Luca Volpi, Pietro Rainero, Marcello Colombo, Cristina Giuntini.
Vedi ANTEPRIMA (455,65 KB scaricato 174 volte).
Metropolis
antologia di opere ispirate da un ambiente metropolitano
Cosa succede in città? - Sì, è il titolo di una nota canzone, ma è anche la piazza principale in cui gli autori, mossi dal flash-mob del nostro concorso letterario, si sono dati appuntamento per raccontarci le loro fantasie metropolitane.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Gianluigi Nardo, Andrea Pozzali, Antonella Jacoli, Roberto Virdo', Francesco Pino, Giulia Rosati, Francesca Paolucci, Enrico Teodorani, Ibbor OB, Umberto Pasqui, Annamaria Ricco, Eliana Farotto, Maria Spanu, Eliseo Palumbo, Andrea Teodorani, Stefania Paganelli, Alessandro Mazzi, Lidia Napoli, F. T. Leo, Selene Barblan, Stefano Bovi, Alessia Piemonte, Ida Dainese, Giovanni Di Monte.
Vedi ANTEPRIMA (297,62 KB scaricato 72 volte).
Anonimania 2022 (settembre) - Prima edizione
A cura di Il Guru e BraviAutori.it.
Scarica questo testo in formato PDF (1,41 MB) - scaricato 37 volte.
oppure in formato EPUB (738,43 KB) (vedi anteprima) - scaricato 22 volte..
Lascia un commento.
La Gara 51 - 50 sfumature
A cura di ser Stefano.
Scarica questo testo in formato PDF (1,83 MB) - scaricato 182 volte.
oppure in formato EPUB (295,36 KB) (vedi anteprima) - scaricato 210 volte..
Lascia un commento.
Calendario BraviAutori.it "Writer Factor" 2016 - (a colori)
A cura di Tullio Aragona.
Scarica questo testo in formato PDF (11,89 MB) - scaricato 219 volte..
Lascia un commento.