Cara Isabella, sono contenta che il racconto ti sia piaciuto. La tua recensione ha colto ogni sfumatura di ciò che volevo dire. Oltre all'incontro di quel magico giorno, hai notato ogni dettaglio: mi è piaciuta molto la tua analisi sulla fretta che accompagna i pendolari, sul capo irascibile ecc. Ti ringrazio davvero tanto per l'apprezzamento e per il tempo dedicato alla lettura e al commento, ciaoIsabella Galeotti ha scritto: ↑12/05/2021, 14:34 Ho sempre aprezzato la tua penna, ed anche questa volta non posso che farti i complimenti.
Dal titolo immaginavo, infatti un racconto elegante e delicato..
La trama dapprima sembra scorra senza alcun dubbio, poi ho iniziato a ragionare. Capisco che
quell'esserino ha 4 zampe, è peloso, è un cagnolino di quelli che aiutano. La sua compagna di vita
sembra abbia le stesse caratteristiche, altruista, pura, cordiale, attenta. Continuo nella lettura,la pendolare, cioè Laura, riprende il suo viaggio, ma non assapora quel paesaggio non gode dell'essenza del viaggio, anche se quotidiano. Laura pensa a quell'incontro, e si fa coinvolgere dal
lento, dal tranquillo. Putroppo il popolo dei pendolari ha sempre fretta, e quindi anche lei si riadegua alla vita frenetica, poi pensa al suo capo che è molto irrascibile e che un nulla si arrabbia, ma Laura sa che nonostante quel bellissimo incontro arriverà al lavoro in orario. Ma tutti i giorni
alla stazione aguzzerà la vista perche le piacerebbe reincontrare ancora quelle due anime pure. Ottimo racconto.
Anime Pure
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Re: Commento
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Re: commento
Peccato davvero per coloro che non sanno che cosa significhi vivere con un animale. Io non potrei vivere senza la loro presenza nella mia casa. Anche io ho pianto molto quando se ne sono andati, e il dolore è stato pari alla perdita di alcuni umani a me cari: nulla di meno, anzi...Massimo Baglione ha scritto: ↑12/05/2021, 5:57 Questo sì che è un gran peccato.
Non hai proprio mai avuto modo di avere un animale in casa?
Io invece non riesco proprio a immaginarmi in una casa senza un peloso a 4 zampe dentro.
E se devo anche dirla tutta, in vita mia ho pianto poche volte: un paio per gli esseri umani, tutte le altre per gli animali.
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Re: commento
grazie anche a te Stefyp per aver letto e commentato il mio racconto. Mi spiace: "ma questa è senz'altro una mancanza mia". Peccato! CiaoStefyp ha scritto: ↑11/05/2021, 22:04 Penso sia corretto dire che la tua intenzione era quella di far risaltare il tuo incontro con il cane e la sua padrona (mamma umana non mi piace molto) quindi mi sento di dire che io mi sarei limitata a quello. Avrei accorciato l'inizio, la descrizione della stazione ecc. Ma soprattutto avrei eliminato la parte finale quella dove citi il capo e i suoi scleri. Secondo me non s'intonano con la parte centrale che è molto più poetica e meglio scritta.
Anche se tutto il racconto è scritto bene e scorre via con scioltezza.
Io non ho molta dimestichezza con i cani e gli animali da compagnia in genere. Pur nel massimo rispetto loro e dei loro padroni, non riesco a emozionarmi alle vicende che li vedono coinvolti, ma questa è senz'altro una mancanza mia.
La Gara 29 - Storie parallele
A cura di Ser Stefano.
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La Gara 21 - Lasciate ogni speranza, oh voi ch'entrate.
A cura di Conrad.
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La Gara 35 - Zombie & Incipit
A cura di Ser Stefano.
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Le radici del Terrore
Antologia di opere ispirate agli scritti e all'universo lovecraftiano
Questa antologia nasce dalla sinergia tra le associazioni culturali BraviAutori ed Electric Sheep Comics con lo scopo di rendere omaggio alle opere e all'universo immaginifico di Howard Phillips Lovecraft. Le ventitrì opere selezionate hanno come riferimento la narrativa "lovecraftiana" incentrata sui racconti del ciclo di Cthulhu, già fonte di ispirazione non solo per scrittori affermati come Stephen King, ma anche in produzioni cinematografiche, musicali e fumettistiche. Il motivo di tanto successo è da ricercare in quell'universo incredibile e "indicibile", fatto di personaggi e creature che trascendono il Tempo e sono una rappresentazione dell'Essere umano e delle paure che lo circondano: l'ignoto e l'infinito, entrambi letti come metafore dell'inconscio.
A cura di Massimo Baglione e Roberto Napolitano.
Copertina di Gino Andrea Carosini.
Contiene opere di: Silvano Calligari, Enrico Teodorani, Rona, Lellinux, Marcello Colombo, Sonja Radaelli, Pasquale Aversano, Adrio the boss, Benedetta Melandri, Roberta Lilliu, Umberto Pasqui, Eliseo Palumbo, Carmine Cantile, Andrea Casella, Elena Giannottu, Andrea Teodorani, Sandra Ludovici, Eva Bassa, Angela Catalini, Francesca Di Silvio, Anna Rita Foschini, Antonella Cavallo, Arianna Restelli.
Special guests: gli illustratori americani e spagnolo Harry O. Morris, Joe Vigil and Enrique Badìa Romero.
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Un passo indietro
Il titolo di questo libro vuole sintetizzare ciò che spesso la Natura è costretta a fare quando utilizza il suo strumento primario: la Selezione naturale. Non sempre, infatti, "evoluzione" è sinonimo di "passo avanti", talvolta occorre rendersi conto che fare un passettino indietro consentirà in futuro di ottenere migliori risultati. Un passo indietro, in sostanza, per compierne uno più grande in avanti.
Di Massimo Baglione.
Vedi ANTEPRIMA (1,82 MB scaricato 478 volte).
Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Carosello
antologia di opere ispirate dal concetto di Carosello e per ricordare il 40° anniversario della sua chiusura
Nel 1977 andava in onda l'ultima puntata del popolare spettacolo televisivo serale seguito da adulti e bambini. Carosello era una sorta di contenitore pubblicitario, dove cartoni animati e pupazzetti vari facevano da allegro contorno ai prodotti da reclamizzare. Dato che questo programma andava in onda di sera, Carosello rappresentò per molti bambini il segnale di "stop alle attività quotidiane". Infatti si diffuse presto la formula "E dopo il Carosello, tutti a nanna".
Per il 40° anniversario della sua chiusura, agli autori abbiamo chiesto opere di genere libero che tenessero conto della semplicità che ha caratterizzato Carosello nei vent'anni durante i quali è andato felicemente in onda. I dodici autori qui pubblicati hanno partecipato alle selezioni del concorso e sono stati selezionati per questo progetto letterario. Le loro opere sono degni omaggi ai nostri ricordi (un po' sbiaditi e in bianco e nero) di un modo di stare in famiglia ormai dimenticato.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Giorgio Leone, Enrico Teodorani, Cristina Giuntini, Maria Rosaria Spirito, Francesco Zanni Bertelli, Serena Barsottelli, Alberto Tivoli, Laura Traverso, Enrico Arlandini, Francesca Rosaria Riso, Giovanni Teresi, Angela Catalini.
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