Il cavaliere della Luna
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Il cavaliere della Luna
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COMMENTO Il cavaliere della Luna
Non sono un esperto di prosa “epica” (si dice così?). Ma le storie di cavalieri solitari sono tutte su questo tono?
Mi pare quasi che tu abbia tratto inspirazione da quei giochi violenti sulla playstation, tanto di moda.
Qualche segnalazione:
Sinfeno s’inoltra – è cacofonico, non trovi?
Attento all’uso eccessivo del “che”. In qualche frase ne fai un abuso.
Ho trovato qualche caso in cui la “d” eufonica è da togliere.
Voto 3
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Ciao, ho letto con piacere questo tuo racconto; non ho letto tanti fantasy, quindi non ho chissà quale termine di paragone. Posso però dirti quale sensazione ha suscitato in me: nei vari cambiamenti "spaziali/dimensionali" lo spostamento sembra interiore, come se avvenisse nella mente del protagonista, in una sorta di visione o allucinazione. Così come anche le lotte, i nemici sembrano dentro di lui.
Il linguaggio è ricercato e mi ha dato un senso di "antico"; con questa lunghezza di testo funziona bene, forse per un racconto lungo o un romanzo sarebbe troppo.
Buon lavoro, viene da chiedersi se sia un'introduzione a un'opera più allargata.
Commento Il cavaliere della Luna
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Penso che una scrittura ridondante sia tipica del genere perciò ci può stare, tuttavia mi sembra che spezzi un po' troppo il ritmo, ma come dicevo posso dare solo un giudizio 'di pancia', ecco perché il mio voto è stato un 2.
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Re: Commento
Ciao, grazie per averlo letto. Dispiace che il genere da me scelto sia così penalizzante, non soltanto per te. Evidentemente non dovrei più proporre fantasy, anche se io generalmente spazio dall'horror al fantasy appunto. Pazienza, ci ho provato, un caro saluto e grazie comunque!Lucia De Falco ha scritto: ↑05/08/2021, 15:53 Anch'io non amo molto questo genere e forse per questo ho trovato il linguaggio difficile, lo stile aulico, la prosa poco scorrevole. Solo la scrittura finale è più fluida e mi chiarisce il senso del racconto: spesso in amore si tende ad idealizzare la persona amata, ad amare l'amore come idea di amore eterno, il che è reso molto bene dall"mmagine del piccolo cuore bianco.
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Re: Commento
Mi spiace che la scelta del genere sia così penalizzante. Questo per me è più di un semplice racconto fantasy, perché in esso ho messo tutto il mio carico emozionale in un momento buio della mia vita attraverso il protagonista che le vive. Spiace che si noti solo il genere. La ridondanza? È il veicolo perfetto per amplificare e rendere vivide le mie emozioni. Ma ti ringrazio comunque per il tuo commento !Temistocle ha scritto: ↑03/08/2021, 9:23 Non amo particolarmente il fantasy e quindi forse il mio giudizio è condizionato da questo.
Penso che una scrittura ridondante sia tipica del genere perciò ci può stare, tuttavia mi sembra che spezzi un po' troppo il ritmo, ma come dicevo posso dare solo un giudizio 'di pancia', ecco perché il mio voto è stato un 2.
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problema mio, di certo, però non mi è neppure piaciuto più di tanto.
non lo vedo come fantasy, per niente. questo è un racconto fortemente onirico, ai limiti del surreale e del fantastico.
il problema è che non ne trovo il significato, non riesco a comprendere cosa vuoi dire.
allo stesso modo mi piace poco lo stile di scrittura utilizzato, che pare volersi collegare alle storie medievali ma, a mio parere, non ci riesce.
la scrittura è buona, rivedrei un attimo i tanti punti e virgola utilizzati, un po' troppi.
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Re: Commento
Forse hai ragione... Ciò che ho scritto non è comprensibile a tutti... Grazie lo stessoFausto Scatoli ha scritto: ↑19/08/2021, 13:07 in tutta sincerità devo dire che ho capito davvero poco.
problema mio, di certo, però non mi è neppure piaciuto più di tanto.
non lo vedo come fantasy, per niente. questo è un racconto fortemente onirico, ai limiti del surreale e del fantastico.
il problema è che non ne trovo il significato, non riesco a comprendere cosa vuoi dire.
allo stesso modo mi piace poco lo stile di scrittura utilizzato, che pare volersi collegare alle storie medievali ma, a mio parere, non ci riesce.
la scrittura è buona, rivedrei un attimo i tanti punti e virgola utilizzati, un po' troppi.
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Re: Commento
prego, figuratiAntonino Trovato ha scritto: ↑19/08/2021, 13:38 Forse hai ragione... Ciò che ho scritto non è comprensibile a tutti... Grazie lo stesso
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Re: Commento
Innanzitutto perdona il mio ritardo nella risposta, e ti ringrazio per le tue parole, davvero! In questo racconto il fantasy è stato solo un veicolo in grado di mostrare tutta la sofferenza del protagonista, e anche della mia, visto che l'ho scritto nel pieno di una fortissima delusione personale e sentimentale, e tu sei riuscita a cogliere il passaggio più importante, ovvero lo spostamento interiore. Attraverso il protagonista, e i suoi patimenti, ho messo a nudo anche i miei. Un racconto scritto tra le lacrime, credimi, senza nessuna revisione o rilettura, tutto scritto di getto. Il linguaggio ricercato è un mio vezzo, e mi piace da matti (anche se alcuni lo trovano incomprensibile, ma va beh) ma ovviamente so anche che posso utilizzarlo solo in piccoli racconti come questo, dove posso condensare tutte le mie emozioni. No, nessun progetto su questo, però ti ringrazio vivamente. Il tuo commento mi fa ricordare quanto di buono sia capace di fare e sono felice che il mio messaggio sia arrivato a te perfettamente. Grazie e alla prossima!Selene Barblan ha scritto: ↑02/08/2021, 8:43 OPS, mi sono accorta tardi che avevi messo il racconto in concorso, incollo qui sotto la recensione, il mio voto è 4.
Ciao, ho letto con piacere questo tuo racconto; non ho letto tanti fantasy, quindi non ho chissà quale termine di paragone. Posso però dirti quale sensazione ha suscitato in me: nei vari cambiamenti "spaziali/dimensionali" lo spostamento sembra interiore, come se avvenisse nella mente del protagonista, in una sorta di visione o allucinazione. Così come anche le lotte, i nemici sembrano dentro di lui.
Il linguaggio è ricercato e mi ha dato un senso di "antico"; con questa lunghezza di testo funziona bene, forse per un racconto lungo o un romanzo sarebbe troppo.
Buon lavoro, viene da chiedersi se sia un'introduzione a un'opera più allargata.
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Re: Commento
non credo ci sia molto da ridere se alcuni trovano poco comprensibile il tuo linguaggio, anzi...Antonino Trovato ha scritto: ↑20/08/2021, 19:32 Innanzitutto perdona il mio ritardo nella risposta, e ti ringrazio per le tue parole, davvero! In questo racconto il fantasy è stato solo un veicolo in grado di mostrare tutta la sofferenza del protagonista, e anche della mia, visto che l'ho scritto nel pieno di una fortissima delusione personale e sentimentale, e tu sei riuscita a cogliere il passaggio più importante, ovvero lo spostamento interiore. Attraverso il protagonista, e i suoi patimenti, ho messo a nudo anche i miei. Un racconto scritto tra le lacrime, credimi, senza nessuna revisione o rilettura, tutto scritto di getto. Il linguaggio ricercato è un mio vezzo, e mi piace da matti (anche se alcuni lo trovano incomprensibile, ma va beh) ma ovviamente so anche che posso utilizzarlo solo in piccoli racconti come questo, dove posso condensare tutte le mie emozioni. No, nessun progetto su questo, però ti ringrazio vivamente. Il tuo commento mi fa ricordare quanto di buono sia capace di fare e sono felice che il mio messaggio sia arrivato a te perfettamente. Grazie e alla prossima!
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Le immagini e gli ambienti che evochi sono vivi, precisi, reali. Perchè questo dovrebbe fare un buon fantasy: materializzare come concreto nella mente qualcosa che invece è inesistente, personale, orignale. In altre parole, condividere l'immaginario con il lettore.
In queste righe la magia riesce e il personaggio che descrivi, come i suoi fantasmi, il suo tormento e i suoi incantesimi sono chiari e pulsanti!
...E poi, come non condividere il tormento di un cuore romantico come quello di Sinfeno?
Complimenti!
Devo comunque segnalare la presenza di alcuni refusi (che potresti facilmente sistemare con una rilettura).
In fine, permettimi di darti un consiglio di stile. Anche io adoro il registo aulico e antiquato, ma è un'arma a doppio taglio. Usarlo sempre stufa, usarlo poco ci fa sembrare incostanti. Ti invito a cercare di massaggiarlo, sulle prime ti sembrerà una castrazione, ma poi sono sicuro che apprezzerai tu stesso il cambiamento.
Gara d'Estate 2021 Sorriso di Rondine
Sono anche su Inchiostrodiverso!
E su DifferentTales!
Illustrazioni: @novelle.vesperiane
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Re: COMMENTO Il cavaliere della Luna
Innanzitutto grazie per il commento, il voto le segnalazioni, davvero utili! No, non sono tutte così, solo quelle di cavalieri e guerrieri malinconici, e sul fatto che io mi sia ispirato a qualche gioco per Playstation... Beh, mi hai scoperto! Ti ringrazio ancora per essere passato e per le tue parole!Alberto Marcolli ha scritto: ↑01/08/2021, 16:31 Prosa densa, impegnativa. Altro non saprei dire. Il tuo stile di narratore traspare da ogni frase, e lascia il lettore come smarrito in questo turbinio di verbi, aggettivi, immagini violente, sanguinose, decisamente possenti.
Non sono un esperto di prosa “epica” (si dice così?). Ma le storie di cavalieri solitari sono tutte su questo tono?
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Re: Commento Il cavaliere della Luna
Ciao Eleonora, e come darti torto! In effetti è qualcosa di già visto, lo ammetto, ma c'è un motivo personale, perché le sofferenze di Sinfeno sono state in realtà le mie... Quindi mi sono lasciato andare a questo tipo di trama! Cosa dire per il resto se non ringraziarti per il bel commento, i complimenti, il voto e il tempo che hai trascorso leggendomi! Alla prossima!Eleonora2 ha scritto: ↑02/08/2021, 12:08 Il racconto, fantasy, è molto bello. Corretto, ottime le descrizioni e la struttura, curato, uno stile personale. Da lettrice che non ama il genere, complimenti! Il mio voto è un 4. Come mai non ho dato il massimo? Per la trama : mi sa di già visto. Sarà che di storie come questa ne ho lette tante (non così ben scritte!), anche nella mitologia o nell'epica, come già detto da altri, ne troviamo, sarà il gusto personale,"sarà l'acqua, sarà il caffè"........ Mi fermo qui. Ciao! A rileggerti.
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Re: Commento
Si è vero, merita maggior scorrevolezza, magari snellendo alcune sezioni impegnative senza perdere l'eleganza di stile, e sicuramente, rendendolo più corto, può risultare persino più incisivo! Grazie per le tue parole, per il voto e per il suggerimento, e mi fa piacere che tu abbia apprezzato!Piramide ha scritto: ↑06/08/2021, 19:06 Il racconto è ben scritto. Mi è piaciuto lo stile di scrittura che alterna momenti di narrativa con momenti di descrizione interiore del protagonista senza staccare troppo fra una fase e l’altra. Mi sento però di dire che forse, se fossi stato al posto tuo, avrei reso il racconto più corto e forse avrei cercato un modo, pur mantenendo una scrittura così elegante e impegnativa, per rendere la lettura più scorrevole, perché a volte ci si incaglia. Voto:3
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Re: commento
Ti ringrazio per le tue parole, e mi fa piacere che nel complesso ti sia piaciuto. Si, diciamo che alcune parti possono risultare un po' difficili, ma questo è un racconto nato all'improvviso, alla luce di ciò che provavo in quel momento, e nei momenti di sofferenza o depressione mi lascio andare a un linguaggio aulico e a tratti astruso. Molto felice per il finale: anche per me è la parte migliore! A rileggerti, ciao e grazie ancora!Laura Traverso ha scritto: ↑21/08/2021, 22:55 Ho letto il tuo racconto che ho trovato molto particolare, aulico e sofisticato. In tutta sincerità, però, mi è parso un poco difficile da capire anche se ho apprezzato il tuo impegno, non da poco, nel aver ideato la storia. La parte finale, dal mio punto di vista, è la migliore: molto intensa e sentimentale. Bravo! Ciao, a rileggerci
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Re: Commento
Beh, che dirti se non grazie per le tue parole, fa sempre piacere quando si riesce a trasmettere appieno ciò che si ha dentro! Evidentemente parliamo la stessa lingua, anche per me un fantasy deve rendere vivo e visibile ciò che in realtà non lo è! Di sicuro, se decidessi di rivedere il testo, troverei molte cose che non vanno, compreso quei maledetti refusi! Ma questo racconto l'ho scritto di getto, e rispecchia in pieno lo stato emotivo in cui versavo in quel momento. In fondo Sinfeno è la mia controfigura in chiave fantasy! Ti capisco per quanto riguarda il registro, e hai perfettamente ragione. Snellirlo un po' gioverebbe di sicuro, ma di questo ne sono consapevole. Questo racconto è più una pagina della mia vita, un'eccezione ecco, ma di solito, nei miei racconti, tengo sotto controllo il mio tratto più poetico ! A rileggerci!MattyManf ha scritto: ↑02/09/2021, 19:24 Questo racconto mi è piaciuto davvero tanto.
Le immagini e gli ambienti che evochi sono vivi, precisi, reali. Perchè questo dovrebbe fare un buon fantasy: materializzare come concreto nella mente qualcosa che invece è inesistente, personale, orignale. In altre parole, condividere l'immaginario con il lettore.
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...E poi, come non condividere il tormento di un cuore romantico come quello di Sinfeno?
Complimenti!
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Re: Commento
Ciao, ti ringrazio per l'apprezzamento e per le tue parole, è qualcosa che fa sempre piacere, e non dispiacerti, è un appunto che ci sta assolutamente, ne sono pienamente consapevole. A presto!RobertoBecattini ha scritto: ↑08/09/2021, 22:13 A me è piaciuto soprattutto dal punto di vista formale: lessico, descrizioni, immagini, mi sembra sopra la media di quello che leggo qua. E' onirico, è poetico. All'inizio non chiarissmo, alla fine anche troppo. Quello che non mi è piaciuto è forse la scarsa originalità del tema e del suo sviluppo. Si può stare in un genere rispettandone le regole e al tempo stesso dire qualcosa di nuovo. Ecco, non è questo il caso, e mi dispiace.
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Re: commento
Pazienza, non si può piacere a tutti, ci sta. Grazie lo stesso per essere passata!Stefyp ha scritto: ↑13/09/2021, 22:46 L'ho trovato di difficile comprensione. Ho inteso che questo racconto volesse essere pieno di emozioni, sentimenti ecc. Ma a me non sono arrivati. Non mi dovevano arrivare per forza, perchè quando uno scrittore scrive qualcosa e poi lo consegna al lettore, il lettore si trova solo davanti alle parole e le recepisce come può e come la sua storia ed esperienza glielo consentono. È scritto bene, ma un po' troppo. Troppo aulico, onirico, a tratti anche poetico. Ma appunto troppo. Io sono per frasi più concise, sforbiciate, chiare e determinate. Questo è il mio stile, quello con cui mi piace scrivere e quindi anche leggere.
La Gara 40 - La musica è letteratura
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La Gara 18 - Brividi a Natale
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Un lavoro Fantastico
Antologia di opere ispirate a lavori inventati e ai mestieri del passato riadattati al mondo attuale.
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Antologia visual-letteraria (Volume tre)
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Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello, che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che patiscono quell'arrogante formicolio che, dalle loro budella, striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani. A voi, astanti ed esteti dell'arte.
A cura di Massimo Baglione.
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Carosello
antologia di opere ispirate dal concetto di Carosello e per ricordare il 40° anniversario della sua chiusura
Nel 1977 andava in onda l'ultima puntata del popolare spettacolo televisivo serale seguito da adulti e bambini. Carosello era una sorta di contenitore pubblicitario, dove cartoni animati e pupazzetti vari facevano da allegro contorno ai prodotti da reclamizzare. Dato che questo programma andava in onda di sera, Carosello rappresentò per molti bambini il segnale di "stop alle attività quotidiane". Infatti si diffuse presto la formula "E dopo il Carosello, tutti a nanna".
Per il 40° anniversario della sua chiusura, agli autori abbiamo chiesto opere di genere libero che tenessero conto della semplicità che ha caratterizzato Carosello nei vent'anni durante i quali è andato felicemente in onda. I dodici autori qui pubblicati hanno partecipato alle selezioni del concorso e sono stati selezionati per questo progetto letterario. Le loro opere sono degni omaggi ai nostri ricordi (un po' sbiaditi e in bianco e nero) di un modo di stare in famiglia ormai dimenticato.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Giorgio Leone, Enrico Teodorani, Cristina Giuntini, Maria Rosaria Spirito, Francesco Zanni Bertelli, Serena Barsottelli, Alberto Tivoli, Laura Traverso, Enrico Arlandini, Francesca Rosaria Riso, Giovanni Teresi, Angela Catalini.
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