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Re: La ricompensa del Sandrun

Inviato: 20/11/2020, 13:54
da Mauro Conti
Matty posso anche concordare che magari quattro o cinque aneddoti possono essere sufficienti sotto il profilo della pura quantità, quello che mi preoccupa è che in ogni caso - per fare un libro - cosa tutt'altro che semplice - bisogna attribuire anche una certa struttura ai racconti stessi. Senza una struttura adeguata ed elaborata nel modo giusto rischierebbero di sembrare delle storielle di provincia buttate li, dove il rischio è quello che il lettore dopo le prime venti righe molli il colpo, per noia e disinteresse. Non credere che non ci abbia pensato, qualche "abbozzo" l'avevo anche steso, ma dopo un po' ho abbandonato l'idea. Secondo me c'è poco margine, su queste storie specifiche. Ti ricordo che io comunque ero un bambino all'epoca e non so quanta efficacia possano avere sul lettore attuale. Questa che ho pubblicato comunque è una di quelle che era "scrivibile". Le altre non saprei. Il lettore va stupito, ammaliato. Vecchie storie di paese non ho idea se attacchiscono ancora.
Se poi devo inventare, allora cambia tutto, ma non sarei fedele alle storie raccontate.
Giustamente tu dici si può fare un po' e un po'. Mah. Non so cosa uscirebbe.

Re: La ricompensa del Sandrun

Inviato: 20/11/2020, 16:50
da MattyManf
Non so, quello che dicie è condivisibile, per quanto personale. Posto giusto qeuesto commento, poi lascio la tua bacheca ai commenti degli altri.

Ti dico, io non ero ancora nato e la tu storia mi pè piaciuta, perchè l'hai raccontata bene. Poi concordo che fare un libro non è una cosa semplice per cui se uno non se la sente fa bene a lasciar perdere.

Re: La ricompensa del Sandrun

Inviato: 20/11/2020, 17:13
da Mauro Conti
Concludo anche io la questione ringraziandoti e confermandoti che l'idea era già nell'aria e - per ora - abbandonata. Come direbbe Tiziana "Occorre esse grulli" :lol:

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Inviato: 04/12/2020, 18:24
da Andr60
Una piacevole storiella che si legge volentieri: nonostante i difetti già rimarcati da altri, scorre limpida come la finta grappa. Purtroppo i miei nonni erano già morti prima della mia nascita: per mia fortuna, il fratello di mia nonna assomigliava molto al nonno dell'autore ed è stato il narratore ufficiale di famiglia.

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Inviato: 13/12/2020, 10:17
da Simone_Non_é
Un racconto che sa di calore famigliare, si sente effettivamente un certo legame tra chi rievoca il ricordo e quest'ultimo. Il ritmo del testo è piacevole e risulta scritto bene, a tratti malinconico anche se sul finale riesce a strappare un sorriso. Buona scrittura