Esercizi stilosi

Spazio dedicato alla Gara stagionale d'autunno 2025.

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FeliceF
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Esercizi stilosi

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leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

Esercizi stilosi


Ore 18.02 del 09/10/2025

—No, dai, non era poi così pieno di errori quel racconto…—
Errori? Vorrai dire orrori!
Ihhh, non esagerare. E poi, lo vedi bene che è scritto di getto.
Vambeh, ma una ricontrollata la dai, per dio! Come fai a non rivedere nemmeno un po’ il testo, non dico nel dettaglio, ma almeno evitare gli errori macroscopici. Ma poi quelli non li faccio nemmeno se mi ci impegno dai!
Ah, sì? Facciamo una scommessa! Guarda, sono le 18.02, mettiti lì, davanti alla tastiera e allo schermo, inventati una storia e vediamo, senza rileggere, che strafalcioni fai saltar fuori.
Senza rileggere? Uhuh. Interessante. Ma che stile vuoi? E che genere di racconto?
Ma fai tu. Per me va bene qualsiasi. Anzi, guarda, qui ci sono venti euro, e io ne metto altri venti e vediamo se riesci a raccontare la stessa semplice cosa, usando più stili in… diciamo… un’ora?
Cazzo. Ok spostati, che comincio. Pregusto già il sapore delle birre che mi berrò alla tua salute!

Ore 18.14
Felice sedeva sconsolato, inerte, davanti alla sua scrivania, con gli occhi fissi sullo schermo del computer, il volto serio e tirato.
Suo fratello, Lucio, entrò nella stanza, senza bussare, perché la porta era aperta. Si fermò sulla soglia, ad osservare gli angoli abbassati della bocca e le narici dilatate di Felice.
Dopo un breve istante, chiese al fratello quale fosse il motivo di tanto sdegno, ricevendo in risposta una singolare spiegazione: la colpa era di un racconto, scritto in maniera piuttosto frettolosa e presentante svariati errori, sia di sintassi, sia di logica, sia strutturali. Lo aveva appena finito di leggere su un sito di scrittura. Gli epiteti che stava usando per descriverlo erano decisamente crudeli e scurrili, tant’è che Lucio si stupì di tanto astio e volle cimentarsi nella medesima lettura.
Si scambiarono di posto e, dopo poche righe, il suo sguardo, da attento e concentrato, si fece vacuo. Le spalle caddero in avanti e il respiro si piegò in un soffocato rantolo.
Nonostante la sua espressione non lasciasse adito a erronee interpretazioni, decise di non darla vinta al fratello e, schiaritosi la voce, si rivolse a Felice, sostenendo che, in fin dei conti, non era proprio quella oscenità.
Seguì un frenetico battibecco, alle termie del quale, Lucio propose al fratello di stendere un componimento, nello stretto arco di tempo di una singola ora, senza rileggere alla fine. Se ci fossero stati errori macroscopici, una banconota da venti euro sarebbe passata dalle proprie mani a quelle del fratello.
Felice accettò, domandando altre specifiche e ottenne come risposta il raddoppio della scommessa, qualora fosse riuscito a raccontare lo stesso identico evento, adottando differenti stili di scrittura.
Il patto fu sigillato e la sfida ebbe inizio alle ore 18.02 del nove ottobre del 2025.

Ore 18.34
Spazio, ultima frontiera.
Questi sono i viaggi della nave stellare Iter Price, per portare l’uomo dove non è mai giunto prima.
Data astrale CD883, ore 18.02, diario del capitano: oggi il sistema di bordo ha captato un segnale proveniente da una vecchia colonia terrestre. Si trattava di un messaggio scritto nella cui decifrazione, tuttavia, ci stiamo ancora cimentando. I livelli di imbarbarimento della lingua, a tanti anni luce dalla madre Terra, rendono assai complesso ogni tentativo di approccio pragmatico al testo.
Mi sono consultato con il mio secondo, il tenente Lucio, il quale sostiene che non sarà impresa così ardua come sostengo io e che si tratta di certo di un malfunzionamento del trascrittore.
A tal proposito mi ha invitato a comporre un messaggio di risposta, facendo a meno della stessa tecnologia e verificare se i due scritti, in qualche maniera, possano assomigliarsi, in qualche modo.
Inutile dire che, al netto di una sfida, un comandante della flotta stellare non può esimersi dal cimentarsi in imprese che possono solamente e inevitabilmente portarlo verso la gloria.
Sostenendo che questa non sarà più complessa , di certo, del test kobayashi maru, mi sto per cimentare in una compilazione a mano libera di un testo, contestualizzato in differenti punti di vista.
Se il denaro non fosse stato abolito qualche secolo addietro, credo che questa sarebbe stata la classica occasione per compiere ciò che veniva chiamata “scommessa”.

Ore 18.51
—Orsù messere, non danni l’animo suo, piangendo lagrime sanguinanti in sul cartiglio. Oh, diletto discendente del mio medesimo padre, caro Felice, non si danni per siffatte e vergate parole. Lasciate che li miei oculi possan pacersi della vostra medesima lettura, invero!
L’ardua imprese s’avviò a compimento, sed il gentil cor guelfo, de lo duca Lucio, grondava sangue da ogne ferita cagionata da l’atroce verbo incartapecorito.
—Suvvia, non sera lo savio Dante o lo possente Virgilio suo vate, sed non trafiggerommi con lo gladio, per codesto testo. Noi vi sfidiamo a singolar tenzone, oh savio frate: ricrear uno cartiglio sine copista o vergatore et conseguir a risultato migliore. Et ancor più, eseguir cotanta opera facendo uso de li stil più disparati, pria che lo vespro fermi la tua mano. In palio avremo quaranta sesterzi. Convenite?
—Orsù, dunque, con sommo diletto m’appresto a cominciare!


Ore 19.03
Tempo, scaduto!
— Azz… speriamo di non aver fatto troppe cazzate. Toh, leggi.
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FeliceF
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Re: Esercizi stilosi

Messaggio da leggere da FeliceF »

FeliceF ha scritto: 09/10/2025, 19:10
—No, dai, non era poi così pieno di errori, quel racconto…—

Anzi, guarda, qui ci sono venti euro, io ne metto altri venti e vediamo se riesci a raccontare la stessa semplice cosa,

Seguì un frenetico battibecco, al termine del quale,

Felice accettò, domandando altre specifiche e ottenne, come risposta, il raddoppio della scommessa,

Si trattava di un messaggio scritto, nella cui decifrazione, tuttavia, ci stiamo ancora cimentando.

e che si tratta, di certo, di un malfunzionamento del trascrittore.

A tal proposito, mi ha invitato a comporre un messaggio di risposta, facendo a meno della stessa tecnologia e a verificare se i due scritti possano assomigliarsi, in qualche modo.

Inutile dire che, al netto di una sfida, un comandante della flotta stellare non può esimersi dal cimentarsi in imprese che possono solamente e, inevitabilmente, portarlo verso la gloria.

caro Felice, non vi dannate per siffatte e vergate parole.

L’ardua impresa s’avviò a compimento,

—Suvvia, non serà lo savio Dante

Et ancor più, eseguir cotanta opera, facendo uso de li stil più disparati, pria che lo vespro fermi la vostra mano.

—Orsù, dunque, con sommo diletto, c'apprestiam a cominciare!
E questa è la prima rilettura per una prima correzione.
Cosa dite, ha vinto Lucio o Felice?
Yakamoz
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Messaggio da leggere da Yakamoz »

Ciao, FeliceF,
ambizioso e atipico: è un esercizio di stile meta-narrativo dove il racconto contiene se stesso riscritto in registri diversi. È un'operazione intellettuale coraggiosa e poco da gara.
Il problema è che lo stile "alto" (18.14) funziona bene, ma lo Star Trek è più citazione che imitazione, e il dantesco ("incartapecorito") è troppo pastiche (come dicono quelli che parlano bene, tipo Gadda) per essere pienamente credibile. Tre finzioni e una storia che fa da cornice, ma nel loro complesso non danno risposte a molte domande fondamentali.
Come idea (setup) è interessantissima. Manca però anche un "perché" emotivo: sì, non posso non ammettere che è un rebus brillante, ma cosa resta dopo averlo risolto? (Considerala una domanda gentile, quasi sussurrata, non un'affermazione – ti cito).

Ciao,
Antonio

P.S. Se il racconto di cui parli all'inizio fosse proprio questo, sarebbe stato un magnifico "loop" narrativo autoreferenziale di un "gioco" più "perfetto": ma non ci sono elementi che inducano a pensarlo. Così com'è, sembra più un riflesso di un riflesso di un'immagine.

Aggiungo una cosa:
Mi ha fatto scrivere da "intellettuale", cosa che io non sono: sono "baccelliere". Ma tu mi hai capito, grazie!

Voto 4/5: per l'ardire, ma il lavoro meritava di essere più compiuto per l'eventuale scopo che aveva.
Vittorio Felugo
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Messaggio da leggere da Vittorio Felugo »

La trovata di scrivere in un racconto dello scrittore che scrive il racconto è davvero originale e divertente. Trovo, però, che i pezzi successivi, da quello fantascientifico a quello ''dantesco'' guastino un poco l'idea primaria, Anzi, sembrerebbero pesino superflui, però capisco che bisognava raggiungere la lunghezza minima.
Mi tengo sul 4 perchè in questa gara ho letto racconti un po' più… corposi.
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FeliceF
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Re: Commento

Messaggio da leggere da FeliceF »

Yakamoz ha scritto: 10/10/2025, 2:38
ambizioso e atipico: è un esercizio di stile meta-narrativo dove il racconto contiene se stesso riscritto in registri diversi. È un'operazione intellettuale coraggiosa e poco da gara.
Grazie del commento. Vorrei solamente sottolineare una questione, che forse non è stata presa sul serio: la stesura del testo è realmente iniziata alle ore 18.02 ed è terminata alle 19.03, senza rilettura.
Si tratta di una reale bozza alla primissima stesura. Il metaracconto è secondario.
Lo stile delle 18.14 è quello a me più consono e, per ciò, credo possa essere quello che non modificherei molto, gli altri, ovviamente, andrebbero rivisti con gran calma.
Ultima modifica di FeliceF il 10/10/2025, 13:37, modificato 1 volta in totale.
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FeliceF
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Re: Commento

Messaggio da leggere da FeliceF »

Vittorio Felugo ha scritto: 10/10/2025, 11:29 La trovata di scrivere in un racconto dello scrittore che scrive il racconto è davvero originale e divertente.
Grazie del commento. Come già detto nel commento precedente, questa è realmente una bozza di un racconto, scritta esattamente in un'ora. Era una sfida con me stesso. L'ho postata direttamente, senza rileggere nulla. Già ad una prima lettura l'avrei modificata in più punti, figuriamoci a rileggerlo con calma. Gli stili sono abbozzati.
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Laura Traverso
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Messaggio da leggere da Laura Traverso »

Ciao. Non ho piacere a valutare non bene gli scritti altrui ma, siamo qui per dare un'opinione in merito allora non posso far altro, avendo letto il tuo scritto, di esprimere il mio pensiero: non mi pare un racconto, a dire il vero, ma un "esercizio" buttato giù in fretta, come anche hai detto tu, pure intervallato da orari, e che non mi ha trasmesso niente se non un senso di pesantezza per arrivare alla sua fine. Ti segnalo "ad osservare"; la "d" va tolta, andrebbe messa solo se la parola che segue "ad" iniziasse anch'essa con "A". Voterei uno, ma non mi piace farlo, ritenendo la scelta troppo severa e poco rispettosa per l'autore. Pertanto il mio voto é 2
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FeliceF
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Re: commento

Messaggio da leggere da FeliceF »

Laura Traverso ha scritto: 23/10/2025, 18:21 Ciao. Non ho piacere a valutare non bene gli scritti altrui ma, siamo qui per dare un'opinione in merito allora non posso far altro, avendo letto il tuo scritto, di esprimere il mio pensiero: non mi pare un racconto, a dire il vero, ma un "esercizio" buttato giù in fretta, come anche hai detto tu, pure intervallato da orari, e che non mi ha trasmesso niente se non un senso di pesantezza per arrivare alla sua fine. Ti segnalo "ad osservare"; la "d" va tolta, andrebbe messa solo se la parola che segue "ad" iniziasse anch'essa con "A". Voterei uno, ma non mi piace farlo, ritenendo la scelta troppo severa e poco rispettosa per l'autore. Pertanto il mio voto é 2
Gentile Laura, sentiti totalmente in diritto e dovere di darmi il voto che più ritieni corretto. Se è uno, che uno sia. (tra l'altro, mi sono divertito anche a fare il "totovoto", ipotizzando il voto che ognuno degli autori potrebbe darmi, sulla base dell'idea che mi sono fatto in questi mesi e muoio dalla voglia di vedere se ci azzecco! :D ) Il mio intento era un altro, come già detto: un'ora di lavoro, partendo da zero, senza rileggere, senza modificare, una prima bozza, una prova con me stesso per vedere se quanto faccio di getto può dare risultati non dico eccellenti, ma decenti, privi di strafalcioni o errori di logica ecc.

Riguardo alla "d" eufonica, ho preso atto che in questo sito non è apprezzata, come in gran parte dei percorsi editoriali e ne rispetto le regole redazionali. Tuttavia, io ne sono un forte sostenitore e approfitto per farti partecipe del mio punto di vista, con una nota ad una analisi redazionale, presentata per un esame universitario:

1) La “d” eufonica viene utilizzata, in questo testo, anche laddove la lettera della congiunzione incontra una parola iniziante con una vocale diversa da sé estesa, forte del fatto che non è da considerarsi un errore. La dottoressa Raffaella Setti, della Redazione Consulenza Linguistica dell’Accademia della Crusca, si esprime, difatti, citando sì lo storico della lingua Bruno Migliorini, per consigliarne una limitazione nell’uso, ma utilizza il condizionale, quando ricorda che “l’uso dovrebbe essere limitato ai casi di incontro della stessa vocale” ed aggiunge, inoltre, che “dobbiamo comunque tener presente che la d eufonica non è un elemento posticcio, ma trova la sua origine nella struttura originaria delle due parole interessate che in latino erano et e ad.” Negli ultimi decenni, la tendenza di molte case editrici è stata quella di muovere una guerra senza quartiere contro la “d” eufonica, anche laddove la consiglia il Migliorini, generando, a mio personalissimo avviso, un impoverimento della musicalità e dell’’espressività della lingua italiana. Il rigoroso utilizzo di questo retaggio della latinità vuole essere una forte presa di posizione a difesa di una libertà di espressione che tenga conto delle radici della nostra amata lingua.
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Massimo Baglione
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Re: Esercizi stilosi

Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

Ed allorad, euforicamente, potremmod aggiungered unad esilarante “d” eufonicad ad ogni parola, cosìd alleviamo la faticad ed armonizziamo la soluzioned allad radiced originaria. :-)
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Re: Esercizi stilosi

Messaggio da leggere da Jacopo Serafinelli »

@FeliceF
W la e eufonica… letta la nota parteggio ancor di più per la vituperata "e". Con il suo uso il discorso diventa più carezzevole e la lettura scorre che è una favola… fors'anche lì dove non dovrebbe… a capriccio io ce la metto spesso… facendomi scudo della mia ignoranza ;-)
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FeliceF
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Re: Esercizi stilosi

Messaggio da leggere da FeliceF »

Jacopo Serafinelli ha scritto: 24/10/2025, 18:53 @FeliceF
W la e eufonica…
La "e" eufonica, proprio mi mancava... :D :D :D
Jacopo Serafinelli
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Re: Esercizi stilosi

Messaggio da leggere da Jacopo Serafinelli »

@FeliceF
L'ho travirgolettata, porella… per farla sentire importante quanto la d !
Almeno un sorriso lo strappa! :-D
Jacopo
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Messaggio da leggere da Alphaorg »

geniale l'idea del meta racconto, e notevole il fatto che l'hai scritto di getto senza rilettura perché hai combinato stili diversi egregiamente. Anche a me piace scrivere di getto e infatti anche il mio racconto è stato composto in modo analogo al tuo (con relativi difetti di ortografia o punteggiatura). A ben vedere, il tuo racconto è un non-racconto nel senso che non c'è una vera e propria trama, ma da vecchio trekker ho apprezzato che sia stata tirata in ballo la buon vecchia tos per cui alla fine il voto non può certo essere negativo!
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Alberto Marcolli
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commento Esercizi stilosi

Messaggio da leggere da Alberto Marcolli »

Scrivere di getto. E chi non lo fa, soprattutto scrivendo al computer, dove si può poi facilmente togliere mettere correggere, non come facevamo una volta scrivendo su dei fogli a righe, che alla fine veniva fuori un risotto di parole, correzioni, righe cancellate, righe inserite in mezzo: insomma un macello!!
La tua idea di piazzarci sotto al naso uno scritto di getto, senza correzioni, l'ho trovata coraggiosa. Ovvio che a qualcuno non sia piaciuta. A me cosi cosi.
voto 3/4 - meglio 4 per la sfacciataggine di sottoporlo al giudizio dei "bravi autori" dove il "bravi" fa la differenza.

PS a proposito. Il commento l'ho scritto di getto e tale è rimasto.
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FeliceF
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Re: Commento

Messaggio da leggere da FeliceF »

Alphaorg ha scritto: 01/11/2025, 21:35 geniale l'idea del meta racconto, e notevole il fatto che l'hai scritto di getto senza rilettura perché hai combinato stili diversi egregiamente.
Grazie. In realtà è il racconto di come possono nascere i racconti... :D
Buona vita e prosperità!
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FeliceF
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Re: commento Esercizi stilosi

Messaggio da leggere da FeliceF »

Alberto Marcolli ha scritto: 06/11/2025, 10:17
La tua idea di piazzarci sotto al naso uno scritto di getto, senza correzioni, l'ho trovata coraggiosa
Se non sperimentiamo qui, dove? Grazie. Saluti.
Andr60
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Messaggio da leggere da Andr60 »

In realtà io scrivo quasi sempre di getto (a volte, con solo una debole traccia della trama in testa) e poi aggiusto qualcosa in corso d'opera. Il non apportare nemmeno una correzione è sicuramente una scelta coraggiosa, e il repentino cambio di registro dalle 18.34 alle 18.51 a me avrebbe fatto venire una forte cefalea.
Voto 4
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