L’Unicum – nascita di un nuovo Dio
Inviato: 29/08/2020, 0:17
Nella lontana Galassia di Andromeda successe l’inspiegabile. Le leggi della natura per qualche imperscrutabile motivo furono piegate per un solo infinitesimo attimo e la sostanza oscura dell’Universo si palesò e divenne reale. L’inesistente si materializzò. Tutte le leggi conosciute e sconosciute vennero infrante causando un irrimediabile e fatale Unicum.
La realtà stessa non seppe dare una risposta. L’ordine naturale non riuscì a riorganizzarsi né a far fronte all’inspiegabile.
Le leggi immutabili che fin dall’alba dei tempi reggevano l’Universo e ne sostanziavano l’esistenza, una volta violate non poterono che perdere la loro monolitica e solenne validità. Crollando rovinosamente su se stesse crearono un vuoto in cui ogni cosa era possibile. Le infinite realtà multidimensionali intrecciate fra loro ma invisibili l’una all’altra non ebbero più nessun cardine fisico o matematico a cui aderire né leggi fisiche ad imbrigliarle.
Un velo magico si dispiegò in ogni dove. Tutte le dimensioni si rinsaldarono e tornarono Una, com’era stato all’inizio dei tempi.
Le coscienze delle infinite moltitudini di esseri viventi di tutti i tipi e di tutte le forme tornarono alla loro forma originaria. In quel preciso istante ognuna di esse vide il proprio futuro e conobbe tutto sul suo passato. I morti tornarono vivi e i vivi poterono vedere i morti. Gli spiriti della natura presero forma concreta e disvelarono la loro esistenza.
Le anime da sempre relegate in una dimensione parallela, che nessuno aveva mai percepito con i sensi ma che tutte le forme di vita avevano sempre intuito senza mai riuscire a comprendere, finalmente si riconobbero per quel che erano. Per un attimo tutti capirono ogni più recondito segreto. Ognuno ebbe accesso a tutta la conoscenza, finalmente fu data risposta ad ogni domanda.
Per un destino beffardo però, quella realtà appena svelata in cui tutti i misteri erano stati risolti, era inevitabilmente destinata a dissolversi. Le leggi della natura erano state violate e quindi distrutte ed ora regnava il caos più assoluto.
Incredibilmente ed inaspettatamente, da quella situazione di totale disfacimento emerse d’improvviso una nuova forza vitale e terrificante. Da qualche parte nell’Universo esisteva, infatti, un’individualità dotata di una coscienza superiore. Tutte le anime si stavano radunando per una sorta di primordiale richiamo, attirate come inconsapevoli falene dalle luci notturne. In qualche modo, forse per un caso, questa entità superiore dotata di una qualche forza speciale, entrò in contatto con anime più deboli e riuscì a sopraffarle assimilandone e traendone lo slancio per sopraffarne altre. Fu così che come in un’oscura reazione a catena, l’entità riuscì a prendere il sopravvento ed inghiottire tutte le altre assimilandone avidamente la forza e la conoscenza in un mostruoso e gigantesco processo che non sembrava conoscere limiti.
In un tempo infinitesimale tutto divenne uno. La nuova coscienza diventò il tutto. La sua suprema volontà rimase intatta ed un nuovo mondo fu creato, forgiato da un inaspettato tipo di divino potere in cui tutte le coscienze erano schiave e pur ricordando quel che era stato non potevano più capirlo.
Solo quell’unica mente aveva accesso al tutto e poteva comprendere. Lui sapeva tutto e poteva tutto, ora.
La suprema intelligenza si chiese quindi se fosse stato davvero il caso a dare inizio a quello stravolgimento. No, non poteva essere! Un’altra entità aveva agito tentando di scardinare l’ordine prestabilito forse cercando di piegarlo al suo volere ed aveva invece reso possibile quel che era successo. Aveva tentato di infrangere le leggi della natura per ribellarsi ad esse ed ora si trovava costretta a fuggire in qualche anfratto della realtà nascondendosi dal nuovo potere che aveva inaspettatamente trionfato e che stava per assimilarla. Quello stesso nuovo potere superiore che si stava chiedendo se lei poteva essere una minaccia.
Il nuovo Dio che tutto vedeva e tutto poteva la cercò furiosamente in ogni dove e decise che nel suo mondo non ci sarebbe stato posto per lei. Ricolmo di rabbia una volta trovata la afferrò con tutta la sua forza celeste immobilizzandone i goffi e disperati tentativi di fuga, compiacendosi della propria onnipotenza. Il Divino creò allora uno squarcio nel suo personale Universo e vi gettò dentro l’immonda creatura ribelle confinandola in quell’angolo dello spazio dove sarebbe bruciata per l’eternità come un angelo caduto.
Allo stesso tempo il dominatore delle cose e di tutte le anime, ebbro d’ira, di superbia e di paura decise di voler rimanere l’unico Dio e di non condividere il suo Potere con niente e con nessuno. Si disfò allora di tutte le anime relegandole in una dimensione dove non potevano comprendere la loro stessa natura e dove furono destinate a vivere in una vita inconsapevole e cieca nell’oblio perenne di se stesse.
Fu così che un nuovo ordine fu ristabilito. Un nuovo Dio nato per caso per una serie di eventi incontrollabili ed imprevedibili divenne il Padrone di tutto ed il custode della verità. Della nostra Verità.
La realtà stessa non seppe dare una risposta. L’ordine naturale non riuscì a riorganizzarsi né a far fronte all’inspiegabile.
Le leggi immutabili che fin dall’alba dei tempi reggevano l’Universo e ne sostanziavano l’esistenza, una volta violate non poterono che perdere la loro monolitica e solenne validità. Crollando rovinosamente su se stesse crearono un vuoto in cui ogni cosa era possibile. Le infinite realtà multidimensionali intrecciate fra loro ma invisibili l’una all’altra non ebbero più nessun cardine fisico o matematico a cui aderire né leggi fisiche ad imbrigliarle.
Un velo magico si dispiegò in ogni dove. Tutte le dimensioni si rinsaldarono e tornarono Una, com’era stato all’inizio dei tempi.
Le coscienze delle infinite moltitudini di esseri viventi di tutti i tipi e di tutte le forme tornarono alla loro forma originaria. In quel preciso istante ognuna di esse vide il proprio futuro e conobbe tutto sul suo passato. I morti tornarono vivi e i vivi poterono vedere i morti. Gli spiriti della natura presero forma concreta e disvelarono la loro esistenza.
Le anime da sempre relegate in una dimensione parallela, che nessuno aveva mai percepito con i sensi ma che tutte le forme di vita avevano sempre intuito senza mai riuscire a comprendere, finalmente si riconobbero per quel che erano. Per un attimo tutti capirono ogni più recondito segreto. Ognuno ebbe accesso a tutta la conoscenza, finalmente fu data risposta ad ogni domanda.
Per un destino beffardo però, quella realtà appena svelata in cui tutti i misteri erano stati risolti, era inevitabilmente destinata a dissolversi. Le leggi della natura erano state violate e quindi distrutte ed ora regnava il caos più assoluto.
Incredibilmente ed inaspettatamente, da quella situazione di totale disfacimento emerse d’improvviso una nuova forza vitale e terrificante. Da qualche parte nell’Universo esisteva, infatti, un’individualità dotata di una coscienza superiore. Tutte le anime si stavano radunando per una sorta di primordiale richiamo, attirate come inconsapevoli falene dalle luci notturne. In qualche modo, forse per un caso, questa entità superiore dotata di una qualche forza speciale, entrò in contatto con anime più deboli e riuscì a sopraffarle assimilandone e traendone lo slancio per sopraffarne altre. Fu così che come in un’oscura reazione a catena, l’entità riuscì a prendere il sopravvento ed inghiottire tutte le altre assimilandone avidamente la forza e la conoscenza in un mostruoso e gigantesco processo che non sembrava conoscere limiti.
In un tempo infinitesimale tutto divenne uno. La nuova coscienza diventò il tutto. La sua suprema volontà rimase intatta ed un nuovo mondo fu creato, forgiato da un inaspettato tipo di divino potere in cui tutte le coscienze erano schiave e pur ricordando quel che era stato non potevano più capirlo.
Solo quell’unica mente aveva accesso al tutto e poteva comprendere. Lui sapeva tutto e poteva tutto, ora.
La suprema intelligenza si chiese quindi se fosse stato davvero il caso a dare inizio a quello stravolgimento. No, non poteva essere! Un’altra entità aveva agito tentando di scardinare l’ordine prestabilito forse cercando di piegarlo al suo volere ed aveva invece reso possibile quel che era successo. Aveva tentato di infrangere le leggi della natura per ribellarsi ad esse ed ora si trovava costretta a fuggire in qualche anfratto della realtà nascondendosi dal nuovo potere che aveva inaspettatamente trionfato e che stava per assimilarla. Quello stesso nuovo potere superiore che si stava chiedendo se lei poteva essere una minaccia.
Il nuovo Dio che tutto vedeva e tutto poteva la cercò furiosamente in ogni dove e decise che nel suo mondo non ci sarebbe stato posto per lei. Ricolmo di rabbia una volta trovata la afferrò con tutta la sua forza celeste immobilizzandone i goffi e disperati tentativi di fuga, compiacendosi della propria onnipotenza. Il Divino creò allora uno squarcio nel suo personale Universo e vi gettò dentro l’immonda creatura ribelle confinandola in quell’angolo dello spazio dove sarebbe bruciata per l’eternità come un angelo caduto.
Allo stesso tempo il dominatore delle cose e di tutte le anime, ebbro d’ira, di superbia e di paura decise di voler rimanere l’unico Dio e di non condividere il suo Potere con niente e con nessuno. Si disfò allora di tutte le anime relegandole in una dimensione dove non potevano comprendere la loro stessa natura e dove furono destinate a vivere in una vita inconsapevole e cieca nell’oblio perenne di se stesse.
Fu così che un nuovo ordine fu ristabilito. Un nuovo Dio nato per caso per una serie di eventi incontrollabili ed imprevedibili divenne il Padrone di tutto ed il custode della verità. Della nostra Verità.