Esercizi stilosi
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Re: Esercizi stilosi
E questa è la prima rilettura per una prima correzione.FeliceF ha scritto: 09/10/2025, 19:10
—No, dai, non era poi così pieno di errori, quel racconto…—
Anzi, guarda, qui ci sono venti euro, io ne metto altri venti e vediamo se riesci a raccontare la stessa semplice cosa,
Seguì un frenetico battibecco, al termine del quale,
Felice accettò, domandando altre specifiche e ottenne, come risposta, il raddoppio della scommessa,
Si trattava di un messaggio scritto, nella cui decifrazione, tuttavia, ci stiamo ancora cimentando.
e che si tratta, di certo, di un malfunzionamento del trascrittore.
A tal proposito, mi ha invitato a comporre un messaggio di risposta, facendo a meno della stessa tecnologia e a verificare se i due scritti possano assomigliarsi, in qualche modo.
Inutile dire che, al netto di una sfida, un comandante della flotta stellare non può esimersi dal cimentarsi in imprese che possono solamente e, inevitabilmente, portarlo verso la gloria.
caro Felice, non vi dannate per siffatte e vergate parole.
L’ardua impresa s’avviò a compimento,
—Suvvia, non serà lo savio Dante
Et ancor più, eseguir cotanta opera, facendo uso de li stil più disparati, pria che lo vespro fermi la vostra mano.
—Orsù, dunque, con sommo diletto, c'apprestiam a cominciare!
Cosa dite, ha vinto Lucio o Felice?
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ambizioso e atipico: è un esercizio di stile meta-narrativo dove il racconto contiene se stesso riscritto in registri diversi. È un'operazione intellettuale coraggiosa e poco da gara.
Il problema è che lo stile "alto" (18.14) funziona bene, ma lo Star Trek è più citazione che imitazione, e il dantesco ("incartapecorito") è troppo pastiche (come dicono quelli che parlano bene, tipo Gadda) per essere pienamente credibile. Tre finzioni e una storia che fa da cornice, ma nel loro complesso non danno risposte a molte domande fondamentali.
Come idea (setup) è interessantissima. Manca però anche un "perché" emotivo: sì, non posso non ammettere che è un rebus brillante, ma cosa resta dopo averlo risolto? (Considerala una domanda gentile, quasi sussurrata, non un'affermazione – ti cito).
Ciao,
Antonio
P.S. Se il racconto di cui parli all'inizio fosse proprio questo, sarebbe stato un magnifico "loop" narrativo autoreferenziale di un "gioco" più "perfetto": ma non ci sono elementi che inducano a pensarlo. Così com'è, sembra più un riflesso di un riflesso di un'immagine.
Aggiungo una cosa:
Mi ha fatto scrivere da "intellettuale", cosa che io non sono: sono "baccelliere". Ma tu mi hai capito, grazie!
Voto 4/5: per l'ardire, ma il lavoro meritava di essere più compiuto per l'eventuale scopo che aveva.
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Vittorio Felugo
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Mi tengo sul 4 perchè in questa gara ho letto racconti un po' più… corposi.
Re: Commento
Grazie del commento. Vorrei solamente sottolineare una questione, che forse non è stata presa sul serio: la stesura del testo è realmente iniziata alle ore 18.02 ed è terminata alle 19.03, senza rilettura.Yakamoz ha scritto: 10/10/2025, 2:38
ambizioso e atipico: è un esercizio di stile meta-narrativo dove il racconto contiene se stesso riscritto in registri diversi. È un'operazione intellettuale coraggiosa e poco da gara.
Si tratta di una reale bozza alla primissima stesura. Il metaracconto è secondario.
Lo stile delle 18.14 è quello a me più consono e, per ciò, credo possa essere quello che non modificherei molto, gli altri, ovviamente, andrebbero rivisti con gran calma.
Re: Commento
Grazie del commento. Come già detto nel commento precedente, questa è realmente una bozza di un racconto, scritta esattamente in un'ora. Era una sfida con me stesso. L'ho postata direttamente, senza rileggere nulla. Già ad una prima lettura l'avrei modificata in più punti, figuriamoci a rileggerlo con calma. Gli stili sono abbozzati.Vittorio Felugo ha scritto: 10/10/2025, 11:29 La trovata di scrivere in un racconto dello scrittore che scrive il racconto è davvero originale e divertente.
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Re: commento
Gentile Laura, sentiti totalmente in diritto e dovere di darmi il voto che più ritieni corretto. Se è uno, che uno sia. (tra l'altro, mi sono divertito anche a fare il "totovoto", ipotizzando il voto che ognuno degli autori potrebbe darmi, sulla base dell'idea che mi sono fatto in questi mesi e muoio dalla voglia di vedere se ci azzecco!Laura Traverso ha scritto: 23/10/2025, 18:21 Ciao. Non ho piacere a valutare non bene gli scritti altrui ma, siamo qui per dare un'opinione in merito allora non posso far altro, avendo letto il tuo scritto, di esprimere il mio pensiero: non mi pare un racconto, a dire il vero, ma un "esercizio" buttato giù in fretta, come anche hai detto tu, pure intervallato da orari, e che non mi ha trasmesso niente se non un senso di pesantezza per arrivare alla sua fine. Ti segnalo "ad osservare"; la "d" va tolta, andrebbe messa solo se la parola che segue "ad" iniziasse anch'essa con "A". Voterei uno, ma non mi piace farlo, ritenendo la scelta troppo severa e poco rispettosa per l'autore. Pertanto il mio voto é 2
Riguardo alla "d" eufonica, ho preso atto che in questo sito non è apprezzata, come in gran parte dei percorsi editoriali e ne rispetto le regole redazionali. Tuttavia, io ne sono un forte sostenitore e approfitto per farti partecipe del mio punto di vista, con una nota ad una analisi redazionale, presentata per un esame universitario:
1) La “d” eufonica viene utilizzata, in questo testo, anche laddove la lettera della congiunzione incontra una parola iniziante con una vocale diversa da sé estesa, forte del fatto che non è da considerarsi un errore. La dottoressa Raffaella Setti, della Redazione Consulenza Linguistica dell’Accademia della Crusca, si esprime, difatti, citando sì lo storico della lingua Bruno Migliorini, per consigliarne una limitazione nell’uso, ma utilizza il condizionale, quando ricorda che “l’uso dovrebbe essere limitato ai casi di incontro della stessa vocale” ed aggiunge, inoltre, che “dobbiamo comunque tener presente che la d eufonica non è un elemento posticcio, ma trova la sua origine nella struttura originaria delle due parole interessate che in latino erano et e ad.” Negli ultimi decenni, la tendenza di molte case editrici è stata quella di muovere una guerra senza quartiere contro la “d” eufonica, anche laddove la consiglia il Migliorini, generando, a mio personalissimo avviso, un impoverimento della musicalità e dell’’espressività della lingua italiana. Il rigoroso utilizzo di questo retaggio della latinità vuole essere una forte presa di posizione a difesa di una libertà di espressione che tenga conto delle radici della nostra amata lingua.
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Re: Esercizi stilosi
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Re: Esercizi stilosi
W la e eufonica… letta la nota parteggio ancor di più per la vituperata "e". Con il suo uso il discorso diventa più carezzevole e la lettura scorre che è una favola… fors'anche lì dove non dovrebbe… a capriccio io ce la metto spesso… facendomi scudo della mia ignoranza
Jacopo
Re: Esercizi stilosi
La "e" eufonica, proprio mi mancava...
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Re: Esercizi stilosi
L'ho travirgolettata, porella… per farla sentire importante quanto la d !
Almeno un sorriso lo strappa!
Jacopo
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commento Esercizi stilosi
La tua idea di piazzarci sotto al naso uno scritto di getto, senza correzioni, l'ho trovata coraggiosa. Ovvio che a qualcuno non sia piaciuta. A me cosi cosi.
voto 3/4 - meglio 4 per la sfacciataggine di sottoporlo al giudizio dei "bravi autori" dove il "bravi" fa la differenza.
PS a proposito. Il commento l'ho scritto di getto e tale è rimasto.
Re: Commento
Grazie. In realtà è il racconto di come possono nascere i racconti...Alphaorg ha scritto: 01/11/2025, 21:35 geniale l'idea del meta racconto, e notevole il fatto che l'hai scritto di getto senza rilettura perché hai combinato stili diversi egregiamente.
Buona vita e prosperità!
Re: commento Esercizi stilosi
Se non sperimentiamo qui, dove? Grazie. Saluti.Alberto Marcolli ha scritto: 06/11/2025, 10:17
La tua idea di piazzarci sotto al naso uno scritto di getto, senza correzioni, l'ho trovata coraggiosa
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Voto 4
69 Orizzontale: l'Antologia erotica
Oltre 300 pagine di ottimo erotismo sotto forma di racconti, poesie e illustrazioni. Contiene un racconto della scrittrice Valeria Ferracuti e disegni di Furio Bomben. Ogni testo è abbinato a una domanda in formato "settimana enigmistica" che testerà l'attenzione del lettore. La dura selezione alla quale sono stati sottoposti i partecipanti, garantisce al libro una qualità che raramente è stata raggiunta in passato.
A cura di Massimo Baglione, Angela Di Salvo e Alessandro Napolitano;
in collaborazione con Valeria Ferracuti di mysecretdiary.it;
copertina di Roberta Guardascione;
illustrazioni aggiuntive realizzate da Furio Bomben;
strisce enigmistiche di Diego Capani.
Contiene opere di: Allison Bersani,
Gabriella Pison,
Gianni Giovannone, Serena Rosata, Simone De Andreis Gerini, Thierry59, Grey Delacroix, Giovanni Altieri, Marina Priorini, Antonella Rita Provenzano, Furio Bomben, Alessandra Gaggioli, Marina Casali,
Mew Notice, Enrica Restelli, Valter Padovani,
Alessandro Moschini,
Tullio Aragona, Elena Girotti, Edoardo Baietti,
Gilbert Paraschiva,
Gianluigi Redaelli, Connie Furnari, Flavia Ippolito, Mariella Scarano, Piergiorgio Annicchiarico, Poly,
Alessio Boni,
Carmine Rosano, Alberto Tristano, Barbara Bertucci, Armando D'Amaro, Livin Derevel, Stefano Masetti, Alfio Faedi, Giovanni Gentile,
Bruno Elpis, Riccardo Carli Ballola,
Roberta Eman, Anna Pisani,
Ser Stefano, Riccardo Sartori, Giovanna Amoroso, Jen Ricci,
Michele Cogni, Paolo Ferruccio Cuniberti, Claudio Gavina, Valeria Ferracuti.
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Downgrade
Riduzione di complessità - il libro Downpunk
è probabilmente il primo libro del genere Downpunk, ma forse è meglio dire che il genere Downpunk è nato con questo libro. Sam L. Basie, autore ingiustamente sconosciuto, presenta una visione dell'immediato futuro che ci lascerà a bocca aperta. In un futuro dove l'individuo è perennemente connesso alla globalità tanto da renderlo succube grazie alla sua immediatezza, è l'Umanità intera a operare su se stessa una "riduzione di complessità", operazione resa necessaria per riportare l'Uomo a una condizione di vita più semplice, più naturale e più... umana. Nel libro, l'autore afferma che "anche solo una volta all'anno, l'Essere umano ha bisogno di arrangiarsi, per sentirsi vivo e per dare un senso alla propria vita", ma in un mondo dove tutto ciò gli è negato dall'estremo benessere e dall'estrema tecnologia, le menti si sviluppano in maniera assai precaria e desolante, e qualsiasi inconveniente possa capitare diventerà un dramma esistenziale.
Di Sam L. Basie
A cura di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
L'arca di Noel
Da decenni proviamo a metterci al riparo dagli impatti meteoritici di livello estintivo, ma cosa accadrebbe se invece scoprissimo che è addirittura un altro mondo a venirci addosso? Come ci comporteremmo in attesa della catastrofe? Potremmo scappare sulla Luna? Su Marte? Oppure dove?
E chi? E come?
L'avventura post-apocalittica ad alta tensione qui narrata proverà a rispondere a questi interrogativi.
Di Massimo Baglione.
Vedi
ANTEPRIMA (188,99 KB scaricato 86 volte).
Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
La Gara 24 - Andate tutti all'Inferno!
A cura di Alessandro Napolitano e Giovanni Capotorto.
Scarica questo testo in formato PDF (4,26 MB) - scaricato 28 volte.
oppure in formato EPUB (1,17 MB) (
La Gara 4 - Ciak, si gira!
A cura di DaFank.
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oppure in formato EPUB (415,38 KB) (
La Gara 11 - Parole in padella
A cura di Pia.
Scarica questo testo in formato PDF (904,84 KB) - scaricato 35 volte..












