Pagina 1 di 2

Lacrime

Inviato: 20/06/2020, 16:34
da Ida Daneri
leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

Un calcio.
Ruvido e cattivo.
Un calcio in boccia mentre giace a terra.
Un calcio al ventre gonfio di vita.
La sta colpendo con ubriaca violenza.
La tua sorellina non nascerà mai.
Ti avventi come un animale braccato. Disperato.
Un calcio in faccia.
Sapore di ferro in bocca.
Disteso a terra, incroci lo sguardo di tua madre. Occhi grandi e colmi di tristezza. Pieni di dolore.
Un altro calcio, ma questa volta sei davanti a lei e riesci a proteggerla.
La bottiglia scivola a terra, insieme a lacrime inutili.
- Non volevo… non volevo…
Lacrime di sangue.

*

Calci e risa crudeli.
Ė poco più di una bambina, ma questo non li ferma. La circondano mentre lei, a terra, cerca di proteggersi e si raggomitola stretta.
Ma tu li conosci i calci, li conosci fin troppo bene.
Fanno male, ma non ti fanno paura. Ne hai presi così tanti…
Calci violenti di chi si ritiene superiore e crede di poter avere tutto.
Ė nata in mezzo ai calci, ma non la lascerai morire tra loro.
Ti avventi deciso. La lama brilla tra le tue mani.
Un calcio. Un affondo tra la carne, senza esitazione.
Urla.
Scompiglio.
Fuga.
Lei non piange più.
Lacrime di vendetta.

commento

Inviato: 20/06/2020, 21:20
da Macrelli Piero
Duro e cattivo, mi è rimasto attaccato alla pelle e ho dovuto aspettare un po' perché l'emozione di sofferenza si sopisse. Non sono difetti né parole di disprezzo, anzi. Un bel pugno nello stomaco che toglie il respiro, ma poi una buona sensazione. Mi è piaciuto.

Re: risposta a commento

Inviato: 21/06/2020, 19:28
da Ida Daneri
Macrelli Piero ha scritto: 20/06/2020, 21:20 Duro e cattivo, mi è rimasto attaccato alla pelle e ho dovuto aspettare un po' perché l'emozione di sofferenza si sopisse. Non sono difetti né parole di disprezzo, anzi. Un bel pugno nello stomaco che toglie il respiro, ma poi una buona sensazione. Mi è piaciuto.
Grazie per il commento.
In effetti, quello che volevo era proprio che il lettore ricevesse un "pugno nello stomaco" che, togliendogli il respiro, lo inducesse a ragionare sul tema della violenza familiare.

Commento

Inviato: 23/06/2020, 16:48
da Selene Barblan
Trovo che lo stile poetico abbia come pregio quello di imprimere immagini nel lettore. In questo caso sono immagini spiacevoli, crude, violente. Sicuramente rendono l’idea è parlano di ciò che non dovrebbe mai succedere e che invece purtroppo è realtà quotidiana. Secondo me è meglio riuscita la prima parte, le parole rispecchiano con il loro suono la durezza della scena che rappresentano. La seconda parte è troppo “spiegata” secondo i miei gusti.

Re: Lacrime

Inviato: 23/06/2020, 21:53
da Ida Daneri
Grazie per il commento, Selene.
Pensi che nella seconda parte si possa tagliare? Temevo risultasse troppo ermetica, ma ci faccio un pensierino.
Grazie mille per il suggerimento.

Commento

Inviato: 24/06/2020, 10:03
da Fausto Scatoli
argomento crudo ma, purtroppo, sempre attuale.
la violenza non cala mai, tutt'al più aumenta, nel nostro mondo.
per i miei gusti è un po' difficile, come testo. nel senso che è da interpretare e da leggere anche tra le righe, mentre preferisco storie lineari.
in ogni caso le descrizioni sono buone ed efficaci, facendo comprendere al lettore la durezza e la gravità della situazione

Re: Lacrime

Inviato: 24/06/2020, 10:20
da Selene Barblan
Ida-59 ha scritto: 23/06/2020, 21:53 Grazie per il commento, Selene.
Pensi che nella seconda parte si possa tagliare? Temevo risultasse troppo ermetica, ma ci faccio un pensierino.
Grazie mille per il suggerimento.
Mah forse non tagliare... forse rivedere fra un po’ e vedere se ti suona bene così com’è o se apporteresti qualche modifica, per parlare di più per immagini come nella prima parte. Ma è una cosa molto personale, credo... :)

Re: Commento

Inviato: 24/06/2020, 14:34
da Ida Daneri
Fausto Scatoli ha scritto: 24/06/2020, 10:03 argomento crudo ma, purtroppo, sempre attuale.
la violenza non cala mai, tutt'al più aumenta, nel nostro mondo.
per i miei gusti è un po' difficile, come testo. nel senso che è da interpretare e da leggere anche tra le righe, mentre preferisco storie lineari.
in ogni caso le descrizioni sono buone ed efficaci, facendo comprendere al lettore la durezza e la gravità della situazione
Sicuramente l'argomento, seppur sempre attuale, non è affatto piacevole.
Intendi dire che hai trovato ermetico il testo?
I vostri commenti mi servono molto: Selene ha trovato fin ridondante la seconda parte, e io devo cercare di regolarmi.
Grazie a tutti.

Re: Lacrime

Inviato: 24/06/2020, 14:35
da Ida Daneri
Selene Barblan ha scritto: 24/06/2020, 10:20 Mah forse non tagliare... forse rivedere fra un po’ e vedere se ti suona bene così com’è o se apporteresti qualche modifica, per parlare di più per immagini come nella prima parte. Ma è una cosa molto personale, credo... :)
Grazie, "parlare per immagini" è un ottimo consiglio.
Rileggo tra un po e terrò conto delle tue parole.

Re: Commento

Inviato: 24/06/2020, 16:20
da Fausto Scatoli
Ida-59 ha scritto: 24/06/2020, 14:34 Sicuramente l'argomento, seppur sempre attuale, non è affatto piacevole.
Intendi dire che hai trovato ermetico il testo?
I vostri commenti mi servono molto: Selene ha trovato fin ridondante la seconda parte, e io devo cercare di regolarmi.
Grazie a tutti.
sì, per me è un po' ermetico
ma è una questione di gusti

Commento

Inviato: 27/06/2020, 18:33
da Lucia De Falco
Il testo mi è piaciuto molto, ma lo considero più una poesia che un racconto. Ha un tono drammatico, nudo e crudo. L'argomento è attuale e terribile. Lascia attoniti e sbigottiti, trasmette un nodo di sofferenza, di soprusi subiti, di reazioni e controreazioni. Un testo tragico, come la scena violenta di un film di violenza sulle donne.

Re: Lacrime

Inviato: 27/06/2020, 18:45
da Ida Daneri
Lucia De Falco ha scritto: 27/06/2020, 18:33 Il testo mi è piaciuto molto, ma lo considero più una poesia che un racconto. Ha un tono drammatico, nudo e crudo. L'argomento è attuale e terribile. Lascia attoniti e sbigottiti, trasmette un nodo di sofferenza, di soprusi subiti, di reazioni e controreazioni. Un testo tragico, come la scena violenta di un film di violenza sulle donne.
Grazie mille, Lucia, per il tuo commento.
Ho volutamente utilizzato uno stile lirico per smorzare la crudezza dell'argomento, usufruendo dell'ermetismo dello strumento poetico che permette di evocare immagini potenti senza doverle per forza descrivere.

Commento

Inviato: 02/07/2020, 17:02
da Namio Intile
È un buon testo, Ida. Un testo lirico, ma non è poesia, perché il linguaggio poetico è metaforico, e qui di metafore non ce n'è. È anzi rude, reale e realista, e attira subito l'attenzione con la sua crudezza e crudeltà.
Ho gradito la seconda persona, perché inusuale, difficile da gestire ma capace di avvicinare e allontanare al contempo il protagonista al lettore.
Sono incuriosito. Con questi tuoi racconti è come se volessi saggiare il tuo pubblico, ed è più quello che nascondi che quello che sveli; ma so che prima o poi lo stupirai.

Re: Commento

Inviato: 02/07/2020, 21:25
da Ida Daneri
Namio Intile ha scritto: 02/07/2020, 17:02 È un buon testo, Ida. Un testo lirico, ma non è poesia, perché il linguaggio poetico è metaforico, e qui di metafore non ce n'è. È anzi rude, reale e realista, e attira subito l'attenzione con la sua crudezza e crudeltà.
Ho gradito la seconda persona, perché inusuale, difficile da gestire ma capace di avvicinare e allontanare al contempo il protagonista al lettore.
Sono incuriosito. Con questi tuoi racconti è come se volessi saggiare il tuo pubblico, ed è più quello che nascondi che quello che sveli; ma so che prima o poi lo stupirai.
Grazie mille, Namio, per il tuo commento che coglie molto bene il punto: il linguaggio è lirico ma non si tratta di poesia.
Concordo anche sulla considerazione riguardo la seconda persona: inusuale e non facile da gestire, ma ha il suo perché. Va usata quando serve davvero e questo era il caso. Uso la seconda persona per dare il giudizio a posteriori, quasi fosse il senno di poi.
Infine, concordo anche sul terzo tema del tuo commento: non conosco questo pubblico e, in effetti, sto cercando di capire dove mi trovo.
Piacere di fare la tua conoscenza.

Re: Commento

Inviato: 05/07/2020, 16:06
da Ida Daneri
Roberto Virdo' ha scritto: 05/07/2020, 14:38 Il tema trattato è di una crudezza e, purtroppo, attualità devastante. Chi come l'autrice intraprende una scelta del genere, cioè parlare di questo, si guadagna a priori la mia ammirazione poichè, come sappiamo, scrivere è gioire e soffrire allo stesso tempo. Non sono certo un esperto di poesia quindi il giudizio resta estremamente relativo e legato a pure sensazioni personali. Nonostante questo vorrei condividerne una, giusta o sbagliata che sia, che in qualche modo si ricollega a un parere già espresso sulla miglior "riuscita" della prima parte rispetto alla seconda, che mi trova concorde senza nulla togliere al valore complessivo del componimento. Ho non poco faticato a scovare ciò che, per la mia sensibilità, si disallineava non tanto dal testo quanto dallo spirito infuso dall'autrice nei versi, quantomeno quello che ho creduto di intuire: è la parola "vendetta".
Complimenti, per il mio modesto parere voto alto, indubbiamente.
Grazie mille per le tue parole.
E' vero, scrivere è gioire e soffrire allo stesso tempo. In qualche storia più soffrire che gioire, come in questo caso.
Colgo con attenzione anche il tuo suggerimento e sicuramente rivredò la seconda parte, per cercare di renderla più spontane ed evocativa, rendendo in altro modo quel "vendetta" che trovi disallineato.
Di nuovo grazie per l'utilità del tuo commento.

Re: Commento

Inviato: 14/07/2020, 10:57
da Ida Daneri
Francesco Pino ha scritto: 14/07/2020, 7:38 Argomento duro da digerire e la forma atipica che hai dato al racconto lo rende ancora più diretto.
Nel far scorrere le immagini di ciò che hai scritto trovo la prima parte praticamente perfetta, mentre nella seconda è come se mancasse una fotografia... o forse sono io che non riesco a vederla.
Voto senz'altro positivo
Grazie mille per il tuo bel commento: colgo anche il tuo suggerimento che conferma che la seconda parte va rivista.

Re: Lacrime

Inviato: 14/07/2020, 14:16
da Mariangela
Argomento drammatico, purtroppo sempre attuale, e non se ne parla mai abbastanza. Una lettura che dà quasi fastidio perchè sai che si sta raccontando una cosa vera. La brevità del testo aggiunge - se possibile - incisività ed impatto al tema

Re: Lacrime

Inviato: 14/07/2020, 14:26
da Ida Daneri
Mariangela ha scritto: 14/07/2020, 14:16 Argomento drammatico, purtroppo sempre attuale, e non se ne parla mai abbastanza. Una lettura che dà quasi fastidio perchè sai che si sta raccontando una cosa vera. La brevità del testo aggiunge - se possibile - incisività ed impatto al tema
Grazie mille, Mariangela. Talvolta scrivere significa anche condividere la sofferenza, purtroppo, e lo stesso è leggere.

Re: Lacrime

Inviato: 14/07/2020, 17:37
da Massimo Baglione
Ricordatevi di specificare esattamente "Commento" come titolo del messaggio usato per commentare le opere in Gara (senza prefissi come "Re:" o altri suffissi), altrimenti non verranno conteggiati dal sistema, grazie!
Se invece state solo rispondendo, non serve specificare.
Ricordatevi anche che il testo del commento deve essere lungo almeno 200 battute.
Vi rimando alle istruzioni delle Gare letterarie.

Commento

Inviato: 19/07/2020, 19:45
da Carol Bi
Immagini davvero vivide nella mente. Ho quasi provato questa sofferenza così ben descritta, a tratti commovente, emozionante. A fine lettura mi ha lasciato un qualcosa dentro, un senso di impotenza e la consapevolezza della fortuna che ho avuto e che ho a vivere una vita fatta di cose semplici, intrisa d'amore e comprensione. Brava!

Re: Commento

Inviato: 23/07/2020, 18:34
da Ida Daneri
Carol Bi ha scritto: 19/07/2020, 19:45 Immagini davvero vivide nella mente. Ho quasi provato questa sofferenza così ben descritta, a tratti commovente, emozionante. A fine lettura mi ha lasciato un qualcosa dentro, un senso di impotenza e la consapevolezza della fortuna che ho avuto e che ho a vivere una vita fatta di cose semplici, intrisa d'amore e comprensione. Brava!
Grazie, Carol. Anche tu hai affrontato una tematica simile alla mia, e lo hai fatto molto bene con una prosa intensa e cruda, da pugno nello stomaco! Io ho mantenuto un tono più astrattatamente lirico, in un certo senso più facile della prova vera e propria. Quindi brava anche a te!

Commento

Inviato: 04/08/2020, 2:26
da Simone_Non_é
Ciao Ida! Cosa dire diretto, conciso, le parole giuste al posto giusto, davvero complimenti! Ho trovato il tuo stile molto bello e capace di trasmettere con l'essenziale un intera situazione, per me il voto massimo è il minimo

Re: Lacrime

Inviato: 04/08/2020, 11:04
da Ida Daneri
Grazie mille per le tue belle parole... e per il voto!

Commento

Inviato: 06/08/2020, 13:39
da Ayako Satomi
Diretto, emozionante, efficace.
Mi interessano particolarmente le storie che spingono a riflettere su violenza e discriminazione. La scrittura è l'unica arma che noi autori abbiamo a disposizione per stimolare l'empatia delle persone. Peccato solo che in Italia si legga troppo poco... ma sto divagando.
Ammiro molto la capacità di far immedesimare il lettore in ciò che sta leggendo e questo racconto mi sembra l'esempio perfetto di ciò che dico. Spero soltanto non sia una storia autobiografica... ma lo so bene, c'è sempre qualcosa di noi in ciò che scriviamo, anche solo per averlo visto attraverso gli occhi di un amico o un conoscente. Complimenti :)

Re: Commento

Inviato: 07/08/2020, 15:27
da Ida Daneri
Ayako Satomi ha scritto: 06/08/2020, 13:39 Diretto, emozionante, efficace.
Mi interessano particolarmente le storie che spingono a riflettere su violenza e discriminazione. La scrittura è l'unica arma che noi autori abbiamo a disposizione per stimolare l'empatia delle persone. Peccato solo che in Italia si legga troppo poco... ma sto divagando.
Ammiro molto la capacità di far immedesimare il lettore in ciò che sta leggendo e questo racconto mi sembra l'esempio perfetto di ciò che dico. Spero soltanto non sia una storia autobiografica... ma lo so bene, c'è sempre qualcosa di noi in ciò che scriviamo, anche solo per averlo visto attraverso gli occhi di un amico o un conoscente. Complimenti :)
Far immedesimare le persone in ciò che leggono è l'obiettivo più ambito per chi scrive, quindi ti ringrazio tantissimo.
Per fortuna, no, la storia non è autobiografica e non deriva neppure da ciò che occhi amici possono aver visto. La lettura dei giornali e l'ascolto dei telegiornali è stato elemento d'ispirazione pià che sufficiente, purtroppo.

Commento

Inviato: 14/08/2020, 17:27
da Andrepoz
Scelta stilistica senza dubbio audace, ma ben condotta. In effetti, c'è una sorta di piccola caduta di tono tra le due parti, la prima è più asciutta, arriva diretta al punto (come un vero calcio in faccia!), anche il linguaggio è sintetico al massimo, il ritmo spezzato. Nella seconda parte il ritmo si distende un po', le frasi sono più lunghe, forse anche per la voglia di dare qualche piccolo elemento di spiegazione in più, però secondo me se fossi riuscita a mantenere l'estrema tensione e concisione dell'inizio sarebbe stato meglio. Lavoro sicuramente riuscito, in ogni caso.

Re: Commento

Inviato: 14/08/2020, 21:32
da Ida Daneri
Andrepoz ha scritto: 14/08/2020, 17:27 Scelta stilistica senza dubbio audace, ma ben condotta. In effetti, c'è una sorta di piccola caduta di tono tra le due parti, la prima è più asciutta, arriva diretta al punto (come un vero calcio in faccia!), anche il linguaggio è sintetico al massimo, il ritmo spezzato. Nella seconda parte il ritmo si distende un po', le frasi sono più lunghe, forse anche per la voglia di dare qualche piccolo elemento di spiegazione in più, però secondo me se fossi riuscita a mantenere l'estrema tensione e concisione dell'inizio sarebbe stato meglio. Lavoro sicuramente riuscito, in ogni caso.
Grazie mille per il tuo commento. Sicuramente rivedrò la seconda parte perchè in molti avete segnalato la caduta di forza espressiva.

Commento

Inviato: 07/09/2020, 21:35
da Stefyp
Più poesia che racconto. Duro, drammatico con le parole scelte con cura che ben rendono la scena. L'argomento è sempre attuale e non può lasciare indifferenti. Purtroppo io non amo la poesia, ho provato più e più volte ad approcciarmi ad essa, ma proprio non ce la faccio. Questo è un mio problema e non di chi scrive ovviamente. Riconosco che questa è bella e ben strutturata, ma non riesco a godere mentre la leggo. Mi spiace

Re: Commento

Inviato: 07/09/2020, 22:33
da Ida Daneri
Stefyp ha scritto: 07/09/2020, 21:35 Più poesia che racconto. Duro, drammatico con le parole scelte con cura che ben rendono la scena. L'argomento è sempre attuale e non può lasciare indifferenti. Purtroppo io non amo la poesia, ho provato più e più volte ad approcciarmi ad essa, ma proprio non ce la faccio. Questo è un mio problema e non di chi scrive ovviamente. Riconosco che questa è bella e ben strutturata, ma non riesco a godere mentre la leggo. Mi spiace
A dire il vero, non è e non voleva essere una poesia: mancherebbe ogni requisito metrico o referente lirico.
E' solo un testo duro e diretto, senza fronzoli. Volevo qualcosa di incisivo, proprio come un calcio nello stomaco, e ho provato questo stile scarno che fotografa una scena, più che raccontarla.
E' stato un esperimento.
Ma, naturalmente, ogni gusto ha la sua digntà e va rispettato.

Commento

Inviato: 08/09/2020, 10:06
da Roberto Paradiso
Di triste attualità, ahimè.
Il taglio poetico accentua la drammaticità sottolineando la violenza di questo padre, presumo, cieco ed insensibile al punto di uccidere la propria figlia che la madre tiene in grembo.
Il finale è drammatico ma necessario.
Bello.