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Re: La misoginia di Diego
Avevo anche in mente di intitolarlo "Diego e le donne". Quale preferite fra i due?
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le descrizioni sono buone, si riescono a visualizzare le scene e a sentire, sia pure relativamente, le emozioni del protagonista.
però, sinceramente, non mi è entrato del tutto.
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Re: La misoginia di Diego
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Certo che, visti i risultati, se fosse stato davvero misogino sarebbe stato meglio per lui (e per Federica).
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Re: Commento
Grazie Fausto. E' già un bene che non ci siano errori e refusi. L'unica parte in cui forse si potrebbe aggiungere qualcosa in più mi sembra il finale.Fausto Scatoli ha scritto: ↑22/12/2020, 19:11 è scritto molto bene, non ho rilevato errori o refusi, ed è piuttosto scorrevole nella lettura.
le descrizioni sono buone, si riescono a visualizzare le scene e a sentire, sia pure relativamente, le emozioni del protagonista.
però, sinceramente, non mi è entrato del tutto.
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Re: Commento
E già, brutta bestia le frustrazioni. Pensa che la prima parte non è un'invenzione, parla di una persona che conosco. Ho inventato completamente la scena della violenza e il finale, ma sono cose che purtroppo fanno parte della realtà. Troppo spesso non riusciamo ad accettare che abbiamo bisogno dell'aiuto di un professionista.Selene Barblan ha scritto: ↑23/12/2020, 8:35 Brutta bestia la frustrazione... Il racconto si legge facilmente e la prima parte introduttiva, in particolare quando viene descritta l’ossessione insoddisfatta di Diego, spiega bene come la sua mente a “cedere”. Peccato che troppo spesso anziché chiedere aiuto persone simili cadano in azioni terribili. Globalmente lo trovo scritto bene ma non mi ha dato quella cosa in più che me lo farà rimanere impresso.
Grazie, contento che ti sia piaciuto.
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Re: Commento
Grazie Lucia. Come ho già scritto nel mio commento il titolo è preso da quello che pensava la ragazza. Pero' si, non convince nemmeno me, al punto che ho lanciato il sondagginoLucia De Falco ha scritto: ↑23/12/2020, 16:14 In effetti "La misoginia di Diego", come hai osservato, riguarda solo la prima parte del racconto e lascia un po' in sospeso il lettore, che continua a chiedersi quando emergerà tale misoginia. In realtà, Diego ama le donne, ma in modo malato, come accade a molti assassini e come emerge nel finale

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Re: Commento
Grazie Marcello, i tuoi commenti mi fanno sempre molto piacere.Marcello Rizza ha scritto: ↑24/12/2020, 1:08 Si, il titolo non funziona, a mio parere nemmeno la seconda tua scelta. Ma il racconto è forte, intenso, solo apparentemente crudo. Lo stile è efficace, non ho notato refusi e non ho provato fatica leggendo il racconto tutto d'un fiato. E a questo punto mi sento di ribadire quanto già avevo espresso nel tuo racconto precedente, nella gara di autunno: i tuoi racconti e il tuo stile, la cura nella scrittura mi piacciono. Si, per favore, studia un altro titolo. A rileggerti.
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Re: Commento
In effetti anche la seconda opzione (Diego e le donne) non mi convince molto. Povera Federica, almeno non l'ha ammazzata! Grazie del commento.Andr60 ha scritto: ↑23/12/2020, 18:43 Racconto ben scritto, anche se il titolo (come già evidenziato) è fuorviante: un misogino evita le donne perché le disprezza o perché gli sono indifferenti, Diego invece le desidera ma non è ricambiato.
Certo che, visti i risultati, se fosse stato davvero misogino sarebbe stato meglio per lui (e per Federica).
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Re: commento
I primi exit poll danno già una vittoria schiacciante del NO.Laura Traverso ha scritto: ↑23/12/2020, 23:47 Circa il titolo del tuo racconto, preferirei quello che non c'è. Parlare di misoginia in effetti non è corretto perché il protagonista della storia temeva le donne ma le amava, anzi ne era ossessionato. Hai tratteggiato bene il comportamento di Diego, da disturbato psichico. Tutto era eccessivo in lui, la ritrosia prima e la furia dopo. Il racconto è scorrevole e scritto bene. Si lascia sicuramente leggere con piacere.

Grazie del commento Laura.
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Re: La misoginia di Diego
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Re: Commento
Hai fatto bene a sottolineare l'incongruenza del finale, lo cambio. Nellqa prima bozza Federica muore, ma poi mi era sembrato eccessivo. Francamente non ho riflettuto sul fatto che avrei dovuto cambiare il finale di conseguenza.RobediKarta ha scritto: ↑26/12/2020, 16:36 Al di là del titolo, c'è una buona descrizione del personaggio e anche il precipitare degli eventi è reso bene. Ci sono alcune cose che non mi sono piaciute dal punto di vista della forma (la voce seriamente arrabbiata è ridondante, l'amico più di lunga data) e il finale non è chiaro: se non l'ha uccisa perché pensa di non rivedere più il mare ?
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Re: Le guardava solamente
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Racconto ben scritto, rende in maniera realistica la frustrazione e l’escalation psicotica del protagonista, quella contrapposizione malata fra violenza possessiva e idealizzazione del rapporto.
Il nuovo titolo è più adatto del vecchio.
Ti segnalo alcuni refusi (chiacchierava, ombelichi, cocktail), comunque le mie impressioni sono molto positive.
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Re: Commento
Grazie del commento positivo e delle segnalazioni Roberto.Roberto Bonfanti ha scritto: ↑29/12/2020, 22:05 Si intuisce che Federica, sia pure traumatizzata e ferita, se la cavi. Purtroppo, spesso, la sorte delle vittime di uomini disturbati come Diego è anche peggiore.
Racconto ben scritto, rende in maniera realistica la frustrazione e l’escalation psicotica del protagonista, quella contrapposizione malata fra violenza possessiva e idealizzazione del rapporto.
Il nuovo titolo è più adatto del vecchio.
Ti segnalo alcuni refusi (chiacchierava, ombelichi, cocktail), comunque le mie impressioni sono molto positive.
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Re: commento
Vero, cogliere quei segnali non è facile e men che meno lo è saper cosa fare. La cosa poi si complica ulteriormente perché la presa di coscienza dei propri problemi psicologici è veramente rara. Immagino che se dovessi dire a qualcuno di andare dallo psicologo lo prenderebbe come un'offesa invece che un consiglio nel suo interesse. Funziona cosi', ma io vedendo anche cosa scrive tanta gente su FB una controllatina obbligatoria la darei a un certo punto della vita.Stefyp ha scritto: ↑02/01/2021, 10:59 È ben tratteggiata la personalità di Diego, durante la prima parte sembra uno solo uno sfigato con difficoltà ad approcciarsi alle donne e i suoi amici non immaginano certo che tutto questo lo porterà poi a fare quel che ha fatto. Succede anche nella realtà, magari qualche segnale lo danno, ma coglierlo e sapere cosa fare non è cosa facile. La nostra società non è più in grado di aiutare chi ha questo tipo di problemi. I numerosi tagli e ritagli alla sanità hanno spolpato i servizi preposti e i risultati poi ci stupiscono. Voto alto per aver riportato alla nostra attenzione questo problema, quanto mai attuale.
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La misoginia, in effetti, non c'entra granché.
Anche la frustrazione, a mio avviso, da cui nasce la rabbia che si trasforma in aggressività, è un concetto più sociologico che psicologico. Quando la violenza diventa cieca ci si trova in un terreno borderline ed è difficile comporre delle giustificazioni di carattere generale.
Il racconto mi è piaciuto, esplori sempre i contorni della violenza nei tuoi racconti, descrivi in modo perfetto la genesi in questo, l'atto iniziale che acceca e confonde, ma non dici nulla sulla genealogia, l'origine.
Il perché Diego faccia del male alle donne.
Una buona lettura, complimenti.
Un caro saluto
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Grazie dei complimenti Namio, un caro saluto anche a te.Namio Intile ha scritto: ↑04/01/2021, 11:03 Un racconto ben scritto. Dato che lo hai chiesto Diego e le donne mi sembrava il titolo più adatto.
La misoginia, in effetti, non c'entra granché.
Anche la frustrazione, a mio avviso, da cui nasce la rabbia che si trasforma in aggressività, è un concetto più sociologico che psicologico. Quando la violenza diventa cieca ci si trova in un terreno borderline ed è difficile comporre delle giustificazioni di carattere generale.
Il racconto mi è piaciuto, esplori sempre i contorni della violenza nei tuoi racconti, descrivi in modo perfetto la genesi in questo, l'atto iniziale che acceca e confonde, ma non dici nulla sulla genealogia, l'origine.
Il perché Diego faccia del male alle donne.
Una buona lettura, complimenti.
Un caro saluto
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Re: Commento
Ed ecco che dopo il mio primo commento parzialmente negativo dato in questa gara appare puntualmente il primo voto negativo a questo racconto. Mi ero ripromesso di non esprimere più giudizi negativi sui racconti che non mi piacevano ma non ci sono riuscito… mea culpa. Sottolineo che ho scritto "puntualmente" per precisare che non è un'accusa specifica nei tuoi confronti, leggendo i commenti delle gare precedenti (e ormai è quasi un anno che partecipo) si evince che è una questione quasi atavica.Nando71 ha scritto: ↑11/01/2021, 23:52 Il racconto è scritto ottimamente, buono lo stile descrittivo, ben strutturato nel dialogo che facilita la visualizzazione degli accadimenti. Concordo che alcuni passi non sono chiari come evidenziato in altri commenti, inoltre la lettura dell'argomento già ampiamente trattato e quindi non nuovo porta il lettore facilmente alla conclusione descritta ancor prima di leggere il finale.
In nessuno dei commenti precedenti è scritto che i passi del racconto non sono chiari, con chi concordi non lo so. C'è un solo commento che mi invita a cambiare una parola che avevo scritto nel finale e che ho cambiato già tempo fa. Mi farebbe piacere sapere in che punto del racconto si arriva cosi' facilmente alla conclusione che la vittima non sarebbe stata uccisa e che Diego sarebbe stato internato al REMS.
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Io ho apprezzato tantissimo il tuo commento al mio racconto che non ho considerato minimamente negativo, anzi è estremamente veritiero. Mi spiace che tu intravvedi una sorta di ripicca che NON c'è assolutamente. Ogni racconto suscita emozioni in ognuno di noi, alcuni testi possono incuriosire, altri possono trasmettere indifferenza, altri ancora immaginarsi il finale; accade a tutti durante la lettura di un romanzo o la visione di un film non credo di essere diverso dagli altri. Quest'ultimo caso è quello che è accaduto in me che non sono una prassi ma solo un lettore.Francesco Pino ha scritto: ↑12/01/2021, 9:16 Ed ecco che dopo il mio primo commento parzialmente negativo dato in questa gara appare puntualmente il primo voto negativo a questo racconto. Mi ero ripromesso di non esprimere più giudizi negativi sui racconti che non mi piacevano ma non ci sono riuscito… mea culpa. Sottolineo che ho scritto "puntualmente" per precisare che non è un'accusa specifica nei tuoi confronti, leggendo i commenti delle gare precedenti (e ormai è quasi un anno che partecipo) si evince che è una questione quasi atavica.
In nessuno dei commenti precedenti è scritto che i passi del racconto non sono chiari, con chi concordi non lo so. C'è un solo commento che mi invita a cambiare una parola che avevo scritto nel finale e che ho cambiato già tempo fa. Mi farebbe piacere sapere in che punto del racconto si arriva cosi' facilmente alla conclusione che la vittima non sarebbe stata uccisa e che Diego sarebbe stato internato al REMS.
Ho espresso male il rifertimento dei commenti precedenti, volevo solo concordare con chi ti ha fatto notare alcune "piccole anomalie" (permettimi l'uso di tale termine). Non ho assolutamente dato un giudizio negativo allo sviluppo della trama che rispetto profondamente, semplicemente mi è piaciuto pochino. Sono gusti prettamente personali.
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Si Nando, ma io rispondo in base al commento, non alle intenzioni. Va da se che anche tu mi avessi detto che il racconto ti fa completamente schifo non è quella la questione. Si capisce che non sto difendendo il mio operato, no?Nando71 ha scritto: ↑12/01/2021, 11:50 Io ho apprezzato tantissimo il tuo commento al mio racconto che non ho considerato minimamente negativo, anzi è estremamente veritiero. Mi spiace che tu intravvedi una sorta di ripicca che NON c'è assolutamente. Ogni racconto suscita emozioni in ognuno di noi, alcuni testi possono incuriosire, altri possono trasmettere indifferenza, altri ancora immaginarsi il finale; accade a tutti durante la lettura di un romanzo o la visione di un film non credo di essere diverso dagli altri. Quest'ultimo caso è quello che è accaduto in me che non sono una prassi ma solo un lettore.
Ho espresso male il rifertimento dei commenti precedenti, volevo solo concordare con chi ti ha fatto notare alcune "piccole anomalie" (permettimi l'uso di tale termine). Non ho assolutamente dato un giudizio negativo allo sviluppo della trama che rispetto profondamente, semplicemente mi è piaciuto pochino. Sono gusti prettamente personali.
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Re: Commento
Carissimo voglio solo farti notare che nella risposta al mio commento hai alluso ad una sorta di ripicca che non c'era. È solo una puntualizzazione per spiegare la mia dovuta risposta, lungi da me dal fare polemica. Un abbraccio.Francesco Pino ha scritto: ↑12/01/2021, 13:50 Si Nando, ma io rispondo in base al commento, non alle intenzioni. Va da se che anche tu mi avessi detto che il racconto ti fa completamente schifo non è quella la questione. Si capisce che non sto difendendo il mio operato, no?
Ci sono 4 concorsi attivi
Storie Gotiche, del Terrore e del Mistero
bando di concorso per la realizzazione di un'antologia di opere ispirate alla paura dell’ignoto.
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L'ignoto ci aspetta al varco, silenzioso e paziente, per catapultarci nello strapiombo degli incubi o nel vortice di ansie e desideri repressi. Amori contrastati e spettri, buie segrete, ma anche improvvisi impeti di violenza o l'inconfessabile desiderio della morte dell'altro.
È in quest'ultimo termine che si nasconde il vero senso di quest'antologia, dove potremo sì trovare vampiri ed esseri soprannaturali, ma nella quale i veri mostri saranno, molto più spesso, dei comuni mortali, gli stessi che incrociamo sulle strade di ogni giorno, i cui volti ed espressioni riconosciamo ambiguamente familiari, tanto da non poter respingere con assoluta fermezza il sospetto che essi restituiscano, in definitiva, la nostra immagine speculare.
Per racconti, poesie, disegni ed elaborazioni grafiche digitali.
Metropolis
bando di concorso per la realizzazione di un'antologia di opere ispirate da un ambiente metropolitano.
- (attivo) - bando e commenti.
Si dovranno immaginare delle storie che si svolgano in città, in un ambiente metropolitano con tanta gente, grattacieli e condomini, metropolitane e tram, smog e traffico. Non ha importanza se in una città del passato, del presente o del futuro.
Pensate anche agli animali che sono costretti a vivere lì con i loro padroni.
Insomma, buttatevi nel convulso traffico della megalopoli in cerca di avventure e incontri originali, inquietanti, comici o amorosi.
Per storie intendiamo qualsiasi tipo di componimento, scritto o grafico, che parli allo spettatore, quindi vanno bene racconti, poesie, disegni ed elaborazioni grafiche digitali.
Genere libero.
Scene da CoronaVirus
Bando per la realizzazione di una antologia di racconti, testi teatrali brevi e sceneggiature di cortometraggi di carattere umoristico e satirico che raccontano la permanenza in casa legata alla pandemia del Covid-19..
- (attivo) - bando e commenti.
Descrivete scene di vita quotidiana ambientate in un appartamento nel quale un nucleo familiare è costretto a fronteggiare problemi legati alla lunga convivenza forzata dovuta alle limitazioni e ai divieti dettati dalle autorità. Verranno privilegiati testi di carattere comico, umoristico e fantastico.
NB: l'eventuale libro cartaceo derivato dal presente concorso sarà messo in vendita al solo prezzo di costo, e l'ebook sarà gratuito.
Le Gare Stagionali
Concorso stagionale con pubblicazione in ebook gratuito trimestrale e antologia cartacea annuale
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Le Gare letterarie stagionali sono concorsi a partecipazione libera, gratuiti, dove chiunque può mettersi alla prova divertendosi, conoscendosi e, perché no, anche imparando qualcosa. I migliori testi di ogni Gara saranno pubblicati in un ebook gratuito e a ogni ciclo di stagioni pubblicheremo una antologia annuale.
Nota: può votare e commentare anche chi non partecipa come autore.
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