
Cosa posso dirti?
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Re: Cosa posso dirti?
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Ma dove tutti però necessitiamo anche sul nostro piccolo orticello di farlo, nessuno escluso. Lo necessitiamo per continuare ad avere, mantenere o almeno sentire, percepire, questo piccolo orticello come una proprietà ben definita, spesso possibilmente tendente all'espansione di ciò che già sentiamo e percepiamo come proprietà del nostro individuale "IO" che si lega benissimo poi a ciò che attribuiamo con prevalsa di diritto, a quello che arbitrariamente consideriamo appunto come un "PROPRIO" diritto, di scelta o di occasione ( persone o beni materiali che siano), o alla meno peggio, se siamo già bravi che "condividiamo" anche solo in minima parte come un sentimento di appartenenza sociale, coniugandolo così sul termine di "NOSTRO" diritto, occasione, o scelta.
Ecco di veramente "propria" o in minor possibilità "nostra" , sono convinto che possiamo invece avere solo una ottimale, o più, o meno spiccata, comprensione di e su noi stessi, e quindi conseguentemente anche su quello che è più inerente e in interazione con noi stessi. Solo questo al fine a voler essere sinceri ci rimane o ci appartiene veramente fino al nostro ultimo respiro su questa unica e sola vita, tutto il resto invece, è solo contorno, sono solo orpelli, orpelli su cui poi però decretiamo e pretendiamo di fondare e costruire società, sistemi, burocrazie, privilegi, sotterfugi, menzogne, illusioni, status Quo di diritto guadagnato, e quindi di un diritto equivalentemente a questo "nostro" singolo, od in minima parte, condiviso e distribuito guadagno, automaticamente per altri uguali , ma "diversi" da noi , diversi da "IO" viene negato, o sottratto.
Ho apprezzato lo sfogo ma anche quel tuo non saperti e non volerti però escludere da tutto questo, il tuo non sentirti esente, ma anche nel tuo piccolo partecipe seppur con questa tua più alta consapevolezza ( la comprensione, a cui mi riferivo prima) su tutto questo baraccone di orpelli inutili (ma fin troppo comodi al fine) che chiamiamo società moderna. Società che per quanto denigriamo comprendendone l'ipocrisia nemmeno troppo velata, ci permette al contempo però proprio per questo suo marcato ipocrita ed egoistico modus operandi, tutti i nostri privilegi e comodità, privilegi e comodità, o possibilità futura di essi, a cui nessuno al fine però pensa, vuole, spera, o si permette di rinunciare più o meno consapevolmente se questo andasse poi inesorabilmente a suo diretto e proprio discapito.
Voto 4.
- Maria Spanu
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Sul significato sono d'accordo con i commenti precedenti. La forma mi convince meno, non so, forse per il modo un po' troppo didascalico. Scorre poco ma non è questo l'importante.
Voto 3
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Poi ho capito una cosa:il miglior travestimento per qualcuno di oscuro è sembrare chiaro.
Quindi sono d'accordo con quanto scrivi però penso che
le caratteristiche che rimproveri al bianco si ritrovano anche negli altri.Forse il bianco è quello più sfacciato
e impudente, per questo, poi al mare si abbronza.
La Gara 51 - 50 sfumature





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L'Animo spaziale
Tributo alla Space Opera
L'Animo Spaziale è un tributo alla space opera. Contiene una raccolta di racconti dell'autore Massimo Baglione, ambientati nella fantascienza spaziale. Un libro dove il concetto di fantascienza è quello classico, ispirato al Maestro Isaac Asimov. La trilogia de "L'Animo Spaziale" (Intrepida, Indomita e Impavida) è una storia ben raccontata con i giusti colpi di scena. Notevole la parentesi psicologica, in Indomita, che svela la complessa natura di Susan, elemento chiave dell'intera vicenda. "Intrepida", inoltre, ha vinto il primo premio nel concorso di letteratura fantascientifica "ApuliaCon 2006" (oggi "Giulio Verne"). I racconti brevi "Mr. Sgrultz", "La bottiglia di Sua Maestà" e "Noi, sorelle!" sono stati definiti dalla critica "piccoli capolavori di fantascienza da annoverare negli annali.
Di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Human Take Away
Umani da asporto
"Human Take Away" è un racconto corale dove gli autori Alessandro Napolitano e Massimo Baglione hanno immaginato una prospettiva insolita per un contatto alieno. In questo testo non è stata ideata chissà quale novità letteraria, né gli autori si sono ispirati a un particolare film, libro o videogioco già visti o letti. La loro è una storia che gli è piaciuto scrivere assieme, per divertirsi e, soprattutto, per vincere l'Adunanza letteraria del 2011, organizzata da BraviAutori.it. Se con la narrazione si sono involontariamente avvicinati troppo a storie già famose, affermano, non era voluto. Desiderano solo che vi gustiate l'avventura senza scervellarvi troppo sul come gli sia venuta in mente.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Il Bene o il Male
Trenta modi di intendere il Bene, il Male e l'interazione tra essi.
Dodici donne e diciotto uomini hanno tentato di far prevalere la propria posizione, tuttavia la Vita ci insegna che il vincitore non è mai scontato. La Natura ci dimostra infatti che dopo un temporale spunta il sole, ma ci insegna altresì che non sempre un temporale è il Male, e che non sempre il sole è il Bene.
A cura di Massimo Baglione
Copertine di Giuliana Ricci.
Contiene opere di: Antonella Cavallo, Michele Scuotto, Nunzio Campanelli,
Rosanna Fontana,
Giorgio Leone,
Ida Dainese,
Angelo Manarola,
Anna Rita Foschini, Angela Aniello, Maria Rosaria Del Ciello,
Fausto Scatoli,
Marcello Nucciarelli,
Silvia Torre,
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Umberto Pasqui,
Lucia Amorosi,
Eliseo Palumbo, Riccardo Carli Ballola,
Maria Rosaria Spirito,
Andrea Calcagnile,
Greta Fantini, Pasquale Aversano,
Fabiola Vicari,
Antonio Mattera, Andrea Spoto,
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Pietro Rainero, Marcello Colombo,
Cristina Giuntini.
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