Stessi gusti (autore: Ilario Brunner)
Moderatore: Il Guru
Stessi gusti (autore: Ilario Brunner)
Re: Stessi gusti - commento 1
Voto 5
Re: Stessi gusti - commento 2
All’inizio ero rimasta un po’ sorpresa per lo stile narrativo non usuale - o almeno io non ho letto niente di simile fin’ora - , ma una volta entrata nello schema, il racconto si è lasciato leggere velocemente e al contempo lentamente, col tempo di visualizzare ogni istante.
Una storia particolare quella di una donna non giovanissima che decide di vivere il suo essere, di provare l’ebrezza di una conquista, di godersi il momento che arriva dopo tentennamenti, dubbi, guardarsi allo specchio soprattutto sminuendosi. E il sollievo per un finale che potrebbe precludere a momenti appaganti.
Bel lavoro, lo studio del personaggio non è superficiale: sono passaggi in cui ci si ritrova o ci si è ritrovati e i pensieri penso siano comuni a tante persone.
Direi che come prova sia superata.
Voto 5
Re: Stessi gusti - commento 3
L’aspetto sul quale puntava maggiormente chi ha scritto il racconto è sicuramente lo stile poco ortodosso della sua stesura, ma proprio non riesco a farmelo piacere. Il tentativo è da lodare, ma non mi ha convinto. Per questo motivo non posso premiare a pieni voti il lavoro.
Il riferimento alla prima donna a capo della Presidenza del Consiglio è buttato là all’improvviso, apposta per essere colto dal lettore. Il risultato è che alla della storia fine mi è rimasto in mente quello più di tutto, con la domanda: “Cioè? Che ci volevi dire?” No, perché di femministe che dicono “finalmente una donna” ce ne sono tante e di donne che dicono “malgrado sia donna lei non va bene” ce ne sono pure di più.
VOTO: 3
Re: Stessi gusti - commento 4
Voto 5
Re: Stessi gusti - commento 5
E poco sotto: "Borsa. Mano trema. Portamonete. Troppo poco tempo: voglio sapere tutto, chi sei? dove vivi? sei single? ti piaccio? mi piaci, cellulare? bacio su collo? posso? Ti prego, sorridi. Troppo poco tempo. Mani grandi, dita lunghe, molto, posso tenerle fra le mie? Già le sento sulle spalle, lungo le braccia, respiro sul mio."
Mano trema che vuol dire? Mano che trema al più: e quel respiro sul mio? E poi quei punti di domanda adoperati come virgole, senza maiuscola dopo. Il tutto rende l'impressione di un linguaggio un po' da chat di what's app. E alla fine ecco le maiuscole dopo il punto di domanda. Perché il linguaggio dell'autore attinge a quello delle chat e lo fonde nel discorso narrativo senza metter dei paletti.
Il racconto è tutto un po' così, un monologo interiore molto veloce e abbastanza nevrotico, tanto da far apparire simpatica la sedicente professoressa di latino. Ai miei tempi avevano cento anni e quanto ti guardavano ti gelavano il sangue nelle vene. Adesso, a quanto pare, sono delle ragazzotte incasinate e imbranate a caccia di avventurette con le commesse di turno.
Il racconto si chiude con un breve dialogo, dove la spumeggiante punteggiatura della fase iniziale diventa invece insufficiente: “Certo che mi ricordo di lei, professoressa Alci” o “Ah, sì, sì, certo. Beh, devo scappare. Ci vedremo certamente ai colloqui. Saluti”
Le virgolette sono adoperate un po' per tutto, giusto per non confondersi.
Questo inciso poi: "Una mamma. Aharon, bravo ragazzino, con papà enorme: due metri, culturista, oggetto di desiderio di tutte le colleghe, e colleghi. Questa è la mamma. Che coppia."
Dove l'indicazione di quel nome, Aharon, e del papà culturista alto due metri idolo delle mamme, non lo so, mi riporta a qualche pellicola sugli ambienti coatti della capitale, forse un po' troppo stereotipati da tanto cinema contemporaneo. Il che finisce per rendere anche la protagonista un tipo comune come loro e quindi alla fine a risultare poco empatica.
Apprezzato, il racconto, compreso alla fine l'aggancio con il profumo identico della commessa e gli stessi gusti del titolo; ma nel complesso, se la macchina narrativa funziona, i contenuti rimangono deludenti, come il climax, che si spegne con l'incontro al negozio e quegli stessi gusti che lasciano presagire chissacché. Ma la professoressa ha capito che quella donna è maritata con figli oppure no? Quindi deboluccio anche il finale, che getta un'ombra sulla sanità mentale della professoressa.
Voto: 3
Re: Stessi gusti - commento 6
incollato gli occhi fino alla fine. Oltre alla storia c'è anche la
scrittura. Quei pensieri alternati ai dialoghi dimostrano che
l'autore\autrice ha visto, finalmente mi viene da dire, che scrivere è
diverso da saper scrivere. Affrontare la pagina è anche ricerca.
Dimostrare con lo scritto di essere in grado, oltre a padroneggiare
la lingua anche di saper trasferire, attraverso il testo, insomma
essere in condizione di esprimere quello che si vuole con delle
tecniche narrative. I verbi, uno di fila all'altro, danno l'idea di
movimento, cioè danno ritmo alla narrazione, la simmetricità (anche in
prosa, importante), ecc. ecc.
Il racconto contiene molte caratteristiche ma non tutte.
Non ci ho trovato le finezze ( labbra si muovono, mano trema,ad es.).
Ci ho trovato giudizi. Chi ha raccontato può fare di meglio e non è
questione di gusto personale.
Voto 4
Re: Stessi gusti - commento 7
VOTO: 2
Re: Stessi gusti - commento 8
(unica nota: ci sono diverse parole che andrebbero scritte in maiuscolo)
Voto 5
Re: Stessi gusti - commento 9
Voto 3
Re: Stessi gusti-10
Nel complesso voglio premiare l’originalità
VOTO: 4
Re: Stessi gusti - commento 11
Racconto scorrevole e avvincente che ti tiene incollato per tutto il tempo con il grande dubbio di cosa mai possa succedere e alla fine succede qualcosa che comunque non avresti mai immaginato.
Gran bel lavoro , posso solo complimentarmi , mi piace pensare che la persona che ha scritto un simile testo abbia apprezzato anche il mio perchè ne sarei onorato , combinazione di stile , tecnica ed immaginazione impressionante
VOTO: 5
Re: Stessi gusti - commento 12
Voto 4
Gare letterarie stagionali - annuario n° 1 (2018 - 2019)
Le Gare letterarie stagionali sono concorsi a partecipazione libera, gratuiti, dove chiunque può mettersi alla prova nel forum di BraviAutori.it, divertirsi, conoscersi e, perché no, anche imparare qualcosa. I migliori testi delle Gare vengono pubblicati nei rispettivi ebook gratuiti i quali, a ogni ciclo di stagioni, diventano un'antologia annuale come questa che state per leggere.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Alessandro Mazzi, Angelo Ciola, Aurora Gallo, Ida Dainese, Carlo Celenza, Carol Bi, Daniele Missiroli, Draper, Edoardo Prati, Fabrizio Bonati, Fausto Scatoli, Gabriele Ludovici, L.Grisolia, Laura Traverso, Liliana Tuozzo, Lodovico, Marco Daniele, Namio Intile, N.B. Panigale, Nunzio Campanelli, Pierluigi, Roberto Bonfanti, Seira Katsuto, Selene Barblan, SmilingRedSkeleton, Stefano Giraldi Ceneda, Teseo Tesei, Tiziano Legati, Tiziana Emanuele.
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Downgrade
Riduzione di complessità - il libro Downpunk
è probabilmente il primo libro del genere Downpunk, ma forse è meglio dire che il genere Downpunk è nato con questo libro. Sam L. Basie, autore ingiustamente sconosciuto, presenta una visione dell'immediato futuro che ci lascerà a bocca aperta. In un futuro dove l'individuo è perennemente connesso alla globalità tanto da renderlo succube grazie alla sua immediatezza, è l'Umanità intera a operare su se stessa una "riduzione di complessità", operazione resa necessaria per riportare l'Uomo a una condizione di vita più semplice, più naturale e più... umana. Nel libro, l'autore afferma che "anche solo una volta all'anno, l'Essere umano ha bisogno di arrangiarsi, per sentirsi vivo e per dare un senso alla propria vita", ma in un mondo dove tutto ciò gli è negato dall'estremo benessere e dall'estrema tecnologia, le menti si sviluppano in maniera assai precaria e desolante, e qualsiasi inconveniente possa capitare diventerà un dramma esistenziale.
Di Sam L. Basie
A cura di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
La spina infinita
"La spina infinita" è stato scritto quasi vent'anni fa, quando svolgevo il mio servizio militare obbligatorio, la cosiddetta "naja". In origine era una raccolta di lettere, poi pian piano ho integrato il tutto cercando di dare un senso all'intera opera. Quasi tutto il racconto analizza il servizio di leva, e si chiude con una riflessione, aggiunta recentemente, che riconsidera il tema trattato da un punto di vista più realistico e maturo.
Di Mario Stallone
A cura di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
La Gara 9 - Un racconto per un cortometraggio
A cura di Alessandro Napolitano.
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La Gara 59 - Siamo come ci vedono o come ci vediamo noi?
A cura di Alberto Tivoli.
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La Gara 41 - Tutti a scuola!
A cura di Antonella Pighin.
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