Fiori antichi

[Letylety]

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voce:

(nessuna voce opzionale)

Siete fiori antichi

e alberi ritorti,

colori riposanti

e bastoni di legno duro.

Camminate piano,

con l’occhio pudico

e il sospiro

che trattiene l’emozione.

Siete padre dei miei amici,

e anche il mio,

che sono una vecchia orfana.

O voi che siete all’ultimo passo,

non dimentico la carezza

che mi avete dato.

Godetevelo,

come fosse l’inizio

della grande avventura.

E andate sicuri

che il sole è alto,

la strada è piana

e il futuro è vostro,

come lo spazio di quest’istante.

Non dobbiamo aver paura,

che quando arriverà

il tempo delle ombre,

anch’io

mi sentirò più sola.

[Emma Faccin]

L'immagine che mi ha dato è quella di quando il nonno o la nonna davanti a un camino ti narrano le storie di guerra e danno consigli saggi ai nipoti. Probabilmente anche per il linguaggio usato e la struttura dei versi mi ha ricordato i vecchi poeti, ma non è un male. Devo ammettere che per i miei gusti personali non è molto incisiva ma oggettivamente è molto ben fatta, composta bene ed elegantemente. A rileggerti!

[Rossella D'Ambrosio]

"O voi che siete all'ultimo passo, non dimentico la carezza che mi avete dato" in questi versi ho trovato che sia racchiusa tutta la tenerezza dalla quale questa poesia è nata. Offrono l'immagine di chi lascia questa terra, non senza aver prima però profondamente gettato le proprie tracce indelebili nel cuore di qualcuno che li ha amati e li amerà sempre… Non so quale sia l'origine di questa poesia e quale sia la storia dietro di essa, ma sarà sicuramente una BELLA STORIA. A rileggerti presto.

[Domenico Gigante]

Ciao Letylety! Al solito una bella composizione. Mi infastidisce un po' il tono retorico di certi passaggi, specialmente nella seconda parte. Quel

E andate sicuri
che il sole è alto,
la strada è piana
e il futuro è vostro

mi sembra che mal si concili con il messaggio dell'imminente morte.
Così come l'invito finale a non aver paura, stona un po' con il senso di amarezza che traspare dagli ultimi versi:

anch’io
mi sentirò più sola.

Forse capisco male io i tuoi versi.
A rileggerti!

[Piramide]

Sono d’accordo con Domenico: alcuni passaggi sono un po’ retorici (anch’io mi riferisco alla stessa parte) e, soprattutto all’inizio, appare come se le parole non ti venissero spontanee, come se fossero un po’ forzate (“alberi ritorti”, “colori riposanti”, “bastoni di legno duro”…). Avrei eliminato alcune parti e sistemate altre per essere più in linea con il messaggio di fondo, che ho apprezzato. Voto 3.