Ah! Le more!
Inviato: 28/07/2020, 22:35
Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.
Erano passati sette anni da quella promessa.
Era finalmente arrivato il giorno che l'avrei capita del tutto, almeno avrei capito perché dire quelle due parole per lei fosse impossibile.
Eppure avevo fatto di tutto, dai fiori alle feste a sorpresa passando per poesie e musica a lei dedicate; naturalmente tutto fatto da me, curato in ogni dettaglio, eppure non avevo mai ricevuto il risultato sperato.
Non sapevamo bene quando ci eravamo veramente fidanzati così avevamo deciso insieme che la nostra data sarebbe stata la prima volta che ci eravamo parlati, sono passati undici anni, gli undici anni più strani e assurdi della mia vita.
Ed ora eccoci qua, ai piedi di un fiume in una zona al quanto selvaggia, vicini ad un piccolo ruscello dove l'acqua rimbalza come piccole biglie impazzite.
Soli io e lei, il rumore dell'acqua che scorreva e le stelle che insieme alle luci dei nostri cellulari illuminavo quello che di bello c'era da vedere.
Mi sedetti vicino a lei, bella, strana e assurda come solo la mia compagna sapeva essere.
_ Come vedi ho mantenuto la promessa, non ti ho mai più chiesto perché non riesci a dirmi ti amo,
direi che ora potresti anche spiegarmi il perché.
_ Lo sai come sono fatta ormai, mi piace vivere ogni piccolo attimo dandogli qualcosa di mio e
spesso assume tutto un altro significato.
_ Direi che questo è un modo molto carino per dire che sei semplicemente assurda, voglio dire hai passato un periodo in cui volevi solo mangiare cose rotonde, cammini sulle strisce pedonali calpestando solo quelle bianche perché dici che altrimenti anneghi, sulle grate non ci puoi andare altrimenti ci cadi dentro e potrei andare avanti per ore.
_ Si però alla fine ti diverti un sacco anche tu, nessuno dei due sopporta il peso dell'ordinarietà. Guarda lì, delle bolle assomigliano quasi a delle biglie!
_ Bellissime, sarà sicuramente il mostro del non posso dire ti amo a farle... Non sviamo ancora, potresti dirmi il perché? Io ho passato un sacco di tempo a chiedermi questa cosa, abbiamo tutti e due superato i 30 anni, viviamo insieme eppure non me lo hai mai detto.
_ Va bene arrivo, però tu guarda le bolle! Ci potrei mettere un sacco a spiegarti bene il perché e poi lo sai che divento logorroica quando provo a spiegarmi bene, dici che riuscirai a sopportarmi?
_ Sì, smettila di cercare di prendere tempo... Guardo le bolle, così se per sbaglio esce il mostro del non ti amo lo ributto giù.
_ Ahah certo che sei scemo, anche se il rischio c'è! Va bene, proverò a spiegarmi.
Sai per la prima volta nella mia vita con te mi sono chiesta cosa volesse dire amare. Tu per esempio quando mi ami?
_ Che domande fai? Io sempre!
_ Non sono sicura che sia così, ogni volta che mi hai detto ti amo era perché avevo fatto qualcosa per te. Sai quando ti tiro su il morale, ti faccio vedere le cose in modo diverso, quando preparo qualcosa di buono, quando ricevi un gesto inaspettato ma soprattutto quando finisci per venire come una fontana, dovresti vedere le facce che riesci a fare, ahah.
_ Potresti finirla per favore, non mi sembra il caso ora... Comunque non ti seguo, spiegami meglio
_ Non so se tu ami me oppure ami ciò che faccio per te, forse ami prima ciò che ti do e poi me.
Se un giorno non riuscissi più a darti queste cose, mi diresti che mi ami lo stesso?
Sei sicuro che questo sia davvero amore?
Quante persone si dichiarano fedeli a vita e poi neanche Dio riesci a salvarli, si amano davvero o stanno rispondendo ad alcune necessità, ad uno schema, che si sono fatti nella loro testa?
Io questo non lo so.
So che non ho mai sentito la necessità di dirti ti amo.
_ Continuo a non capire il punto, comunque sei tu la persona che mi da tutte quelle cose e... Ho bisogno di te.
_ Io non penso di avere bisogno di te, io scelgo di stare con te ogni secondo anche se so che riuscirei ad essere felice da sola e anche sapendo che tu sei felice.
Hai presente quando non ci siamo sentiti per un po'?
Non mi sei mancato per un solo secondo, ed è stato bellissimo.
Sorrideva.
_ Ma che cazzo dici! Come potrebbe farmi piacere questa cosa?!
_ Se mi lasciassi finire, invece che fare il pazzo e poi dovresti guardare le bolle!
Non mi sei mancato neanche per un secondo non perché ti abbia rimpiazzato con altro, al contrario non ho sentito l'esigenza di cercare nulla ah... Questa parte ti farà piacere più di tutto il resto, mi toccavo pensando ad i nostri momenti passati e li ritrovavo vivi dentro di me, come fossero scolpiti a fondo in un posto che non sapevo di avere.
Quando cucinavo prendevo le posate come le prendi tu, i tovaglioli a cavolo come li metti tu e non mi sono sentita sola per un solo secondo.
Io non voglio dirti ti amo se deve essere qualcosa che possono fare tutti.
_ A me farebbe piacere però, mi...
_ Vedi vuoi qualcosa che ti faccia stare bene. Io invece ti ho trovato sempre dentro di me quando ne avevo più bisogno, ti ho custodito anche nei momenti più bui e ti ho lasciato libero di fare ciò che più desideravi. Hai mai ringraziato il tuo cuore per questi anni che non ha mai smesso di battere? Ed il sangue per continuare a scorrere senza mai fermarsi?
Probabilmente la amavo per questo, colorava ogni cosa che toccava e non aveva smesso di stupirmi nonostante questi anni.
_ No... Quindi mi vivi come una parte di te, qualcosa che non può più andare via anche se un domani non ci parlassimo più?
_ Sì, in parte è così. Anche se credo che non smetteremo mai di sentirci comunque vada, se diventerai qualcosa di diverso io potrò sempre parlare con quel che sei stato dentro di me. Vuoi ancora che ti dica ti amo?
Le tirai i capelli indietro, piegò un po' la testa all'insù, sorrideva.
_ Guarda là!
_ Cosa, le more?
_ Non si dice così, piuttosto... Ah! Le more!
Ridevamo insieme ed anche se nessuno lo sapeva entrambi odiavamo gli articoli,
era una regola che sapevamo solo noi.
Nelle frasi corte gli articoli non esistono, in quelle lunghe diventava complicato... Lo aveva detto lei o forse tutti e due, non lo ricordo più.