Otello

Spazio dedicato alla Gara stagionale d'estate 2025.

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Andr60
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Otello

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1.
Otello Tripodi fece il suo ingresso trionfale nella hall dell’albergo; il concierge s’affrettò a porgere a uno dei sottoposti la chiave della suite presidenziale, e il gruppo si diresse verso gli ascensori.
Calogero, uno dei giovani, premette il pulsante dell’ultimo piano e il capobastone poté finalmente rilassarsi e godersi la vittoria della sua amata Inter.
- Cazzo, avete visto che roba? Lautaro era proprio una furia… - commentò il giovane.
Otello lo guardò compiaciuto e, avvinghiandosi alla ragazza che gli stava al fianco, mormorò: - Sì, una furia, proprio come me in questo momento. - e la baciò con ingordigia.
Il resto del gruppo, composto da uomini, soffocò dei risolini: al capo piaceva festeggiare in un solo modo.
Più che una camera, si trattava di un appartamento che occupava l’ultimo piano dell’hotel Galaxy, un cinque stelle plus costruito nel cuore di Milano col sudore della fronte di decine di clandestini e cinque subappalti per aumentare i profitti.
La società di movimento terra non era stata da meno, e la ‘ndrina cui faceva capo papà ‘Ntoni aveva guadagnato un bel gruzzolo, oltre ad avere “lavato” circa mezzo miliardo di euri.
Poi papà si era ritirato in Costa Azzurra e ora c’era lui, Otello, a dirigere gli affari; alcuni in città però non erano molto felici, e correva voce di un contratto per la sua testa.
Però Otello non poteva rinunciare al rito domenicale, e del resto faceva parte degli Ultras nerazzurri…
- Oty, dove sei? - chiese un’assonnata Monny.
- Sono qui, cara. Rimani a letto, torno tra poco. - doveva solo fare alcune telefonate, e poi via col secondo tempo…

2.
Desdemona detta Monny non era una ragazza molto ordinata; la sua cameretta di adolescente era sempre un disastro, e la madre non faceva che rimproverarla.
Ma ora, per sua fortuna, c’era chi metteva in ordine al posto suo; Emily, designata come dama di compagnia della regina, rimuginava tra sé di quanto fosse ingrata la vita e di come una ragazzetta insulsa ma con un bel culo avesse fatto breccia nel cuore del capo e lei invece si fosse dovuta accontentare di un luogotenente come Jago.
Emily stava raccogliendo foulard e asciugamani, quando vide pure un paio di mutandine spuntare da sotto un tavolino.
Però… un momento, erano quelle che Otello aveva comprato allo shop dell’Inter; se le ricordava bene, c’erano anche lei e Jago, quella volta. Il capo aveva detto: - Non è solo un regalo, è un pegno d’amore: promettimi che non le butterai via, anche se si rovineranno.
E Monny aveva risposto: - Sì, amore. Le conserverò sempre. - già, proprio così, Emily ne era sicura.
Se le rigirò tra le mani: bianche, con delle strisce nerazzurre e la doppia stella, erano quelle.
Presa da un impulso improvviso, anziché lanciarle nella cesta della biancheria sporca, se le mise in tasca.

3.
Non aveva l'ambizione di essere nominato capobastone, ma almeno di essere considerato qualcosa di più di un aiutante del capo, com'era invece il preferito di Tripodi junior, ovvero quel Cassio.
Sì, d'accordo, era bravo sia col coltello che con la pistola e tirava pugni più forti dei suoi, ma Jago era convinto di essere migliore. Per questo si era proposto, speranzoso, quando Otello aveva chiesto se c'era qualcuno interessato a un certo lavoretto.
- Posso farlo io, capo. - aveva detto invece Cassio, e Otello, di rimando: - Deve sembrare un incidente, pensi di essere in grado di farlo?
- Una fuga di gas, e che ci vuole? Così esplode lui, e tutta la famiglia. Un bel messaggio, no?
Otello ci pensò su, poi scosse la testa: - Naa, è esagerato, sarebbero coinvolti anche i vicini, troppo rischioso.
- Io potrei manomettere i freni della macchina. - suggerì invece Jago.
- Dev'essere fatto a regola d'arte, i tecnici della Scientifica non sono scemi. - commentò Cassio.
- Mmm... , fammici pensare, - disse Otello - domani darò il via libera a una delle proposte. Tanto c'è tempo, il consiglio comunale si riunirà la settimana prossima. L'importante è che il vicesindaco non ci arrivi vivo.
- Già, così impara a rifiutare la mazzetta. - fece Calogero, ridendo.

Alla piccola riunione non aveva partecipato Rodrigo, un nuovo affiliato che si era tenuto in disparte; diede un cenno a Jago, il quale gli si avvicinò: - Che c'è? La piccola moldava non ti garbava? - il luogotenente si ricordò che, la sera prima, il ragazzo si era appartato con uno dei nuovi acquisti della scuderia, ansiosa di essere svezzata al nuovo mestiere.
- Sono bastati due schiaffi, e me l'ha data subito, - sorrise, - ma a me piace Monny, e poi... Ma quel Cassio, cos'ha più di te, o di me?
A quel nome, Jago tese il collo e gli si avvicinò: - È quello che penso anch'io, da un sacco di tempo. Ci sa fare e non si tira indietro, ma perché dev'essere lui il favorito del capo? Inoltre, è pure milanista…
A quella parola, anche Rodrigo torse la bocca in una smorfia.

4.
Il capo scelse il piano A, ossia la fuga di gas; la palazzina in cui abitava il vicesindaco ospitava un'altra famiglia, oltre alla sua, e quelli avevano avuto la fortuna di scegliere proprio quei giorni per una vacanza alle Maldive. Sarebbe stato un brutto rientro, l'esplosione era stata davvero spettacolare.
Il vicesindaco Brambilla era passato a miglior vita, insieme alla moglie, a due figli adolescenti e a due camerieri filippini: una vera tragedia.
Così almeno avevano intitolato giornali e tv nelle loro prime pagine e servizi da “Milano, la capitale morale dell'Italia”, come premettevano sempre.
Jago stava guardando il tg1 insieme a Emily, lamentandosi come sempre: - Quel Cassio, accidenti a lui. E anche al capo, l'incidente d'auto sarebbe passato quasi inosservato. Ma questo...
- Tu davvero non lo sopporti, vero? - la donna gli chiese, retoricamente.
- È uno stronzo pieno di sé, io potrei fare dieci volte meglio e con meno rischi. Ma Otello niente, stravede per lui.
Dopo qualche secondo di silenzio, Emily si mise la mano in tasca e tirò fuori qualcosa: - Senti, ho trovato queste nella loro stanza. Ti potrebbero servire?
Jago lì per lì non le riconobbe, poi si ricordò: - Grazie, cara. Sì, penso che mi possano aiutare. - Se le mise in tasca a sua volta, e annuì compiaciuto.

5.
L’improvvisa dipartita di Brambilla permise al sindaco di far passare senza difficoltà una variante del piano regolatore che permetteva alla società di Tripodi di fare un’offerta molto vantaggiosa al Comune, su una zona di periferia non ancora edificata.
Ce n’era abbastanza per festeggiare, e all’ultimo piano del Galaxy quella sera c’era aria di baldoria: champagne a gogò, caviale, cocaina e donnine allegre alcune consenzienti altre meno, ma che importava? Otello aveva fatto insonorizzare le pareti, ci teneva alla privacy.
Purtroppo però l’alcool fa strani scherzi, e Cassio ne fu una vittima: provocato da Rodrigo, i due vennero alle mani e il neofita ebbe la peggio, col naso rotto.
Venuto a sapere dell’accaduto, Otello s’infuriò: - Idiota! Non reggi nemmeno due bicchieri e poi prendi a pugni un ragazzino?
Cassio cercò di giustificarsi, ma Otello rimase irremovibile: da quel momento, Cassio non sarebbe stato più il suo aiutante.
Il killer si ritirò a capo chino nella sua stanza, a smaltire sbornia e delusione, mentre Jago si sfregò le mani: finalmente qualcosa si mette a girare per il verso giusto.

***

Il mattino seguente, a mente libera dopo un caffè forte, Cassio prendeva una boccata d’aria sul terrazzo quando Jago gli si avvicinò: - Ti ricordi di ieri sera? - domandò, beffardo.
L’altro fece una smorfia ma, anziché rispondere in malo modo, ammise: - Sono stato davvero uno stronzo… Se potessi tornare indietro, dannazione!
Jago colse l’occasione, e propose: - Forse un modo ci sarebbe…
- Ah, sì? E quale?
- Otello ha la testa dura, lo sappiamo tutti. Però c’è una persona, alla quale non sa dire di no: Monny.
- Già, è vero! - il viso di Cassio s’illuminò. - Quindi tu suggerisci di parlare con lei.
- Certo, è l’unico modo. - affermò Jago, categorico.
- Potresti combinare tu l’incontro? - gli chiese l’altro, speranzoso.
- Vedrò quello che posso fare.

6.
Non sarebbe stato semplice, ma Jago aveva tutte le qualità per riuscirci: cinismo, faccia tosta e mente sveglia.
Fece in modo di far incontrare da soli Cassio e Monny, e allo stesso tempo chiamò con un pretesto Otello, impegnato in una riunione nel salone con dei burocrati, in modo che scorgesse, per pura combinazione, la sua ragazza e il sottoposto caduto in disgrazia, attraverso il vetro della finestra di quella stanza, che si affacciava di scorcio sulla terrazza dov’erano i due.
Jago vide il viso di Otello mutare improvvisamente, mentre una ruga spuntava sulla fronte del capobastone.
- Di cosa staranno parlando? - chiese Otello a Jago, e a se stesso.
- Oh, immagino che Cassio stia chiedendo a Monny d’intercedere per lui, dopo quanto è accaduto ieri sera. - fece il sottoposto, con noncuranza. - Oppure no, chi può dirlo?
- Beh, vedremo cosa mi dirà Monny, più tardi.
- Ma certo, capo. Perché preoccuparsi? E poi, sembrano così rilassati, come se si conoscessero da anni.
In effetti, la ragazza stava ridendo, forse per una battuta dell’uomo.
La ruga di Otello si accentuò.
Jago lo notò, e propose: - Se hai dei sospetti, potresti interrogare Cassio e vedere le sue reazioni, mentre io vado nella sua stanza a cercare qualcosa di Monny. Gli amanti spesso si fanno regali, pegni d’amore come gioielli, o indumenti.
- Sì, Jago. È una buona idea.

***

Il capobastone ormai era roso dalla gelosia, e a nulla valse il colloquio con Desdemona la quale confermò l’ipotesi iniziale, ovvero che Cassio le aveva chiesto di mettere una buona parola per dimostrare al capo il proprio pentimento.
Neppure il faccia a faccia con Cassio riuscì a convincere Otello delle loro buone intenzioni anzi, il capobastone era sempre più convinto che lo stessero prendendo in giro.
Ma quando Jago sfilò dalla tasca quelle mutandine, dicendo di averle trovate nella stanza di Cassio, il sospetto di Otello divenne certezza: i due erano amanti, e quel milanista di merda aveva voluto proprio quel pegno e non un altro non solo per avere la certezza dell’amore di Monny, ma anche per umiliare lui, Otello! Le mutandine dell’Inter erano un trofeo di guerra, altro che storie…

7.
Il capobastone diede a Jago l’incarico di far fuori Cassio, appena se ne fosse presentata l’occasione.
Il sottoposto però, temendo la bravura del killer, suggerì a Rodrigo di farlo, anche per vendicarsi delle botte subite.
Il giorno dopo, durante un sopralluogo in un cantiere, i due si affrontarono in un angolo appartato e iniziarono a combattere coi coltelli; Cassio venne ferito a una gamba, ma Rodrigo fu colpito al cuore e morì.
Mentre alcuni picciotti si occupavano di far sparire il cadavere di Rodrigo, Cassio riuscì a raggiungere l’hotel, passando dal garage.
Stava entrando nella suite, quando Jago lo affrontò: - Che ti è successo? - gli chiese, fingendo sorpresa.
- Sono stato aggredito da Rodrigo, ma lui è morto. - rispose Cassio, con un filo di voce.
- Peccato che non abbia finito il lavoro. - fece l’altro, pugnalandolo a sua volta, ma solo di striscio.
- Maledetto! - urlò Cassio, - è così, allora? Sei tu, a volermi morto?
Un gruppo di picciotti intanto era accorso e aveva trascinato i due nell’appartamento, dopo aver richiuso la porta blindata.
Cassio e Jago erano stati divisi, e il primo sottoposto a una prima, sommaria medicazione.
- Ma Otello, dov’è? - si chiesero tutti.
- Sono qui. - la sua voce spenta giunse dalla soglia della camera da letto imperiale.
Il gruppo si avvicinò; alcuni, nonostante fossero assassini scafati, distolsero lo sguardo.
Monny era distesa sul letto, la bocca spalancata e gli occhi sbarrati.
- L’hai uccisa! Perché? - chiese, urlando, Emily.
- Mi ha tradito, meritava di morire. - si giustificò Otello, in tono glaciale, senza la minima emozione.
- Non può essere vero, lei ti amava con tutta se stessa. - ribadì Emily, con violenza.
- Ah, sì? E allora, queste mutandine, trovate nella camera di Cassio, chi gliele avrebbe date? - domandò con enfasi retoricamente Otello, sventolandole davanti a lei.
- Ma queste sono… - la donna sbiancò, e in un attimo capì cosa doveva essere accaduto.
Rivolgendosi al suo amante, disse: - Sei una serpe, confessa quello che hai fatto!
Siccome Jago rimaneva muto, Emily spiegò di essere stata lei a trovare le mutandine e a consegnarle a lui.
Anche Cassio collegò l’accadimento: - Maledetto bastardo, gran figlio di… - ma gli mancò la voce, per il dolore alla gamba.
D’improvviso, con un balzo Jago pugnalò al petto Emily e cercò di fuggire, ma fu atterrato da Calogero che aveva assistito alla scena: - Tu non ti muovi da qui, assassino.
Mentre Emily spirava, accanto a Monny, squillò un telefonino nella tasca di Otello.
Era un cellulare speciale, a prova di intercettazioni, dedicato alle comunicazioni urgenti e molto riservate.
Il capobastone disse: - Pronto, papà?
All’altro capo del "filo": - Mi è giunta notizia del casino con i tuoi picciotti, si può sapere che cazzo fai? Non sei capace di tenerli a freno? Mi hai veramente scassato la minchia, ti tolgo la ‘ndrina.
- Ma papà, io non…
- Stai zitto, non mi interrompere! Tuo cugino Carmine sta arrivando da Gioia Tauro per prendere il tuo posto. Tu te ne torni in Calabria, a badare alle pecore. Basta, hai chiuso.
- Papà, non è stata colp… - Otello si accorse che il genitore aveva già chiuso la comunicazione.
Come svuotato da ogni energia, aprì il cassetto dell’abat-jour e tirò fuori un coltello a serramanico.
Prima che i suoi potessero impedirglielo, se lo conficcò nel petto.
Prima di spirare, con le ultime forze sussurrò una domanda verso Jago: - Perché tutto questo, Jago? Per invidia, per cattiveria?
Trascinato da Calogero fino a pochi centimetri dalla faccia di Otello, l’uomo finalmente svelò il senso delle sue azioni malvagie, dei suoi intrighi machiavellici, l’orrenda verità: - Sono juventino.
Vittorio Felugo
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Messaggio da leggere da Vittorio Felugo »

Bellissima versione in chiave moderna dell'Otello: originale e ben congegnata, con la gelosia "professionale" mescolata al tifo calcistico. I tempi cambiano, e le mutandine prendono il posto dei fazzoletti! Difficile credere che non sia stato d'ispirazione quanto avvenuto tra ultras nerazzurri qualche tempo fa…
Bell'idea, non posso che dare il voto massimo.
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Re: Otello

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Ti ringrazio del commento e del voto. In effetti, le infiltrazioni mafiose delle curve degli ultras sono un fenomeno non recentissimo: ho scritto il racconto tempo fa, e dopo qualche mese è scoppiato lo scandalo delle curve di Inter e Milan. Giuro che non ho avuto alcuna soffiata :)
Ultima modifica di Andr60 il 03/07/2025, 14:46, modificato 1 volta in totale.
Vittorio Felugo
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Re: Otello

Messaggio da leggere da Vittorio Felugo »

Andr60 ha scritto: 02/07/2025, 12:59 Ti ringrazio del commento e del voto. In effetti, le infiltrazioni mafiose delle curve degli ultras sono un fenomeno non recentissimo: ho scritto il racconto tempo fa, e dopo qualche mese è scoppiato lo scandalo delle curva di Inter e Milan. Giuro che non ho avuto alcuna soffiata :)
Sfondi una porta aperta, io da decenni parlo della delinquenza nelle curve, e mi tocca sentire lo stupore di chi, quando certe cose vengono a galla, finge di cadere dalla pianta. Complimenti ancora per la "premonizione", con lo juventino "infiltrato" tra i nerazzurri!
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Ishramit
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Messaggio da leggere da Ishramit »

L'idea è senz'altro carina, e forse mi perdo qualche riferimento non avendo molto fresca la trama dell'Otello, ma la sensazione è un po' quella di trovarsi davanti allo scheletro di una trasposizione, in cui il gran numero di scene comporta una narrazione ridotta all'osso principalmente per esigenze di spazio, consistente in fin dei conti di un insieme di parallelismi. Non riesce a convincermi lasciato in questa forma, mentre forse se lo sviluppassi fino a farne una vera "nuova versione" di Otello potrebbe diventare interessante.
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Re: Otello

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Lo scopo di questo e di altri miei racconti è di fare una raccolta, sul modello della "Biblioteca di Studio 1" del Quartetto Cetra, ovviamente non in musica :)
Ciò presuppone il ridurre in pillole delle opere importanti per darne una versione umoristica o ironico/grottesca. Che sia più o meno riuscita, dipende dal giudizio dei lettori, o degli altri BraviAutori...
Grazie del commento, saluti
Yakamoz
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Messaggio da leggere da Yakamoz »

Ciao, Andr60, la tua rilettura di Otello in chiave "Mafiosa/'Ndrangheta " è un'operazione tanto intelligente quanto audace, che pochi avrebbero avuto "pazienza" e il "coraggio" di affrontare. Ho apprezzato in particolare alcuni aspetti, che elenco per essere preciso:

a) L'idea delle mutandine nerazzurre (in sostituzione del fazzoletto) come simbolo di tradimento: è originale! (Anche se ricorda molto l'intimo di altra donna che spesso qualcuno ritrova nella propria auto senza sapere, o capire, come diavolo sia finito lì).
b) L'ambientazione negli hotel del potere, costruiti sullo sfruttamento: un richiamo alla realtà, dove poi ci si indigna per le morti bianche.
c) Il connubio/associazione calcio-mafia (nel senso di tifo e non di inciuci), altro richiamo alla realtà dell'Italia di oggi… Il calcio è soldi, e i soldi si attraggono tra loro: puliti o sporchi, restano soldi, giusto?
Un appunto: avrei voluto un po' più di spessore umano in Monny. Una Desdemona contemporanea poteva offrire uno squarcio su "mondi sommersi": ma questa potenzialità nel tuo "Otello" resta vaga/inespressa.

Tante belle cose,

Antonio

Voto: 4/5

Motivo il voto:

Per il coraggio di sperimentare: perché reinventare un classico in chiave tragicomica/ironica/parodiaca è come danzare con il diavolo: alla fine del ballo si può incassare un applauso… o restare soli in pista.

Aggiungo una cosa:

Iago si definisce, nel testo originale, con inquietante ambiguità: "I am not what I am" (non sono ciò che sembro). Il tuo Jago si chiude invece con: "Sono juventino": trovata divertente, certo, ma che smarrisce quel senso di vuoto, ambiguità e cattiveria che rende il personaggio così disturbante. Perché, in effetti, Iago è vero "protagonista" dell'Otello. È lui il motore dell'opera. E qui, quell'oscurità disturbante, che per come è inteso/scritto il racconto non può esistere, mi è mancata.
Chiudo con una leggera "critica", ma è un'osservazione del tutto personale:

"Il racconto è una trasposizione troppo "semplice/schematica" di Otello piuttosto che "allegorica". Troppo pilotato e lascia pochissimo spazio al lettore. Sembra come prendere una auto a noleggio di lusso, perché il racconto è scritto bene, per andare in un posto dove potresti arrivare facilmente anche a piedi."

P.S. Ah! Altra cosa: Il finale è sbagliatissimo, perché Jago dice che è tifosissimo del Napoli e non dei "gobbi"! :)

Inoltre, sempre a proposito di Calcio: Dirty Soccer, di cui si è parlato poco. "Partite truccate di squadre che giocano su campi di patate", dal quale si sono ricavati profitti con cui sono stati costruiti anche palazzi, non fastosi come il Galaxy Hotel, ma bei palazzi.
Andr60
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Re: Otello

Messaggio da leggere da Andr60 »

Caro Antonio, innanzitutto ti ringrazio per il commento così circonstanziato. La figura di Desdemona capisco che sia deludente per te, soprattutto dopo aver letto il tuo racconto, un'analisi molto profonda di un'adolescente e della sua reazione estrema a un ricatto ignobile.
La "mia" Desdemona è solo l'amante del boss e rimane in secondo piano, anche per i soliti motivi di spazio che ho dovuto lasciare ad altri protagonisti.
Per quanto riguarda Jago, devi capire che la rivalità col Napoli è molto recente, mentre quella tra Juve e Inter è decennale, anche se è vero che si è acuita dai tempi di Calciopoli e dello scudetto revocato ai bianconeri. Per questo non ho mai avuto dubbi nel considerare la fede calcistica del mio Jago, né il suo doppiogiochismo o la sua scarsa morale.
Del resto, l'indimenticato avvocato Prisco, supertifoso dell'Inter, un giorno disse: - Se stringo la mano di un milanista, dopo me la lavo. Ma se stringo la mano di uno juventino, dopo mi conto le dita. (sia detto senza offesa a eventuali juventini presenti, ho solo riportato la frase testuale :))
Saluti, a rileggerti
Yakamoz
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Re: Otello

Messaggio da leggere da Yakamoz »

Rispondo brevemente per non essere "palloso":

Il Napoli ogni tanto vince, Andr60 😉. La mia era solo una battuta!

Quando ho scritto questa frase, intendevo dire:

"È come prendere un'auto di lusso a noleggio, perché il racconto è scritto bene, per andare in un posto dove potresti arrivare anche a piedi."

La bella auto = il racconto, scritto con cura e stile…
L'autista = l'autore…
Il passeggero = il lettore…
La meta (troppo vicina) = la trama, che segue troppo fedelmente l'opera originale…
Perché, per chi conosce anche solo un po' l'Otello, già i nomi bastano per intuire dove la storia andrà a parare.

Se invece il racconto fosse stato più "pulp", perché lo è già, ma io intendo pulp audace, alla Tarantino, per capirci: con qualche colpo di scena, qualcosa di surreale o di stravagante, una deviazione non prevista dalla storia originale… allora sì che avrebbe avuto un impatto diverso.
Così com'è, resta un buon esempio di pulp classico, ma manca un "qualcosa" che sorprenda davvero e faccia dire al lettore: "Wow!"

Buona gara, caro Andr60!

Antonio
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Messaggio da leggere da FeliceF »

Buongiorno.
Anche come racconto di fantascienza non è molto credibile: davvero inverosimile che l'Internazionale vinca qualcosa.
Per il resto: bello stile, ben scritto. La trama rischia di essere un po' troppo pilotata in alcuni punti, ma il risultato è piacevole.
Ciao.
Ultima modifica di FeliceF il 07/07/2025, 22:43, modificato 1 volta in totale.
Andr60
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Re: Otello

Messaggio da leggere da Andr60 »

Caro Antonio, i tuoi suggerimenti sono interessanti e in effetti potrebbero dare al racconto una veste inedita. C'è però un aspetto, che ho scoperto scrivendo queste parodie, ossia che è come se questi racconti vivessero di vita propria e andassero dove vogliono loro; perciò se Otello finisce come nell' originale e il dottor Jekill invece no, è colpa loro, non mia.
P.S. Il Napoli vince non spesso, ma vince. Cosa dovrei dire io, vecchio cuore granata che non vede uno scudetto da oltre mezzo secolo ? :(
Corrado Borgh
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Messaggio da leggere da Corrado Borgh »

Un’ottima tensione narrativa, con un ritmo incalzante e dialoghi efficaci che spingono la vicenda avanti. Il finale, in particolare, chiude con un colpo di scena ben calibrato, lasciando il lettore in attesa di un’evoluzione. Ci vedo un buon equilibrio tra suspense e avanzamento narrativo.
Andr60
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Re: Otello

Messaggio da leggere da Andr60 »

Ti ringrazio del commento, saluti e in bocca al lupo per la gara.
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Messaggio da leggere da Laura Traverso »

Mi è piaciuta moltissimo la tua narrazione che mescola passato e presente sulle "ali" di un'opera memorabile. Come sempre i tuoi racconti sono molto arguti, originali e divertenti. Io di calcio non me ne intendo, non mi piace, ma la rivalità tra le due squadre, mescolata ai crimini mafiosi, sviluppata nel contesto della tragedia shakespeariana, di cui i tuoi attuali personaggi prendono il nome e il destino, la trovo veramente geniale. Bravo! voto 5 per l'originalità e la scorrevolezza del testo (voterei 4 per l'argomento calcio che a me non piace, ma mi pare un criterio di valutazione non buono).
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Re: Otello

Messaggio da leggere da Namio Intile »

Ciao, Andr. Divertente trasposizione del più famoso Otello, dove mafia (anzi 'ndrangheta del resto la mafia siciliana non esiste più) potere, soldi, calcio, appalti, donne e via discorrendo, la fanno da padroni. Hai scelto una via di mezzo tra il surreale e l'umorismo, con quella battura finale di Jago. Non avendo neanche cambiato i nomi, del resto il titolo è Otello, il finale rimane un po' telefonato. Ma non credo che t'importasse. Da una parte hai puntato sulla critica sociale: i soldi, i subappalti, le curve mafiose, gli ultras a servizio del potente di turno, colla bella trovata di trasformare i protagonisti della tragedia in mafiosi (ma credo di aver visto un recente film non proprio bello che suggeriva questo accostamento). Nel finale hai puntato sull'umorismo di quella battuta. Non seguo il calcio, e qualsiasi altro sport, da anni. Come hai ben scritto i soldi in quell'ambiente sono tanti che mi viene la nausea solo quando vedo un campo verde. Che poi credo sia uno dei motivi principali per cui la vecchia nazionale di pallone neanche si qualifica più a una competizione internazionale e rischia di perdere pure coi dilettanti islandesi. Se non ci sono milioni di euri in ballo, che senso ha?
Hai descritto una Milano ex capitale morale d'Italia. Pure se non credo che questo paese abbia mai amato la moralità. D'altra parte siamo cattolici: basta confessarsi in punto di morte e il più è fatto. Falcone diceva di inseguire i soldi. Beh, in Sicilia soldi non ce ne sono più da tempo. Sono tutti in Lombardia.
Il racconto è scritto con la solita competenza e bravura. Non dico altro. Secondo me non sbagli un colpo.
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Re: Otello

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Cara Laura, ti ringrazio. Da ragazzo seguivo il calcio molto di più, negli ultimi anni (per modo di dire, diciamo da una decina) è sempre più evidente la sua trasformazione da una parte in oppio televisivo e dall'altra in un sistema di riciclaggio.
Grazie del commento, saluti
Andr60
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Re: Otello

Messaggio da leggere da Andr60 »

Caro Namio, ormai i proprietari delle maggiori squadre europee sono i fondi d'investimento. Quando comincia a contare l'indice di Borsa più delle prestazioni del tuo centravanti, è segno che il calcio non è più un gioco ma un'altra cosa. Milano capitale morale d'Italia, Milano da bere: ma sì, ubriachiamoci, che è meglio :)
Grazie del commento, cari saluti
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GrandPrix d'autunno 2024 - Cose fragili - e le altre poesie

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(autunno 2024, 21 pagine, 659,03 KB)

Autori partecipanti: nwMenodizero, nwEleonora2, nwLetylety, nwIvo Aragno, nwJacopo Serafinelli, nwMacrelli Piero, nwLaura Traverso, nwMarco Pozzobon, nwVladimiro, nwTerradipoeti, nwRaffaella,
A cura di Massimo Baglione.
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Calendario BraviAutori.it "Year-end writer" 2017 - (in bianco e nero)

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(edizione 2017, 2,39 MB)

Autori partecipanti:
A cura di Tullio Aragona.
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La Gara 42 - Elogio della follia

La Gara 42 - Elogio della follia

(novembre 2013, 30 pagine, 763,20 KB)

Autori partecipanti: nwNunzio Campanelli, nwAnto pigy, nwPessimo autore, nwEddie1969, Scrittore97, Alessandro D, nwEliseo Palumbo, nwLuciallievi, nwVerity Hunt, nwKaipirissima, nwDesiree Ferrarese,
A cura di Lodovico.
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Alcuni esempi di nostri libri autoprodotti:

A modo mio

A modo mio

antologia AA.VV. di opere ispirate a storie famose, ma rimaneggiate dai nostri autori

A cura di Massimo Baglione.

Contiene opere di: nwSusanna Boccalari, nwRemo Badoer, nwFranco Giori, nwIda Daneri, nwEnrico Teodorani, Il Babbano, nwFlorindo Di Monaco, Xarabass, Andrea Perina, Stefania Paganelli, Mike Vignali, Mario Malgieri, nwNicolandrea Riccio, Francesco Cau, Eliana Farotto.

Vedi nwANTEPRIMA (1,22 MB scaricato 88 volte).

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FEMILIA - abbiamo sufficienti riserve di sperma

FEMILIA - abbiamo sufficienti riserve di sperma

In seguito a un'escalation di "femminicidi", in tutto il mondo nasce il movimento "SupraFem", ovvero: "ribellione delle femmine che ne hanno abbastanza delle violenze dei maschi". La scintilla che ha dato il via al movimento è scattata quando una giornalista ben informata, tale Tina Lagos, ha affermato senza mezzi termini che "nei laboratori criogenici di tutto il mondo ci sono sufficienti riserve di sperma da poter fare benissimo a meno dei maschi. Per sempre!". Le suprafem riescono ad avere un certo peso nella normale vita quotidiana; loro esponenti si sono infatti insediate in numerosi Palazzi, sia politici che economici, e sono arrivate al punto di avere sufficiente forza da poter pretendere Giustizia.

Copertina di Riccardo Simone
di Mary J. Stallone e Massimo Baglione.

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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.



69 Orizzontale: l'Antologia erotica

69 Orizzontale: l'Antologia erotica

Oltre 300 pagine di ottimo erotismo sotto forma di racconti, poesie e illustrazioni. Contiene un racconto della scrittrice Valeria Ferracuti e disegni di Furio Bomben. Ogni testo è abbinato a una domanda in formato "settimana enigmistica" che testerà l'attenzione del lettore. La dura selezione alla quale sono stati sottoposti i partecipanti, garantisce al libro una qualità che raramente è stata raggiunta in passato.
A cura di Massimo Baglione, Angela Di Salvo e Alessandro Napolitano;
in collaborazione con Valeria Ferracuti di mysecretdiary.it;
copertina di Roberta Guardascione;
illustrazioni aggiuntive realizzate da Furio Bomben;
strisce enigmistiche di Diego Capani.

Contiene opere di: Allison Bersani, nwGabriella Pison, nwGianni Giovannone, Serena Rosata, Simone De Andreis Gerini, Thierry59, Grey Delacroix, Giovanni Altieri, Marina Priorini, Antonella Rita Provenzano, Furio Bomben, Alessandra Gaggioli, Marina Casali, nwMew Notice, Enrica Restelli, Valter Padovani, nwAlessandro Moschini, nwTullio Aragona, Elena Girotti, Edoardo Baietti, nwGilbert Paraschiva, nwGianluigi Redaelli, Connie Furnari, Flavia Ippolito, Mariella Scarano, Piergiorgio Annicchiarico, Poly, nwAlessio Boni, nwCarmine Rosano, Alberto Tristano, Barbara Bertucci, Armando D'Amaro, Livin Derevel, Stefano Masetti, Alfio Faedi, Giovanni Gentile, nwBruno Elpis, Riccardo Carli Ballola, nwRoberta Eman, Anna Pisani, nwSer Stefano, Riccardo Sartori, Giovanna Amoroso, Jen Ricci, nwMichele Cogni, Paolo Ferruccio Cuniberti, Claudio Gavina, Valeria Ferracuti.

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