Il borgo delle Spose
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Mi piace la dimensione corale, d'altronde anche Verga nei Malavoglia aveva dato spazio alla coralità. Mi piace lo spazio dato alle donne: donne che soffrono in silenzio, donne che subiscono, donne che fanno buon viso a cattivo gioco, donne complici che vanno avanti in un mondo contadino, che qui viene descritto come un po' maschilista e prepotente. Ho apprezzato il linguaggio. Un dubbio: mi chiedevo se il titolo fosse inventato, perché ho visto che esiste veramente un borgo medievale con questo nome.
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la storia è a tratti surreale, ma questo non significa che non possa essere accaduto.
quel che mi piace è che ogni descrizione pare collegarsi alla successiva modificandola, in bene o in male non importa.
forse ci sono troppi personaggi per un racconto breve, magari in una novella si sarebbero diluiti e avremmo avuto maggiori particolari, comunque è ben scritto e si lascia leggere fino in fondo.
pochi i refusi.
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Davvero troppi personaggi e troppe storie per un breve racconto, secondo me. L'idea e buona, ma così compressa per me rende poco perchè non lascia suffciente spazio all'introspezione dei personaggi, alle loro motivazioni e ai dettagli. Insomma, troppa carne al fuoco per cuocerla in modo accurato, anche se l'autrice ha lavorato bene.
Qualche piccolo refuso:
- Si lasciò cadere sulla sedia sconfitta. (ci voleva una virgola dopo sedia, altrimenti è la sedia ad essere sconfitta e non la donna).
Luigi si voltò verso la finestra e , incontrando (uno spazio di troppo prima della virgola)
afferrò velocemente il grembiule fiorito posato sulla sedia, (direi che è meglio dire grembiule fiorato)
Ma chi era lei per spifferare quel terribile segreto. (manca il punto interrogativo finale)
Teresa salutò educatamente, poi si spostò frettolosamente verso (due avverbi in mente nella stessa frase sono troppi)
le ho dato una spinta…giuro che (ci vuole sempre lo spazio dopo i puntini di sospensione)
- Laura Traverso
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A metà circa mi sono perso e ho dovuto spesso riprendere dai paragrafi precedenti. I personaggi più che in un intreccio sono in un guazzabuglio. L'idea sarebbe stata ottima per un racconto da pubblicare nella propria vetrina in modo da poterlo articolare meglio e comprimerlo meno. E' una buona base per un lavoro veramente completo (e complesso) ma come è presentato qui è alquanto "zippato". Peccato perché l'ambientazione e le descrizioni sia dei personaggi che soprattutto dei luoghi è di buona fattura.
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Quanto al contesto, contadino certo, ma descrivi anche una bottega con un registratore di cassa, quindi i tempi se non sono recentissimi sono almeno recenti: e questo stride con l'immagine generale da passato remoto che l'autore vuole rendere. Così come i nomi: Ludovica, Carla, Catina, Teresa: non so, mi paiono troppo moderni.
Insomma, buono l'impianto stilistico e la qualità del testo e del lessico, ma la narrazione mi pare che necessiti di una buona messa a punto .
- Liliana Tuozzo
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Ho molto apprezzato lo i vocaboli scelti ed il lessico fluico. Le descrizioni, tanto dei luoghi quanto delle azioni sono brevi ma efficaci. Un po' meno quelle dei personaggi di cui, spesso, conosciamo appena il nome (ma è naturale quando si ha tutto un paese da tratteggiare.
La struttura [Nome della Sposa], [storia della sua vicenda] conferisce alla storia il suo caratteristico ritmo e subito trascina giù nei suoi capoversi. Ma, a mio avviso, alla lunga può stancare e confesso di essermi perso.
Fortunatamente, il racconto ritorna rapidamente accattivante ed il finale non delude.
Più che di storie, questo racconto, così come il paese di cui narra, si compone di aneddoti.
Una lettura è d'obbligo. Lo stile è lodevole. La storia, forse, l'avrete già sentita non lontano da casa vostra... ma è proprio questo che credo l'autrice volesse
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La Paura fa 90
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Non spingete quel bottone
antologia di racconti sull'ascensore
Hai mai pensato a cosa potrebbe accadere quando decidi di mettere piede in un ascensore? Hai immaginato per un attimo a un incontro fatale tra le fredde braccia della sua cabina? Hai temuto, per un solo istante, di rimanervi chiuso a causa di un imponderabile guasto? E se dietro a quel guasto ci fosse qualcosa o qualcuno?
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Contiene opere di: Vincenzo Bitti, Luigi Dinardo, Beatrice Traversin, Paul Olden, Lodovico Ferrari, Maria Stella Rossi, Enrico Arlandini, Federico Pergolini, Emanuele Crocetti, Roberto Guarnieri, Andrea Leonelli, Tullio Aragona, Luigi Bonaro, Umberto Pasqui, Antonella Provenzano, Davide Manenti, Mara Bomben, Marco Montozzi, Stefano D'Angelo, Amos Manuel Laurent, Daniela Piccoli, Marco Vecchi, Claudio Lei, Luca Carmelo Carpita, Veronica Di Geronimo, Riccardo Sartori, Andrea Andolfatto, Armando d'Amaro, Concita Imperatrice, Severino Forini, Eliseo Palumbo, Diego Cocco, Roberta Eman.
Ero sposata da poco e già mi stavo annoiando
(soprattutto a letto)
Marika è una giovane ragazza. Non ha avuto alcuna esperienza sessuale e sta per sposarsi. Essendo molto intelligente, si accorge presto di essere una bella donna e sente di non poter rinchiudersi per tutta la vita in un contesto matrimoniale forzato e prematuro. Conosce un uomo, il quale la porta per gradi a conoscere tutto ciò che c'è da sapere sul sesso. è un uomo speciale, totalmente diverso dal suo fidanzato e ne nasce una relazione molto particolare. Molto di quello che Marika impara può non corrispondere a quello che le donne desiderano, ma sono certa che, segretamente, prima o poi ci avranno pensato. è un racconto erotico, scritto però senza parole scurrili od offensive.
Copertina di Roberta Guardascione
di Mary J. Stallone
A cura di Massimo Baglione.
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