Oggetti in rotta di collisione col nostro pianeta
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Oggetti in rotta di collisione col nostro pianeta
La Terra è un pianeta e altro non può fare che cercare di resistere facendo affidamento sulle sue spalle robuste, ma noi abbiamo altre possibilità.
Di oggetti in rotta di collisione col nostro pianeta ne conosciamo parecchi, e proprio in questi mesi ce ne passerà vicino uno di una quarantina di metri di diametro.
Una misera quarantina di metri, già, un palazzo di dieci piani, se ci pensate bene, quindi piccolo per modo di dire considerando che nel 2029 arriverà Apophis che è dieci volte più grande.
Ora mi chiedo, visto che si fanno mille ipotesi su come difendersi da questi cattivi soggetti, ora che ce ne passa uno così vicino fare un tentativo per distruggerlo no?
Mi sa che quelle ipotesi siano proprio solo delle ipotesi e che non ci sia una vera e reale intenzione di fare qualcosa.
Generalmente prima di andare a caccia si controlla l'attrezzatura, si verifica l'allineamento del mirino o almeno si fa qualche tiro di prova, o no?
Purtroppo ogni tiro di fucile costa e nel nostro caso i costi sono elevatissimi e posso capire che si tiri a risparmiare per fare qualcosa di più grosso, ma se il vero motivo di questo immobilismo è sul serio solo economico allora io mi preoccupo e non dovrei essere il solo a farlo.
Il valore della nostra vita dovrebbe essere al di sopra di ogni cosa, gli sforzi fatti per proteggerci dagli scherzi del destino non dovrebbero avere costi, visto che sono per tutti noi ma, a quanto vedo la mentalità dei governi non cambia.
Possiamo fare qualcosa?
Penso che dovremmo proprio, tutto quello che minaccia la nostra specie deve essere reso pubblico e se non ci dicono tutto non ci stanno dicendo niente.
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Re: Oggetti in rotta di collisione col nostro pianeta
Sto scrivendo un nuovo libro proprio su argomenti simili, e so che anche tu stai per uscire con una tua pubblicazione che avrà molto ache fare con tutto ciòPossiamo fare qualcosa?
Penso che dovremmo proprio, tutto quello che minaccia la nostra specie deve essere reso pubblico e se non ci dicono tutto non ci stanno dicendo niente.
Anch'io rispondo "sì, dovremmo proprio fare qualcosa", ma se la minaccia è troppo grossa, tu pensi di volerlo apere o preferiresti accorgertene da te quando ormai mancherebbero poche ore?
Questo è uno dei punti che sto tentando di analizzare a fondo nel mio testo.
In caso di minaccia impossibile da evitare, io non vorrei sapere nulla, tanto cosa mi cambia? Tanto vale vivere la quotidianità finché possibile invece che star lì a preoccuparsi per qualcosa a cui non si può porre rimedio.
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Re: Oggetti in rotta di collisione col nostro pianeta
"La terra sta degenerando; la disonestà e la corruzione abbondano; i figli non rispettano i genitori; ogni uomo vuole scrivere un libro ed è perciò evidente che la fine del mondo si approssima a grandi passi".
Detto questo, credo che la resilienza umana e la capacità di reazione della nostra specie sia tale da poter superare qualsiasi ostacolo.
Dal punto di vista dell'ordine pubblico certamente sarebbe auspicabile che il panico non si diffonda prendendo il sopravvento. Anche se questo è già di per sé sintomo di cattiva salute piuttosto che naturale essenza dell'essere umano, come viceversa, con dolo, questo vien spesso fatto passare.
Invece come essere umano sarei indubbiamente più propenso ad essere informato anche in caso di minaccia impossibile da evitare. Sebbene la vera minaccia per l'uomo consiste in ben altro.
Spiego le ragioni:
1) Finché siamo vivi la speranza vive con noi. Da morti anche la luce vive con noi, salvo preferiamo spegnerla.
2) Dobbiamo avere il coraggio dei forti, non quello dei disperati. Per poter vivere in queste condizioni abbiamo bisogno di tutte le nostre energie fisiche e morali. Affinché questo sia possibile è necessario che la nostra determinazione nasca dal profondo del nostro cuore. Per poterlo realizzare la nostra vita deve essere onesta , semplice e serena. Se necessario possiamo così camminare verso la morte con animo tranquillo e sereno, ma non tanto con rassegnazione, piuttosto con fervida speranza e certezza di continuare a vivere, poiché questa è la nostra natura.
3) L'Anima umana non muore quando resta nella la luce di Dio, cosa dovremmo temere dunque?
4) La fede aiuta.
Contributo al "libro che ogni uomo vuole scrivere" e che effettivamente scrive ogni giorno della sua vita:
Devi avere il coraggio dei forti, non quello dei disperati: per alcuni è legge.
https://www.youtube.com/watch?v=EYA22qeFjXY
https://www.youtube.com/watch?v=HTRHL3yEcVk
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Re: Oggetti in rotta di collisione col nostro pianeta
Proprio qualche tempo fa leggevo di una ricerca della Johns Hopkins University in cui è stato dimostrato che distruggere un asteroide è molto più difficile di quanto si pensasse, perché bisogna colpirlo con energia tale da impedire che l'attrazione gravitazionale del nucleo lo ri-assembli. Senza contare che mandare in frantumi un oggetto di quelle dimensioni significa generare una pioggia di frammenti potenzialmente pericolosa, di cui diventa quasi impossibile determinare ogni singola traiettoria: della serie "risolvo il problema grosso ma ne creo centinaia di più piccoli". Quindi finché gli scienziati non avranno la certezza quasi assoluta meglio lasciarli ai calcoli e alle simulazioni, invece di imbarcarsi in tiri al bersaglio che potrebbero fare più danni che altro.carlocelenza ha scritto: ↑11/07/2019, 9:19 Di oggetti in rotta di collisione col nostro pianeta ne conosciamo parecchi, e proprio in questi mesi ce ne passerà vicino uno di una quarantina di metri di diametro.
Una misera quarantina di metri, già, un palazzo di dieci piani, se ci pensate bene, quindi piccolo per modo di dire considerando che nel 2029 arriverà Apophis che è dieci volte più grande.
Ora mi chiedo, visto che si fanno mille ipotesi su come difendersi da questi cattivi soggetti, ora che ce ne passa uno così vicino fare un tentativo per distruggerlo no?
Mi sa che quelle ipotesi siano proprio solo delle ipotesi e che non ci sia una vera e reale intenzione di fare qualcosa.
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Re: Oggetti in rotta di collisione col nostro pianeta
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Re: Oggetti in rotta di collisione col nostro pianeta
Quanto ad Apophis, le stime più recenti e attendibili dicono che non c'è alcun rischio di collisione per il 2029 e nemmeno per il 2036, il resto che circola su internet è paranoia dei complottisti e degli anti-scientisti. Semmai bisogna stare attenti all'avvicinamento al 2068, lì le possibilità saranno quasi 7 su un milione, ma mi piace pensare che per quella data l'umanità avrà accumulato una minima esperienza nella deviazione degli asteroidi.
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IperStore - il lato oscuro dello Shopping
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"...come se dal cielo fosse calata la mano divina di un Dio stanco e dispiaciuto dei propri errori, o come se tutte le altre grandi divinità finora inventate dal Genere umano per compensare la propria inconsapevole ignoranza tribale e medievale verso i misteri della Natura e della Vita, si rivoltassero ai propri Creatori e decidessero di governare le loro fantasie".
La storia è leggermente erotica, vagamente fantasy, macchiata di horror e forse un po' comica.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
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Trentun paia di gambe hanno pedalato con la loro fantasia per guidarci nel puro piacere di sedersi su una bicicletta ed essere spensierati, felici e amanti della Natura.
A cura di Massimo Baglione.
Copertina e logo di Diego Capani.
Contiene opere di: Alessandro Domenici, Angelo Manarola, Bruno Elpis, Cataldo Balducci, Concita Imperatrice, Cristina Cornelio, Cristoforo De Vivo, Eliseo Palumbo, Enrico Teodorani, Ettore Capitani, Francesco Paolo Catanzaro, Germana Meli (gemadame), Giovanni Bettini, Giuseppe Virnicchi, Graziano Zambarda, Iunio Marcello Clementi, Lodovico Ferrari, Lorenzo Dalle Ave, Lorenzo Pompeo, Patrizia Benetti, Raffaella Ferrari, Rebecca Gamucci, Rosario Di Donato, Salvatore Stefanelli, Sara Gambazza, Sandra Ludovici, Sonia Piras, Stefano Corazzini, Umberto Pasqui, Valerio Franchina, Vivì.
Blue Bull
Poliziesco ambientato a Chicago e Nuovo Messico
Un poliziesco vecchio stile, cazzuto, ambientato un po' a Chicago e un po' in New Mexico, dove un poliziotto scopre di avere un figlio già adulto e, una volta deciso di conoscerlo, si accorgerà che non sarà così semplice. Una storia dura e forse anche vera.
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Di Massimo Baglione e Cataldo Balducci.
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