Giorgetto
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Giorgetto
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Vittorio Felugo
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P.S.: comprendo il dramma dell'adulto battezzato ''Giorgetto'': fosse stato per mia nonna materna, io avrei dovuto chiamarmi ''Vittorino''!
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letto pure io, ieri sera. Condivido appieno quello che ha scritto Vittorio
È Un testo "di cuore" e proprio per questo molto autentico.
Tante belle cose, Laura,
Antonio
Voto 4/5
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Re: Giorgetto
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Re: Giorgetto
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"attraverso il nuovo nato subito battezzato" spezza la frase e risulta una ripetizione di quanto espresso in "così facendo", a mio avviso; proporrei qualcosa come "si pensava che, così facendo, fosse concesso ad un'anima del purgatorio di raggiungere il paradiso."Laura Traverso ha scritto: 14/10/2025, 18:57 si pensava che, così facendo, a un’anima che era in purgatorio venisse concessa la grazia, attraverso il nuovo nato subito battezzato, di raggiungere il paradiso.
Sostituirei "mettendo in atto" con "suscitando".Laura Traverso ha scritto: 14/10/2025, 18:57 mettendo in atto tra i presenti alla firma, o alla pronuncia verbale di quel nomignolo, ilarità e a volte anche scherno.
Anche qui soggetto e verbo sono separati da una incisiva, che potrebbe starsene tranquillamente più a destra; inoltre pensao andrebbe aggiunte le parole "anche solo": "Crebbe in un ambiente molto severo, dove i castighi erano all'ordine del giorno, anche solo per un nonnulla.Laura Traverso ha scritto: 14/10/2025, 18:57 Crebbe in un ambiente molto severo dove i castighi, per un nonnulla, erano all’ordine del giorno.
Manca il soggetto della prima frase; forse con un "ci" andrebbe meglio, rendendola impersonale. "obbligava il piccolo prima, e quasi adulto poi," qui non è chiaro, forse sarebbe meglio qualcosa tipo "al punto che, sin da piccolo, la genitrice lo obbligava ad andare a prendere la cinghia"Laura Traverso ha scritto: 14/10/2025, 18:57 Furono punizioni e umiliazioni pesanti, al punto che la genitrice obbligava il piccolo prima, e quasi adulto poi, anche ad andare a prendere la cinghia
"dalla storia alla geografia, dalla matematica alla fisica..." oppure "dalla storia alla geografia, passando per la matematica e per la fisica e per la chimica, sino a tutte le materie umanistiche" o qualche altra correzione che tenga conto della corretta costruzione del periodo.Laura Traverso ha scritto: 14/10/2025, 18:57 dalla storia e geografia, alla matematica anche fisica, oltre che alla chimica e alle materie umanistiche.
Cosa intendi per "studi pure avanzati"?Laura Traverso ha scritto: 14/10/2025, 18:57 Nozioni che trasmise alla figliola aiutandola negli studi pure avanzati.
Perdona la mia ignoranza: cosa sono i libri Giorgetto? Prima di divenne, metterei un punto.
Dopo "fronte" serve un punto.Laura Traverso ha scritto: 14/10/2025, 18:57 Fame, freddo e mancanza di cure furono privazioni pesanti che lo resero gracile e debole di polmoni, ragione per cui venne riformato, ossia esonerato dall'andare a combattere al fronte, certamente quella fu una grande fortuna, che lo espose di meno al pericolo di perdere la vita.
Metterei "di otto anni più grande di lui"Laura Traverso ha scritto: 14/10/2025, 18:57 Giannetta, bella ragazza di parecchi anni, otto, più grande di lui.
Non sarebbe più semplice "in quanto riteneva la differenza di età un ostacolo non da poco"?Laura Traverso ha scritto: 14/10/2025, 18:57 che non voleva saperne di sposarsi in quanto riteneva la propria età, maggiore a quella di lui, un ostacolo non da poco, convolarono a nozze.
Mantennero.Laura Traverso ha scritto: 14/10/2025, 18:57 Ebbero una casa modestissima, si mantenettero col lavoro di entrambi:
Forse, al posto di "industria", starebbe meglio "ditta", "azienda", "fabbrica".Laura Traverso ha scritto: 14/10/2025, 18:57 lei parrucchiera e lui impiegato presso un’industria metalmeccanica
Consecutio: l'azione di subire ingiustizie è antecedente, quindi, non puoi descriverla con un tempo imperfetto, ma con un più che perfetto, per indicare l'anteriorità: "di quando aveva subito".Laura Traverso ha scritto: 14/10/2025, 18:57 Egli considerava la consorte anche un po’ come una madre, che rischiava di perdere per colpa di quella piccola intrusa. Gli parve, così, di aver di nuovo smarrito l’amore, di essere ritornato indietro nel tempo, all’epoca, neppure troppo lontana, di quando subiva ingiustizie da quella sua severissima genitrice.
Invece di "furono", metterei "erano", visto che indicano una continuità. Dopo "calpestata" metterei i due punti, oppure un punto fermo e dopo "molto" metterei la congiunzione "e"Laura Traverso ha scritto: 14/10/2025, 18:57 Quelle idee, e sensazioni dolorose, furono il frutto della sua psiche calpestata, in realtà la moglie lo amò molto, nulla ebbe in comune con quella madre fortemente punitiva.
Perché il "ma" iniziale? La frase non mi sembra avversativa ad una affermazione, o mi sbaglio?Laura Traverso ha scritto: 14/10/2025, 18:57 Ma per quel giovane uomo, le ferite di quell’infanzia sfortunata ripresero a far male:
"Quella bambina dovette, oltre a subire l'allontanamento dal padre, anche caricarsi sulle spalle la colpa" Hai appena espresso il concetto nella frase precedente. Io la toglierei.Laura Traverso ha scritto: 14/10/2025, 18:57 I rimproveri della moglie, per l’atteggiamento ostile che manifestò nei confronti della loro figlioletta, non fecero che peggiorare il rifiuto che provava verso la piccola Gaia, alla quale arrivò ad addossare la colpa per i litigi che avvenivano con la moglie. Quella bambina dovette, oltre a subire l'allontanamento dal padre, anche caricarsi sulle spalle la colpa: le veniva detto, e non di rado, che se litigava con sua madre la colpa era soltanto sua.
In generale, ti inviterei a rivedere l'uso delle virgole e della punteggiatura in generale in tutto il testo, ma qui mi soffermo un attimo. "Infine, dopo un lungo e sofferto percorso analitico, Gaia comprese e amò quel padre, per quello che fu capace di essere" , togliendo "a sua volta tanto ferito negli affetti più necessari per affrontare discretamente l’esistenza", in quanto concetto espresso nel periodo precedente.Laura Traverso ha scritto: 14/10/2025, 18:57 Infine Gaia, dopo un lungo e sofferto percorso analitico comprese, e amò, per quello che fu capace di essere, quel padre a sua volta tanto ferito negli affetti più necessari per affrontare discretamente l’esistenza.
"nei confronti delle nipoti"Laura Traverso ha scritto: 14/10/2025, 18:57 Anche il ricordo del padre nel ruolo di nonno, che interpretò concretamente e senza riserve, con aiuti di ogni genere nei confronti delle sue figlie, di lui nipoti, fu
Chi è il soggetto di "non dimenticò"? Visto che il soggetto della frase precedente era la figlia, dovrebbe rimanere lo stesso, ma la privazione del sonno mi fa pensare che sia il padre. "nelle sere/notti" meglio: "nelle sete e nelle notti".Laura Traverso ha scritto: 14/10/2025, 18:57 Fu accanto a lui quando emise il suo ultimo respiro. Non dimenticò mai, nelle sere/notti precedenti alla sua morte,
Per quanto riguarda la struttura sintattica, ti invito a non separare mai il soggetto dal verbo e tentare di fare lo stesso anche con il complemento diretto. Hai usato spesso incidentali, le quali, tuttavia, avrebbero potuto essere spostate in testa o in coda al periodo, per non incorrere in errori di comprensione e rendere maggiormente scorrevole la lettura.
Ti invito, inoltre, a rivedere i tempi verbali, andando a distinguere le azioni continuate nel tempo, da quelle che indicano un accadimento in un momento ben definito, differenziando correttamente l'imperfetto dal passato remoto.
Riguardo al contenuto: il tema è delicato e non entro nel merito.
Per quanto riguarda la forma, aggiungo che alcuni concetti vengono ripetuti molte volte, forse troppe.
In ultimo, mi sarebbe piaciuto "vedere" maggiormente le scene, le sensazioni, gli eventi, invece di "sentirle raccontate", ma questo è decisamente gusto personale.
Ciao.
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Re: Giorgetto
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Re: Giorgetto
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Re: Giorgetto
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Altro dettaglio che mi è sfuggito, il padre conclude la sua vita in compagnia della figlia ma... in tutto questo i rispettivi consorti cosa hanno fatto?
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Re: Giorgetto
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Il racconto è molto interessante e mi è piaciuto perché in poche righe sei riuscita a descrivere le vicende di due generazioni della famiglia del Giorgetto. Per contro, in questi casi è palesemente difficile condurre la narrazione senza cadere nell'effetto "elenco della spesa". Se tu volessi espandere questa che è a tutti gli effetti una "sinossi", sono sicuro che ne verrebbe fuori un bel romanzo in stile "il velocifero".
Dal punto di vista tecnico non mi dilungo perché l'uso della punteggiatura è molto personale e per me non ha senso criticare eventuali tue scelte, però mi ha colpito l'uso del "fu" che trovo sempre una scelta coraggiosa e quindi anche per questo motivo il mio voto è più che positivo!
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Re: Giorgetto
Vorrei segnalarti un piccolo errore, ma fondamentale al fine delle gare (in cui tutti, prima o poi siamo caduti...), Spero che tu mi legga così da provvedere a sistemare il tuo commento e a renderlo valido.
Nel TITOLO, devi togliere "Re: Giorgetto" e al suo posto scrivere "COMMENTO". solo così renderai (come già ho detto) valido il tuo voto e potrai entrare in gara.
Grazie ancora, un caro saluto. Laura
Re: Giorgetto
Masquerade
antologia AA.VV. di opere ispirate alla maschera nella sua valenza storica, simbolica e psicologica
A cura di Roberto Virdo' e Annamaria Ricco.
Contiene opere di: Silvia Saullo, Sandro Ferraro, Luca Cenni,
Gabriele Pagani, Paolo Durando, Eliana Farotto,
Marina Lolli,
Nicolandrea Riccio,
Francesca Paolucci,
Marcello Rizza,
Laura Traverso,
Nuovoautore,
Ida Daneri, Mario Malgieri,
Paola Tassinari,
Remo Badoer,
Maria Cristina Tacchini, Alex Montrasio, Monica Galli,
Namio Intile,
Franco Giori.
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Blue Bull
Poliziesco ambientato a Chicago e Nuovo Messico
Un poliziesco vecchio stile, cazzuto, ambientato un po' a Chicago e un po' in New Mexico, dove un poliziotto scopre di avere un figlio già adulto e, una volta deciso di conoscerlo, si accorgerà che non sarà così semplice. Una storia dura e forse anche vera.
Frank Malick, attempato sergente della polizia di Chicago, posto finalmente di fronte alle conseguenze d'una sua mancanza commessa molti anni prima, intraprende un viaggio fino in Nuovo Messico alla ricerca di qualcosa a metà tra il perdono delle persone che aveva fatto soffrire e la speranza di un'improbabile redenzione.
Di Massimo Baglione e Cataldo Balducci.
Vedi
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Carosello
antologia di opere ispirate dal concetto di Carosello e per ricordare il 40° anniversario della sua chiusura
Nel 1977 andava in onda l'ultima puntata del popolare spettacolo televisivo serale seguito da adulti e bambini. Carosello era una sorta di contenitore pubblicitario, dove cartoni animati e pupazzetti vari facevano da allegro contorno ai prodotti da reclamizzare. Dato che questo programma andava in onda di sera, Carosello rappresentò per molti bambini il segnale di "stop alle attività quotidiane". Infatti si diffuse presto la formula "E dopo il Carosello, tutti a nanna".
Per il 40° anniversario della sua chiusura, agli autori abbiamo chiesto opere di genere libero che tenessero conto della semplicità che ha caratterizzato Carosello nei vent'anni durante i quali è andato felicemente in onda. I dodici autori qui pubblicati hanno partecipato alle selezioni del concorso e sono stati selezionati per questo progetto letterario. Le loro opere sono degni omaggi ai nostri ricordi (un po' sbiaditi e in bianco e nero) di un modo di stare in famiglia ormai dimenticato.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di:
Giorgio Leone,
Enrico Teodorani,
Cristina Giuntini,
Maria Rosaria Spirito,
Francesco Zanni Bertelli,
Serena Barsottelli,
Alberto Tivoli,
Laura Traverso, Enrico Arlandini, Francesca Rosaria Riso, Giovanni Teresi,
Angela Catalini.
Vedi
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La Gara 3 - C'era una volta...
A cura di Bonnie.
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oppure in formato EPUB (781,77 KB) (
Gara di primavera 2024 - La cantautrice calva - e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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oppure in formato EPUB (406,61 KB) (
La Gara 65 - Viaggi, amici, bagagli
A cura di Ida Dainese.
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oppure in formato EPUB (757,58 KB) (










