C'era una volta Arpanet
- Cazzaro
- rank (info):
- Foglio bianco
- Messaggi: 48
- Iscritto il: 31/10/2010, 13:26
- Località: www.omaha-beach.tk
- Contatta:
-
Author's data
C'era una volta Arpanet
Contemporaneamente nel mondo c'erano le BBS, proto embrioni di POP (point of presence) dove i Sysop gli amminstratori delle BBS (fidonet, amiganet...) la notte fonda si chiamavano al telefono connettendosi con i vari POP gerarchici per inoltrare e spedire la posta. Curavano i le bacheche di discussione ed i files da scaricare.
Internet crebbe e poi divento' commerciale e fu gestita per lo piu' da societa' telefoniche chiamate ISP (internet service provider), anche se in Italia varie BBS si trasformarono in ISP come ad es McLink.
In internet bisogna parlare o biascicare almeno un po' d'inglese in internet, altrimenti... obiettivamente non si va da nessuna parte.
La connessione internet puo' passare dal filo del telefono (di rame) e la linea telefonica puo' essere RTG e si possono usare modem. Oppure sullo stesso filo di rame i segnali possono portare protocolli digitali ISDN.Sempre in digitale il servizio xDSL che si appoggia sulle linee RTG perche' la tecnologia italiana scelta per le connessioni xDSL ha una banda di frequenze che e' condivisa con ISDN per cui solo in italia ISDN e xDSL sono alternativi. La connessione ad internet puo' avvenire con cellulari o telefoni mobili GPRS poi UMTS oppure sempre con onde radio ma di cui non si paga il servizio WiFi. Poi puo' avvenire dal filo della corrente Powerline (ma in italia tale tecnologia non e' usata). Oppure puo' avvenire con un sistema "ibrido" linea telefonica (da utente verso internet) e satellite/parabola (da internet verso l'utente). Ovviamente la connessione puo' avvenire con cavo coassiale (quello dell'antenna telefonica) congiunto a fibra ottica ma entrambi vanno stesi e son soldi perche' c'e' da scavare. E gia' qui' di cose ce ne sarebbe da dire... dato che sulla fibra ottica ci passa televisione e telefonia e rende inutile il DVB-T con il vecchio mpeg2 (mentre il buon vecchio DVB-S lavora sotto mpeg4 che e' compatibile con mpeg2).
La trasmissione internet funziona con lo standard OSI e deve esistere sempre un emittente ed un ricevente. L'OSI e' una sorta "di cipolla" in cui ogni strato esterno e' un protocollo che porta una serie di dati, il quale e' un altro strato di un protocollo di comunicazione che porta altri dati ecc... Allo stadio piu' alto (piu' interno) c'e' di solito il messaggio che l'utente ha spedito al destinatario. In internet tutto ha un numero, ma i numeri si ricordano male, mentre le parole si ricordano meglio, nacquero di DNS a cui ad ogni numero ip = nomi oppure domini. Org, com, net, it, fr, gb... poi info, tv e tanti altri. Sono talmente tanti gli utenti connessi al mondo che la numerazione delle "targhe" di internet xxx.yyy.zzz.www non basta piu' da anni, si e' passati ad un altro sistema di numerazione piu' ampio per far posto, mantenendo inalterato l'uso della numerazione precedente.
Furono sviluppati per internet tanti servizi. I Servizi sono processi = programmi che girano in multirasking (contemporaneamente ad altri programmi) e che offrono la possibilita' agli utenti di ammanaccare in rete facendo qualcosa. Telnet, ftp, news, http, pop/imap, icq, poi esplose il p2p e chi piu' ne ha piu' ne metta...
La posta elettronica info@miosito.net e' uno dei servizi piu' antichi (gia' c'era all'epoca di fidonet) ed e' come scrivere e spedire una cartolina cartacea solo che 1-viene recapitata alla velocita' della luce, 2-ci si puo' mettere allegati.
L'ftp e' un servizio, anche questo e' antico, sostitui' nelle connessioni terminale i vari settaggi. Se smanettate con un sito dovrete averci a che fare, se avete computer multipiattaforma e' un ottimo mezzo per scambiare dati in LAN ecc...
C'era una volta il gopher... ora chissa'... bah! pure lui era un servizio, prima dell'avvento del web.
C'era una volta il telnet... anche lui puo' servire, magari per configurare un router o fare altro.
Tutti questi servizi hanno un processo (ossia un programma) che li governa, per vedere quanti processi girano contemporaneamente sul vostro computer premete CTRL+ALT+CANC e nella lista processi vedrete i nomi, quanta memoria occupano e quanto tempo della cpu usano.
Sicuramente il pezzo piu' vecchio di internet e' il servizio news ossia il mondo dei Gruppi di discussione. Usenet e' una comunita' di gruppi di discussione, praticamente bacheche dove si discute di qualcosa. Un po' come il vostro forum (non e' usenet ad aver copiato i forum sul web, ma quest'ultimi ad aver copiato usenet). Allora la comunita' Usenet e' una comunita' *tosta* con i caxxi ed i controcaxxi ci si trova programmatori, hacker, cracker, prof universitari, professori assistenti, e tanti troll, lamer, roditori ed una marea incredibile di dementi Peculiarita' di Usenet e' che in genere tutti usano un nickname e la prima cosa che s'impara in Usenet e' di non usare mai e poi mai il proprio nome e cognome in internet (se non in casi rari) perche' internet e' una finestra sul mondo e nel mondo ci sono un sacco di matti. In Usenet si discute, ci sono gruppi di scienza, di ufo, di misteri, di computer, di libri, di telecomunicazioni, di programmazione, di grafica, di sesso, di videogiochi, di partiti.... Non si puo' postare cose commerciali o pubblicita' SPAM che e' bandita. Tuttavia se si regala libri gratis, nessuno dice nulla. Usenet e' composta da gerarchie ossia da nomi e raggruppamenti di gruppi di discussione a seconda dei generi. La gerarchia piu' grande ed importante e' la it.* poi c'e' la it-alt.* poi c'e' anche la free.it.* e pure la italia.*
In pancia ad Usenet ci sono pure i gruppi di discussione *binari*, cioe' bacheche dove ci si puo' postare allegati. Tuttavia ci sono limiti. Il primo e'il codice penale per cui si e' sempre responsabili di quello che si posta. Poi c'e' il filesize ossia quanto pesante puo' essere la risorsa da condividere. Sulla gerarchia it.binari.* i server accettano (codifica inclusa) file non superiori ai 2.9-3Mb oltre tale limite non si puo' postare (se non frammentando in multipart). Sulla gerarchia alt.binaries.* (fatta da comunita' anglofonone non necessariamente nord americane) il filesize e' molto piu' piccolo, mi pare non oltre i 2Mb.
Poi fu inventato il WEB, ossia l'html e suoi vari aggiornamenti. Il software capace di interpretare e mostrare a video i dati che via via arrivano dalla connessione si chiama browser. explorer rimase e netscape rispunto' con una sorta di firefox. Il web e' un servizio ed e' soltanto uno tra i molti modi di mostrare a video informazioni, mixando immagini e testo e suoni e quant'altro, navigando in quello che si dice ipertesto.
Altri modi di mischiare i contenuti sono il FLASH (che e' un linguaggio proprietario ossia di una societa', mentre l'html fu inventato da uno scienziato del CERN di Ginevra che poi ha fatto un consorzio che hanno diffuso a tutti la tecnologia), il PDF (pure quello linguaggio proprietario, ma diventato standard con le stampantine in PDF gratis che si trovano online), i formati audiovideo REAL e QuickTime e molti altri che via via vengono creati o modificati o migliorati.
Tucow e molti altri siti di software, sono siti web che regalano programmi e tanto software scritto da programmatori che regalano i loro prodotti oppure chiedono pochi euro.
Google e' il motore di ricerca in principio c'era altavista.it e c'era yahoo.it e pure hotbot e pure virgilio.it e pure arianna.it ora invece c'e' solo google ed altavista/yahoo e poco altro.
Poi vennero i software per chattare i messenger come ICQ e le sue innumerevoli varianti o software simili che spesso erano free e date dai portali per accalappiare traffico o spedire gratis anceh sms da internet sui cellulari e fare comunita' e raccattare pubblicita'.
Altra notiziona e' che YOU.TUBE e' un sito web che mostra filmati audiovideo e gli utenti caricano e fruiscono e si sorbiscono pubblicita' . Ovviamente ogni utente e' direttamente responsabile penalmente e civilmente di quello che carica. Si capisce perche' le tv commerciali italiane ce l'abbiano con Google dato che raccoglie pubblicita' come le tv (che sono offline mentre youtube e' in mondovisione)
Pure i BLOGS sono siti web, dove non serve sapere un cappero di html e javascript o merda ajax oppure roba flash.swf (tutti linguaggi di programmazione) per poter tirare su con pochi click, un quasi sito web.
Sono sicuro che sapete che FACEBOOK non e' internet Facebook anche detto fe$$book e' soltanto un sito con tanti utenti che permette di... non so a cosa serva forse serve solo perche' e' gratis nacque come la riproduzione dell'album di facce che le universita' americane stampano ogni anno, per mostrare nome e cognomi e volti degli iscritti alla facolta'.
TWITTER e' un sito web che fa il verso (emula) il funzionamento dei programmi messenger gestendo una sorta di posta elettronica interna con caratteri limitati come un sms
Poi c'e' il mondo del peer to peer con i vari muli, ed i vari client e server hotline o carracho e li' ci si puo' scambiare tranquillamente file pdf coperti da copyleft se l'amministratore del server te li fa uppare. Tali attivita' sono perfettamente legali se l'oggetto di scambio sono files di pubblico dominio, free, oppure risorse coperti da copyleft.
Poiche' internet e' concepibile come una grande edicola e non come una televisione o radio che pushano (spingono) contenuti, gli utenti potenzialmente interessati a qualcosa, te li devi andare a cercare e devi sfruttare il passaparola.
Per far questo il contenuto che vuoi proporre lo devi "ancorare" ad una stringa ossia ad una frase corta e semplice, assieme ad un dominio, e poi farti catalogare dai motori di ricerca. Ovviamente tanto piu' persone parlano di una stessa cosa, tanto piu' puo' capitare di non essere mostrati nei motori entro la terza pagina. Piu' l'argomento e' insolito, piu' si sale nelle classifiche (a patto che ovviamente si sia In Topic con la stringa e con il dominio proposto).
Se si vuol diffondere ebook la cosa e' piu' complicata, perche' l'ebook e' un file e non un sito web.
Innanzitutto c'e' il problema legale e della tutela. Per questo l'istituto del copyleft e' importante per autori squattrinati come me Sarebbe bene che tutti quelli che decidono di scrivere qualcosa, fossero coscienti di cosa e' il diritto d'autore (massima tutela possibile) e cosa e' il pubblico dominio (zero e nessuna tutela). Ed in mezzo tra la massima tutela e nessuna tutela, c'e' l'istituto del copyleft che permette di fare tante cose.
In genere in internet la gente si pulla (si va a trovare) le informazioni che gli interessano, e cestina od ignora tutto il resto che non e' pertinente e/o che non gli interessa. I motori di ricerca servono a portare visite ed utenti interessati ma se si vuole diffondere un file in pdf, i motori servono a poco. Accalappiare utenti da facebook e' un utile strumento, ammesso che gli interessi dichiarati siano poi quelli veri.
Wikypedia e' un sito web, contiene sapere e conoscenza gratuita, essendo un'enciclopedia gratis, e' un ottimo catalizzatore di traffico. Non puo' essere usato per veicolare libri (che io sappia, almeno per ora), salvo non trovare qualche pagine web in cui incastonare il sito di braviautori come risorsa esterna (sempre che i moderatori di wikypedia l'accettino come risorsa)
Come diffondere un file in pdf?
Averci un sito web e' gia' molto, ma non e' il solo mezzo. E' vero che si puo' essere indirizzati dai motori di ricerca. E' vero che e' importante avere uno spazio di download (per far prelevare solo quello che interessa, con pochi click), e' vero che e' importante che la gui del sito sia intuitiva e veloce. Secondo me queste peculiarita' permettono di sviluppare traffico perche' l'utente soddisfatto di solito allarga sempre l'uso dei servizi su un sito, se si trova bene. Il rovescio della medaglia e' che la banda e l'hosting ha un costo, tanto piu' il sito e' frequentato tanto piu' puo' essere lento e quindi puo' essere utile parcheggiare i files da scaricare altrove onde consumanre meno banda del server. Soluzione che si puo' usare per distribuire files in pdf, anche senza avere un sito web dedicato all'opera da diffondere.
Ci sono tanti siti web che sono specializzati solo nel permettere di "parcheggiare" files ed ammetterne il download gratis, lo fanno perche' campano con la pubblicita' (raggruppando per nazionalita' gli ip). Un esempio http://www.dafilehost.com oppure usaupload.net oppure sharebooks.com
Poi ci sono le comunita' dove si condividono libri. Pure questi sono siti web e tramite registrazione ci si puo' condividere risorse, un esempio e' http://www.scrib.com (ma a me non piacciono molto, la GUI pesante ed il sito e' troppo lento e complicato da navigare) comunque pare che sia molto frequentato ed e' certamente un altro buon posto dove parcheggiare libri e riviste per farsi leggere.
C'e' anche la comunita' wordpress.com che piu' o meno e' simile a scrib, ed e' valida e probabilmente altre comunita' ancora.
Poi c'e' il mondo del mobile internet, prima il wap poi abbandonato per approdare alle stesse tecnologie di una connessione internet fissa. Per analogia c'e' sempre piu' fusione con internet per i lettori di ebook, visori sempre piu' grandi, spesso a colori e sempre piu' prossimi al formato A4.
Poi ci stannoi videobanner non sono un gran smanettone di flash anzi ne so poco, ho comprato un paio di libri che devo ancora leggere perche' ho avuto da fare... I videobanner sono filmati, praticamente dei piccoli video che promuovono un ebook, di solito c'hanno il pulsante da pigiare che porta direttamente alla risorsa da scaricare. Si possono mettere sui siti web oppure postare su Usenet. Sono utili quando l'ebook e' pesante e non puo' essere distribuito via i binari di Usenet e quindi al posto dell'ebook si posta il videobanner che dovrebbe interessare, incuriosire, intrattenere quel tanto che basta per poi indurre il fruitore a scaricare il file, cliccando alla fine del video.
Detto tutto?
No bisognerebbe ragionare per almeno 10 anni di internet per capirne qualcosa e forse non basterebbe. Di certo si puo' dire che sin'ora in internet sono state riversate cose che gia' c'erano (ossia i giornali sono diventati siti web ed hanno smesso di stampare copie cartacee). Molte le radio che sono diventate webradio tematiche. La tv e' diventata qualcosa di sempre piu' personale e polverizzata a meta' strada tra you.tube e video on demand degli ISP/Sky e delle tonnellate di streaming server che offrono film porno con in 4:3 per pochi euro.
Tuttavia per ora nessun format ad hoc per internet e' stato proposto. Se vi fermate un attimo a riflettere, solo il concept della narrativa polidroma (libri, film, radiolibri) passa via internet, ma non puo' passare nel DVB-T oppure DVB-S o via radio o sui giornali.
La prossima rivoluzione multimediale non e' il 3D ma l'avvento del multitrama che marginalizzera' la televisione come noi oggi la conosciamo (e con essa tutti i media di trasmissione unidirezionali).
Come faccio a sapere una cosa simile? Facile, me lo ha detto la Claire Enden
- Arditoeufemismo
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 189
- Iscritto il: 12/06/2009, 18:58
- Località: Roma
- Contatta:
-
Author's data
Re: C'era una volta Arpanet
Scrivere: o è mescolare tutto in un viaggio che ha per destinazione la vanità e il vento, o non è niente.
(Marguerite Duras - L'amante)
Non c'è mai stato un noi. Al massimo due compromessi.
-
- rank (info):
-
Author's data
Re: C'era una volta Arpanet
-
- rank (info):
- Pubblicista
- Messaggi: 62
- Iscritto il: 18/10/2010, 22:41
- Località: Roma
- Contatta:
-
Author's data
Re: C'era una volta Arpanet
MySpace sembrava un successone e sta sparendo... qualcuno farà fuori Facebook?
Secondo me sì
http://www.alexmai.it" onclick="window.open(this.href);return false;
http://www.alexmai.it/indexmv.htm" onclick="window.open(this.href);return false; La pagina delle Mine Vaganti
- Massimo Baglione
- rank (info):
- Site Admin
- Messaggi: 9558
- Iscritto il: 11/04/2007, 12:20
- Località: Belluno
- Contatta:
-
Author's data
Re: C'era una volta Arpanet
- Cazzaro
- rank (info):
- Foglio bianco
- Messaggi: 48
- Iscritto il: 31/10/2010, 13:26
- Località: www.omaha-beach.tk
- Contatta:
-
Author's data
Re: C'era una volta Arpanet
i social network probabilmente si evolveranno un po' tutti in gruppi di acquisto e saranno sempre piu' allettanti suppongo per le aziende, mandando in vacca il lavoro della pubblicita' e delle tv che sono zecche intermediari il cui lavoro e' di difficile misurazione.Alexmai ha scritto:Che ne pensi del futuro dei social network?
MySpace sembrava un successone e sta sparendo... qualcuno farà fuori Facebook?
Secondo me sì
Fe$$book si, secondo me non dura quanto dura Google ed il sorpasso ammesso che ci sia e' solo temporaneo
- cosimo vitiello
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 643
- Iscritto il: 18/04/2008, 21:26
- Contatta:
-
Author's data
Re: C'era una volta Arpanet
- Massimo Baglione
- rank (info):
- Site Admin
- Messaggi: 9558
- Iscritto il: 11/04/2007, 12:20
- Località: Belluno
- Contatta:
-
Author's data
Re: C'era una volta Arpanet
Antologia visual-letteraria (Volume due)
Antologia dedicata agli animali
Questo libro è una raccolta dei migliori testi che hanno partecipato alla selezione per la seconda antologia di BraviAutori.it. I ricavati saranno interamente devoluti al sostentamento di una comunità felina abbandonata sita nei pressi del Nucleo industriale di Longarone, Belluno, a poche centinaia di metri dalla diga del Vajont.
A cura di Massimo Baglione e Alessandro Napolitano.
Contiene opere di: Paolo Maccallini, Gianluca Gendusa, Pia Barletta, Angela Di Salvo, Miriam Mastrovito, Alessandro Napolitano, Valentina Margio, Gilbert Paraschiva, Enrico Arlandini, Elena Piccinini, Stefano di Stasio, Eugenio De Medio, Celeste Borrelli, Luisa Catapano, Anna Maria Folchini Stabile, Giovanni Minio, Gemma Cenedese, Antonio Giordano, Rodolfo Vettorello, Cosimo Vitiello, Damiano Giuseppe Pepe, Patrizia Birtolo, Pietro Rainero, Roberto Stradiotti, Anna Giraldo, Maria Rizzi, Vittorio Scatizza, Paolo Frattini, Matteo Mancini, Piergiorgio Annicchiarico, Fabrizio Siclari, Emanuela Cinà, Laura Maria Rocchetti.
Un lavoro Fantastico
Antologia di opere ispirate a lavori inventati e ai mestieri del passato riadattati al mondo attuale.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Gabriele Laghi, Alessandro Mazzi, Isabella Galeotti, Marco Bertoli, Carlo Ragonese, Stefania Paganelli, Elegant Stork, Selene Barblan, Domenico De Stefano, Andrea Teodorani, Eliana Farotto, Andrea Perina, Gabriella Pison, F. T. Leo, Ida Dainese, Lisa Striani, Umberto Pasqui, Lucia De Falco, Laura Traverso, Valentino Poppi, Francesca Paolucci, Gianluca Gemelli.
Vedi ANTEPRIMA (973,26 KB scaricato 41 volte).
Idra Loop
la strana verità di una fotografia che non dovrebbe esistere
In una tranquilla cittadina del Nord Italia, gli abitanti rivedono se stessi da giovani. Il CICAP vuole vederci chiaro e ingaggia un reporter specializzato in miti e misteri. Però anch'egli viene suo malgrado coinvolto in qualcosa di altrettanto assurdo, infatti appare dal nulla una misteriosa fotografia Polaroid che lo ritrae in una circostanza mai esistita.
Cosa lega questi due misteri?
Di Massimo Baglione.
Vedi ANTEPRIMA (156,02 KB scaricato 176 volte).
Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Gara d'inverno 2022/2023 - Immaginazione Artificiale - e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
Scarica questo testo in formato PDF (697,70 KB) - scaricato 43 volte.
oppure in formato EPUB (436,31 KB) (vedi anteprima) - scaricato 10 volte..
Lascia un commento.
La Gara 36 - De Rerum Scientia
A cura di Monica Porta may bee.
Scarica questo testo in formato PDF (707,18 KB) - scaricato 340 volte.
oppure in formato EPUB (503,58 KB) (vedi anteprima) - scaricato 279 volte..
Lascia un commento.
La Gara 54 - Sotto il cielo d'agosto
A cura di Giorgio Leone.
Scarica questo testo in formato PDF (1,66 MB) - scaricato 178 volte.
oppure in formato EPUB (259,51 KB) (vedi anteprima) - scaricato 232 volte..
Lascia un commento.