Surrealtà
Inviato: 31/08/2020, 16:18
Ci fu un tempo, or non ricordo quale, che in quella sfera azzurra, che deambula al terzo posto della rastrelliera solare, si divenne tutti uguali.
Dopo quell'accadimento, niuno si recava più al lavoro, anzi, niuno faceva alcunché, se non praticare il sano ozio per la maggior parte de lo tempo.
Chiedo venia, farò meglio a novellare da principio, per far ben intendere a chi mi legge ciò di cui fummo parte.
Anni pria, una solinga invenzione avea fatto lo miracolo: il trasmutator di materiale. Tutti poteano trasmutar la rena in oro, le cose in cibo e financo l'acqua in vino (e qui la Santa Chiesa barcollato avea di molto). Ora et labora soleano dire i prelati alti e bassi, ma adesso non v'era motivo di laborare. Tutta la mercede non avea più valore se la si potea creare riorganizzando gli atomi come ognuno desiava.
Quale problema rimanea, allora, all'umanità in siffatta idilliaca situazione? Be', niuno, direte voi, dato che il trasmutator potea generare financo se stesso. Ogni hidalgo ne possedeva uno, da cui non si staccava mai: era così minuto che lo si portava al braccio.
Ma ahimè, la natura umana fa sì che non ci si contenti mai di ciò che si habe, specie se lo si ottiene in cotal facil guisa.
Ecco quindi che uno stolto, non è dato sapere chi, fece una modifica al circuito. Perché gli punse cotal vaghezza, e cosa intendesse fare, non lo si seppe mai, però quello che ottenne fu subito palese.
La radiazione trasmutante si propagò nell'aere come una bolla malefica e fece il giro del globo. Tutti furono colpiti e si trasmutarono all'istante nella medesima attempata persona: Don Chisciotte della Mancia. Lo stesso viso asciutto, la stessa indolenza, lo stesso modo di parlare, come forse avrete già notato, poiché io stesso, ahimè, son diventato colui e ora non ho interesse veruno nell'esercizio della caccia o nell'amministrazione delle cose domestiche.
Ho vergato di mio pugno queste note dolenti solo per lasciare ai posteri, se mai ve ne saranno, la spiegazione di cotanta disdetta.
E ora vado a riposare, perché, come tutti sappiamo, l'ozio sarà anche il padre dei nostri vizi, ma quanto è bello poltrir sotto le coltri, mentre nell'aere imperversa un fortunale, non lo si può saper, se non si prova.
Dopo quell'accadimento, niuno si recava più al lavoro, anzi, niuno faceva alcunché, se non praticare il sano ozio per la maggior parte de lo tempo.
Chiedo venia, farò meglio a novellare da principio, per far ben intendere a chi mi legge ciò di cui fummo parte.
Anni pria, una solinga invenzione avea fatto lo miracolo: il trasmutator di materiale. Tutti poteano trasmutar la rena in oro, le cose in cibo e financo l'acqua in vino (e qui la Santa Chiesa barcollato avea di molto). Ora et labora soleano dire i prelati alti e bassi, ma adesso non v'era motivo di laborare. Tutta la mercede non avea più valore se la si potea creare riorganizzando gli atomi come ognuno desiava.
Quale problema rimanea, allora, all'umanità in siffatta idilliaca situazione? Be', niuno, direte voi, dato che il trasmutator potea generare financo se stesso. Ogni hidalgo ne possedeva uno, da cui non si staccava mai: era così minuto che lo si portava al braccio.
Ma ahimè, la natura umana fa sì che non ci si contenti mai di ciò che si habe, specie se lo si ottiene in cotal facil guisa.
Ecco quindi che uno stolto, non è dato sapere chi, fece una modifica al circuito. Perché gli punse cotal vaghezza, e cosa intendesse fare, non lo si seppe mai, però quello che ottenne fu subito palese.
La radiazione trasmutante si propagò nell'aere come una bolla malefica e fece il giro del globo. Tutti furono colpiti e si trasmutarono all'istante nella medesima attempata persona: Don Chisciotte della Mancia. Lo stesso viso asciutto, la stessa indolenza, lo stesso modo di parlare, come forse avrete già notato, poiché io stesso, ahimè, son diventato colui e ora non ho interesse veruno nell'esercizio della caccia o nell'amministrazione delle cose domestiche.
Ho vergato di mio pugno queste note dolenti solo per lasciare ai posteri, se mai ve ne saranno, la spiegazione di cotanta disdetta.
E ora vado a riposare, perché, come tutti sappiamo, l'ozio sarà anche il padre dei nostri vizi, ma quanto è bello poltrir sotto le coltri, mentre nell'aere imperversa un fortunale, non lo si può saper, se non si prova.