I cliché nei fantasy

Discutiamo qui di letteratura in generale, di grandi autori e di libri famosi.
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Massimo Baglione
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Re: I cliché nei fantasy

Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

Io nel Fantasy odio da morire i draghetti, i maghetti e i vampiri. Eppure mi pare che siano i più gettonati, quindi suppongo che il problema sia tutto mio.
Riesco a tollerare gli zombie se la storia è bella. Tutto il resto dipende da come è scritto.
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Ida Dainese
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Re: I cliché nei fantasy

Messaggio da leggere da Ida Dainese »

Ciao!
Io penso che quando si comincia a scrivere si parta da letture che ci sono piaciute e che in qualche modo ci ispirano, perciò i cliché sono una sicurezza. Nel fantasy ci sono tante creature strane su cui è possibile variare con l'immaginazione ma le cose essenziali (bene, male, eroi, incantesimi, battaglie) restano le stesse.
In questo genere, e anche negli altri, quello che fa la differenza è come viene scritto.
Proprio come ha detto bene Massimo.
A parte i poveri draghetti, maghetti e vampiri. :smt005
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Marco Daniele
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Re: I cliché nei fantasy

Messaggio da leggere da Marco Daniele »

Farò sicuramente necroposting, ma visto che il fantasy è tra i miei generi preferiti qualcosa la devo dire per forza :twisted:
I cliché ci sono in tutti i generi narrativi, ciò che conta è saperli utilizzare, rinnovare e, all'occorrenza, distruggere. Per esempio è quello che fanno Martin in A Song of Ice and Fire ed Erikson con il Libro Malazan dei Caduti o, prima ancora, lo faceva Michael Moorcock con la saga di Eric di Melniboné. Anche Tolkien, a ben guardare, prendeva i cliché dell'epica e li rigirava come voleva: penso ad esempio, alla scelta di fare degli hobbit i veri eroi della sua epica o al ruolo che assume Gollum nel finale, e le stesse razze da lui "create" erano liberi rimaneggiamenti delle creature della mitologia norrena o anglosassone.
Il problema è che il fantasy è un genere molto "modaiolo", più della fantascienza o dell'horror, e se ha successo un certo tipo di opera subito gli autori emergenti vi si precipitano in massa. Ha successo Tolkien? Ecco fiumi di libri su improbabili ragazzini che si scoprono prescelti di qualche profezia, lotte manichee tra Bene e Male, elfi, nani e orchi stereotipatissimi. Ha successo Martin? Ecco fior fiore di saghe che si sforzano di essere a tutti i costi ciniche, spregiudicate, sanguinarie, piene di sesso e di scurrilità, finché anche questi non diventano beceri cliché.
Per come la vedo io, i migliori autori fantasy sono quelli che si sforzano di maneggiare i cliché e i luoghi comuni del genere a modo loro, con una certa dose di originalità. Ovviamente arrivati nel XXI secolo non si può creare qualcosa di originale al 100%, ma non bisogna nemmeno fare copia-e-incolla dell'opera di successo del momento. Poi ovviamente conta anche altro, ad esempio il lavoro di worldbuilding, la qualità della scrittura e della caratterizzazione dei personaggi, la credibilità dell'ambientazione...
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Re: I cliché nei fantasy

Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

"necroposting" è la prima volta che lo leggo ahahah
Riapri tutti i vecchi argomenti che vuoi, sono lì appositamente, mica son lì in vetrina con la targhetta "guardare e non toccare"! :smt023
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Re: I cliché nei fantasy

Messaggio da leggere da Marco Daniele »

In verità, frequento diversi forum su cui sconsigliano di riaprire discussioni troppo vecchie, ma se qui non è così tanto meglio :-D
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Re: I cliché nei fantasy

Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

E' sconsigliato se il risveglio del vecchio topic non ha senso (tipo quando un forum è morto e si tenta di ravvivarlo), ma se il risveglio di un vecchio topic è stato causato da un post intelligente che vuole riprendere la discussione da dove la si era lasciata, ben vengano altri "necropost".

PS: stavo per proporti di aggiungere "necroposting" nei nostri Diziogismi, ma vedo che già esiste. Non lo conoscevo. :roll:
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Gabriele Ludovici
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Re: I cliché nei fantasy

Messaggio da leggere da Gabriele Ludovici »

In effetti i cliché sussistono più o meno in tutti i generi... così come la tendenza a cavalcare l'onda dei romanzi di successo. Ultimamente noto che anche le serie tv influenzano molto gli autori.
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Re: I cliché nei fantasy

Messaggio da leggere da ELeonora »

Purtroppo il difficile è scrivere qualcosa che non è stato ancora detto e sperare che piaccia! Perchè draghetti, maghetti ecc sono sempre avanti....
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La Gara 40 - La musica è letteratura

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Autori partecipanti: nw2013Federica, nwAngelo Manarola, nwNunzio Campanelli, nwLodovico, nwLeggEri, nwAnto Pigy, nwMastronxo, nwDesiree Ferrarese, nwRovignon, nwPolly Russell, nwLorella15, nwMonica Porta may bee, nwNozomi, nwFreecora, nwKaipirissima, nwFilippo19,
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La Gara 62 - La famiglia

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La Gara 18 - Brividi a Natale

La Gara 18 - Brividi a Natale

(gennaio 2011, 40 pagine, 731,48 KB)

Autori partecipanti: Miriam Mastrovito, nwSer Stefano, nwAlessandro Napolitano, nwManuela, nwRoberto Guarnieri, Skyla, nwExlex, Hellies15, nwDavide Sax, nwTania Maffei, nwCazzaro,
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Antologia di opere ispirate a lavori inventati e ai mestieri del passato riadattati al mondo attuale.
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Antologia visual-letteraria (Volume tre)

Antologia visual-letteraria (Volume tre)

Questa antologia a tema libero è stata ispirata dalle importanti parole di Sam L. Basie:
Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello, che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che patiscono quell'arrogante formicolio che, dalle loro budella, striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani. A voi, astanti ed esteti dell'arte.
A cura di Massimo Baglione.

Contiene opere di: nwIunio Marcello Clementi, Noemi Buiarelli, nwMarco Bertoli, nwLiliana Tuozzo, nwAlessandro Carnier, Martina Del Negro, Lodovico Ferrari, Francesca Gabriel, nwPietro Rainero, nwFausto Scatoli, nwGianluigi Redaelli, nwIlaria Motta, nwLaura Traverso, Pasquale Aversano, nwGiorgio Leone, nwIda Dainese, nwMarino Maiorino.

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Carosello

Carosello

antologia di opere ispirate dal concetto di Carosello e per ricordare il 40° anniversario della sua chiusura

Nel 1977 andava in onda l'ultima puntata del popolare spettacolo televisivo serale seguito da adulti e bambini. Carosello era una sorta di contenitore pubblicitario, dove cartoni animati e pupazzetti vari facevano da allegro contorno ai prodotti da reclamizzare. Dato che questo programma andava in onda di sera, Carosello rappresentò per molti bambini il segnale di "stop alle attività quotidiane". Infatti si diffuse presto la formula "E dopo il Carosello, tutti a nanna".
Per il 40° anniversario della sua chiusura, agli autori abbiamo chiesto opere di genere libero che tenessero conto della semplicità che ha caratterizzato Carosello nei vent'anni durante i quali è andato felicemente in onda. I dodici autori qui pubblicati hanno partecipato alle selezioni del concorso e sono stati selezionati per questo progetto letterario. Le loro opere sono degni omaggi ai nostri ricordi (un po' sbiaditi e in bianco e nero) di un modo di stare in famiglia ormai dimenticato.
A cura di Massimo Baglione.

Contiene opere di: nwGiorgio Leone, nwEnrico Teodorani, nwCristina Giuntini, nwMaria Rosaria Spirito, nwFrancesco Zanni Bertelli, nwSerena Barsottelli, nwAlberto Tivoli, nwLaura Traverso, Enrico Arlandini, Francesca Rosaria Riso, Giovanni Teresi, nwAngela Catalini.

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