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Caro Babbo Natale...

Inviato: 25/12/2020, 11:43
da Antonella martino
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Caro Babbo Natale,
spero vorrai scusarmi se questa lettera si intrufolerà tra le tante dei bambini che come ogni anno ti scrivono, lo so, ho passato gli anni gioiosi da tanto ormai ma ho un estremo bisogno di chiederti in dono qualche regalino speciale e in tutta onestà sento di avere un cuore più vicino a quello dei fanciulli che a quello della gente della mia età perciò guarda quello, guarda un po’ dentro di me.
Questo è stato un anno veramente difficile per tutto il genere umano, da gennaio siamo entrati in un vortice di situazioni mai vissute prima e le perdite di vite umane sono ancora oggi troppe ma carissimo Babbo Natale qui la vita per molti è difficile a prescindere da questo virus, qui la gente muore ancora di malattia, muore persino di fame e a volte annegata, a volte assassinata, uccisa si.
La gente , carissimo Babbo Natale, non ha pari opportunità in tutto il mondo, ci sono dei divari che mi fanno sentire cosi ingrata nei confronti della vita perché io davvero questo miracolo cosi grande non l’ho ancora mica capito e qualche volta la mia testa fugge lontano alla ricerca di un senso che in realtà è già nel mio cuore.
Bhè non voglio tediarti troppo perciò giungo alle mie richieste:
Elimina le malattie, tutte, le nuove e le vecchie e soprattutto quelle mortali e quelle debilitanti. Puoi lasciarci un semplice raffreddore che quello lo curiamo anche con la tanto decantata camomilla che la mia mamma dice di prepararmi e in tre giorni voglio che tutti siano guariti ma ehi non osare concedere un solo giorno di più. Non ce la faccio proprio ad accettare che nel 2020 debbano morire bambini, mamme, papà , ragazzi, uomini e donne, gente che avrebbe ancora una vita davanti e che certi reparti siano cosi stracolmi di gente, quei reparti non dovrebbero proprio esistere per carenza di pazienti. Non ti chiedo di eliminare la morte , beh potrei farlo, un regalo è pur sempre un regalo ma carissimo Babbo Natale mi sta bene se ci veniamo incontro l’un l’altro. Mi sta bene accettare che la morte potrà coglierci ma alla fine di una lunga e intensa vita per tutti senza alcuna minima distinzione, un giorno tutti dovremo sdraiarci nel nostro letto , circondarci dei nostri cari e aspettare con la pace nel cuore di chi sa che gli è stato concessa la stessa opportunità che a chiunque altro. E farà meno male a tutti, pensaci , saremmo tutti più felici, potremmo vivere senza le ansie nel cuore sapendo di avere tanto anni a disposizione. Decidi tu quanti, oltre i 90 mi stanno bene, non benissimo si intende ma è un buon compromesso.
Il secondo regalo che ti chiedo forse è un po’ più difficile ma ci ho pensato bene, è qualcosa di radicale che eliminerebbe molte altre cose negative, come si suol dire” uno e buono”. Elimina l’egoismo, lascia che gli uomini scoprano la gioia condivisa , la fratellanza , l’amore e il rispetto, farai salve tante persone che vivono in posti del mondo dove c’è troppo divario tra il ricco e il povero, nessuno dovrà sentirsi costretto a mettersi su imbarcazioni di fortuna per andare alla ricerca di una vita migliore, ognuno avrà possibilità di una vita degna nel suo paese. Non ci sarebbero guerre per la gestione delle ricchezze della Terra perché tutti riusciremmo a goderne in pacifica convivenza. Osserva bene Babbo Natale, una miriade di problemi di meno.
E in ultimo ma non meno importante ti chiedo di donare a tutto il genere umano la pace nel cuore, sembra un po’ una cavolata ma io voglio che tutti siano in grado di apprezzare un tramonto e di emozionarsi, di riuscire a ringraziare per la vastità di doni che la vita molto spesso ci fa. Non è affatto scontato Babbo Natale perchè c’ è un male oscuro che tenta di divorarci ogni giorno. Illumina le nostre vite e i nostri cuori, lasciaci intravedere la strada così che possiamo diventare davvero persone migliori.
Proteggi i bambini che sono la parte innocente e vera del genere umano e che sanno sempre strapparmi un sorriso anche quando i sorrisi finiscono.
Proteggi gli adolescenti che si preparano ad affrontare la vita e dona loro tutte le armi di cui hanno bisogno ma soprattutto la capacità di credere in se stessi.
Proteggi le donne che spesso devono affrontare guerre nel silenzio del loro cuore.
Proteggi tutti coloro che si sentono in difficoltà e non hanno il coraggio di chiedere aiuto.
Credo possa bastare Babbo Natale, ti ringrazio in anticipo e so che esaudirai le mie richieste, non mi resti che tu perché tutto è diventato estremamente difficile.
Con affetto , Antonella.

Commento

Inviato: 26/12/2020, 14:00
da RobediKarta
Più che una lettera a Babbo Natale una preghiera a un Dio indifferente alle sorti umane. Ma non è un racconto, avevo capito che bisogna inviare storie, almeno è stato l'appunto principale che mi avete fatto in molti in autunno. Apprezzo il fatto che hai scritto col cuore, traspare la tua sincerità. Credo però che il nocciolo della soluzione dei problemi (per esempio le guerre) stia nell'individuo. La fine dell'egoismo e l'accettazione, o meglio la comprensione della morte, sono due fenomeni strettamente correlati; tu quasi vorresti l'immortalità ma alla fine chiedi una lunga vita per tutti e la fine dell'ego, per me chiedi la botte piena e la moglie ubriaca. Avendo conosciuto un paio di persone a me vicine guarite miracolosamente e diventate angeli in carne ed ossa rispetto a prima posso affermare che la dissoluzione dell'ego o la sua riduzione ad una giusta dimensione hanno bisogno dell'idea concreta di morte. Questa è la strada più breve e dolorosa. Altrimenti ci si arriva con anni di meditazione. Concettualmente quindi non riesco a farmi piacere la tua lettera, scusami. La morte è solo un passaggio. Il casello non è il contrario dell'autostrada.

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Inviato: 26/12/2020, 18:18
da Fausto Scatoli
se da un lato è sempre piacevole leggere una letterina con richieste di cose belle e buone, dall'altro mi sarei aspettato qualcosa di diverso, che esca dallo schema classico.
cosa che qui non accade.
non avertene, è una pura riflessione personale.
poi devo, purtroppo, segnalare tanti errori e refusi, nonché una punteggiatura completamente da rivedere.
a rileggerti

commento

Inviato: 26/12/2020, 21:49
da Laura Traverso
E si Antonella, qui ci si è anche per imparare dai nostri errori e migliorarci; non è una critica, è stato così per tutti: devo pertanto dire, anch'io, che ci sono davvero troppe cose da rivedere nel tuo racconto, che con un poco di attenzione in più andrebbero al loro posto (virgole staccate dalla parola, periodi lunghissimi senza la punteggiatura...). Circa il contenuto della tua narrazione, poi, sembra di ritornare al passato quando, da bambini, dovevamo recitare le "preghiere" pre-confezionate e intrise di buoni sentimenti. A rileggerti con piacere, ciao

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Inviato: 27/12/2020, 18:40
da Lucia De Falco
Anche secondo me questo testo non è un racconto, quindi forse sembra poco idoneo alla gara e la punteggiatura va rivista. Mi ha colpito però la purezza d'animo dell'autrice. In particolare, mi sono sembrate importanti la richiesta di eliminare l'egoismo, come risoluzione di parecchi mali, e quella di fare in modo che le persone possano trovare la pace nel cuore.

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Inviato: 31/12/2020, 9:00
da Roberto Bonfanti
Sfido chiunque a non essere d’accordo con le richieste di questa “lettera”.
Ci sono molti refusi e imprecisioni, te ne segnalo qualcuno: sì (affermativo), beh, perché; anche la punteggiatura è da rivedere.
Babbo Natale è già passato, non ci resta che sperare che il nuovo anno ci porti un po’ di quelle cose che chiedi.

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Inviato: 01/01/2021, 17:33
da Selene Barblan
Ciao; fermo restando che sarebbe bello che le tue richieste vengano soddisfatte, forse tutte tutte no (ad esempio non ho personalmente il bisogno di vivere fino a 90 anni), trovo questo tuo pezzo davvero un pò troppo carico. Come ti è già stato segnalato poi sarebbe da rivedere a livello formale. Globalmente mi spiace ma non mi è piaciuto molto.

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Inviato: 13/01/2021, 21:10
da Nando71
Una bella lunga confessione piena di desideri personali ma che si vogliono estendere e condividere con tutti. Hai chiesto un mini Paradiso in Terra, leggo tra le righe più la paura di vivere che di morire.

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Inviato: 14/01/2021, 14:48
da Ilario Iradei
Non ho mai creduto a babbo natale neanche quando ero piccolino. E non capivo come facevano gli altri bambini a crederci. Detto questo mi viene da scrivere che non credo neanche a questo racconto proprio perché è rivolto a un'entità immaginaria. Scrivere i propri desiderata a chi non esiste, e lo sappiamo che non esiste, è come scrivere che questi desiderata rimarranno tali in eterno. Significa che non si crede a quel che si scrive. E allora perché darsi la pena di scriverlo?

Re: Commento

Inviato: 14/01/2021, 16:56
da Massimo Baglione
Ilario Iradei ha scritto: 14/01/2021, 14:48E allora perché darsi la pena di scriverlo?
Non è molto piacevole questa tua domanda.
Diamine, siamo scrittori, mica giornalisti!
La tua domanda la dovresti allora rivolgere anche a circa metà degli scrittori di tutto il mondo che scrivono favole, fiabe, fantasy, fantascienza e horror, non credi?
Chiedi perché darsi la pena di scrivere?
Perché sì!, e se non ti piace il contenuto, commenta quello, non lo stimolo che ha spinto lo scrittore a scriverlo.

Re: Caro Babbo Natale...

Inviato: 14/01/2021, 17:43
da Ilario Iradei
Era una domanda retorica in un periodo ipotetico. Non volevo offendere nessuno, se l'ho fatto chiedo venia, non era mia intenzione.

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Inviato: 13/02/2021, 16:38
da Liliana Tuozzo
Ho trovato molto tenera questa lettera, i tuoi desideri sono i desideri di tutti e se fossi babbo Natale li esaudirei senz'altro ma sono solo una vecchia signora col cuore bambino che crede nelle favole e so che a volte è bello sognare.
Peccato per gli errori di punteggiatura, mancano accenti e virgole ad esempio.

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Inviato: 09/03/2021, 11:32
da Ida Dainese
Un testo che dopotutto fa tenerezza, con le sue richieste quasi impossibili, con la fiducia che ripone nell'essere ascoltato, da Babbo Natale o da altra Entità. La lettera è una dimostrazione di consapevolezza dei problemi, di quanto siano grandi da gestire e figuriamoci da risolvere, un modo per sfogarsi e dedicarsi poi a cercare di cambiare. Qui sta la differenza tra un bambino e un adulto, l'uno si aspetta dei cambiamenti, senza dare limiti ai desideri, l'altro agisce per ottenerli. Si potrebbe parlare poi all'infinito delle implicazioni Bene/Male; se sparissero tutti i mali sparirebbe anche il paragone con cui definire il bene, se sparisse la morte sarebbe eliminata anche la nascita e la vita non avrebbe più lo stesso valore.