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Surrealtà

Inviato: 31/08/2020, 16:18
da Daniele Missiroli
Ci fu un tempo, or non ricordo quale, che in quella sfera azzurra, che deambula al terzo posto della rastrelliera solare, si divenne tutti uguali.

Dopo quell'accadimento, niuno si recava più al lavoro, anzi, niuno faceva alcunché, se non praticare il sano ozio per la maggior parte de lo tempo.

Chiedo venia, farò meglio a novellare da principio, per far ben intendere a chi mi legge ciò di cui fummo parte.

Anni pria, una solinga invenzione avea fatto lo miracolo: il trasmutator di materiale. Tutti poteano trasmutar la rena in oro, le cose in cibo e financo l'acqua in vino (e qui la Santa Chiesa barcollato avea di molto). Ora et labora soleano dire i prelati alti e bassi, ma adesso non v'era motivo di laborare. Tutta la mercede non avea più valore se la si potea creare riorganizzando gli atomi come ognuno desiava.

Quale problema rimanea, allora, all'umanità in siffatta idilliaca situazione? Be', niuno, direte voi, dato che il trasmutator potea generare financo se stesso. Ogni hidalgo ne possedeva uno, da cui non si staccava mai: era così minuto che lo si portava al braccio.

Ma ahimè, la natura umana fa sì che non ci si contenti mai di ciò che si habe, specie se lo si ottiene in cotal facil guisa.

Ecco quindi che uno stolto, non è dato sapere chi, fece una modifica al circuito. Perché gli punse cotal vaghezza, e cosa intendesse fare, non lo si seppe mai, però quello che ottenne fu subito palese.

La radiazione trasmutante si propagò nell'aere come una bolla malefica e fece il giro del globo. Tutti furono colpiti e si trasmutarono all'istante nella medesima attempata persona: Don Chisciotte della Mancia. Lo stesso viso asciutto, la stessa indolenza, lo stesso modo di parlare, come forse avrete già notato, poiché io stesso, ahimè, son diventato colui e ora non ho interesse veruno nell'esercizio della caccia o nell'amministrazione delle cose domestiche.

Ho vergato di mio pugno queste note dolenti solo per lasciare ai posteri, se mai ve ne saranno, la spiegazione di cotanta disdetta.

E ora vado a riposare, perché, come tutti sappiamo, l'ozio sarà anche il padre dei nostri vizi, ma quanto è bello poltrir sotto le coltri, mentre nell'aere imperversa un fortunale, non lo si può saper, se non si prova.

Disclaimer

Inviato: 31/08/2020, 16:20
da Daniele Missiroli
Prima che qualcuno se lo chieda: non sono impazzito. :(

Lo ero già. :lol:

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Inviato: 01/09/2020, 10:40
da Namio Intile
Non dico che tu sia impazzito, caro Daniele, ma certo il caldo...
Linguaggio a mezzo tra Dante e Foscolo con il mondo intero che si fa Don Chisciotte. Bella la chiusa, che forse centra il tema o forse se ne frega delle premesse.
Non so che altro dirti, non credo che tu volessi andare oltre un divertissement persino gradevole e un pizzico provocatorio. Magari oltre che allontanare il sospetto della follia, col tuo intervento potevi spendere due parole per spiegare. Si sa, i folli quasi mai sono razionali.
Il tuo Sancho Panza

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Inviato: 01/09/2020, 17:11
da Lucia De Falco
È un testo veramente singolare, sia per il linguaggio adoperato sia per il finale inaspettato. La tematica mi piace: si fantastica di un mondo ideale, senza lavoro e senza problemi. Ma naturalmente l"uomo non si accontenta mai. La parte iniziale incuriosisce, ma il finale mi sembra che non abbia senso e credo che dovrebbe essere rivisto e sviluppato in un altro modo.

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Inviato: 02/09/2020, 8:09
da Fausto Scatoli
premetto che non mi piace lo stile di scrittura utilizzato, ossia quello simil dantesco, ma si tratta di un mio gusto personale.
ciò nonostante, la storia, pur con la sua drammaticità, risulta divertente. piaciuta molto la chiusa del racconto, con il poltrire elevato a piacere puro.
non vi trovo errori o refusi e il testo è, tutto sommato, scorrevole.

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Inviato: 02/09/2020, 14:12
da Valerio Geraci
Simpatico e apprezzabile il linguaggio - che mi ha fatto molto pensare a quello utilizzato ne "L'armata brancaleone" - e l'idea è carina, ma forse il finale poteva essere ancora più provocatorio. Spunto interessante comunque.

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Inviato: 03/09/2020, 17:56
da Andrepoz
Esercizio di stile molto riuscito, però per il mio gusto personale mi sento di fare un appello diretto all'autore: ti prego, sviluppa questo spunto in un racconto "tradizionale", perchè lo spunto di partenza è davvero molto interessante e meriterebbe di trovare spazio in una narrazione a tutto tondo.

Re: Surrealtà

Inviato: 04/09/2020, 21:18
da Daniele Missiroli
Grazie, Roberto, se ti ha fatto ridere, lo scopo è raggiunto. :lol:
Grazie anche a te, Namio (Sancho), sì un semplice divertissement, con giusto una punta malinconica, (anche se puoi fare tutto, "tutto" non basta mai).
Grazie, Lucia, il finale dove tutti diventano Don Chisciotte è la logica del volere di più a tutti i costi, il finale finale, dove lui va a poltrire, è la risposta che darà l'umanità alla catastrofe. :lol:
Grazie anche a te, Fausto.
Grazie, Valerio. Più provocatorio? Non saprei, io l'ho buttato già di getto e poi ho giusto impiegato dieci minuti per le correzioni. Alla fine l'ho lasciato così. Non so come ho fatto a scriverlo, non credo l'esperimento sia ripetibile.
Andrepoz, dici che dovrei farne un racconto lungo? Mah, tutto è possibile. Ci penserò, grazie. :)

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Inviato: 05/09/2020, 12:29
da Lodovico
Ed eccolo qui! Il racconto che aspettavo. Per esperienza "scrivere in tal guisa gli è affatto agevole". Quindi, molto bravo per questo, trama al limite tra il futuristico e il surreale che, in fondo, sembrerebbe anche nascondere una morale "chi non si accontenta...". Inevitabile, quindi il voto massimo.
Però ho un appunto e una domanda.
L'appunto sarebbe che avrei messo un titolo meno esplicito. Ci si aspetta dalla prima riga qualcosa di strano, invece avrei preferito essere incosciente di ciò che stavo per leggere.
La domanda invece sarebbe: Quindi tuttti Don Chisciotte in tutto il mondo. Quindi tutti si comportano nello stesso modo. Perciò ognuno di loro "Ha vergato di suo pugno queste note dolenti solo per lasciare ai posteri, se mai ve ne saranno, la spiegazione di cotanta disdetta."?
i miei omaggi, Messere!

P.S. In stile Kubrik avrei scritto "Non ho capito e PER QUESTO mi piace tantissimo"

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Inviato: 06/09/2020, 10:17
da Ilario Iradei
Mah, lo trasmutator di materia ci fa tutti uguali. E quindi di poscia? Fossimo tutti tali e quali al messere de la Mancia non vi sarebbe problema niuno Fossanco lo inseguir insegne che roteano al vento putando che non fosse Rota ma cavalier malvagio.

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Inviato: 07/09/2020, 21:28
da Stefyp
L'ultima frase vale un 5 con lode. Darò però solo un 4 e non un 5 perchè questo racconto avrebbe meritato uno sviluppo maggiore, ma mi par di aver capito che tu l'abbia scritto di getto più per diletto che per altro. Di sicuro devi esserti divertito parecchio, io di certo mi sono divertita leggendolo. Spero davvero che tu prima o poi ti faccia venire la voglia di riprenderlo in mano e svilupparlo.

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Inviato: 08/09/2020, 21:10
da Selene Barblan
Immaginare un mondo popolato da facce tutte uguali mi ha fatto sorridere... ripensandoci però la direzione che si sta prendendo è forse proprio quella. Il racconto mi è piaciuto sia per lo stile che per l’ironia. Forse l’avrei apprezzato ancora di più se conoscessi meglio Don Chisciotte (pecca mia).

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Inviato: 16/09/2020, 18:50
da Simone_Non_é
Ciao Daniele! Complimenti per lo stile adottato nel racconto, a dire il vero non l'ho trovato molto difficile da seguire o capire, sicuramente un lavoro originale in grado di regalare attimi piacevoli e di estraniare il lettore da tutto ciò che lo circonda, complimenti

Re: Surrealtà

Inviato: 18/09/2020, 17:58
da Daniele Missiroli
Ciao, Lodovico. Sì, adesso che mi ci hai fatto pensare, hai ragione. Dovevo mettere un titolo meno esplicito. Bella anche l'idea che tutti quanti, essendo la stessa persona, "abbiano vergato le note dolenti".
Grazie, Ilario, vedo che anche tu ti diletti del favellar in cotal guisa. :lol:
Grazie anche a te, Stefyp. Chissà, il futuro non è scritto. :shock:
Selene, bella anche la tua idea. Forse, inconsciamente, mi è venuto in mente il finale per quel motivo. Siamo tutti sempre più uguali, e chi non lo è viene additato (e a volte picchiato, ahimè).
Grazie dei complimenti, Simone. :D

commento

Inviato: 21/09/2020, 19:00
da Laura Traverso
Carino! originale e simpatico il tuo racconto. La brevità ha fatto si che il "parlare" strano adoperato per la stesura del testo non risultasse pesante. Quindi giusta misura! Bravo. E l' ozio si, sarà pure il padre dei vizi ma quanto è bello poter poltrire sotto le coltri...