In cerca di rifugio

[Corrado Borgh]

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voce:

(nessuna voce opzionale)

Seduta tra volti, nel vagone affollato,

stringi l’ombrello, saldo e ben curato.

Nei tuoi occhi chiari, un velo di dolore,

una pioggia silente che scende dal cuore.

Le voci confuse, il rumore di fondo,

il treno che corre, trascinando il mondo.

Ma tu resti lì, ferma in mezzo alla gente,

col tuo sguardo lontano e il cuore assente.

L'ombrello che tieni stretto vicino,

non ferma quel temporale divino.

E mentre la folla ti passa accanto,

cerchi rifugio in un sogno infranto.

[Menodizero]

Ciao.
Un componimento molto delicato, con immagini vivide (lo stringere in mano l'ombrello, il treno che trascina il mondo con sé).
Ho trovato interessante e stimolante il fatto che non sia indicato il motivo del dolore della protagonista dello scritto, che rimane un volto tra altri volti, semplicemente illuminato in quel momento dallo "sguardo" di chi scrive.
Ho apprezzato il linguaggio piano, ma preciso e immediato.
Ho apprezzato meno l'aggettivo "divino" utilizzato per descrivere il temporale metaforico che "colpisce" la protagonista dello scritto; o forse, semplicemente, sono io a non comprendere di questo aggettivo il nesso con il resto.
Si tratta di un particolare, ovviamente: di certo, il tuo scritto mi è piaciuto.
Alla prossima, saluti.

[Laura Traverso]

Ciao, molto bella e significativa la tua poesia rimata, trasmette solitudine e tristezza. Sono assai d'accordo col commento precedente circa il termine "divino" per definire un temporale, forse reale, visto che ha l'ombrello, o forse solo interiore, non lo ho capito molto. Comprendo, però, che a volte, nel cercare le rime escano delle parole proprio non sempre adatte. Anche per l'ombrello "saldo e ben curato" non saprei tanto dire, il "ben curato" per suggerire un'analisi approfondita e interiore? Ma può invece essere che vada bene così, e non sia io riuscita a comprendere al meglio. Ciao

[FeliceF]

Buongiorno.
La metrica c'è, le rime anche. il "divino" temporale non mi dispiace: Jupiter pluit.
Efficace, anche il disegno a matita si intona con la trama, delicato e ben tratteggiato.
Una poesia chiara, facile da leggere. Non male.